Categorie
Cronaca

Aquila cattura squalo.

Non si era mai visto. Un’aquila che cattura uno squalo.

Lo spettacolo ha avuto luogo sulla spiaggia di Myrtle Beach nel South Carolina ed è stato filmato da una persona che era lì in vacanza.

Il rapace, un’aquila di mare, ha sorvolato la spiaggia tenendo fra gli artigli uno squalo di circa 2 metri catturato chissà dove.

Due predatori che la natura ha fatto incontrare con esito favorevole per la possente aquila.

Franco Simonetti

Categorie
Ambiente

Incredibile esperienza nel mare del Salento. Predatore predato.

Incredibile esperienza nel mare del Salento. Predatore predato. Il video sui social di una cernia tranciata dal morso (presumibile) di uno squalo

Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato particolari esperienze vissute nei Nostri Mari. Jonio e Adriatico che nonostante lo sfruttamento umano si dimostrano ancora generosi e anche terribili. Così come se terribile non è, ci manca poco, potremmo dire guardando il video postato su Facebook da un giovane che si trova su una barca da diporto, con alle spalle un mare olio per quant’è piatto. Il ragazzo esibisce con simpatia mista a stupore, pochi secondi dopo l’inizio della ripresa, la testa di una cernia bruna, noto pesce dei nostri mari dalle deliziose carni, che da predatore temibile e ricercato trofeo dei pescatori, si è trasformato in preda di un pesce di notevoli dimensioni se si osserva la cesura netta che ne ha tranciato, in apparenza di un colpo, il resto del corpo. Immagini quelle del curioso video, se non inedite, quantomeno rare per i mari nostrani, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali di notevoli dimensioni, come gli squali, che ci fanno ricordare che non sempre siamo noi umani l’ultimo anello di una catena alimentare da rispettare e preservare. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=T7XkcPg93Uw

Categorie
Cronaca

Ambiente. Mare senza barche, squalo nel porto turistico: immagini straordinarie

Ambiente. Mare senza barche, squalo nel porto turistico: immagini straordinarie. Uno squalo spunta nelle acque della darsena di Sèle in Francia sul Mediterraneo. Si tratta di uno squalo azzurro, noto anche come verdesca, che in media può essere lungo dai 1,82 ai 3,3 metri. Lo Sportello dei Diritti: “La natura riguadagna i suoi spazi”

A causa della quarantena da Coronavirus, molte meno barche, pescherecci e navi viaggiano per mare e un predatore si è avvicinato nel porto di Sèle, nel sud della Francia, una città tra mare, canali e stagno di Thau, chiamata la “Venezia della Linguadoca”. Più precisamente si tratta di una verdesca, conosciuto anche come squalo azzurro. Uno squalo, appunto, che abita acque profonde temperate e tropicali in tutto il mondo. Accompagnato da diversi pesci pilota, si è spinto fino a riva nel porto turistico suscitando la curiosità dei presenti. Nel Mar Mediterraneo lo squalo azzurro non è raro, ma è invece rarissimo che si avvicini alla costa. E’ chiaro evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che è l’ennesima dimostrazione di come l’isolamento sociale di questi giorni, il fermo delle attività umane derivante dall’emergenza sanitaria in corso, abbia liberato spazi per la natura, concedendo agli animali quello di cui gli uomini si sono dovuti privare causa forza maggiore: la libertà di muoversi a loro piacimento in un mare sempre più pulito, un pianeta sempre più pulito. Quando tutto questo sarà finito bisognerà trattarlo con più rispetto, non potremo tornare ad inquinare questo pianeta. Ecco il video: ttps://youtu.be/fAXYIvLee2E

Categorie
Ambiente

Ambiente. La natura riguadagna i suoi spazi: squalo nuota davanti la spiaggia – VIDEO

Ambiente. La natura riguadagna i suoi spazi: squalo nuota davanti la spiaggia – VIDEO L’epidemia riduce le attività umane, così gli animali selvatici escono allo scoperto. Mentre il mondo è quasi fermo a causa del Covid 19, la natura pare riguadagnare i suoi spazi. Gli animali e i pesci selvatici, in particolare, meno disturbati dalle attività umane, in questi giorni si prendono maggiori libertà. E se chi abita fuori dai grossi agglomerati urbani, magari è già abituato a vedere cervi, caprioli, cinghiali, tassi e volpi, ci sono sempre più persone che hanno avuto la possibilità di vedere animali proverbialmente molto schivi dove non ce li si aspetterebbe come in questi ultimi giorni nel sud della Francia dove alcune balene sono state filmate mentre nuotavano nelle acque del parco nazionale Calanques, vicino Marsiglia e altre due oggi nello Stretto di Messina. O come uno squalo che nuota nelle acque limpidissime a un metro dalla spiaggia delle Sablettes, la più conosciuta di Mentone. Lo ha filmato Sabrina Barré, una studentessa di scienze, che ha postato il video, diventato virale, sul gruppo “Tu sais que tu as vécu à Menton” suscitando decine di commenti. Insomma gli animali selvatici in questo periodo si stanno riappropriando delle ore diurne. L’assenza di attività umana fa sì che gli squali siano molto più tranquilli, calmi e fiduciosi nel riscoprire il loro territorio, che abbandonano quando c’è traffico di navi. E’ chiaro evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che il lockdown degli umani sta aiutando la natura e la biodiversità a riscoprire i propri spazi naturali. Non succede nulla e c’è tranquillità assoluta. Gli animali, che siano balenottere comuni o altre specie marine, stanno riscoprendo la propria fiducia e pace, riuscendo così a venire più vicine a riva e il video eccezionale documenta un evento che fa sognare e conferma che la natura quando può si riappropria degli spazi. Ecco il video: https://youtu.be/aUwcSJA_iRg

Categorie
Ambiente

Australia, squalo uccide ranger nella Grande Barriera Corallina del Queensland

Australia, squalo uccide ranger nella Grande Barriera Corallina del Queensland. Un 23enne è stato sbranato e ucciso nel Queensland Parks. Questo è il quarto attacco di squali in Australia in tre mesi “C’era un mare di sangue mentre quella bestia si accaniva su quel poveretto”. Eccolo il racconto dell’orrore visto dagli altri colleghi. Dieci metri più avanti, uno squalo aveva appena finito di attaccare un giovane ferendo in modo grave.” E’ successo ieri vicino a North West Island, 75 chilometri a nord-est di Gladstone., in Australia. Un gruppo di ranger, incaricati alla conservazione della fauna selvatica che lavorano per il Queensland Parks and Wildlife Service decidono di farsi una nuotata dopo una giornata di lavoro. Vanno in barca e si tuffano in mare. All’improvviso si materializza uno squalo. Il pesce vede i nuotatori e attacca l’ultimo a salire in barca. Si accanisce contro un uomo, lo azzanna alle gambe e alle braccia e lo trascina per decine di metri. Poi lo lascia. Il giovane ranger di 23 anni muore per le gravi ferite riportate nell’attacco. La Premier Annastacia Palaszczuk dello stato del Queensland ha dichiarato che la vittima di 23 anni ha lavorava per il Queensland Parks and Wildlife Service. “Ancora una volta una famiglia là fuori è in lutto per un giovane che ha tragicamente perso la vita in un orribile attacco di squalo”, ha detto ai giornalisti. La polizia ha riferito che l’uomo era in acqua e mentre tornava a una barca noleggiata dal servizio quando è stato attaccato vicino all’isola nord-occidentale, 75 chilometri a nord-est di Gladstone. Ha subito gravi ferite alla gamba e al braccio ed è morto in ospedale poche ore dopo. Il sergente maggiore Tony Anderson, detective, ha dichiarato che il ranger ha svolto lavori di manutenzione prima dell’attacco. La vittima è stata l’ultima persona fuori dall’acqua. “Alla fine della giornata c’erano quattro persone che nuotavano sul retro di una barca, rinfrescandosi dopo una giornata di lavoro”, ha detto ai giornalisti. Con la memoria si corre alla ricerca degli attacchi precedenti. Quello di oggi è il quarto attacco di squalo dall’inizio dell’anno in Australia, e il terzo nella regione nord-orientale del paese in tre mesi. Dal 2018, dopo un’ondata di incidenti con squali sulla Grande Barriera Corallina, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il governo di questo stato federato ha lanciato un progetto di “reti intelligenti” come misura del controllo non letale di questi animali marini in alcune regioni. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=3mN2uYE0AW8