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Scuola, teledidattica: opportunità e problemi, intervista a Carlo Crapanzano

La scuola e il telelavoro, uno dei tanti aspetti con luci e ombre derivanti dalla crisi da coronavirus.

Ne parliamo con un professore di Domodossola, molto disponibile e aperto a spiegarci quanto accade in questo periodo: aspetti pratici e giuridici dei nuovi tempi.

 

La teledidattica offre l’opportunità di imparare nuovi programmi e testare soluzioni innovative, peccato che non sia una scelta ma una necessità contingente, partita di corsa come spesso succede in Italia, anche se in questo caso è l’unica soluzione praticabile per evitare di perdere l’anno scolastico, anche se i problemi non mancano.

Si perde l’aspetto umano con tutte le sue peculiarità: sorrisi e attenzioni limitati dallo schermo di un computer nel caso migliore, oppure lo smartphone utilizzato da chi non ha avuto possibilità di avere altri strumenti.

Il Ministero ha investito 80 milioni ma si sa come vanno queste cose, i soldi arrivano quando arrivano e nel frattempo chi ha il problema si arrangia…

Gli insegnanti sono costretti a usare piattaforme che magari non conoscono, internet che non è il massimo e i ragazzi che di solito usano internet per socializzare, ora si trovano anche loro a disagio.

Una condizione ineliminabile che scuote le famiglie, i ragazzi e gli insegnanti costretti ad adeguarsi alla novità, ma i timori sono tanti per questioni di privacy, registrazioni e foto che possono essere utilizzate per chissà quali motivi e girare sui siti; didattica magari condivisa con chi?

Dubbi e interrogativi in quantità e dal ministero, arriveranno delucidazioni coi tempi burocratici che conosciamo, ma non è più il tempo dei rinvii, occorrono tempi e soluzioni certe per tutti: scuole e famiglie.

La scuola non è una bottega, la preparazione scolastica serve alla formazione dei giovani e della loro vita futura, ed è da tenere in massima condiserazione.

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Dalla Regione Piemonte 4,5 milioni di euro per telelavoro

Dalla Regione Piemonte 4,5 milioni di euro per telelavoro e smart-working

Torino-14-03-2020-“Un ulteriore supporto alla comunità piemontese in questo momento di grave crisi, non solo sanitaria ma anche economica, arriva dal nostro assessore Chiara Cucino – dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini in Regione Piemonte, Alberto Preioni – che ha esteso misure di sostegno alle aziende private per l’attivazione di progetti di lavoro agile, telelavoro e smart-working.

Sono ben 4,5 milioni di euro – dichiara Preioni – i fondi stanziati per favorire il lavoro agile e il telelavoro dei dipendenti delle aziende private che hanno partecipato al bando regionale dedicato al welfare aziendale.

Questo intervento permetterà alle imprese che hanno presentato domanda entro i termini previsti, di avviare anticipatamente i progetti che prevedono l’attivazione di forme di telelavoro e smart working, indipendentemente dall’eventuale finanziamento del progetto.
L’introduzione nelle aziende del lavoro a distanza, e di altre forme di lavoro flessibile, diventa più che mai indispensabile, ed è un preciso obiettivo del gruppo della Lega in Regione mettere a disposizione ulteriore risorse per finanziare tutte le proposte di buona qualità progettuale”.

Così in una nota il Presidente Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni