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Toscana, 8,5 milioni di mascherine senza marcatura CE,denuncia C.Camperisti

Lo scandalo delle mascherine acquistate durante l’emergenza (, che in Italia non finisce mai, dai terremoti, ai ponti, ce n’e’ sempre una a causa di una classe politica instabile, incerta e che non riesce a programmare nulla) viene denunciato in Procura.

Sul tema ha preso posizione il movimento politico CASADEGLITALIANI:”E’ deplorevole da ogni punto di vista, etico, politico ma anche economico, l’acquisto di materiale fuori Italia, quando invece, tante aziende italiane si sono riconvertite per la produzione delle mascherine, ed in tempi di crisi spaventosa, e’ più che opportuno comprare prodotti sicuri e italiani, dichiara Giuseppe Criseo, Presidente del movimento politico “CASADEGLITALIANI“.

Non si parla di spiccioli ma di milioni di euro per acquisto di mascherine monouso che non intercettano il virus (vedi mio esposto querela alla Procura della Repubblica aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_dx/2%20mascherine%20esposto%20denuncia.pdf e vedi elenco tipologie delle mascherine aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/PDF/pandemia_tab_dx/2%20mascherine%20tipologie.pdf ), ci avvisa il Coordinamento Camperisti.

I particolari della denuncia seguono:

Sulla pagina web della testata OK!firenze.com https://www.okfirenze.com/news/ attualita/930384/firenze-371-mila-mascherine-porta-a-porta-a-firenze (doc. 7) venivano pubblicate alcune fotografie raffiguranti le operazioni di confezionamento delle mascherine presso la Protezione civile di Firenze (docc. 8-13) ove si notano: – un uomo che imbusta senza indossare alcuna protezione al naso e alla bocca; – l’assessore Alessia BETTINI che imbusta senza indossare i guanti; – mascherine non sigillate singolarmente; – persone che confezionano senza indossare appositi indumenti e senza cuffie per capelli; – buste e mascherine poggiate su tavoli di legno esterni non sanificabili; – un complessivo stato di sporcizia in cui sono eseguite le operazioni di confezionamento delle mascherine. 2 Le mascherine sono consegnate senza alcuna istruzione sul corretto smaltimento che, se effettuato in maniera impropria, è causa d’infezione. Il Ministero della Salute ha pubblicato un documento sul proprio sito alla pagina web http://www.salute.gov.it/ imgs/C_17_pagineAree_5373_1_file.pdf ove si legge: “3. Le maschere chirurgiche monouso possono essere sterilizzate e riutilizzate? No. Le maschere facciali chirurgiche monouso sono esclusivamente monouso. Dopo l’uso devono essere rimosse utilizzando tecniche appropriate (cioè non toccare la parte anteriore, rimuoverle tirando da dietro le fascette elastiche o i lacci) e gettarle immediatamente in un contenitore per rifiuti a rischio biologico con un coperchio, seguito dall’igiene delle mani” (doc. 14). In considerazione di quanto sopra, con p.e.c. del 9 aprile 2020 l’esponente denunciava al Comune di Firenze la possibile diffusione del contagio dovuta alla mancanza di misure igieniche e di sicurezza nelle operazioni di confezionamento e distribuzione delle mascherine e chiedeva chiarimenti anche sulla modalità di smaltimento (doc. 15). In data 11 aprile 2020 ricevevo un’email di risposta del Vice Sindaco e assessore alla Protezione civile di Firenze Cristina GIACHI dal seguente contenuto: “Buongiorno, Come ho più volte dichiarato, le mascherine non sono materiale sterile. Non arrivano in confezionamento sterile e non è prescritto che debbano essere trattate in ambiente sterile. Vengono maneggiate con la massima igiene e cura da persone dotate di dispositivi di protezione, con i guanti, in ambiente areato che è quello a maggiore garanzia dal punto di vista della presenza di più persone. Sono consegnare in buste alimentari, igieniche, chiuse. Se ci sono state disfunzioni sono state dovute ad errori prontamente rimediati dalla protezione civile. Cristina Giachi” (doc. 16). Il 13 aprile 2020 anche all’esponente veniva consegnata una busta di carta non sigillata in quanto chiusa da un piccolo adesivo, contenente due mascherine sfuse, non sigillate singolarmente, senza marcatura CE, prive di qualsiasi scritta relativa alla tipologia, al produttore o alle norme di omologazione e senza istruzioni per un corretto utilizzo e soprattutto per un corretto smaltimento (doc. 17). Come attestato dalla documentazione sopra esposta, centinaia di migliaia di mascherine non sterili, giunte in contenitori non sterili e trattate in ambienti non sterili e senza misure igieniche e di sicurezza adeguate sono state deliberatamente consegnate ai cittadini fiorentini senza alcuna garanzia sulla sicurezza delle mascherine e delle confezioni, inducendo gli stessi cittadini a uno smaltimento non corretto di milioni di mascherine usate. Tanto premesso il sottoscritto propone formale denuncia – querela sottoponendo i fatti narrati all’attenzione della S.V. Ill.ma, affinché valuti se, nel caso di specie, ricorrano gli estremi di un reato procedibile d’ufficio o per cui la querela sia condizione di procedibilità. Il sottoscritto dichiara di voler essere informato ai sensi dell’art. 406, co. 2 c.p.p., nonché di eventuali richieste di archiviazione. Dichiara altresì di opporsi alla definizione del presente procedimento con decreto penale di condanna. * 3 Si produce in allegato: 1) ordinanza Regione Toscana n. 26 del 6.4.2020; 2) comunicato Agenzia di informazione della Giunta regionale Toscana del 6.4.2020; 3) post facebook sig. Luciano Checchi del 6.4.2020; 4) comunicato ADUC del 8.4.2020; 5) comunicato ADUC del 9.4.2020; 6) email e fotografie della sig.ra Cinzia Ciolli del 9.4.2020; 7) articolo OKfirenze.com del 8.4.2020; 8-13) fotografie confezionamento mascherine; 14) documento Ministero della Salute; 15) istanza al Comune di Firenze inviata il 9.4.2020; 16) email Vice Sindaco Cristina Giachi del 11.4.2020; 17) fotografie busta e mascherine ricevute il 13.4.2020. Con osservanza. Firenze, 15 aprile 2020 Pier Luigi Ciolli

 

 

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EUROPA & MONDO

Madrid (Spagna), una delle città più duramente colpite dal coronavirus

Infermieri e dottori sia in Italia che in Spagna sono costretti a decidere chi vivrà e chi morirà. Ventilatori, mascherine protettive e persino bottigliette d’acqua per i malati e gli operatori sanitari sono diventati come oro (non ce ne sono abbastanza per tutti coloro che ne hanno bisogno).

Ti sto scrivendo da Madrid (Spagna), una delle città più duramente colpite dal coronavirus in queste ultime settimane. Qui è dove CitizenGO ha la sua Sede Centrale. È la città dove sono nato e dove vivo con mia moglie e i nostri 5 figli.

Solo ieri, più di 700 persone sono morte in Spagna, che sta raggiungendo i picchi toccati dalla mortalità in Italia. Con più di 4.000 morti, la Spagna adesso, assieme all’Italia, riscontra più vittime a causa del virus che in Cina. Il contagio e le morti sono in crescita in molti paesi.

Eppure, c’è sempre speranza, come c’è sempre un modo per me e per te di aiutare in questo tempo difficile.

Decine di migliaia di membri di CitizenGO si sono uniti e si sono impegnati a “prestare particolare attenzione agli anziani e alle persone più vulnerabili” e a “ringraziare i coraggiosi operatori sanitari e operatori sociali che sono in prima linea per le cure e per la prevenzione del contagio”.

Ma molti operatori sanitari stanno mettendo a rischio le proprie vite perché i nostri governi, a qualsiasi livello, non stanno facendo abbastanza (o perché non sanno cosa fare)…O, ancora peggio, perchè sono più preoccupati di capire come promuovere nuove strategie per spingere leggi abortive (caso Nuova Zelanda) o per analizzare le prospettive di genere durante la crisi del Coronavirus (un caso estremo in Toscana avvenuto qualche giorno fa dove la Regione, amministrata dalla sinistra, ha finanziato il 23 Marzo 80.000 euro per un Consultorio transgenere…assurdo!).

Quindi, ci prepariamo a fare la nostra parte in questa lotta mondiale contro il Coronavirus!

Ti chiedo di aiutarci a sostenere la battaglia contro il Coronavirus e a salvare vite di persone innocenti, assicurandoci che questi radicali di sinistra in Italia e in tutto il mondo non utilizzino questa crisi terribile per promuovere la loro agenda.

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Salute e benessere

Farmaci, per ritirarli basta un codice, la ricetta si stampa direttamente in farmacia

Al Presidente della Regione Toscana: complimenti per l’iniziativa assunta Farmaci, per ritirarli basta un codice, la ricetta si stampa direttamente in farmacia utile a evitare contatti tra pazienti e medici di base. Ciò premesso, vista la rilevanza di detta iniziativa, per contenere il contagio, occorre un suo diretto intervento per far migliorare la comunicazione a coloro che ne sono preposti. Questo perché, avuto notizia da una terza persona e volendo acquisire il provvedimento emesso, ho aperto https://www.regione.toscana.it/ ma detta notizia non era in home page.

Ho cominciato a navigare nel sito e dopo tante prove e ricerche, ho cliccato su CORONAVIRUS SCOPRI DI PIÙ e poi su TUTTE LE NOTIZIE e poi, solo scorrendo ben tre elenchi di blocchi notizie poste in orizzontale, ho scoperto e potuto leggere detta iniziativa.

Impossibile poi è stato il trovare il provvedimento istitutivo che è essenziale per meglio comprenderne la portata e poter produrre a nostra volta una corretta ed esaustiva informazione via mail nonché inserendola nei nostri siti internet.

Per quanto detto, essendo in pandemia, confidiamo che quanto prima detta notizia e quelle similari siano inserite in home page per una pronta percezione da parte dei cittadini.

Cordiali saluti e a leggervi.

Pier Luigi Ciolli

Coordinatore editoriale delle riviste

Immagine che contiene persona  Descrizione generata automaticamente   

 

PANDEMIA: Documenti, analisi e proposte li trovi aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/sapere_per_contenere.php .