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Nuove frodi online: falso sito del marchio GEOX nel mirino dei truffatori telematici

Nuove frodi online: falso sito del marchio GEOX nel mirino dei truffatori telematici. L’azienda ha denunciato e la Polizia Postale invita all’attenzione. Lo “Sportello dei Diritti”: diffidate da siti che vendono prodotti a prezzi irrisori. Sono truffe

Dopo il falso sito civetta “Primigi” segnalato anche dallo “Sportello dei Diritti” nei giorni scorsi, anche il noto marchio di calzature e abbigliamento GEOX finisce incolpevolmente a diventare uno specchietto per le allodole. Un nuovo sito truffa è stato scoperto dalla Polizia Postale come segnalato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post eloquente: “Ennesimo tentativo di truffa sulla rete. Attraverso un falso sito internet viene pubblicizzata la vendita, a prezzi irrisori, di articoli del noto marchio di scarpe e abbigliamento “GEOX”.

Il sito truffaldino “geoxoutlet.online” riporta logo e informazioni del tutto simili e sovrapponibili a quelli che compaiono sui canali ufficiali dell’azienda, inducendo l’ignaro utente finale a fare acquisti online nella convinzione di trovarsi su uno “store outlet” ufficiale del marchio “GEOX”.

La società “GEOX”, ha già provveduto a disconoscere il falso sito.

La Polizia Postale coglie l’occasione per ricordare alcuni semplici accorgimenti da adottare quando si acquista online:

Utilizzare software e browser completi ed aggiornati: Il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico.

Non sempre il miglior prezzo è un buon affare: Diffida di un sito che mette in vendita articoli a prezzi irrisori. Accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato! Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa.

Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali: Verificare sempre la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti: Prima di procedere all’acquisto del prodotto, è buona norma fare una ricerca di informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, forum o sui social.

Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili: Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce.

Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare.

Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing: Ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola simile a quella originale.”.

Un’altra truffa che merita la più ampia notorietà nella platea di chi acquista online, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che attratti da offerte irrisorie reagiscono d’impulso e si fanno fregare facilmente. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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Cronaca

Nuove frodi online: Amazon nel mirino dei truffatori telematici con il falso messaggio email «il tuo account è stato bloccato».

Nuove frodi online: Amazon nel mirino dei truffatori telematici con il falso messaggio email «il tuo account è stato bloccato». L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: verificate sempre gli spazi web prima di fornire dati personali e/o bancari

La quarantena obbligata ha comportato un inevitabile aumento degli acquisti tramite le piattaforme online e tra queste, sicuramente su tutte vi è Amazon. Come abbiamo più volte sottolineato noi dello “Sportello dei Diritti”, la conseguenza dell’incremento di questo tipo di acquisti è l’attenzione di hacker e truffatori telematici verso la platea sterminata di utenti del colosso delle vendite telematiche che, quindi, devono prestare attenzione a non cadere nella loro rete che diventa sempre più sofisticata. L’ultima frode è quella del falso messaggio email che attraverso un’intensa attività di spamming può raggiungere un qualsiasi potenziale acquirente e trarlo in inganno nel momento in cui apprende che il proprio account sarebbe stato bloccato. In realtà non è così come spiega la Polizia Postale sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post dal seguente tenore: “AMAZON: IL TUO ACCOUNT È STATO BLOCCATO

“Il tuo account è stato bloccato!!!”: E’ il messaggio contenuto in una falsa email Amazon, che informa l’utente di un inesistente blocco avvenuto sul proprio account.

Abili truffatori, utilizzando il logo della famosa azienda di vendita online, e simulando l’indirizzo e-mail del Servizio clienti, informano l’utente che, a seguito di (inesistenti) tentativi di accesso non autorizzato, l’account sarebbe stato bloccato, e che per ottenerne lo sblocco occorrerebbe cliccare sul link indicato.

Quel link, però, conduce l’utente all’interno di un sito di phishing, che riporta il logo contraffatto di Amazon ed un pulsante “crea un nuovo account” o “avvia sessione”.

Una volta cliccato su tale pulsante, l’utente viene indotto ad inserire le proprie credenziali di accesso, dati personali ed i codici bancari, che finiscono così nelle mani dei cyber-criminali.

La polizia postale invita, ancora una volta, a verificare con la massima attenzione l’autenticità di tutti gli spazi web, prima di inserire qualsiasi dato personale e riservato.”.

Non ci stancheremo mai di segnalare questo tipo di truffe, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che, o per inerzia o perché si fanno prendere dall’impulso di perdere i benefit acquisiti su questo tipo di piattaforme, sono pronti a cliccare e a fornire irrimediabilmente propri dati personali e/o bancari. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire le indicazioni della Polizia Postale, di cestinare questi messaggi e se si hanno dubbi di abbandonare temporaneamente la navigazione, riaprire il browser o l’app e di digitare solo il sito o lo store ufficiale. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.