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Busto Arsizio

Busto/Commissariato: fermo per rapina aggravata extracomunitario, tossicodipendente

La Polizia di Stato di Busto Arsizio, nella giornata di ieri, ha individuato e sottoposto a fermo di P.G. per il reato di rapina aggravata un uomo di 40 anni, extracomunitario, tossicodipendente, pluripregiudicato e conosciuto con ben 20 alias, oltretutto irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora

La zona era sottoposta a controlli in occasione del coronavirus, ma gli agenti avevano notato la fuga di alcune persone  all’interno della zona boschiva confinante con il territorio di Vanzaghello e Castano Primo, non prima però di essere memorizzate nelle loro fattezze.

 

L’incrocio dei dati comunicati dalla polizia locale di Castano Primo, aveva indotto tramite la descrizione e la registrazione dei tratti somatici, ad un collegamento tra gli episodi osservati,  e l’attività investigativa si è concentrata su un  rapinatore seriale,  una delle persone che solitamente frequentano la zona. 

L’uomo è scappato alla vista degli agenti che sono comunque riusciti ad acciuffarlo coordinandosi coi colleghi, consentendo di portarlo a confronto con le sue vittime:

” Una prima vittima, una donna italiana di 42 anni, ha riconosciuto immediatamente tra le molte foto mostratele, quella riproducente il viso del rapinatore, che il 4 aprile nel primo pomeriggio, mentre camminava nel sottopasso della stazione ferroviaria di Castano Primo, la minacciava puntandole un grosso cacciavite alla gola, strappandole la borsa e dandosi alla fuga. Anche la seconda vittima, una donna di 32 anni, ha riconosciuto senza ombra di dubbio, manifestando un chiaro turbamento, l’effige dell’autore della rapina da lei subita martedì scorso, mentre si trovava a bordo del treno partito da Castano e diretto a Turbigo. In questo caso l’uomo è salito a bordo treno portando con sé la sua bicicletta. Appena la donna ha preso posto, l’uomo le si è seduto di fronte. Verificato che non vi fosse nessuno sulla carrozza, l’uomo le ha dapprima bloccato le mani estraendo contemporaneamente dal giubbotto un coltello a serramanico poggiandoglielo sulla pancia minacciando di ferirla se avesse urlato. La donna spaventata ha iniziato a urlare ritrovandosi la mano dell’uomo a coprirle la bocca, graffiandola”

Il tunisino,  scarsamente collaborativo, è stato sottoposto al fermo di Polizia, e accompagnato al carcere cittadino, d’intesa con il P.M. dott.ssa Calcaterra.