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POLITICA

Nuova Costituente: “Non sarà il centralismo a sconfiggere la crisi”

Dinanzi alle più recenti dichiarazioni del premier Giuseppe Conte e a seguito delle ultime decisioni del governo, il movimento Nuova Costituente esprime dure critiche nei riguardi di una politica romana costantemente autoreferenziale e quindi incapace di superare logiche centraliste.

Secondo Nuova Costituente, non è lo Stato centrale che può portare le diverse economie della Penisola fuori dal pantano. Le differenti realtà che compongono la nostra società esigono infatti risposte differenziate: per questo lo Stato deve ridimensionarsi e permettere un nuovo protagonismo delle realtà regionali.

Purtroppo, gli attuali presidenti delle Regioni – in quanto parte integrante del sistema politico italiano – non sono in grado di raccogliere la sfida. Al di là di qualche dichiarazione a uso dei media, i responsabili dei governi regionali appaiono quanto mai timidi e remissivi di fronte a Roma. Eppure la crisi sta spazzando via una parte significativa del tessuto produttivo e soltanto se le risorse rimangono a livello locale sarà possibile cercare di contenere le conseguenze più negative. Le Regioni devono pretendere che lo Stato centrale riduca i propri costi e le proprie competenze, perché diversamente non potremo avere un futuro.

In questi giorni il premier Conte ha parlato di riforme del fisco, di aiuti provenienti dall’Europa e di interventi pubblici per il rilancio dell’economia, ignorando la questione dei territori e delle libertà locali. Non soltanto sono ormai quasi 1000 giorni che in Lombardia e in Veneto si è votato per ottenere un’autonomia differenziata che è là da venire (e su questo il premier non dice nulla), ma oltre a ciò sono tutte e venti le regioni che compongono la Repubblica ad avere bisogno di essere affrancate dai lacci imposti da Roma.

Il Palazzo continua a ragionare sulla base di uno schema che vede l’Unione elargire risorse all’Italia e il governo romano gestire l’intera penisola. Nuova Costituente ritiene che dalle varie realtà regionali che compongono l’Italia deve emergere un nuovo protagonismo delle comunità locali, che devono al più presto far sentire la propria voce prima che le politiche del Palazzo ci tolgano ogni speranza di poter ancora avere un futuro.

 

Nuova Costituente, il movimento che sostiene l’autogoverno dei territori che oggi compongono la Repubblica italiana, vede un serio pericolo nell’attuale processo di centralizzazione a livello europeo del finanziamento della spesa.

Ormai il principale terreno su cui, a Roma, sembra giocarsi la partita politica è quello della capacità dei partiti, di destra o sinistra, di ottenere più elargizioni da Bruxelles e Francoforte. Nei fatti si assiste a un crescente assalto alla diligenza che sta conducendo l’intero paese entro quelle logiche assistenzialiste e vittimiste nelle quale da tempo è imprigionato il nostro Mezzogiorno.

Per Nuova Costituente, invece, la scommessa non deve essere quella di “unificare l’Italia” come periferia assistita dell’Europa centro-settentrionale, ma piuttosto quella di ripristinare “dal basso” principi di responsabilità fiscale e di bilancio, innescando dinamiche locali di crescita economica sana.

Questo sarà possibile solo se sarà ripristinato un collegamento diretto tra la spesa pubblica e il suo finanziamento. Per fare questo, però, è indispensabile attribuire effettivi poteri e veri responsabilità ai singoli territori e alle singole comunità che costituiscono la Repubblica. 

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Busto Arsizio

Busto Arsizio: La Sport Management Pallanuoto ripartirà in grande stile

Ci sarà un rilancio in grande stile la divisione pallanuoto da parte di Sport Management che a breve illustrerà i piani futuri della Sport Management Pallanuoto: la squadra, che quest’anno ha preso parte al campionato di serie A1 maschile, sarà definita, a livello di organico, nelle prossime settimane. 

Un gruppo misto italiano e straniero, interessato a intervenire in Italia nell’impiantistica sportiva e che ha positivamente valutato i risultati raggiunti dalla squadra negli ultimi 8 anni, si è proposto per affiancare Sport Management sia negli interventi strutturali sia dal punto di vista sportivo. Questi sviluppi delle ultime ore favoriranno il rilancio in grande stile della creatura del prof. Sergio Tosi che, alla ripartenza, comincerà a lavorare per un nuovo progetto almeno biennale. 

Parallelamente sarà rinnovato l’impegno a favore del settore giovanile dei Mastini, per proseguire nella strada tracciata già nell’ultima stagione e volta a valorizzare i giovani del territorio di Busto Arsizio e, più in generale, tutti i pallanuotisti che si allenano nelle strutture Sport Management in tutta Italia. La prossima settimana sarà programmato un incontro con i responsabili dei settori giovanili per iniziare a porre le basi per un ulteriore inserimento dei giovani della divisione pallanuoto nell’orbita della prima squadra. Ulteriori dettagli sulle operazioni future della divisione pallanuoto saranno resi disponibili nei prossimi giorni.

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Cronaca

Coronavirus: FerrovieNord si adegua alla Fase 2

Dal 4 maggio nelle stazioni di FerrovieNord, in collaborazione con TreNord, sarà messo in atto un piano di gestione delle stazioni per la fase 2 basato sul principio del mantenimento della distanza tra le persone per evitare occasioni di aggregazione e dell’adozione delle misure di protezione e sicurezza. Queste le principali misure

Queste saranno le principali misure.

CARTELLI DI AVVISO E SEGNALAZIONE – Sarà avviata una campagna di comunicazione specifica, condivisa con Trenord e Regione Lombardia, con affissione di cartellonistica in italiano e inglese, sulla gestione dei movimenti nelle stazioni e le misure di comportamento. Si partirà dalla stazioni più frequentate come Milano Cadorna e Milano Bovisa per poi estenderla alle altre. Saranno coperti in via prioritaria i 20 principali scali dove transita il 70% degli utenti. La stessa campagna sarà rilanciata anche sui profili social del Gruppo FNM.

ANNUNCI SONORI E MESSAGGI SU TELEINDICATORI – In tutte le stazioni, saranno riprodotti messaggi audio e a scorrimento sui teleindicatori in italiano e inglese sui corretti comportamenti.

VIDEOMESSAGGI – Un videomessaggio, basato sulla campagna di comunicazione, sarà trasmesso sui 400 monitor presenti in tutte le stazioni per richiamare i corretti comportamenti.

DISTINZIONE BANCHINE PER RICEVIMENTO TRENI CONTEMPORANEI – A Milano Cadorna, verrà razionalizzata la circolazione dei treni per evitare la concomitanza dei flussi in salita e in discesa dai treni.

SEPARAZIONE FLUSSI – A Milano Cadorna i flussi in entrata e in uscita verranno separati con specifiche indicazioni. Lo stesso avverrà nei sottopassi di Milano Affori e Saronno.

DISTANZIAMENTO PERSONE NELLE ZONE A RISCHIO – A Milano Cadorna, Milano Bovisa e Milano Domodossola saranno applicati “bolli” per indicare i punti in cui sostare.

SANIFICAZIONE E PULIZIE – Proseguiranno gli interventi di pulizia e sanificazione delle stazioni con utilizzo di prodotti certificati e si procederà all’installazione di dispenser con gel igienizzanti nei principali scali.

ASCENSORI E SCALE MOBILI – Su ascensori e scale mobili, che verranno progressivamente rimessi in funzione, saranno applicate le indicazioni sul corretto utilizzo (una persona alla volta in ascensore e mantenimento della distanza sulle scale mobili).

Controllata al 100% da FNM, FERROVIENORD gestisce in Lombardia 331 chilometri di rete e 124 stazioni dislocate su cinque linee nelle province di Milano, Brescia, Como, Monza e Brianza, Novara e Varese. Sulla rete FERROVIENORD circolano 900 treni e viaggiano 200.000 passeggeri al giorno. Accanto all’attività finalizzata alla circolazione dei treni, FERROVIENORD si occupa della gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, del suo adeguamento, dell’attivazione di nuovi impianti e dell’assistenza ai lavori di potenziamento.

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Cronaca

Coronavirus: è in partenza una nuova selezione per medici

E’ in apertura una nuova procedura di reclutamento di professionisti che andranno a supporto delle strutture sanitarie più colpite dall’emergenza per l’attuazione delle misure necessarie al contenimento e contrasto dell’emergenza COVID -19.

Sarà possibile partecipare alla procedura di selezione compilando il form che sarà reso disponibile su questo sito a partire dalle ore 18 del 20 aprile 2020 fino alle ore 16 del 23 aprile 2020 e dando la disponibilità a prestare la propria attività professionale in una delle regioni più colpite dal Coronavirus.

La partecipazione al team medico, che sarà obbligatoria per il datore di lavoro con le eccezioni previste da apposita Ordinanza, prevede il rimborso delle spese di viaggio e vitto ed un premio di solidarietà forfettario per ciascuna giornata prestata.  Sarà cura delle regioni provvedere alla sistemazione dei medici in loco. 

Se il profilo sarà ritenuto idoneo il medico sarà contattato dal Dipartimento per definire nel dettaglio le modalità di impiego.

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Cronaca

Coronavirus: situazione in Lombardia domenica 19 aprile

Ieri era il 60° giorno da quel 20 febbraio in cui il primo paziente contagiato da coronavirus fu ricoverato all’ospedale di Codogno, ma la percezione è che il tempo passato sia molto di più, ci siamo facilmente assuefatti alla privazione della libertà e ai sacrifici, sembra che il nuovo moto sia diventato  “sani e grassi alla meta”. A noi è capitato in sorte di vivere questa esperienza nel luogo in cui il virus ha trovato il suo ambiente più fertile e i contagi sono da record, speriamo che questo osservatorio privilegiato ci consenta di capire meglio la epocale possibilità di cambiamento che questa brutta esperienza ci fornisce.

+++ DOMENICA 19 APRILE, AGGIORNAMENTO DELLE 17.40 +++

Di seguito i dati dei contagi odierni e quelli dei giorni precedenti:

– i casi positivi sono: 66.236 (+855)

ieri: 65.381 (+1.246)

l’altro ieri: 64.135 (+1.041)

– i decessi: 12.213 (+163)

ieri: 12.050 (+199)

l’altro ieri: 11.851 (+243)

– in terapia intensiva: 922 (-25)

ieri: 947 (-24)

l’altro ieri: 971 (-61)

– i ricoverati non in terapia intensiva: 10.342 (+300)

ieri: 10.042 (-585)

l’altro ieri: 10.627 (-729)

– i tamponi effettuati: 264.155 (+8.824)

ieri: 255.331 (+11.818)

l’altro ieri: 243.513 (+10.839)

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi giorni

200419 Lombardia datiGiornalieri 1904 2

BG: 10.689 (+60)

ieri: 10.629 (+39)

l’altro ieri: 10.590 (+72)

BS: 11.946 (+188)

ieri: 11.758 (+191)

l’altro ieri: 11.567 (+212)

CO: 2.488 (+49)

ieri: 2.439 (+154)

l’altro ieri: 2.285 (+52)

CR: 5.417 (+10)

ieri: 5.407 (+94)

l’altro ieri: 5.313 (+40)

LC: 2.072 (+42)

ieri: 2.030 (+25)

l’altro ieri: 2.005 (+19)

LO: 2.724 (+10)

ieri: 2.714 (+36)

l’altro ieri: 2.678 (+52)

MB: 4.098 (+56)

ieri: 4.042 (+67)

l’altro ieri: 3.975 (+43)

MI: 15.825 (+279) di cui Milano città 6549 (+128)

ieri: 15.546 (+269) di cui Milano città 6.421 (+95)

l’altro ieri: 15.277 (+325) di cui Milano città 6.326 (+166)

MN: 2.905 (+42)

ieri: 2.863 (+115)

l’altro ieri: 2.748 (+57)

PV: 3.582 (+46)

ieri: 3.536 (+88)

l’altro ieri: 3.448 (+58)

SO: 956 (+19)

ieri: 937 (+71)

l’altro ieri: 866 (+2)

VA: 2.158 (+52)

ieri: 2.106 (+85)

l’altro ieri: 2.021 (+68)

e 1.376 in corso di verifica.

 

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Busto Arsizio

Busto Arsizio: il campionato maschile di pallanuoto non ripartirà

Negli scorsi giorni si è svolta una videoconferenza con le squadre del campionato di serie A1 maschile di pallanuoto nel corso della quale si è deciso che per le società di A1 maschile il campionato non ripartirà.

Alla videoconferenza che verteva sull’eventualità di poter riprendere il campionato quando arriverà l’autorizzazione del Governo e delle autorità sanitarie di riaprire gli impianti sportivi ha partecipato il presidente di Sport Management Pallanuoto Sergio Tosi 

I presidenti hanno concordato sulla difficoltà di poter riprendere l’attività per questa stagione e ora si attende una decisione definitiva da parte della Fin (Federazione Italiana Nuoto) in merito. I club del massimo campionato si dicono favorevoli al blocco delle retrocessioni e ad allargare, nella prossima stagione, il torneo a 16 squadre in modo da favorire quelle realtà di serie A2 pronte al salto nella massima categoria.

Queste le parole del presidente di Sport Management Sergio Tosi in merito alla conferenza stampa odierna: «Purtroppo, e il mio è un pensiero condiviso dai miei colleghi, non c’è più la possibilità di riprendere il campionato. I problemi da affrontare sarebbero molteplici dal dover riaprire le piscine, al fatto che gli stranieri delle altre squadre sono tornati a casa quindi una situazione che sarebbe inevitabilmente falsata rispetto alla prima parte del campionato. Ci sarebbe poi il problema legato alla preparazione atletica e fisica, con gli atleti che avrebbero bisogno di ulteriore tempo per tornare a pieno regime, questo ovviamente senza contare eventuali rischi legati all’attuale situazione sanitaria».

 

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Busto Arsizio

Busto Arsizio: dichiarata finita la stagione della pallavolo serie A femminile

La Imoco Conegliano vince la regular season e il secondo posto è per la Unet e-work, le retrocessioni vengono annullate e per l’accesso alle coppe europee 2020/21 sarà considerata la classifica al 16 febbraio 2020.

L’Assemblea delle Società aderenti alla Lega Pallavolo Serie A Femminile ha deciso, al termine della riunione di lunedì 6 aprile, i termini per la conclusione della stagione 2019/2020, duramente colpita dall’emergenza Coronavirus.

La classifica al 16 febbraio 2020 è stata considerata quella finale e la vincitrice della stagione regolare è stata dichiarata la Imoco Conegliano mentre il secondo posto va alla Unet e-work di Busto Arsizio.

L’assegnazione dello scudetto sarà demandata alla Fipav e la classifica valida per l’accesso alle coppe sarà cquella al 16 febbraio 2020.

Per le farfalle di Busto, seconde in classifica ci sarà la possibilità di partecipare alla nuova edizione della Champions League, massima competizione continentale, dopo un lungo intervallo di assenza dalla stagione 2014/15, anno in cui arrivò a giocare la finale.

La UYBA sarà anche protagonista della prossima Supercoppa Italiana, proprio contro l’Imoco Conegliano.

Giuseppe Pirola (presidente UYBA Volley): “Il flagello del Coronavirus ha colpito anche la pallavolo e, anche se a malincuore, abbiamo deciso di sospendere le attività: è stato inevitabile. Nella speranza che la situazione sanitaria migliori e che ci siano presto le condizioni per tornare a parlare di sport e di partite, non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per la nostra stagione, che ci ha portato in alto, come mai negli ultimi anni: la qualificazione a Supercoppa e Champions ne sono i risultati tangibili”. 

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Cronaca

Lo stato salva Autostrade per l’Italia, nonostante il Ponte Morandi

Raggiunto l’accordo tra Autostrade per l’Italia e i sindacati e per 1.500 lavoratori della società ci sarà la cassa integrazione a rotazione e nel decreto “Cura Italia” c’è la copertura necessaria.

A seguito del dichiarato calo di traffico in seguito all’emergenza coronavirus l’azienda ha firmato un accordo con i sindacati e a partire dal 23 marzo al 24 maggio per 1500 dipendenti della società parte la cassa integrazione a rotazione. 

A tutti i 4.700 dipendenti è stata inviata la lettera che avvia la cassa integrazione che coinvolgerà il 50% delle funzioni di staff e il 20% di chi svolge mansioni operative per arrivare ad interessare circa un 30% di tutti i lavoratori.

La Autostrade per l’Italia ha dichiarato un calo del traffico sulla rete che sarebbe  arrivato a quota 56,3%, con punte giornaliere di oltre l’84%. che sarebbe la flessione più importante mai subita dalla società sia nel periodo pubblico che privato.

Non è dello stesso parere il presidente dell’Osservatorio Nazionale Liberalizzazione Infrastrutture e Trasporti Dario Balotta il quale ha dichiarato che “Tutto ci si poteva aspettare dopo il crollo del ponte Morandi, tranne il salvataggio di Autostrade per l’Italia da parte dello Stato. Tanto ha potuto il coronavirus.  Autostrade per l’Italia, infatti, nonostante la minaccia della revoca della concessione contenuta nel decreto milleproroghe, ora si vede riconoscere, grazie all’accordo raggiunto con i sindacati, la cig a rotazione per 1.500 addetti per 2 mesi e mezzo. E ciò avviene a dispetto del fatto che il traffico merci (Tir e furgoncini) sia ancora molto attivo sulla rete, a differenza di settori dove l’attività è completamente sospesa (come gli aeroporti), e anche le automobili sono ancora circolanti, visto che l’auto, usata individualmente, non è un vettore di contagio. Ad Aspi – concessionaria monopolista di tremila km di rete autostradale fino al 2038 – il Governo avrebbe dovuto chiedere di usare parte dei suoi profitti finiti in acquisizioni o controlli societari (Atlantia, Eurotunnel, Aeroporto di Nizza) per sostenere i costi della cassa integrazione”.

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Trasporti

Alitalia: continua la ridicola saga della “compagnia di bandiera”

E’ scaduta, alle 24.00 del 18 marzo, anche l’ennesima gara per aggiudicarsi i resti di quella che un tempo fu una vera compagnia aerea messa in vendita a pezzi o in blocco, ma poco appetibile nel pieno d’una tempesta che sta mettendo a rischio “l’intero sistema delle compagnia aeree mondiali”, come ha detto stamattina il numero uno di Lufthansa Carsten Spohr.

Il bando di gara prevedeva tre blocchi: l’aviation (beni e rapporti per le attività di trasporto aereo), l’handling (cioè beni e rapporti giuridici per i servizi di assistenza a terra) e la manutenzione (per le attività di manutenzione degli aeromobili) e le offerte arrivare sono otto.

Almaviva, Synergy (Efromovich) e Us Aerospace avrebbero presentato delle offerte per la sola parte volo, tre handler hanno fatto un’offerta  per i bagagli mentre sono due quelle sulla manutenzione.

“Il Governo deve valutare attentamente le offerte ricevute da Almaviva, U.S. Aerospace e Synergy per Alitalia perché le risorse pubbliche in futuro  serviranno per riorganizzare la sanità e rilanciare ricerca, nuove tecnologie e green economy. E’ un’occasione d’oro per rompere con il passato fatto di aiuti pubblici, inefficienza e consociativismo. A differenza di altri Paesi europei che probabilmente salveranno le compagnie nazionali, di cui non sono proprietari,  l’Italia è da 20 anni (spendendo oltre 10 mld di euro) che tiene in piedi un baraccone aziendale privo di qualsiasi efficienza e da tempo anche di quote di mercato” ha dichiarato Dario Balotta presidente di ONLIT (osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti).

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Eventi

#iorestoacasa diventa #iocantodacasa con il Greensleeves Gospel Choir

Lanciata sul canale YouTube e sui Social  “I Smile”, una clip per cantare insieme ai tempi del coronavirus. “I smile”. Eccoli di nuovo insieme i coristi del Greensleeves Gospel Choir di Varese. Questa volta non in un teatro o in una chiesa, ma in un video su YouTube, a cantare “I smile”, il celebre brano di Kirk Franklin, ognuno a casa propria, eppure tutti insieme… 

“Sorrido, anche se sono ferito, vedi? Sorrido” Si sa, sono giornate drammatiche, ma chi ha sperimentato la bellezza nella propria vita, non riesce più a farne a meno, per sé e da condividere con gli altri. E così, questo tempo sospeso, può diventare anche tempo di energia e creatività. 

“Anche noi – ci dice Fausto Caravati, direttore del coro – abbiamo annullato tutto, prove, eventi, concerti. Ligi alle indicazioni, per proteggere noi stessi e gli altri, abbiamo aderito alla campagna #iorestoacasa, promossa anche dal MiBACT. Far parte di un coro è però qualcosa di unico e difficilmente i coristi resistono troppo tempo senza cantare insieme. Ecco allora che la tecnologia ci è venuta incontro, con chat di gruppo, video-messaggi, messaggi vocali. Tutto quello che ci fa sentire più vicini è il benvenuto. E’ nata così l’idea di una videoclip, ognuno ha cantato da casa.”

Si legge sulla pagina fb dei GGC: “Le giornate che si svuotano di abbracci, riempiamole di sorrisi! Tutti noi Greensleeves siamo ligi alle indicazioni, ma non smettiamo di cantare e di sorridere. Distanti ma acCanto!  Perché #andrátuttobene se ognuno di noi fa la sua parte! #staiacasa, #siiresponsabile, #stayhome #beresponsible #sosmile #iocantodacasa #iosuonodacasa

I smile, even though I hurt see I smile/I know God is working so I smile/Even though I’ve been here for a while/I smile, smile/It’s so hard to look up when you get down/Sure would hate to see you give up now./You look so much Better when you smile!” (sorrido, anche se sono ferito, vedi? sorrido/so che Dio sta lavorando, quindi sorrido/anche se sono stato qui per un po’/sorrido, sorrido/é così difficile guardare in alto quando si guarda sempre in basso/sono sicuro che odierei vederti rinunciare ora/sei molto meglio quando sorridi, quindi sorridi)

E allora, #restiamoacasa, uniti dalla musica!