Categorie
Cronaca

Coronavirus: il Veneto chiede di riaprire dal 18 maggio

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha chiesto la totale riapertura nella sua regione dal 18 maggio “bar, ristoranti, negozi, centri sportivi e palestre devono poter ripartire, troppo lontana la data del primo giugno, un’era glaciale” 

“Il Veneto chiede la riapertura di bar e ristoranti, negozi di abbigliamento, parrucchieri, estetisti, centri sportivi, palestre dal 18 maggio. La data del primo giugno è troppo lontana, un’era glaciale” ha sostenuto il presidente della Regione Veneto durante la conferenza stampa delle 12.30 di ieri “Fatte salve le indicazioni degli scienziati, che rispettiamo senza forzature – ha dichiarato il presidente Zaia – noi siamo decisi a perseguire questo risultato, in questo d’accordo con molte Regioni”. 

IL governatore Luca Zaia ha dichiarato che oggi le Regioni torneranno a chiedere compatte la fine delle restrizioni al governo affidando al collega emiliano Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza Stato-Regioni, le istanze da sottoporre al ministro Boccia. 

“I binari all’interno dei quali muoversi – ha continuato Luca Zaia – ci sono. Ci sono le linee guida dell’Inail, se non ci fossero ci sarebbero le nostre che sono molto semplici e penso che, in questa direzione, dobbiamo trovare una soluzione che è quella di delegare le Regioni a provvedere alla riapertura dal 18 maggio”. 

Secondo Zaia c’è sempre stata “leale collaborazione tra istituzioni, sempre garantita, come governatori, in particolare del Veneto, nei confronti del governo nel percorso di questi mesi sempre di rispetto, anche se spesso è stato difficile sostenere alcune scelte”.

“Dal 10 aprile – ha continuato il governatore – in Veneto le curve sono tutte in calo: alla luce di questo vogliamo preparare la riapertura tra una settimana”.

Categorie
In evidenza

Ncc/Nando Verotta, appello alle Istituzioni per discutere del metro interno ai van

Nando Verotta, anticipa la fase 2, per suggerire una serie di accorgimenti sul tema non da poco, del metro di distanza interpersonale. Metro alla mano, ha fatto vedere concretamente, quali sono gli spazi, le misure e le possibilità di sedersi nel van che abbiamo richiesto per una dimostrazione dal vivo, delle problematiche che potrebbero derivare sul loro lavoro. Gli utenti non vengono mai ascoltati eppure sono quelli che pagano il servizio e se le normative prevederanno che il trasporto nei loro mezzi può essere di due alla volta, cosa faranno? Dovranno prendere due mezzi, parliamo di una famiglia con 4 o più persone, con raddoppio del costo della corsa? Sceglieranno mezzi alternativi che non sempre ci sono. La sicurezza del trasporto è importante e infatti Nando ci ha fatto vedere che hanno il gel, la mascherina e pure una bottiglia d’acqua per andre incontro alle esigenze dei passeggeri che dovranno avere la mascherine e la distanza però è un altro parametro indispensabile per dimiuire le possibilità di contagio da coronavirus. E a questo proposito Nando aggiunge un dettaglio non da poco rispetto ad altri servizi, gli NCC viaggiano con passeggeri prenotati e quindi rintracciabili in caso di problematiche che potrebbero sorgere sotto il profilo sanitario. L’appello riguarda pure le diverse ordinanze per es. Veneto e Lombardia, ma il problema potrebbe esserci anche con altre regioni in cui legiferando in maniera diversa, si potrebbe arrivare a caricare due passeggeri o quattro a seconda della regione e quindi che si fa? Si scaricano le persone ?

Seguono i testi sintetici delle ordinanze succitate per evidenziarne le differenze:

Veneto:

Testo in vigore fino al 03/05 in Regione Veneto relativo a disposizioni per Trasporto Pubblico Taxi e N.c.c. modifica ordinanze n. 30 del 18/03 n. 34 del 24/03 n. 36 del 02/04 n. 39 del 06/04. Ultima n. 40 del 13/04. “sia garantita la sicurezza (droplet) di utenti e operatori limitando il servizio ad un numero massimo di passeggeri, incluso il conducente, pari alla metà arrotondata per difetto della capacità massima del veicolo”. –

Lomabardia:

– ESTRATTO ORDINANZA N. 509 Del 13/03/2020 Identificativo Atto n. 259 DIREZIONE GENERALE INFRASTRUTTURE, TRASPORTI e MOBILITA’ SOSTENIBILE · la soppressione dei servizi di noleggio con conducente con autobus di cui al Regolamento regionale n.6/2014; · che i servizi effettuati mediante taxi e noleggio con conducente di cui alla Legge 21/92 siano svolti con modalità atte a garantire la prevenzione del contagio degli operatori e degli utenti e possano essere utilizzati per la consegna a domicilio di beni di prima necessità, nonché per i servizi di accompagnamento del personale medico di continuità assistenziale e di persone emodializzate in esecuzione degli accordi esistenti con l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza. Al fine di garantire sulle vetture la distanza di sicurezza interpersonale di un metro per passeggeri e conducenti, l’occupazione dei mezzi di trasporto deve essere opportunamente ridotta e, conseguentemente, i servizi programmati posso essere svolti, senza necessità di ulteriori autorizzazioni, con reiterazione delle corse, con incremento delle frequenze programmate e con mezzi di capacità di trasporto maggiori rispetto a quanto previsto.

 

Di Nando abbiamo parlato più volte

  1. VaresePress – NANDO VEROTTA

    https://varesepress.info/component/tags/tag/nandoverotta.html

    Gli Alpini della sezione di Varese sostengono la ricerca scientifica e la resilienza degli operatori ASST Valle Olona

  2. Ncc, altra giornata impegnativa – Varese Press giornale online

    https://varesepress.info/2019/06/19/ncc-altra-giornata-impegnativa

    le peripezie per riuscire a sbarcare il lunario, sempre Nando Verotta ci spiega come si organizza la giornata del 16 giugno. Lascia un commento Annulla risposta. Devi essere connesso per inviare un commento. In evidenza. … Pubblicità su Varese Press-editore@varesepress.info.

  3. Ncc in fibrillazione e attesa di atti concreti di …

    https://varesepress.info/2019/05/31/ncc-in-fibrillazione-e-attesa-di…

    Le parole di Nando Verotta dimostrano quanto sia delicata e resti sospesa la questione: “Accelerazione incontro con Ministro Toninelli per non ripartire da zero. Troppe le voci, notizie e analisi di un eventuale reimpasto di governo. Uno sconforto apprendere un particolare delle tesi difensive di Rixi…

Categorie
Cronaca

Coronavirus, Luca Zaia: “Ci deridevano, ora verranno a copiarci”

Il Governatore della regione Veneto, Luca Zaia, stamattina a 24Mattino su Radio 24 ha dichiarato che sul Coronavirus “il vero tema sono le buone pratiche. Dobbiamo trasferire buone pratiche, e vedrete che tutti quelli che gongolavano ‘sputtanando’ l’Italia, la Regione Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, e sto parlando di molti Paesi europei, verranno da noi a mutuare le nostre esperienze, vedrete che dietrofront farà la Gran Bretagna con l’immunità di gregge”.

“E’ assolutamente vero – ha notato Zaia – che noi rispettiamo le regole, però è pur vero che qualcuno ci ha preso molto per i fondelli, e ci hanno dato degli untori, però non è così. Questa è una pandemia internazionale, come giustamente ha detto l’Oms, e va affrontata come tale”.

Parlando della possibilità di controllare gli spostamenti dei cittadini, il Governatore Zaia ha risposto che serve quadro giuridico per tracciamenti, che potrebbe essere “un’ottima soluzione ma c’e’ bisogno di una legittimazione”. Il tracciamento dei movimenti attraverso i cellulari per limitare la diffusione del Coronavirus “secondo me è un’ottima soluzione. Il problema è che siamo in un paese nel quale la limitazione della privacy e di libertà personale sono evocate a ogni piè sospinto. Ma siamo in emergenza, e ci vuole un provvedimento che ci legittimi a fare tutte queste attività”. “A noi – ha rivelato Zaia – hanno proposto dei software che sono stratosferici, però mi metto nei panni dei cittadini, e quindi bisogna che ci sia una legittimazione giuridica sennò poi va a finir male”.

Coronavirus, “è una guerra ma non abbiamo libretto d’uso”. “Questa è una guerra non convenzionale, ma dobbiamo far capire ai cittadini che qui stiamo in una giungla e stiamo aprendo un nuovo percorso con il machete. Abbiamo solo una bussola, che sono i modelli matematici, abbiamo delle indicazioni, abbiamo grandi professionisti della sanità, ma non abbiamo il ‘libretto di uso e manutenzione’ come l’auto”.

“Tutti dicono – ha proseguito Zaia – che non eravamo attrezzati. No, siamo stati bravi in Italia, perché tutta la comunità scientifica che doveva darci grandi indicazioni, e molti non erano tenuti a studiare il caso Vo’, non ci ha mai detto che ci volevano determinati accorgimenti. Se venisse qualcuno adesso e chiedesse consigli voi gli direste ‘comprate respiratori meccanici, rifornitevi di mascherine, prendete dei tamponi’. A noi queste cose nessuno le ha mai dette. Nessuno ha mai detto ad esempio che questi pazienti sono grandi ‘divoratori’ di ossigeno, e ne aspirano talmente tanto che fanno congelare le tubature degli ospedali. Queste sono le cose che dobbiamo sapere, non che dobbiamo stare a un metro o 98 centimetri. Dobbiamo avere indicazioni di natura clinica, e non le abbiamo avute, perché’ se le avessimo avute oggi non ci sarebbe la rincorsa a comprare respiratori, le mascherine non si trovano. Si smetta di dire che non ci sono mascherine perché noi non ci siamo attrezzati”.