“L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna di non conoscere la data della propria esecuzione” Ha raggiunto Montanelli, suo compagno di giornalismo, e coatore di quella famosa catena di Storia d’Italia. Aveva solo 82 anni ma Roberto Gervaso conosciuto come ” grillo parlante ” ha lasciato questa terra, ma forse lui qua con quella mente eclettica così fine così versatile coi piedi per terra non c’è mai stato. Giornalista, scrittore, saggista, conduttore il pubblico imparò subito a conoscerlo per il suo eloquio la sua sagacia brillante e pungente., la sua cultura e ma anche il suo inconfondibile il papillon Grande intervistatore, ha scritto biografie, storie d’amore raccolte di aforismi.
Fu Roma il 9 luglio 1937 a dargli i natali, studiò in Italia e negli Stati Uniti e si laureo’ in lettere moderne, con una tesi sul filosofo Tommaso Campanella. Ha collaborato a quotidiani e periodici, alla radio e alla televisione, e per decenni si è dedicato alla divulgazione storica, sua grande passione, con una proficua produzione di libri pubblicati da Rizzoli, Bompiani e Mondadori. Gervaso fu tra i primi commentatori della nascente tv commerciale di Silvio Berlusconi e dal 1996 condusse il programma “Peste e Corna”, andato in onda dal lunedì al venerdì su Retequattro, fino al 1999 e dal 2000 al 2005 la trasmissione, seguitissima si trasformo’ in “Peste e corna… e gocce di storia”. Tutti noi oggi abbiamo perso qualcosa!