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L’associazione “Teranga AIP” plaude la rete di solidarietà nata a Lecce dall’emergenza COVID19

L’associazione “Teranga AIP” plaude la rete di solidarietà nata a Lecce dall’emergenza COVID19. Mascherine prodotte, spese e pasti distribuiti agli invisibili e ad tanti che rimangono fuori dai circuiti istituzionali della “crisi”.

L’emergenza ed il blocco di ogni attività poteva generare ancor più difficoltà di quante non ne  abbiamo affrontate e ne stiamo affrontando in questo momento. Perchè in tanti, tantissimi tra gli “invisibili”, tra coloro che hanno pochissime protezioni sociali, o non ne hanno proprio potevano rimanere completamente nell’ombra e cadere ancor più nella disperazione. Un’ombra che significa ancor più fame e lacrime se nella città di Lecce e nella provincia, in poco tempo e con i gap determinati dalle difficoltà del “lockdown” non si fossero attivate delle reti di solidarietà tra persone comuni e associazioni. Ecco perchè, per il tramite dell’associazione “Sportello dei Diritti” – da anni sempre attenta a dar voce ad iniziative che incoraggiano l’intercultura e la solidarietà – Ablaye Seye, senegalese, ma residente da anni a Lecce, vicepresidente dell’associazione Teranga A.I.P., vuole manifestare la gratitudine per quanto accaduto e far conoscere alla cittadinanza tutta, ciò che si è realizzato durante il periodo clou dell’emergenza e sperare che tutto ciò che è stato fatto possa costituire le basi per una grande rete di solidarietà ed integrazione permanente anche per il futuro. Attraverso una serie di partenariati che hanno visto come capofila la stessa Teranga A.I.P. e il Lions Club Santa Croce di Lecce e collaborazioni con la “Rete volontari Martano”, il fattivo e costante sostegno dell’associazione Migrantes assieme ai Giovani per la Pace (della Comunità di Sant’Egidio) e all’associazione Laici Comboniani, l’associazione Popoli e Culture, si sono realizzate una serie di diverse iniziative che meritano di essere rese note. Basti pensare che per affrontare l’emergenza alimentare dal 22 marzo dal centro diocesano Migrantes di Via Tasselli partivano le “spese” che hanno raggiunto oltre duecento famiglie residenti nel comune di Lecce, non tutte leccesi, ma anche albanesi, colombiane, montenegrine, keniane, eritree, filippine, srilankesi, marocchine, ecuadoregne e senegalesi ed altre minoranze che vivono in città. Nel momento di massima difficoltà le donazioni ricevute hanno consentito di aiutare con oltre 750 spese le famiglie in difficoltà che riuscivano a contattare gli operatori attraverso Caritas parrocchiali o con il solo passa parola. Un impegno notevole che ha richiesto l’aiuto di una quarantina di volontari per poter garantire ogni giorno l’acquisto, la preparazione e la distribuzione delle spese. Ma anche il mercoledì e il venerdì la distribuzione di pasti ai senza fissa dimora e ad alcune famiglie segnalate all’ultimo , prima di poter consegnare la vera e propria spesa.

I numeri fanno capire quant’impegno è stato profuso: 750 spese distribuite, 70 pasti preparati 70 per due volte a settimana il mercoledì e la domenica e distribuiti ai senza fissa dimora e alle famiglie in difficoltà segnalate durante le giornate.

E poi, un ringraziamento speciale alla “Rete volontari Martano” che hanno realizzato il progetto della produzione di mascherine di prima emergenza “Covid”. In un secondo momento il progetto è stato portato avanti dalla laboriosità e volontà d’animo delle operatrici e sarte che hanno raggiunto una produzione di ben 22000 mascherine in doppio strato tnt 100g idrorepellente con filtro in cellulosa intercambiabile sanificate e imbustate distribuite gratuitamente anche alle associazioni di stranieri e che si occupano d’intercultura presenti sul territorio. Tra queste: Associazione Donne Senegalesi “La Linguere”, Associazione cubana Josè Marti, Africulture,  Associazione La diaspora,  Associazione Etiopia Eritrea Somalia, Associazione Noi Salento,  Associazione Senegalese Guiguy, Associazione Teranga/A.I.P

Non va dimenticata, infine, la numerosa serie di attività svolte durante la quarantena con la partnership creata tra  Associazione Teranga/A.I.P, Associazione Senegalese Guiguy con il sostegno di Migrantes e il Lions Club Santa Croce di Lecce:

– informazione e aggiornamento sulle normative e decreto relativi all’emergenza del covid 19;

– compilazioni delle domande per il bonus 600 euro;

– assistenza per l’accesso al call center Inps;

– distribuzione di alimentari e altri prodotti  igienici di prima necessità;

– supporto all’identificazione e la distribuzione di buoni spesa;

– mediazione e sensibilizzazione presso l’ambasciata senegalese per un sostegno ai cittadini senegalesi presenti nella regione Puglia;

– informazioni, aggiornamento e compilazione delle domande di sostegno per i cittadini senegalese presso l’ambasciata del Senegal a Roma.

Insomma, una serie d’iniziative che manifestano un grande impegno e spirito di comunità che per Ablaye Seye di Teranga AIP e Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, si augura possa avere creato legami, conoscenze tra i volontari e le famiglie e che serva a costruire una realtà cittadina migliore perché attenta alle necessità di tutti soprattutto a chi ha lasciato il proprio paese per cercare una vita migliore nel nostro.

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ATS Insubria: effettuati complessivamente 57.905 tamponi

 

Alla data del 21 maggio, nel territorio di ATS Insubria sono stati effettuati complessivamente 57.905 tamponi, da parte delle ASST, dell’ATS e delle Strutture Sanitarie e Sociosanitarie accreditate per un totale di 36.455 soggetti sottoposti al test.

Il totale dei tamponi comprende, oltre a quelli realizzati dalle ASST, 14.870 tamponi effettuati nelle RSA, di cui 5.850 sugli operatori, 10.974 tamponi eseguiti presso le postazioni tende in modalità “drive in” e 665 test effettuati al domicilio, per i soggetti con gravi patologie.

Nel totale dei tamponi eseguiti rientrano anche quelli segnalati dai Medici di Medicina Generale che, dall’avvio dell’attività di sorveglianza sanitaria disposta dalla DGR 3114 del 7 maggio 2020, sono stati 810 a fronte di 789 soggetti segnalati come “casi sospetti”.

Si precisa che tale differenza numerica è verosimilmente da imputare ad un disallineamento nel sistema informatico in uso nel SSR chiamato MaInf rispetto al software adottato da ATS Insubria che consente al Medico di Medicina Generale di prenotare direttamente l’appuntamento per l’esecuzione del tampone ai propri pazienti. Alla data odierna non risultano pertanto liste di attesa e tutti i soggetti segnalati sono stati sottoposti a tampone.

Si ricorda che il tampone è un test diagnostico finalizzato alla ricerca del virus a livello naso-faringeo e ha lo scopo di accertare l’eventuale contagiosità di un soggetto e dei suoi contatti stretti. Viene quindi eseguito su indicazione di ATS e, a seguito della DGR 3114, può essere richiesto anche dal Medico curante.

Analogamente, si segnala che le postazioni tende attualmente operative per l’attività di tamponatura, nel territorio di competenza di ATS Insubria, risultano sufficienti a soddisfare i bisogni rilevati secondo i criteri clinici ed epidemiologici indicati dalle disposizioni vigenti. Le postazioni sono operative a Varese in via O. Rossi 9, a Busto Arsizio presso Malpensa Fiere, a Luino zona Ospedale ex area Vis Nova, a Como in Via Castelnuovo 1 e presso la sede dell’associazione Croce Azzurra in Via Colonna 3 a Erba presso l’Associazione Lario Soccorso di via Trieste 17, a Lanzo, Centro Valle Intelvi loc. San Fedele presso la sede Croce rossa.

                                                                  La Direzione di ATS Insubria 

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Coronavirus e caos notifica atti giudiziari. Ordine, contrordine, controcontrordin

Ci siamo occupati del problema delle notifiche giudiziarie sin dall’inizio dell’emergenza. La giustizia è uno dei settori che ha subito lo stop più lungo e, di fatto, rimarrà immobile fino a settembre. A questa situazione già di per sè di estrema gravità (non garantire effettivo rimedio giudiziale di un diritto equivale di fatto a negarlo) si aggiunge il caos sulle notifiche degli atti giudiziari che, dai primi di marzo in poi, sono state effettuate tutelando solo la conoscenza formale dell’atto e mai quella sostanziale.

Ricapitolando:
    • 6 marzo 2020 (1). Poste italiane si fa legislatore e annuncia che i recapiti a firma verranno consegnati citofonando al destinatario e lasciando il plico in cassetta, con il postino che firma al posto del destinatario;
    • 11 marzo 2020 (2). Poste italiane ci ripensa e annuncia sul proprio sito che il postino “fingerà” che in casa non ci sia nessuno e lascerà l’avviso di giacenza per gli atti giudiziari;
    • 17 marzo 2020 (3). interviene il Governo con il decreto Cura Italia, che autorizza i postini a consegnare gli atti giudiziari citofonando al destinatario, avvisandolo della consegna, firmando la cartolina di ritorno e lasciando il plico nella cassetta delle lettere;
    • 24 aprile 2020. Il decreto Cura Italia viene convertito in legge, e la disciplina sulle notifiche degli atti giudiziari cambia di nuovo: il postino potrà scegliere se notificare l’atto facendo firmare il destinatario oppure lasciare l’avviso, a seconda di come si sente quella mattina, se fuori piove o c’è il sole, se il destinatario gli sta simpatico o meno

Oggi, se mai fosse possibile ingarbugliare ancora di più la matassa, il Governo interviene di nuovo sulle notifiche, sconfessando il Parlamento e dandogli del cialtrone:
“L’introduzione di un doppio regime, alternativo e non vincolato, non pare compatibile con l’intento cautelativo e di tutela voluto dalla norma, cosicche il testo dell’articolo 108 va ricondotto alla formulazione anteriore alla modifica apportata, con l’emendamento richiamato, nel passaggio al Senato” […] “le modifiche apportate, in sede di conversione del decreto, all’articolo 108 dettano un processo non chiaro e con inesattezze tecniche gravi tali da rendere sostanzialmente non applicabile la norma”.
Parole riportate a pagina 435 della bozza in circolazione da ieri del (probabile) decreto Rilancio. Il Governo quindi abroga la norma convertita in legge e ripropone la formula contenuta nel decreto legge.

“Braccio di ferro fra esecutivo e Parlamento”, si potrebbe titolare ma a farne le spese sarà il cittadino, vaso di coccio fra i vasi di ferro. E ciò sia perchè nei prossimi anni tutte le notifiche fatte in questo sciagurato periodo saranno oggetto di impugnazione, e solo la Corte di Cassazione a Sezioni Unite dopo oscillanti interpretazioni dei giudici pronuncerà la parola definitiva nel 2032 o giù di lì; sia perchè – non contento – il Governo “cala l’asso”:
la bozza di norma prevede infatti che “sono fatti salvi i comportamenti tenuti dagli operatori postali prima della data di entrata in vigore della presente legge”.

Quindi, la norma è illegittima, sostanzialmente inapplicabile, gravemente inesatta dal punto di vista tecnico ma il postino che ha consegnato l’atto giudiziario a chi gli sta simpatico e ha lasciato l’avviso a chi gli sta antipatico è salvo, e la notifica pure.

Ora, passi l’emergenza sanitaria e la necessità di farvi fronte navigando a vista e spesso in modo confusionario, ma è arrivato il momento di mettere un punto a questa caotica bulimia legislativa.
La vicenda delle notifiche degli atti giudiziari è solo uno fra i tanti esempi di caos nel quale Governo e Parlamento stanno facendo sprofondare la vita dei cittadini nei mesi e negli anni che verranno.
A questo punto è indispensabile ripartire con norme chiare, semplici e di buon senso scritte da persone competenti. Se non ne siamo in grado, lasciamo tutto come era prima, è il male minore.

Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc

 

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Città di Trecate – Attività a favore della popolazione

L’amministrazione Comunale di Trecata esprime vicinanza ai propri cittadini e rende noti i servizi

Conclude così il Comunicato Stampa inviatoci dal Comune di Trecate : «Ringrazio di cuore tutti i volontari che si stanno adoperando con spirito di servizio per tutta la nostra comunità e che, insieme all’attività del C.O.C., garantiscono un aiuto prezioso per fronteggiare uniti questo momento di assoluta emergenza», dichiara il Sindaco Federico Binatti.

 

  • CROCE ROSSA – COMITATO DI TRECATE

Oltre a tutti i servizi che sta svolgendo all’interno del Centro Operativo Comunale e all’attività di soccorso, Croce Rossa – Comitato di Trecate continua a svolgere il consueto servizio socio-assistenziale di distribuzione viveri agli indigenti.

Lo Sportello è attivo tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.00 alle 16.30 presso la sede CRI in via Rugiada 26.

  • CARITAS

Lo sportello Caritas in via Fratelli Russi rimane aperto esclusivamente per la distribuzione di generi alimentari nei seguenti orari:

– martedì 9.00 – 11.30,

– giovedì e venerdì 16.00 – 18.00.

Per informazioni, negli stessi giorni e orari, è attivo il numero 0321.76088.

  • AUSER:

L’associazione di volontariato Auser Trecate ha attivato un servizio di vicinanza telefonica rivolto agli anziani che in questo particolare momento devono rimanere in casa, over 65, soli o privi di rete familiare e di supporto.

Il servizio è stato prorogato fino al 13 aprile ed è attivo dalle ore 9.00 alle ore 12.00; i numeri telefonici da contattare sono: 344.1229708 – 346 2154638.

 

L’Amministrazione comunale

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Preioni (Lega): Ostruzionismo sconsiderato sulla legge per la riassegnazione delle concessioni alle grandi derivazioni idroelettriche

Torino-31-03-2020- “Doveva diventare realtà oggi in Consiglio regionale la riassegnazione delle concessioni relative alle grandi derivazioni idroelettriche del Piemonte, che invece la minoranza di Palazzo Lascaris, con un atteggiamento di ostruzionismo sconsiderato ha bloccato”- dichiara il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.

“Un atto di grave irresponsabilità che priva il Piemonte di grandi opportunità, non solo di tipo economico ma anche di tipo ambientale. In un contesto drammatico come si sta rivelando l’emergenza Coronavirus questo atto sconsiderato delle minoranze danneggia ogni cittadino, non ci si può nascondere dietro l’azione politica quando ci si muove in modo così contraddittorio.”

“Abbiamo chiesto a tutti uno sforzo perché il provvedimento andava approvato entro il 31 marzo per evitare l’infrazione comunitaria, il loro Governo non ha concesso proroghe – dichiara Alberto Preioni – e invece di fare gli interessi del Piemonte le minoranze hanno deciso di mettere in atto l’ennesimo gesto di presupponenza, che ricadrà nuovamente sulle tasche dei cittadini”.

“Le grandi derivazioni idroelettriche sono un bene e contemporaneamente un onere che incide soprattutto sui territori montani e pedemontani dove si concentrano gli invasi- conclude Albero Preioni – il Piemonte poteva legiferare oggi per riassegnare 67 concessioni che storicamente erano in capo allo Stato per poi gettare le fondamenta di una gestione autonoma della produzione energetica. Una partita persa a tavolino di cui spero che i piemontesi chiederanno conto agli interessati.

La Lega ovviamente non si ferma, andiamo avanti e continuiamo a lavorare pensando sì all’emergenza sanitaria, ma anche all’emergenza economica, emergenza che l’approvazione di questa legge sula riassegnazione delle concessioni relative alle grandi derivazioni idroelettriche del Piemonte avrebbe contribuito a superare”.

 

Così in una nota il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.

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Coronavirus, Zampa-Siani-Villani: “La Rai trasmetta notizie adeguate ai bambini e con immagini riconoscibili”

“In questi giorni di quarantena e con le scuole ormai chiuse da molti giorni, i bambini sono a casa con i genitori e vivono e sentono le preoccupazioni degli adulti.
I bambini sono preoccupati esattamente come i grandi. Per cui è importante spiegare ai piccoli, in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun di loro, ciò che sta accadendo. Il non ricevere spiegazioni dagli adulti, in un contesto di tensione ben percepibile, rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore rispetto a quella che può generare una consapevolezza ben gestita. Non bisogna dare per scontato che i bimbi abbiano gli stessi nostri timori. Quando parliamo con i più piccoli è importante sintonizzarsi sulle loro paure e non sulle nostre. Pertanto chiediamo al servizio pubblico di diffondere su tutti i canali Rai, anche quelli non destinati in modo specifico ai bambini, notizie semplici e adeguate ai piccoli. È inevitabile, infatti, che i bambini, guardando insieme ai genitori i notiziari, possano certamente essere spaventati dalle immagini e non comprendere parole come pandemia, isolamento e quarantena.
I telegiornali hanno un linguaggio per telespettatori adulti, non adatto ad un bambino. Per cui è compito dei genitori filtrare le notizie e tradurle in un linguaggio adatto ai propri figli, ma riteniamo che sia necessario che anche il servizio pubblico crei spazi in cui si parli ai bambini con un linguaggio adatto e con immagini facilmente riconoscibili.
Anche le informazioni sulle misure di igiene consigliate dalle autorità sanitarie che vengono trasmesse durante le trasmissioni dovrebbero essere rese semplici e facilmente comprensibili ai bimbi”.

È quanto dichiarano in una nota congiunta la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, l’On. Paolo Siani, pediatra dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli e Alberto Villani, Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP).

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Coronavirus: le regole essenziali da rispettare

10 Marzo 2020

Rispettiamo le regole . . . uniti ce la faremo!

Ecco un piccolo vademecum sulle regole da rispettare per combattere l’epidemia da COVID-19

NOTA DELLA POLIZIA DI STATO

POSSO MUOVERMI IN ITALIA?

E’ SEVERAMENTE VIETATO OGNI SPOSTAMENTE SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE

LE UNICHE ECCEZIONE (con richiesta ed autodichiarazione)

SPOSTAMENTI MOTIVATE DA COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE

SITUAZIONI DI NECESSITA’

MOTIVI DI SALUTE

OGNI AUTODICHIARAZIONE VERRA’ ATTENTAMENTE VERIFICATA.

LE CONSEGUENZE SE NON SI OSSERVI QUESTE REGOLE

 

Art. 650 c.p. ARRESTO FINO A 3 MESI O AMMENDA FINO A EURO 260

Art. 452 c.p. RECLUSIONE DA 1 A 12 ANNI

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Somma Lombardo comunità pastorale Maria Madre presso la Croce

Somma Lombardo 8 Marzo 2020

Poco fa ho contattato telefonicamente il parroco e responsabile della comunità pastorale don Basilio Mascetti.

In merito al decreto varato la scorsa notte dal Governo, riguardo COVID-19, le celebrazioni liturgiche che si svolgono nella basilica di Sant’Agnese di Somma Lombardo, potranno essere seguite via radio FM 86.7 dalle stesse parrocchie della comunità pastorale, che comprende, le parrocchie di Golasecca, Mezzana, Coarezza, Maddalena, Case Nuove, Castel Novate, e Vizzola Ticino.

La Celebrazione Eucaristica domenicale è possibile seguirla via streaming sulla pagina facebook degli orari di Somma Lombardo. https://www.facebook.com/OratorioSanLuigiSommaLombardo/

A.L.

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All’Università dell’Insubria tutti i corsi su e-learning e le lauree in videoconferenza

All’Università dell’Insubria tutti i corsi su e-learning e le lauree in videoconferenza

Confermata lunedì per 9 infermieri la discussione della tesi tradizionale ma nel rispetto delle norme imposte dal Coronavirus. Terminata l’emergenza sarà organizzato un Graduation Day

Varese e Como, 6 marzo 2020 – Da lunedì tutti e 37 i corsi di laurea dell’Università dell’Insubria saranno attivi online con la maggior parte dei loro insegnamenti, grazie a lezioni registrate e slide commentate su piattaforma e-learning o Microsoft Teams. Gli studenti trovano la situazione costantemente aggiornata su www.uninsubria.it/coronavirus per ogni dipartimento.

Il rettore Angelo Tagliabue: «Ringrazio i direttori di dipartimento, i docenti, la direzione generale, i dirigenti e il personale tecnico-amministrativo che hanno saputo rispondere all’emergenza con prontezza e capacità di innovazione. Ringrazio in particolare il delegato alla didattica Mauro Ferrari, che ha gestito l’organizzazione delle lezioni, e il Centro Sistemi informativi e Comunicazione dell’ateneo per l’impegno e la competenza con cui ha supportato il grande incremento dei servizi online in questi giorni».

È confermata per lunedì 9 marzo la seduta di laurea tradizionale per 9 futuri infermieri al Collegio Cattaneo di Varese: per i candidati e per la commissione saranno rispettate le norme di sicurezza imposte dal Coronavirus.

Le lauree delle altre discipline, in calendario da metà marzo, si svolgeranno invece in videoconferenza, con le modalità già sperimentate da tempo per i double degrees: le commissioni, riunite in ateneo con rispetto delle regole sanitarie, si confronteranno con i laureandi attraverso webcam e microfono. Anche la proclamazione sarà fatta online ma, quando terminerà l’emergenza, sarà organizzato un Graduation Day per festeggiare tutti i laureati di questo periodo.

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Trecate, buono servizi al lavoro prorogato

CITTÀ DI TRECATE

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BUONO SERVIZI AL LAVORO: PROROGATO AL 30.11.2020

Si informa che la Regione Piemonte ha prorogato i termini delle attività del Buono servizi lavoro per disoccupati da almeno 6 mesi (una misura per favorire l’inserimento occupazionale): la scadenza per le adesioni è fissata al 30.11.2020, mentre quella per la presentazione di autorizzazione per i tirocini indennizzati è il 30.09.2020.

Le adesioni sono volontarie e possono essere presentate da disoccupati da almeno 6 mesi, con più di 30 anni, residenti in Piemonte, anche se percepiscono ammortizzatori sociali o misure di sostegno al reddito (Reddito di cittadinanza o Reddito di inclusione). Un maggiore sostegno è previsto per tutti coloro che sono disoccupati da almeno 18 mesi e hanno almeno 50 anni. I beneficiari saranno presi in carico da operatori accreditati dalla Regione Piemonte e possono ottenere una serie di servizi quali orientamento di primo livello o specialistico, ricerca attiva e accompagnamento al lavoro, inserimento in impresa mediante tirocini o contratti con l’accompagnamento di un tutor e incrocio di domanda e offerta per contratti di lungo periodo.

Le richieste di autorizzazione per i tirocini che prevedono un contributo a parziale copertura dell’indennità saranno prese in considerazione se i tirocini hanno una durata di 6 mesi a tempo pieno con regolare frequenza da parte dei beneficiari. Il contributo è riconosciuto previa autorizzazione della Regione all’attivazione del tirocinio e ammonta a 900 euro se la durata supera i 3 mesi o a 1.800 euro se raggiunge i 6 mesi effettivi.

Per qualsiasi informazione rivolgersi agli Sportelli lavoro:

  • Sportello di TRECATE – tutti i giorni (escluso il mercoledì)
  • Sportello di BORGOLAVEZZARO – 1° e 3° giovedì del mese
  • Sportello di CERANO – tutti i martedì
  • Sportello di ROMENTINO – tutti i lunedì
  • Sportello di VESPOLATE – 2° e 4° giovedì del mese