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Lonate, furti alla piattaforma ecologica

Lonate Pozzolo: operazione della Polizia Locale presso la piattaforma ecologica di Via 24 Maggio a Lonate Pozzolo.

Dalla metà del mese di maggio sono pervenute al Comando di Polizia Locale dellUnione dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno, numerose segnalazioni di furti perpetrati, durante lorario di chiusura ed in particolare nelle ore serali, presso la Piattaforma ecologica di via 24 maggio a Lonate Pozzolo.

Infatti, dai contenitori presenti allinterno del sito venivano regolarmente prelevati abiti destinati alle Associazioni Onlus, e dai container biciclette, ferro vecchio e oggetti di vario genere.
La Polizia Locale, con lausilio del personale dipendente della Società di servizi SAP (responsabile della gestione della piattaforma) e del sistema di videosorveglianza approntava una serie di attività di indagine alla fine di individuare gli autori degli accessi abusivi alla piattaforma e dei relativi furti.
Dopo una attenta analisi dei filmati si riusciva ad accertare gli orari in cui venivano asportati gli oggetti e ad individuare un uomo di circa 40 anni che accedeva alla piattaforma e successivamente asportava oggetti di vario genere.
Nella serata di ieri, personale della Polizia Locale, coordinato dal Comandante Emanuele Mattei, ha predisposto un servizio di appostamento nei pressi della piattaforma e dopo aver individuato un uomo che vi accedeva abusivamente, ha atteso che lindividuo uscisse dalla discarica, sorprendendolo in possesso di un sacco contenente abiti usati e oggetti di metallo.
La persona veniva subito fermata ed accompagnata negli uffici del Comando della Polizia Locale per gli accertamenti di rito che permettevano di identificare il cittadino, un extracomunitario di 37 anni domiciliato a Lonate Pozzolo, pregiudicato e sprovvisto oltretutto di documenti di soggiorno.

Successivamente, veniva accompagnato al Commissariato di Gallarate per sottoporlo ai rilievi foto-dattiloscopici che ne confermavano il suo status di irregolare sul territorio.

Inoltre, lo straniero veniva segnalato allUfficio Immigrazione della Questura di Varese.
Attualmente, sono in corso le procedure per leventuale espulsione dal territorio nazionale.
Pertanto, la persona veniva deferita allautorità giudiziaria per il reato di ricettazione, per numerosi furti aggravati commessi nei giorni precedenti e per le violazioni delle norme del testo unico sullimmigrazione.

La merce provento di furto, in particolare gli abiti destinati alle associazioni ONLUS, veniva subito restituita al personale della SAP.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente dellUnione dei Comuni Nadia Rosa e dallAssessore alla Sicurezza dellUnione Filippo Gesualdi che hanno ringraziato il Comandante Mattei ed i suoi uomini perchè: Finalmente si è posto fine a questa serie innumerevoli di furti e per la professionalità dimostrata, in questa come in altre occasioni, che ha consentito di sanzionare gli autori di diversi abbandoni di rifiuti sul territorio.”
Un particolare ringraziamento va anche al personale della SAP che ha collaborato alla ottima riuscita delloperazione.

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Lonate Pozzolo: presa la banda che a maggio aveva rubato 130 mila euro di beni di lusso in un deposito.

Lo scorso maggio avevano disattivato il sistema di allarme di un deposito di Lonate Pozzolo rubando capi di abbigliamento ed accessori griffati di due noti marchi italiane, per circa 130.000 euro.

I ladri rubavano la merce in Italia, poi con il carico si dirigevano verso la Slovenia e di là in Romania, e scaricavano in un deposito nei pressi di Oradea da dove avevano organizzato le vendita in rete del maltolto.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Trento sono partite dopo un furto di circa una ventina di e-bike in un punto noleggio situato all’interno di un albergo di Vermiglio.

Gli inquirenti hanno individuato il cuoco rumeno dell’albergo che nella notte dell’11 marzo ha fatto da basista, mettendo fuori uso l’impianto di allarme per favorire i suoi connazionali che hanno così potuto agire indisturbati.

In quella occasione le biciclette con pedalata assistita del punto di noleggio sono state caricate su un furgone e trasportate oltre il confine sloveno.

Le indagini hanno permesso di ricostruire l’accaduto utilizzando sia le immagine delle telecamere di sorveglianza sia gli impianti di rilevazione della velocità nel tragitto da Vermiglio a Trento e poi lungo l’autostrada verso Trento.

Dall’analisi dei video hanno ricostruito la fuga dei malviventi che si sono diretti verso il confine con la Slovenia con l’aiuto di una utilitaria che li precedeva per controllare che non vi fossero posti di blocco lungo il tragitto.

La destinazione ufficiale della refurtiva era un deposito nella cittadina di Oradea, nel nord della romania dove veniva catalogata e messa venduta in internet a prezzi ovviamente molto inferiori a quelli di mercato.

Il gestore del punto noleggio delle e-bike di Vermiglio, scandagliando la rete ha “pescato” l’annuncio di una delle sue bici rubate e lo ha segnalato alla squadra mobile, a quel punto l’indagine ha fatto un balzo in avanti e, in collaborazione con la polizia romena ha localizzato il deposito di Oradea.

La vicenda si è conclusa con l’emissione del mandato di arresto per sette persone di cui quattro domiciliati in diverse località della Romania per i quali è stato emesso un mandato di arresto europeo.

 

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Lonate Pozzolo: uomo ubriaco danneggia la Caserma dei Carabinieri

Lonate Pozzolo 19 Maggio 2020

Un 40enne disoccupato e incensurato di Lonate Pozzolo, è stato arrestato per danneggiamento aggravato.

L’uom, ubriaco, è arrivato in bicicletta davanti alla Caserma dei Carabinieri della Stazione di Lonate Pozzolo e senza alcun motivo ha spaccato una telecamera esterna e il portone d’ingresso della stessa Caserma.

Le Forze dell’Ordine presenti all’interno del Comando hanno immobilizzato l’uomo, senza che questo opponesse resistenza alcuna. I danni alla Caserma sono di lieve entità, sono già in fase di ripristino per l’immediata funzionalità della Stazione dei Carabinieri.

L’atto vandalico compiuto dall’uomo, non sembrerebbe essere riconducibile a volontà di rivalsa verso l’Arma dei Carabinieri, sarebbe dovuto ad un rilevante stato di alterazione psicofisica legato ad un disagio sociale.

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Lonate Pozzolo: distribuzione mascherine protettive

Lonate Pozzolo 14 Maggio 2020

Continua anche nei prossimi giorni la distribuzione delle mascherine chirurgiche ai residenti di Lonate Pozzolo da parte dei volontari di CALLUNA Onlus Nucleo di Protezione Civile.

Oltre alla possibile prenotazione telefonica, durante la quale accordarsi sulla modalità di consegna, i volontari effettueranno la distribuzione nei giorni seguenti:

mercoledì 13 maggio 2020 – presso l’area mercato di Sant’Antonino T. – dalle 7:30 alle 12:30

giovedì 14 maggio 2020 – presso piazza Sant’Ambrogio a Lonate P. – dalle 8:30 alle 12:30

venerdì 15 maggio 2020 – presso l’area mercato di Lonate Pozzolo – dalle 7:00 alle 12:30

sabato 16 maggio 2020 – presso Tornavento – dalle 8:30 alle 12:00

domenica 17 maggio 2020 – presso Tornavento – dalle 8:30 alle 12:00

Per quello che riguarda i dati complessivi comunicati da ATS e Prefettura alla data odierna, segnalo la comunicazione di un nuovo caso di guarigione:
LONATE POZZOLO:
– n. 18 casi positivi
– n. 4 deceduti
– n. 8 guariti
RSA (compresi i non residenti a Lonate Pozzolo):
– n. 22 degenti
– n. 2 deceduti

Il Sindaco
Nadia Rosa

Alessio Luisetto

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Lonate Pozzolo: piange un’altra vittima da COVID-19

Lonate Pozzolo 30 Aprile 2020

A darne la notizia è il Primo Cittadino di Lonate Pozzolo, Nadia Rosa., nella giornata di Mercoledì 29 Aprile 2020 è deceduto un ospite della RSA di Lonate Pozzolo. Ilcontagiato che non era residente  lonatese, era ricoverato in Ospedale, ed era tra i degenti risultati positivi nei giorni scorsi.

Ad oggi, Lonate Pozzolo, conta 19 casi di positività da COVID-19: di questi, 4 sono guariti, mentre i decessi son 4. Quanto alla situazione della RSA , gli ospiti positivi sarebbero 13 , mentre i decessi sono due.

Da parte di tutta la Redazione di Varesepress, giungano le più sentite Condoglianze ai famigliari della persona deceduta.

Alessio Luisetto

 

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Lonate, RSA:”alcuni ospiti a turno già si alzano nelle stanze”

“Ci si è attivati perché ci fossero comunicazioni pubbliche perciò non accetto alcun commento di chi continua a sbraitare che “ci stanno nascondendo qualcosa!”. Nessuno sta nascondendo né informazioni, né tamponi, che devono arrivare da ATS e Regione, unici organi competenti in materia.
I tamponi sono stati continuamente chiesti ad ATS e Regione, così come peraltro hanno fatto tante altre RSA della Regione, attraverso ogni canale possibile e percorribile.
Sono stati chiesti per gli operatori e per gli ospiti.”, dichiarazione stizzita della sindaca Rosa il 13 aprile, dopo i commenti e dubbi su facebook, su quanto stava accadendo nella Fondazione Centro Accoglienza Anziani – Lonate Pozzolo – Onlus di Lonate Pozzolo.

I cittadini di Lonate erano preoccupati dopo le tristi vicende e la morte di 22 persone, di cui abbiamo parlato in precedenza https://varesepress.info/comuni/lonate-pozzolo/lonate-grande-preoccupazione-per-la-rsa-dopo-i-22-morti-2.html

Ieri la sindaca ha ritenuto opportuno tenere aggiornati i cittadini con la seguente nota:

non ci sono novità nel numero dei casi positivi sul territorio di Lonate Pozzolo. Pertanto la situazione, in base ai dati comunicati da ATS e Prefettura, è la seguente:
LONATE POZZOLO (invariata):
– n. 19 casi positivi
– n. 4 deceduti
– n. 4 guariti

RSA (invariata):
– n. 14 degenti (di cui 6 residenti a Lonate)
– n. 1 deceduto (non residente a Lonate)

Vi comunico che abbiamo pianificato l’apertura dei cimiteri a partire da lunedì 4 maggio.
Per quello che riguarda il mercato, considerando che venerdì è il 1° maggio, festa del lavoro, regolamenteremo l’apertura a partire da settimana prossima, sia per Sant’Antonino Ticino che per Lonate Pozzolo.
Infine i parchi comunali resteranno chiusi ancora per tutta settimana prossima.
Nei prossimi giorni vi informeremo di tutti i dettagli delle nuove norme restrittive in vigore da lunedì 4 maggio e della loro applicazione sul territorio comunale.”

Dalla casa di riposo Il Presidente, Enrica Rossi commenta con una nota sul loro sito: “Alcuni ospiti a turno già si alzano nelle stanze e la loro movimentazione è prevista con l’attività dei fisioterapisti per gli interventi di riabilitazione geriatrica, al fine di  favorire il recupero dei problemi articolari, motori e cognitivi dei pazienti.”

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Lonate Pozzolo: campane troppo rumorose, denunciato il parroco

Lonate Pozzolo 20 Aprile 2020

Campane troppo rumorose a Lonate Pozzolo, è scattata la denuncia la parroco. In qualsiasi paese dell’Italia, è noto, per ogni campanile c’è almeno un cittadino che si lamenta. Cosa che è accaduto anche qualche anno fà a Golasecca, ma in questo caso non hanno denunciato l’allora parroco. A Lonate Pozzolo un cinquantenne che vive vicino alla Parrocchia di Sant’Ambrogio, esasperato dal rumore dell’impianto campanario, a suo dire non conforme a normativa vigente, si è rivolto alle Forze dell’Ordine di Lonate Pozzolo, pronto a porre rimedio a suon di carte bollate, ovvero sia denuncia. Il lonatese ha presentato una denuncia-querela (atto di parte non di iniziativa dell’Arma) nei confronti del Parroco, accusando il suono delle campane di essere fuorilegge o fuori norma, con un dire più formale. esistono di fatti dei parametri relativi al rumore delle campane fissati dalla legge che non è possibile superare, la soglia tollerabile è quello dei 3 decibel.

Cosa aggiungere? Un giorno non sentiremo nemmeno il suono delle campane!

Alessio Luisetto

 

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Lonate, Centro-Destra e CASADEGLITALIANI

Tutti noi abbiamo a cuore la salute dei nostri anziani, specie di quelli più fragili ricoverati presso la nostra RSA e dunque ci addolora profondamente il grido di disperazione lanciato dalla Presidente, Dott.ssa Rossi, in merito al dramma che lì si sta consumando.
Proprio per questo amore non possiamo però tacere alcuni cose.

Il nostro gruppo consigliare ha da subito chiesto forte attenzione per la nostra RSA. Richiesta formalizzata anche il 27 marzo scorso con un documento con altre varie proposte. A fronte di questo il 29 marzo veniva effettuato il primo comunicato della Fondazione in cui si sottolineava una situazione tutto sommato sotto controllo: un solo caso accertato ricoverato in ospedale, adottati tutti i protocolli necessarie, disponibilità di DPI ecc…
Il 04 aprile 2020, a seguito di un articolo apparso sul Giorno, in cui il Presidente di Uneba denunciava una situazione critica a Lonate Pozzolo, i vertici della Fondazione incontravano alcuni famigliari di anziani ricoverati per tranquillizzarli. Lì si scopriva che 4 anziani deceduti erano probabilmente positivi covid, che era stata effettuata anche la sanificazione degli ambienti e seguiti tutti i protocolli ecc…

Da lì in poi la situazione si aggravava rapidamente, fino allo straziante grido di disperazione degli scorsi giorni.

Essendo la Fondazione isolata, chiusa al pubblico dall’08 marzo, ci pare singolare questa escalation di eventi e speriamo l’iniziale reticenza nel rappresentare al pubblico la reale situazione della nostra casa di riposo, non coincida con l’aver sottovalutato alcun ché. Si avrà poi tempo per ragionare su questi aspetti e non riteniamo opportuno, in questo momento, polemizzare o accusare chi sta combattendo in prima linea questa dura battaglia e si sente abbandonato dalle istituzioni. Ai vertici della Fondazione ed a tutto il personale va dunque il nostro pieno ed incondizionato sostegno.

Quello che però vorremo capire è il ruolo del nostro Sindaco e dell’Amministrazione Comunale in tutto questo. Dai comunicati giornalieri ufficiali del nostro Sindaco non traspare mai una situazione così drammatica. Ricordiamo che il Sindaco, oltre ad essere responsabile per la sicurezza e la salute dei cittadini, è anche membro del CdA della nostra RSA insieme al capogruppo di maggioranza Tania Manfredelli. Essendo a conoscenza della situazione cos’hanno fatto a riguardo? Chi hanno contattato? Come si sono mossi? Non potevano politicamente lanciare l’allarme prima che la situazione degenerasse, anziché perdere tempo nel dare contro la polizia locale? Cosa può fare la popolazione per aiutare la fondazione?

Nel grande silenzio dell’Amministrazione notiamo però che non si è perso il vizio di buttarla in politica. Sindaco ed Assessori, oltre i soliti sostenitori fanatici, hanno subito puntato il dito, scaricando la responsabilità, sulla Regione. Ente che da oltre un mese lotta allo stremo delle forze contro questa epidemia, rea però forse di avere un colore politico diverso da quello dell’attuale amministrazione che vede nel modello della sanità lombarda (che sta comunque reggono alla “bomba atomica” del covid), più che nel virus, il nemico da battere in questo momento. Ma questa gente dove vive?!?
Siamo stanchi dell’inadeguatezza di questa amministrazione che fa solo da passacarte dei livelli superiori ed istericamente accusa, senza fare nulla. Anche per le semplici mascherine si è dovuta attendere la Regione. Se un Sindaco non è in grado di garantire un minimo di sicurezza alla sua comunità, ci domandiamo francamente perché esista?

CENTRO-DESTRA

E

CASADEGLITALIANI

logo casa degli italiani

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Lonate, grande preoccupazione per la RSA dopo i 22 morti

La drammatica condizione degli anziani nelle case di riposo, sta scuotendo le coscienze di politici, sanitari e parenti dei degenti.

La scarsa disponibilità dei reagenti per completare le analisi dei tamponi  a livello nazionale sta creando difficoltà, anche se di recente al Ccr, il Centro comune di ricerca della Commissione europea  di Ispra sta collaborando a una ricerca europea nella  di Geel in Belgio per un nuovo materiale di controllo che potrebbe migliorare e  rendere più sicuri gli esiti dei test.

Sulla  scarsità numerica di tamponi, si è espressa con una  nota  del 4 aprile, la Presidente della ” Fondazione Centro Accoglienza Anziani Lonate Pozzolo Onlus” Rossi Enrica, che ha pubblicato un aggiornamento sulla gestione emergenza specificando: “Ieri a metà pomeriggio la notizia dall’ATS che potremo finalmente far partire una procedura di effettuazione dei tamponi anche per gli anziani con sospetta infezione da Covid 19”, precisando che comunque era stato fatto quanto dovuto:

“Grazie anche agli aiuti e alle donazioni, i nostri operatori hanno sempre avuto la disponibilità di tutti i DPI di prevenzione necessari (mascherine, occhiali, guanti, camice, cuffia e copri scarpe).

Abbiamo proceduto ad una sanificazione di tutti gli ambienti una tantum  e attivato la sanificazione giornaliera (e anche più volte al giorno) di locali e bagni comuni,  comodini, spondine, carrelli ecc.. In questi giorni stiamo programmando con una ditta specializzata una ulteriore sanificazione di tutta la struttura, per ciascun piano e ambiente.”

Il 10  aprile altra nota per ribadire ribadita la stessa richiesta, col nuovo aggiornamento:

 “altri 5 decessi dall’ultimo aggiornamento. Complessivamente da marzo ad oggi sono 22 gli anziani deceduti, di cui 11 segnalati all’Istat sospetti Covid-19.

Come comunicato in precedenza abbiamo inserito nel portale SISS la richiesta di tamponi per i nostri anziani. L’obiettivo è effettuate i tamponi a tutti i nostri Ospiti.”

Purtroppo i tempi sono quelli che sono:

gli esiti dei n.16 tamponi che avevamo effettuato sui nostri operatori in data 01/04/2020, sono pervenuti ieri pomeriggio 09/04/2020.

Nella stessa nota si fà presente la condizione degli infermieri

Rileviamo che ancora un terzo degli operatori è in malattia.

La risposta di regione e ATS non si è fatta attendere: 

In data 07/04/20 avevamo già inviato a Regione Lombardia la richiesta di accesso alle graduatorie nazionali che si sono formate per gestire l’emergenza degli Ospedali per sostituire infermieri e medici in malattia. Ieri è pervenuta la risposta del Direttore Generale dott. Gutierrez di ATS- Insubria, che ringrazio per il suo tempestivo interessamento, contenente una lista di medici ed un contatto della C.R.I per ulteriori fabbisogni di personale, richiesta da lui inviata anche al settore competente di Regione Lombardia per l’eventuale attivazione della Protezione Civile, se necessario.

La situazione di emergenza è stata segnalata pure ai vertici della sanità nazionale:

In data 08/04/20 la Fondazione ha presentato anche un esposto/segnalazione in ordine alla nostra situazione per un intervento immediato al Capo Dipartimento Protezione Civile- Commissario Straordinario Emergenza Covid19- Dott. Angelo Borrelli; al Ministro della Salute – On.le Roberto Speranza; al Presidente Regione Lombardia – Avv. Attilio Fontana; ad ATS Insubria; all’Assessore Regionale al Welfare –Dott. Giulio Gallera; e per conoscenza alla Procura della Repubblica c/o Tribunale Busto Arsizio. Nell’esposto in particolare si “chiede che le Autorità competenti in materia di igiene e sanità pubblica cui è indirizzata la presente, congiuntamente o disgiuntamente, dispongano immediatamente che siano effettuati i test diagnostici – tamponi faringei – per COVID19 su tutti gli Ospiti e tutti gli operatori presenti nella struttura della Fondazione Centro di Accoglienza per Anziani – Onlus.”

 

L’attenzione e l’impegno della struttura è massima

Proseguiamo nell’impegno e con ogni mezzo e risorsa disponibile per migliorare la situazione.

 

 

 

 

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Lonate Pozzolo, precisazione del Centro-Destra locale

TUTTO OK SINDACO ROSA?

La polemica dopo le parole della sindaca di Lonate, contro l’invito alla delazione da parte del capo dei vigili porta ad un’uscita ufficiale del Centro-Destra:

In merito al post apparso sulla pagina Facebook della Polizia Locale, ed oggetto di ampia contesa, il nostro gruppo consigliare concorda senza dubbio sul contenuto (restate a casa, anche se è festa ed è bel tempo), anche se i toni e i modi (invito alla delazione) sono decisamente fuori luogo. Comprendiamo comunque l’eccesso di zelo dei nostri agenti che, da oltre un mese, sono in prima linea per far rispettare prescrizioni e decreti.
Al di là dei toni ci preoccupa però di più l’intervento fatto dal Sindaco Nadia Rosa che, in un momento così grave, dimostra, ancora una volta, di non avere il polso della situazione. Ricordiamo infatti che il Sindaco di Lonate Pozzolo, oltre che responsabile della salute dei suoi cittadini, è anche Presidente dell’Unione dei Comuni (ente che gestisce la Polizia Locale) ed, al di là delle deleghe assegnate, è dunque il responsabile ultimo della polizia locale. Anche se Rosa non è stata informata prima di questo post, arrivare ad uno “scontro istituzionale” con la Polizia Locale, dissociandosi pubblicamente sui social, ci pare quanto mai inappropriato, per non dire grottesco in questo momento, e sottolinea tutta la pochezza di questa amministrazione di fronte all’emergenza. Non vi erano altri metodi (es. telefonare, dialogare, ragionare) per far correggere il post incriminato? Oppure ci stanno dicendo che, in questo grave momento, il Sindaco non riesce a far valere la sua autorità sulla Polizia Locale? I fanatici sostenitori di questa amministrazione plaudono al Sindaco quale paladino della libertà, noi siamo invece atterriti di fronte all’ennesima dimostrazione d’inadeguatezza.