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Gemonio, al Museo Bodini “Il bisogno di ritrovarsi”, mostra fino al 3 agosto

Il Museo Civico Floriano Bodini propone, dopo la riapertura, la mostra “Il bisogno di ritrovarsi. Mostra di opere grafiche dalla collezione del Museo Bodini”. Una quindicina di opere di diversi artisti, selezionate tra quelle della preziosa collezione conservata al Museo di Gemonio e raramente esposte al pubblico. Floriano Bodini alla nascita del museo a lui dedicato fece la scelta di donare, accanto ai suoi lavori, quelli di altri artisti noti, da lui stimati e che lui stesso collezionava: da questo primo nucleo nasce la collezione di grafiche che negli anni, grazie ad altre donazioni, si è arricchita di nuovi nomi. Questa piccola ma significativa mostra vuole essere un proseguo della ricerca svolta in questi anni sull’arte grafica, partendo dalla Giornata dell’Incisione e Stampa d’Arte – II Giornata delle Arti Artigiane del 2017, fino al progetto “Empatie / Contaminazioni. Dialoghi tra materia e segno” del 2019 e i laboratori proposti grazie alla collaborazione con la Stamperia 74/b e Milano Printmakers.

La mostra nasce dal desiderio di ritrovarsi, non solo negli spazi del Museo, ma dal bisogno di riconoscersi come uomini e donne. Ritrovarsi in un abbraccio, in una serata insieme, in una smorfia di bambino, in uno sguardo o solamente nella corporeità dell’essere uomo. Un tema condiviso da cui ripartire, un’esigenza e una presenza importanti, da fissare nel presente per poter costruire e ricostruire il futuro.
“Quello che ci ha travolti nei mesi scorsi deve servire per una nuova lettura del mondo e della terra che ci ospita, ma deve essere soprattutto motivo di consapevolezza della preziosità dell’umanità, quella vera, quella condivisa, quella sincera”, ha commentato Lara Treppiede, Direttore Museo Civico Floriano Bodini.
 
In mostra figure, uomini, donne, incontri, firmati da grandi protagonisti dell’arte contemporanea: Enrico Baj, Giovanni Cappelli, Felice Casorati, Piero Leddi, Fernand Léger, Marino Marini, Ennio Morlotti, Peter Nagel, Joachim Schmettau, Giuliano Vangi, Renzo Vespignani.

Alberto Sughi è protagonista con una serie di opere in cui si apprezza quella che è stata la sua continua indagine sulla condizione umana.

 
Il bisogno di ritrovarsi. Mostra di opere grafiche dalla collezione del Museo Bodini
visitabile fino al 2 agosto 2020 il sabato e la domenica negli orari 10.30-12.30 / 15.00-18.00
Ingresso 3/5 euro
Per prenotare la visita/visita guidata 3397596939 – info@museobodini.it
Museo Civico Floriano Bodini, in Via Marsala, 11 – 21036 Gemonio (VA)
www.museobodini.it

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Infortunio in Svizzera, la vittima aveva solo 44 anni

A UN MESE E MEZZO DALLA MORTE BIANCA DI GIULIANO PREDOLINI IN SVIZZERA

I FAMILIARI NON SANNO ANCORA NULLA: ORA SI SONO AFFIDATI A STUDIO3A

La vedova confida che, dopo l’emergenza coronavirus, arrivino risposte sull’infortunio
alla Trasfor di Monteggio: la vittima, uno dei tanti lombardi transfrontalieri, aveva solo 44 anni

Cos’ha causato la morte di Vincenzo Giuliano Predolini? Di chi sono le responsabilità? A più di un mese e mezzo dall’ennesima tragedia sul lavoro, consumatasi l’11 febbraio 2020 nello stabilimento della Trasfor SA di Molinazzo di Monteggio, nel Canton Ticino, in Svizzera, i familiari dell’operaio transfrontaliero di appena 44 anni, residente a Gemonio, nel Varesottonon sanno ancora nulla, né sulla dinamica, né sulle indagini e sul relativo procedimento penale. Ed è proprio per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia che in questi giorni la moglie della vittima, Francesca, attraverso l’Area manager Riccardo Vizzi, si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società con sede direzionale a Venezia specializzata nel risarcimento danni in ogni tipologia di sinistro e nella tutela dei diritti dei cittadini.

Predolini, che lavorava da molti anni per la Trasfor, grossa azienda operante nella produzione di trasformatori, e che ha lasciato anche una figlia di 12 anni e un piccolo di neanche due anni, poco prima delle 15.30 stava operando su un macchinario per la piegatura delle barre quando all’improvviso, si suppone per un mal funzionamento dello stesso, si sarebbe staccata la paratia di sicurezza che lo ha colpito come un proiettile in pieno petto. Sul posto sono accorsi i sanitari della Croce Verde di Lugano e una squadra della “Rega” per l’elitrasporto all’ospedale regionale di Lugano, dove però, purtroppo, il lavoratore, giuntovi in condizioni disperate, è spirato poche ore dopo, in serata, a causa del gravissimo trauma toracico e addominale “ad alta energia”, con lesioni interne fatali: inutili tutti i tentativi dei medici e dei chirurghi di salvarlo.

Per tutti i rilievi del caso sono intervenuti gli agenti della Polcantonale, coadiuvati dai colleghi della Polizia intercomunale “Malcantone Ovest”, ma da allora la vedova non ha più ricevuto alcuna notizia. La signora Francesca è perfettamente consapevole che, in questo momento di emergenza globale da coronavirus, le priorità sono altre: lei stessa è confinata in casa, la Lombardia è la regione italiana più colpita, e anche in Svizzera i casi di positività hanno quasi raggiunto i 15 mila, con oltre 250 decessi, e ormai da giorni il Consiglio Federale ha deliberato il blocco totale. La donna però confida che quando, si spera il prima possibile, la situazione sarà tornata alla normalità, ci si ricordi anche del caso di suo marito.

Studio3A nel frattempo si è già attivato per recuperare tutta la documentazione, sul fronte penale sta lavorando di concerto con un avvocato con studio legale nel Canton Ticino, e si è già mosso per avviare tutte le pratiche di indennizzo, anche perché qui c’è una famiglia con due minori che hanno perduto il papà e con lui la principale fonte di sostentamento, e mai come in questi casi il risarcimento non è un capriccio.

Dott. Nicola De Rossi

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Associazione Nazionale Alpini Gemonio,annullato evento a Gemonio

A causa delle ordinanze di Regione Lombardia in merito a COVID-19  il gruppo Alpini di Gemonio, comunica che l’evento in programma per la serata di Sabato 7 Marzo prossimo, è stata annullata. A L.

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Gemonio, torna REAL ART al Museo Civico Floriano Bodini

Torna al Museo Civico Floriano Bodini la mostra d’arte collettiva REAL ART con la relativa pubblicazione-portfolio a carattere benefico contenente opere uniche e autografe di 14 artisti contemporanei coinvolti nel progetto espositivo. L’esposizione sarà visitabile dal 01 febbraio al 23 febbraio 2020 in Via Marsala, 11 a Gemonio.

Dopo il successo della delle prime quattro edizioni, torna REAL ART, progetto artistico, nato con l’idea di realizzare annualmente una pubblicazione-portfolio con opere uniche ed autografe di artisti contemporanei e l’intero incasso devolverlo in beneficienza ad enti del territorio.
L’edizione del volume #5, limitata a 130 copie (90 destinate alla diffusione), presenta lavori unici di FRANCESCO DE MOLFETTA, GINO GINI, MARCO GRASSI, HACKATAO, MASSIMO KAUFMANN, MARK KOSTABI, MAX MARRA, FABRIZIO MOLINARIO, OLINSKY, PETER HIDE 311065, ISABELLA RIGAMONTI, MAX HAMLET SAUVAGE, CATERINA TOSONI e BETTY ZOLA.

Il progetto ha saputo coinvolgere artisti, stampatori, editori, giornalisti uniti nel nome dell’arte e dalla solidarietà. Il ricavato dell’alienazione, infatti, ogni anno andrà a sostenere un’associazione che opera senza fine di lucro sul territorio. Quest’anno il contributo verrà devoluto all’Associazione “ANGELI URBANI” di Varese, che aiuta, tramite volontari, i più bisognosi in stato di abbandono.

Il volume originale e interdisciplinare coinvolge artisti anche molto differenti tra di loro, invitati a confrontarsi, rimanendo aderenti al loro percorso artistico, al concetto di serialità all’interno di un lavoro “unico”, differente quindi per ogni volume. Ciascun artista è presente nel volume con una doppia pagina: un’opera stampata ed una originale applicata, una sorta di piccolo museo su carta, che invita ad un rapporto anche tattile con il prodotto artistico.

Il progetto ha avuto, già nelle sue fasi embrionali, grande sostegno da parte di sedi museali e istituzionali, tanto da inserire REAL ART all’interno di un percorso itinerante tra alcune realtà importanti della provincia. Il volume sarà disponibile nei bookshop del Museo MA*GA di Gallarate, Museo Bodini di Gemonio, Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca, Casa Museo Spazio Tadini di Milano, Galleria Villa Contemporanea di Monza, Showcases Gallery di Varese, al Front desk della Meeting Art di Vercelli e in tutte le maggiori fiere d’arte italiane ed estere grazie a Biancoscuro Art Magazine di Pavia. Il progetto ha poi il supporto video da parte di Sergio Mandelli della galleria Mandelli Arte e “Praline”.

“53 artisti coinvolti, 4 volumi pubblicati, oltre 150 opere esposte…. Qualche numero per introdurre la nuova edizione di REAL ART. Il numero #5. Il numero delle conferme e delle aspettative. Un progetto che si sta consolidando negli anni, che sta crescendo e coinvolgendo sempre più artisti e realtà culturali del territorio nazionale. La continuità è un fattore importante di valutazione. Quello che con questo progetto si è fatto in questi anni altrettanto, proseguendo su una strada di relazioni e incontri, di scambio e conoscenza.
Anche quest’anno, con grande piacere, il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio sarà sede espositiva della mostra collettiva dei 13 protagonisti di REAL ART #5. Ogni edizione è una scoperta, è un dialogo aperto tra forme espressive intense e differenti, ma soprattutto ha quel valore aggiunto che contraddistingue REAL ART, il poter andare oltre il fascino della scoperta visitando una mostra d’arte e partecipare alla vita di associazioni che spesso la vita la salvano o perlomeno la rendono migliore.
Rinnovo anche quest’anno l’augurio di una buona riuscita del progetto, ringraziando chi ha partecipato tra gli altri, alla nascita dello stesso, Franco Crugnola e Isabella Rigamonti” ha spiegato Lara Treppiede, Direttore museo Civico Floriano Bodini di Gemonio.