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Golasecca: trovato cagnolino di taglia piccola

Golasecca 13 Maggio 2020

GOLASECCA (VA) TROVATO CAGNOLINO TAGLIA PICCOLA SUI 12 KG MASCHIO, CIRCA UN ANNO DOLCISSIMO E MOLTO AFFETTUOSO SENZA CHIP SENZA COLLARE NEI PRESSI DELLE SCUDERIE E DEL RIFUGIO CANI. EVIDENTEMENTE ABBANDONATO….. CHI LO RICONOSCESSE O CHI LO VOLESSE ADOTTARE EVITANDOGLI IL CANILE CONTATTTI IL 3355867135 MONICA MARTIGNONI.

 

Alessio Luisetto

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Agricoltura, Rolfi: caccia selezione cinghiali in Lombardia

Agricoltura, Rolfi: caccia selezione cinghiali in Lombardia tutto l’anno anche con visori notturni

Assessore: diversificato periodo anche per altri ungulati
“Nella stagione 19/20 abbattuti 9.200 cinghiali in Lombardia”

(LNews – Milano, 30 apr) In Lombardia sarà concessa la caccia di selezione al cinghiale durante tutto l’anno anche con visore notturno. Sarà diversificato anche il periodo relativo alla caccia di selezione per altri ungulati. È la sintesi della proposta approvata oggi in VIII Commissione consiliare.

Passaggio in Consiglio regionale per via libera

“Ora attendiamo – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – l’approvazione definitiva da parte del Consiglio, ma questo è un passaggio fondamentale per il contenimento della fauna selvatica in Lombardia, che anche a causa della quarantena è proliferata in maniera incontrollata in questi mesi”. “Vogliamo essere vicini ai nostri agricoltori che stanno subendo danni enormi a causa di questo problema”.

Visore notturno

Sull’utilizzo del visore notturno, si è cercato di rispondere a un’esigenza di sicurezza. Essendo autorizzato il prelievo del cinghiale anche prima dell’alba e dopo il tramonto.

Caccia di selezione con piani di prelievo

La caccia di selezione ai cinghiali si svolgerà tutto l’anno sulla base di specifici piani di prelievo, strutturati per sesso e classi di età, previa acquisizione del parere dell’Ispra e, limitatamente ai comprensori alpini e agli ambiti territoriali di caccia, secondo specifiche disposizioni attuative adottate dalla Regione o dalla Provincia di Sondrio per il relativo territorio. Per la caccia al capriolo, saranno differenziati i periodi fra la caccia di selezione in zona Alpi e al di fuori di tale zona. I periodi di caccia di selezione saranno pertanto i seguenti: camoscio, cervo e muflone: dal 1° agosto al 31 dicembre; capriolo: dal 1° giugno sino alla seconda domenica di dicembre in zona Alpi; dal 1° giugno al 30 settembre e dal 1° gennaio al 15 marzo al di fuori della zona Alpi; daino dal 1° settembre al 15 marzo.

Ben 9.200 cinghiali abbattuti

“Nella stagione venatoria 2019/2020 in Lombardia sono stati abbattuti 9.200 cinghiali, ben 1.827 in più rispetto alla stagione precedente. Un aumento significativo soprattutto della caccia di selezione che è passata da 2.324 capi a 3.118. C’è bisogno di un intervento deciso perché i cinghiali stanno distruggendo le coltivazioni e creando pericoli per la sicurezza dell’uomo” conclude Rolfi. “La caccia di selezione ripartirà a giugno mentre l’attività di contenimento è attiva, di competenza delle Province alle quali anche recentemente abbiamo sollecitato un’azione più incisiva”.

I numeri

Di seguito il totale degli abbattimenti cinghiali per singola provincia (controllo + caccia di selezione + caccia collettiva) nella stagione venatoria 2019/2020

Bergamo 1.181 (l’anno precedente erano 941); Brescia 1.241 (l’anno precedente erano 614); Como 2.189 (l’anno precedente erano 1916); Cremona 119 (l’anno precedente erano 152); Lecco 306 (l’anno precedente erano 260); Lodi 4 (l’anno precedente erano 6); Milano 12 (l’anno precedente erano 8); Pavia 2332 (l’anno precedente erano 1.973); Sondrio 362 (l’anno precedente erano 279); Varese 1452 (l’anno precedente erano 1.222).

Il totale della Lombardia è 9.198 (l’anno precedente erano 7.371)

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Varese – La trappola per volpi nel parco cittadino

 

Il CABS: reati inefficaci, occorre una nuova legge

L’incredibile trappola per volpi che sarebbe stata collocata nel Parco dei Mughetti a Uboldo, rappresenta la migliore dimostrazione di quanto sfacciato sia il bracconaggio italiano. Lo rileva il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio dopo che alcuni cittadini, stante quanto riportato dalla stampa, hanno avvisato l’Arma dei Carabinieri sulla presenta del manufatto in metallo.

Non manca quasi giorno – ha affermato il CABS – che non si debbano registrare, a livello nazionale, casi di bracconaggio. La cosa ancora più grave è che tutto ciò avviene in piena emergenza sanitaria a causa della nota epidemia di coronavirus. Eppure, nei mesi di aprile e marzo 2020, non abbiamo notato alcuna sostanziale flessione rispetto ai casi che, sempre a livello nazionale, si sono registrati nello stesso periodo del 2019”.

Dalla Calabria con i lupi uccisi, alla Toscana con le trappole poco a sud di Firenze, per non parlare degli uccellatori bresciani, cagliaritani e napoletani, quasi non mancano regioni d’Italia che non si siano distinte per casi di bracconaggio. Il CABS torna a chiedere l’inasprimento delle sanzioni che l’attuale legge venatoria limita nel campo squisitamente contravvenzionale. “Occorrerebbero – ha affermato il CABS – i più potenti reati delitti, così come già avviene per la tutela degli animali di cosiddetta affezione. Un distinguo – ha concluso il CABS – francamente incomprensibile”.

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Varese – La trappola per volpi nel parco cittadino

 

Il CABS: reati inefficaci, occorre una nuova legge

L’incredibile trappola per volpi che sarebbe stata collocata nel Parco dei Mughetti a Uboldo, rappresenta la migliore dimostrazione di quanto sfacciato sia il bracconaggio italiano. Lo rileva il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio dopo che alcuni cittadini, stante quanto riportato dalla stampa, hanno avvisato l’Arma dei Carabinieri sulla presenta del manufatto in metallo.

Non manca quasi giorno – ha affermato il CABS – che non si debbano registrare, a livello nazionale, casi di bracconaggio. La cosa ancora più grave è che tutto ciò avviene in piena emergenza sanitaria a causa della nota epidemia di coronavirus. Eppure, nei mesi di aprile e marzo 2020, non abbiamo notato alcuna sostanziale flessione rispetto ai casi che, sempre a livello nazionale, si sono registrati nello stesso periodo del 2019”.

Dalla Calabria con i lupi uccisi, alla Toscana con le trappole poco a sud di Firenze, per non parlare degli uccellatori bresciani, cagliaritani e napoletani, quasi non mancano regioni d’Italia che non si siano distinte per casi di bracconaggio. Il CABS torna a chiedere l’inasprimento delle sanzioni che l’attuale legge venatoria limita nel campo squisitamente contravvenzionale. “Occorrerebbero – ha affermato il CABS – i più potenti reati delitti, così come già avviene per la tutela degli animali di cosiddetta affezione. Un distinguo – ha concluso il CABS – francamente incomprensibile”.

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Gli animalisti comprano il cibo per gli animali

 
ROMA – ANIMALISTI ITALIANI ACQUISTA CIBO PER GLI ANIMALI E LO DONA ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ
Continua il lockdown per frenare il contagio da coronavirus. Le regole stringenti nella vita quotidiana di tutti, indicate dal Governo, hanno cambiato radicalmente le abitudini degli italiani. La regola di base che ha consentito di abbassare i contagi è restare a casa. Consentiti gli spostamenti solo in tre casi: andare al lavoro, ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Il cibo per gli animali è tra questi. Tuttavia un’alta percentuale di cittadini si trova in grave difficoltà economica a causa della perdita del lavoro. Intere famiglie non hanno i mezzi per provvedere al proprio sostentamento e a quello dei loro cani e gatti. Con l’aumento delle richieste di aiuto anche per il reperimento del cibo per animali, abbiamo deciso di donare alimenti alle famiglie romane. Le richieste verranno ovviamente filtrate, in sinergia con la Protezione Civile di Roma, per fornire sostegno a chi ha realmente necessità. 

Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani, afferma: “Nel caos delle notizie, in mezzo a numeri terrificanti, tra i pareri degli esperti e gli studi televisivi vuoti, noi vogliamo essere quella notizia positiva che porta il sorriso della speranza attraverso l’esempio di persone “normali” come noi che aiutano consapevoli che ciò che sta accadendo coinvolge tutti e che tutti, anche nel poco, possiamo agire per il bene comune”.

Restano ovviamente sempre attivi anche i seguenti servizi della task force su Roma, composta da volontari delle associazioni Animalisti Italiani, Enpa e Lav:trasferimento temporaneo presso abitazioni o strutture di animali che non possono essere accuditi a domicilio;trasporto di animali da compagnia per visita veterinaria urgente (preferibilmente previa valutazione preliminare da parte di un medico veterinario su urgenza e differibilità del caso);supporto per la semplice attività fisica all’aperto (passeggiata);recupero di animali detenuti in luogo diverso dalla dimora attuale della persona in quarantena per il ricongiungimento col proprietario e, nel caso in cui ciò non sia possibile, accudimento minimo periodico dell’animale nel luogo in cui si trova o trasferimento temporaneo in strutture di animali o stallo casalingo.

Emanuela Bignami, Coordinatrice della task force ‘Noi ci siamo’ e Responsabile Nazionale Randagismo, dichiara: “Noi ci siamo è un servizio concreto e non un mero slogan, Animalisti Italiani è accanto ai cittadini per rispondere quotidianamente alle loro esigenze in tempo di crisi. Sono tante le richieste d’aiuto e la nostra task force continua il suo lavoro sul territorio a supporto delle famiglie con animali, che si trovano in difficoltà a seguito dell’emergenza coronavirus.Da qualche giorno abbiamo cominciato a distribuire del cibo per animali alle persone che non potendo lavorare, hanno bisogno di una mano. Una parte del cibo è frutto della donazione delle aziende Monge e Vet Line che ringraziamo per la disponibilità, la restante parte è stata acquistata dagli Animalisti Italiani. Per continuare a portare avanti questo progetto e rispondere alle richieste abbiamo bisogno di sostegno economico. Anche un piccolo contributo può fare la differenza”.

Per aiutarci ad alimentare la catena di solidarietà affinché nessuno resti solo, aderite alla raccolta fondi sulla nostra Pagina Facebook oppure donate con bonifico bancario su conto corrente intestato ad Animalisti Italiani
IBAN IT 23 R 02008 05041 000110085946, causale “emergenza coronavirus”.
Se hai bisogno di aiuto gli Animalisti Italiani ci sono!Contattaci viamail: emergenzacoronavirus@animalisti.itoppureemanuela.bignami@animalisti.it Solo per emergenza ☎️ 351.8172883

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Golasecca: cane morto

Golasecca 30 Marzo 2020

La Sig.ra Monica Martignoni, ci tiene a ringraziare i lettori che si sono prodigati nella ricerca con il contributo del nostro giornale, purtroppo però l’animale è stato ritrovato morto.

Alessio Luisetto

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Zoo e parchi,LAV: “Chiediamo la verifica dello stato degli animali.”

LAV Arona, riceviamo  e pubblichiamo

Attenzione alle richieste di sostegno da parte di zoo e parchi zoologici

“Chiediamo la verifica dello stato degli animali, chi non garantisce il

loro accudimento integra reato di maltrattamenti e siamo pronti ad

intervenire per fermare l’uso degli animali”

Sono sempre più insistenti le richieste di sostegno da parte di zoo, giardini zoologici o

altre realtà similari. La posizione di LAV è di netto rifiuto a cedere a queste domande in

quanto provengono da realtà che utilizzano a fini commerciali gli animali 365 giorni

all’anno.

Un’opposizione la nostra che è a favore degli animali, a loro tutela e per un futuro

migliore, in quanto nasce dalle seguenti considerazioni:

Il fatto che degli imprenditori non riescano a garantire l’alimentazione dei loro animali a

così poche settimane dall’inizio della crisi sanitaria, evidenzia che non sono in grado di

garantirne il benessere neppure nel breve periodo e che, quindi, non dovrebbero nemmeno

essere da loro tenuti.

Si deve tenere presente che, anche in questo difficile momento, la produzione, il trasporto

e la fornitura di cibo per tutti gli animali è permesso sull’intero territorio nazionale

perché considerato “bene di prima necessità” secondo i Decreti della Presidenza del

Consiglio dei Ministri. Non vi sono dunque, come nei periodi di normalità, problemi ad

ordinare e ricevere cibo o medicinali.

Inoltre, i proprietari di zoo, giardini zoologici o realtà similari, devono garantire il

benessere dei singoli animali per obblighi di Legge, come riportato in primis dagli articoli

544 bis e 544 ter del Codice Penale perseguibili anche a titolo omissivo. Questi

imprenditori sono tenuti a questo, come tutti coloro che sono proprietari o detentori di

animali.

Pertanto, nel segnalare il loro bisogno urgente di “aiuto” si stanno di fatto

autodenunciando, ovvero ammettono di non essere in grado di sostentare gli animali e di

stare progressivamente e velocemente riducendoli alla fame.

Facendo quindi seguito a tutte queste considerazioni LAV si sta attivando (in piena ottemperanza

delle vigenti norme igienico-sanitarie messe in atto dal Governo) per far accertare lo stato di

questi animali e per far verificare ipotesi di maltrattamento richiedendo l’intervento di un

controllo da parte delle forze di Polizia.

LAV, anche in questo triste e difficile periodo, non lascia solo nessuno e resta sempre al

fianco e dalla parte degli animali.

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Animali

Gli uccelli selvatici si nutrono da soli.

CORONAVIRUS, LIPU: GLI ANIMALI SELVATICI

SANNO CAVARSELA DA SOLI.

 NON OCCORRE DAR LORO CIBO,

SPECIE IN PERIODO RIPRODUTTIVO.

 

“Gli uccelli selvatici sono in grado di reperire autonomamente il cibo di cui hanno bisogno. I cittadini non devono preoccuparsi”. Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia a proposito dei timori diffusisi sul web circa la difficoltà per gli animali selvatici urbani di reperire cibo, in un periodo in cui la popolazione è fortemente limitata negli spostamenti e i turisti sono assenti.

In una fase come questa caratterizzata da strade e piazze vuote si verifica certamente una riduzione del cibo messo a disposizione dall’uomo per gli uccelli selvatici, come ad esempio i passeri, o semidomestici come i piccioni di città. Tuttavia, questi animali hanno diverse risorse a disposizione, anche grazie alle giornate più lunghe e al cibo naturale più abbondante.

“Si consideri inoltre che in primavera gli uccelli selvatici, soprattutto i Passeriformi, sono maggiormente in grado di alimentarsi da soli e lo fanno nutrendosi prevalentemente di insetti, i quali offrono un apporto proteico indispensabile per nutrire la prole. Rispetto al ciclo riproduttivo, inoltre, gli uccelli si adattano quasi sempre perfettamente alle risorse disponibili.

 

“Quella che in generale va smentita è l’idea che gli animali selvatici non riescano mai a sopravvivere senza l’intervento e il sostegno umano, ad eccezione di casi rarissimi, come quelli degli avvoltoi. La relazione tra esseri umani e animali selvatici è importante e preziosa per molte ragioni, ma non per questa. Anzi: in questa drammatica fase della storia del mondo, un aspetto positivo è proprio la tranquillità con cui gli animali selvatici possono vivere queste giornate particolari appropriandosi di spazi di cui solitamente sono privati e anche riprodursi con meno disturbo.

“Dovrebbe essere così anche fuori dalla terribile emergenza che viviamo, ed è questa una delle lezioni che dobbiamo imparare dalla tragedia della pandemia da coronavirus: trattare meglio la natura, lasciarle più spazio“.

SCHEDA

Gli uccelli selvatici che si possono osservare più facilmente all’inizio della primavera in città

Gran parte delle specie nel corso della primavera passano da una dieta soprattutto granivora (onnivora nei corvidi) ad una più insettivora, coincidente con l’inizio dell’attività riproduttiva

 

Specie sedentarie nidificanti:

  • Colombaccio(Columba palumbus): si nutre soprattutto di sostanze vegetali, quali semi, ghiande, bacche e germogli.
  • Piccione di città(Columba livia forma domestica): semi di piante erbacee, parti verdi di piante, chiocciole.
  • Tortora dal collare(Streptopelia decaocto): semi, foglie e bacche, piccoli molluschi.
  • Gazza(Pica pica): onnivora, compresi rifiuti e animali morti, in grado di predare piccoli uccelli e loro nidiacei.
  • Cornacchia grigia(Corvus cornix): onnivora e opportunista, mangia frutta, ortaggi, invertebrati, vertebrati, carcasse e rifiuti.
  • Passera d’Italia(Passer italiae): semi di graminacee, germogli, frutta; in primavera anche insetti.

Specie migratrici nidificanti

  • Codirosso comune(Phoenicurus  phoenicurus): insettivoro, spesso cattura in volo lepidotteri, imenotteri e coleotteri.
  • Merlo(Turdus merula): bacche e frutta, larve, vermi, lombrichi.
  • Capinera(Sylvia atricapilla): prevalentemente insettivora, ma soprattutto in inverno anche frugivora (bacche e frutti).
  • Verzellino (Serinus serinus): semi, foglie tenere e germogli, in primavera anche qualche piccolo insetto.
  • Verdone(Chloris chloris): quasi esclusivamente vegetariano, con semi, gemme e germogli. Nei primi giorni i pulcini vengono nutriti con insetti.

 

 

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Coronavirus, Animalisti Italiani garantiscono un’assistenza continua

ANIMALISTI ITALIANI ATTIVA L’ HELP DESK “NOI CI SIAMO” e PROSEGUE LA CAMPAGNA #IORESTOACASACONLORO “Tanti i dubbi, le paure e i problemi connessi alla grave pandemia che sta attanagliando il nostro Paese e il resto del mondo. Sin dal primo momento ci siamo attivati per fornire una corretta informazione sul problema soprattutto in relazione agli animali. Oltre al vademecum e al contest che abbiamo organizzato, abbiamo deciso di attivare un help desk dedicato all’emergenza coronavirus, in previsione del diffondersi del virus in altre zona d’Italia, anche se speriamo fortemente nel suo contenimento affinché questa crisi diventi solo un ricordo. Un’unità d’emergenza per essere continuativamente presenti sul territorio e pronti ad aiutare, cercando di cooperare con le istituzioni e di rispondere alle differenti richieste d’aiuto” afferma Walter Caporale Presidente degli Animalisti italiani. “L’associazione garantisce un’assistenza continua, H24. Se hai bisogno di aiuto o hai domande su come devi comportarti con i tuoi animali durante questa emergenza Coronavirus, contattaci al 351.8172883 o scrivi a emergenzacoronavirus@animalisti.it. Noi ci saremo sempre per i nostri amici senza voce cercando di tutelarli anche in questo momento” – l’appello di Emanuela Bignami, Responsabile Nazionale Randagismo e coordinatrice dell’unità d’emergenza. L’unico contagio che ci piace è quello della solidarietà. Inoltre, sin dall’inizio per sensibilizzare l’opinione pubblica ed accorciare, seppur virtualmente le distanze, Animalisti Italiani ha anche lanciato un contest “Gli animali non trasmettono il coronavirus, ma solo amore e ti saranno vicino in questo momento difficile” in cui si invitano le persone a spedire delle foto dei propri amici a quattro zampe, con un messaggio ben visibile su un cartello e gli hashtag #iorestoacasaconloro e #animalistiitaliani. Vari i vip che hanno già aderito, come gli attori Tullio Solenghi, Massimo Wertmuller e Cristina Donadio, le cantanti Donatella Rettore, Ivana Spagna, Cristina D’Avena, Francesca Alotta, i Jalisse, la vegan chef Laura Fiandra e i ballerini Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. Continuate a inviare gli scatti via Whatsapp al numero 351.8172883. Ossia, lo stesso da comporre per ogni domanda. Per ogni richiesta di assistenza. Restando a casa, naturalmente. Noi ci siamo e non abbandoniamo nessuno!

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Coronavirus? Anche Kira resta in casa

Golasecca 13 Marzo 2020

Coronavirus, io resto a casa! È questo il messaggio che pare vorrebbe darci il mio cane Kira. Ovvio lei non ha paura del virus, e le sue corse in giardino le fa! 

Ma vuole invitarci a rispettare le regole: Io resto a casa! Uniti ce la faremo! ?????????

Alessio Luisetto