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Malpensa, manifestazione Cub Flaica Uniti

Venerdì 10 luglio dalle 14.30 alle 17,  presidio a Malpensa T1 – arrivi porta 0 per il problema della ristorazione aerea e gli alberghi e per sollecitare il governo sul pagamento degli ammortizzatori sociali.

 

La manifestazione e’ stata messa in atto per protestare contro la decisione di Airfood che si occupa della preparazione dei pasti degli aerei e che da qualche giorno sta trasferendo materiale ed attrezzature dal proprio sito di Cardano al campo. Inoltre la società ha inviato in questi giorni ad alcuni lavoratori le lettere di trasferimento a Fiumicino a partire dal prossimo 10 agosto. Naturalmente i lavoratori sono preoccupati per il loro futuro occupazionale. Chiederemo anche al Governo e alle istituzioni, garanzie per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in particolare per le lavorazioni delle società di servizi ( alberghiero, pulizie, facchinaggio, ecc.) che, trascorse le 18 settimane ormai, rischiano di rimanere senza un centesimo.

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Un nuovo schiaffo a Malpensa dal governo giallorosso

“Un nuovo schiaffo a Malpensa dal governo giallorosso”. Respinti gli emendamenti della Lega al Decreto rilancio su infrastrutture e zona logistica semplificata in brughiera
«Malpensa ha bisogno di ripartire con collegamenti più efficienti e meno burocrazia, ma il governo pensa solo ad Alitalia» afferma Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega e promotrice del Tavolo Malpensa con Sea e gli stakeholder del territorio, da cui erano scaturite le proposte portate dai deputati leghisti Matteo Bianchi e Leonardo Tarantino nella discussione parlamentare sul DL Rilancio. 
«È l’ennesimo schiaffo a Malpensa – sottolinea Tovaglieri – ed è scandaloso che PD e Italia Viva, che a parole e sui giornali si dicono paladini del rilancio dell’aeroporto, quando c’è da mobilitarsi concretamente nelle aule parlamentari non facciano nulla nei fatti per sostenere Malpensa». 
Gli emendamenti, spiegano i deputati della Lega Matteo Bianchi e Leonardo Tarantino, proponevano rispettivamente «uno stanziamento di 30 milioni di euro (spalmati su tre anni), a valere sui Fondi di Coesione, per finanziare “lavori di miglioramento infrastrutturale e modernizzazione dell’aeroporto di Malpensa, tra cui l’ampliamento del Terminal 1”, e una modifica della legge di istituzione delle ZES (Zone economiche speciali) e delle ZLS (Zone logistiche semplificate) per allargare agli aeroporti le agevolazioni previste per i porti». 
Ma, fa notare Bianchi, «nelle mille liti tra le forze di governo, tra mance, bonus e regalie vergognose come il blocco degli sfratti, nessuno nella maggioranza ha pensato al futuro di Malpensa, il principale asset occupazionale del sud della provincia di Varese». Gli emendamenti, aggiunge Tarantino, «sono stati bocciati senza appello. In un decreto che stanzia quasi 3 miliardi e mezzo per salvare Alitalia, non c’è spazio per sostenere Malpensa». 
Non è passata nemmeno la proposta, fortemente richiesta dagli operatori economici del territorio, della Zona logistica semplificata: «Eppure si ripagherebbe da sola, portando investimenti e occupazione a Malpensa – spiega Isabella Tovaglieri – è di ieri lo studio del centro di ricerca sulla logistica e supply chain management della LIUC Business School, diretto dal professor Fabrizio Dallari, tra i massimi esperti italiani di logistica, che mostra come l’eccesso di burocrazia nel trasporto merci frena lo sviluppo della Cargo City e le potenzialità di insediamento di nuovi operatori che, parole del professor Dallari, ritengono “più conveniente far atterrare le merci all’aeroporto di Francoforte e trasportarle via terra nel Nord Italia”. La miopia di chi ci governa rischia di avere un impatto pesantissimo sul futuro occupazionale di Malpensa».
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Bangladesh, partono anche con la febbre

“Bangladesh Certificati Covid falsi a 36 euro. Così parte anche chi ha la febbre”
ROMA Un giro di certificati di negatività al Covid 19 contraffatti. C’è anche questo dietro all’alto numero di contagi registrati tra i passeggeri a bordo dei voli in arrivo a Roma dal Bangladesh. A Dacca, secondo un’indagine, bastano tra i 3.500 e i 5.000 taka (36-52 euro) per acquistare un’attestazione sanitaria fasulla che permette a chiunque di imbarcarsi e lasciare il Paese. «Tutti possono comprare questo certificato, è molto facile, c’è grande corruzione» a spiegarlo è Mohammed Taifur Rahman Shah, presidente dell’associazione Ital-Bangla che da anni si occupa dei suoi concittadini appena arrivati in Italia. Alla Regione Lazio spiegano di aver ricevuto diverse segnalazioni in merito da parte delle sempre collaborative comunità bengalesi della Capitale. La vicenda funziona così. Per uscire ed entrare dal Bangladesh oggi bisogna presentarsi in aeroporto con un certificato medico che attesti di non essere contagiati. Un documento che non ha validità al di fuori dei confini, ma serve a limitare le probabilità di lasciar partire dei positivi. Le analisi vanno fatte a non più di 72 ore dalla partenza ma c’è il sospetto che a farle davvero siano in pochi. «Ci si compra il diritto a volare verso l’Italia e verso l’Europa» aggiunge Rahman, anche se si è ammalati. Anzi, soprattutto se lo si è.
LA FUGA «Conosco molti residenti in Italia che ora si trovano in Bangladesh e che stanno provando disperatamente a tornare» racconta mentre la voce si fa via via più forte. «Se uno sente di stare male, se sente di essere contagiato, cerca di fuggire per provare a salvarsi la vita in un Paese in cui l’assistenza sanitaria funziona». Una corsa contro il tempo. «Stanno sbagliando senza dubbio – dice – ma da una parte c’è il lavoro e la vita, dall’altro c’è il pericolo di morire per una sanità che non esiste». Come se non bastasse spesso sono gli stessi centri Covid autorizzati dal Governo locale a truffare i cittadini. La situazione appare fuori controllo. Lunedì ad esempio le autorità di Dacca hanno scoperto che l’istituto sanitario Regent, con filiali nei sobborghi di Uttara e Mirpur della Capitale, ha raccolto oltre 10.000 campioni ma ne ha analizzati solo 4.200. Ciò non toglie che a tutti e diecimila i richiedenti, dietro il pagamento del test, sia stato consegnato un certificato di negatività al Covid 19 che è il passepartout per volare fuori dal Paese. Il risultato è che gli aerei in partenza dal Bangladesh rischiano di trasformarsi in bombe virali. Ad esempio tra i passeggeri a bordo del volo speciale Dacca-Roma sono già stati riscontrati 36 tamponi positivi ai test effettuati. Alcuni avevano evidenti alterazioni della temperatura che testimoniano come i controlli delle autorità bengalesi siano stati inefficaci.
PRECEDENTE La situazione rischia di diventare esplosiva, il Paese confina con l’India, terza al mondo per contagi. Quando alla metà di giugno in Cina è riesploso il timore per il Coronavirus, segnando un record per il periodo con 56 casi, ben 17 dei positivi si trovavano a bordo di un volo operato tra Dacca e Guangzhou. Negli stessi giorni altre decine di bengalesi volati in Giappone ed in Corea del Sud con un certificato di negatività, si sono rivelati positivi quando sottoposti a tampone dalle autorità locali. «Questo ha creato un’impressione negativa per l’accoglienza dei cittadini del Bangladesh» aveva detto allora Abdul Momen, ministro degli Esteri dell’attuale governo di Dacca. «Siamo molto preoccupati – aveva aggiunto – Non sappiamo se le organizzazioni che hanno rilasciato i certificati siano istituzioni riconosciute o questi passeggeri li abbiano acquistati falsi per garantirsi il viaggio». Il paradosso è che a marzo molti immigrati del Bangladesh erano fuggiti dal nostro Paese e tornati a casa, perché spaventati dall’andamento dell’epidemia. Ora stanno tentando disperatamente di rientrare in Italia.

Ennio Pietrangeli

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Malpensa, mascherine abbandonate

 

“Malpensa, mascherine abbandonate”

Migliaia di mascherine antivirus abbandonati  ogni giorno all’ aereoporto di Malpensa. Sugli imballaggi indicati gli indirizzi dei destinatari istituzionali, ma nessun ente governativo li preleva. Fatto grave nei confronti degli operatori sanitari che, durante la prima e piu’ delicata fase del Virus, hanno perso la propria vita in mancanza di mascherine. 

Francesca Cavellini

 

 

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Malpensa: torna in SEA l’ambulanza prestata alla ASST Valle Olona durante l’emergenza covid-19

Alfa 2 è un’ambulanza altamente performante che il Gruppo SEA  aveva prestato alla ASST Valle Olona durante la fase acuta della pandemia. Ha percorso 5980 km. e ha trasportato 75 pazienti positivi l coronavirus.  

“Alfa 2”, prestata nella fase acuta della pandemia dal Gruppo Sea ad ASST Valle Olona, è stata un grande dono. Martedì 30 giugno Fabrizio Caprera, Coordinatore del Servizio ambulanze interno, l’ha riconsegnata al Gruppo che gestisce gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate.

“Abbiamo beneficiato di un mezzo di soccorso nuovo, efficiente e di ultima generazione, arricchito con un optional importantissimo come un sanificatore all’ozono montato nel vano sanitario – dichiara -. Con l’ambulanza “Alfa 2” abbiamo percorso 5980 chilometri”.

La riconsegna del mezzo è l’occasione per fare un bilancio sull’attività di trasporto di ASST Valle Olona.
“Dal 22 febbraio a oggi, gli 8 operatori autisti/soccorritori assegnati al mio Servizio e coadiuvati da personale infermieristico, hanno svolto complessivamente 615 trasporti di pazienti, tra i Presidi ospedalieri aziendali e fuori Azienda – riprende Caprera -.
Di questi, sono stati 157 i trasporti di pazienti con Coronavirus, con destinazione i vari reparti Covid aziendali e strutture in tutta la regione, ad esempio: Ospedale di Cremona, a Milano il Policlinico, il Buzzi e Niguarda, le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) della provincia di Bergamo, Cremona e Lodi.
Oltre a ringraziare la dirigenza del Gruppo SEA e la nostra Direzione per l’opportunità concessa, vorrei ringraziare anche tutti i miei collaboratori per la loro disponibilità e professionalità dimostrate da inizio emergenza a oggi. Senza dimenticare gli operatori impegnati con la consegna e ritiro (tutti i giorni, sabato domenica e festivi) di tamponi, dispositivi di protezione individuali (dpi), farmaci: i trasporti hanno riguardato le provincie di Varese, Como, Milano, Bergamo, Brescia e Pavia”.

 

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Incidente Malpensa, coinvolti due veicoli

 

 

  Fotografia, Ross Parmly

Incidente Malpensa, coinvolti due veicoli”

Due veicoli coinvolti in un incidente vicino aereoporto di Malpensa. Intervenuti due ambulanze, vigili del fuoco, un’ automedica e pattuglie della polizia stradale, coinvolte 4 persone.

Francesca Cavellini

 

 

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Malpensa “fondo volo”: via ai bonifici entro 60 giorni

Si è riunito il Comitato Amministratore del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo (cd fondo volo), il quale ha approvato le delibere per diverse aziende fra cui SEA e Airport Handling. L’erogazione dei bonifici dovrebbe avvenire entro 60 giorni. In allegato il comunicato della nostra segreteria nazionale.

 

ll Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) è stato istituito dall’art. 1 ter del Decreto Legge n. 249/ 2004 convertito dalla Legge n. 291/2004. Preleva circa 220 milioni all’anno dai contribuenti, più del finanziamento annuo per la lotta alla povertà attraverso il Sostegno di Inclusione Attiva (SIA).

Il Comitato Amministratore ha approvate le delibere per le seguenti Aziende: 

F –Alitalia Sai F-Aer Tre F-Aeropia F-Aeroporto di Cuneo Levaldigi F-Air Security F-Airport Handling F-Atitech F-Aviation F-british F-Cathay f-Eccelsa Aviation F-Fast Freight marconi F-Fiumicino F-S.A.C. F-S.A.G.A.T. F-S.E.A. F-SAGAT Handling F-Save Cargo F-Save F-Sea Prime R-AirlinesSupervising R-F.A. SRL R-GH CAGLIARI RGJ NAPOLI R-GH PUGLIA R-HELIONE R-SACAL 

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Vueling opera col volo Milano Malpensa-Barcellona

La compagnia opera il collegamento da ieri, 22 giugno, come riporta Avioitalia.com i seguenti voli: Milano Malpensa-Barcellona e dal 26 giugno quello Roma Fiumicino-Barcellona. Inoltre, sono state confermate le connessioni dirette Pisa-Barcellona, a partire dal 13 luglio; Cagliari-Barcellona dal 16 luglio e Olbia-Barcellona, dal 17 luglio in poi.

Il nostro DNA

Siamo una compagnia di persone concrete e convinte che c’è sempre qualcosa da migliorare.

Per noi volare è un vero piacere e crediamo che pagare meno non significhi tenere meno servizi o comodità.

Ci piace definire il nostro DNA attraverso una serie di principi:

Efficienza;disponibilità, anticonformismo, con i piedi per terra.

 

Vueling, socialmente responsabili

Vueling si impegna da sempre a portare avanti un’attività d’impresa responsabile, solida e sostenibile a breve, medio e lungo termine nei confronti di tutti i propri gruppi di interesse, clienti, azionisti e investitori, dipendenti, rappresentanti dei lavoratori e società in generale. Il nostro modo di operare tiene conto di tale impegno e dà forza alla nostra aspirazione a svolgere un ruolo rilevante per il miglioramento della società.

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Malpensa: IGPDecaux e SEA regalano gel disinfettante ai passeggeri

La crisi da coronavirus col tempo si supererà ( speriamo) e nel frattempo il Terminal 1 di Malpensa ha riaperto la sua attività e i passeggeri cominciano a tornare.

La prevenzione però e’ essenziale e su questo punto SEA si e’ attivata per tutelare dipendenti e passeggeri con cartelli, procedure e mezzi a disposizione di tutti e controlli agli accessi per assicurarsi che non entrino nell’aerostazione, persone con la febbre, come da disposizioni di legge.

IGPDecaux e Sea mettono a disposizione dei passeggeri, e del personale che transita presso lo scalo milanese, l’utilizzo di gel disinfettante. I dispenser, della capacità di 5 litri, sono posizionati in prossimità degli impianti di IGPDecaux, gli I-Vision, che attraverso i propri schermi digitali comunicano il messaggio “Igenizza qui le tue mani”, richiamando l’attenzione del personale che frequenta lo spazio aeroportuale.

Un’iniziativa che contribuisce al mantenimento delle norme di sicurezza e anti-contagio di questo particolare periodo, raccontando pienamente la mission di IGPDecaux che, attraverso i propri spazi pubblicitari, offre servizi ai cittadini.

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Malpensa, filtri Hepa per volare in sicurezza

filtri Hepa, la soluzione per volare sicuri: “Negli allegati al Dpcm dell’11 giugno l’obbligo è stato abolito, purché l’aria sia purificata ogni tre minuti con i filtri Epe, che praticamente sono installati su tutti gli aerei, anche quelli di Alitalia. I passeggeri devono avere la mascherina e i sedili devono rimanere in posizione verticale” (Sole24ore)

La soluzione adotta permette di purificare l’aria ogni tre minuti, anche se la mascherina va comunque tenuta, d’altra parte la levata di scudi delle compagnie aeree èpiù che comprensibile: lasciare posti negli aerei non è possibile, visti i costi dei voli e le perdite subite da vettori ed aeroporti durante la crisi da coronavirus.

Come funzionano i filtri HEPA?

I filtri Hepa ( High Efficiency Particulate Air filter) garantiscono la  filtrazione ad elevata efficienza di fluidi (liquidi o gas), si trattadi  foglietti filtranti di microfibre (generalmente in borosilicato[1]) assemblati in più strati, separati da setti in alluminio. I foglietti filtranti in microfibra hanno il compito di bloccare le particelle solide inquinanti (o particolato) presenti nella corrente fluida da trattare.

Sono collaudati con il metodo della dispersione di un aerosol di dioctilftalato (DOP test): l’efficienza calcolata è > del 99,999 % con particelle con diametro 0,3 µm (penetrazione 0,001%).

Vengonio così descritti su https://aeramaxpro.com/it-posts/che-cose-il-filtro-per-laria-hepa/

I filtri, il flusso d’aria per catturare le particelle attraverso tre diversi metodi: l’occlusione, l’intercettazione e la diffusione.

  • Intercettazione: Le particelle di media dimensione seguiranno in parte il flusso di corrente intorno le fibre del filtro, ma alcune di loro sfuggiranno leggermente alla traiettoria a causa della loro inerzia. Le fibre del filtro così intercettano queste particelle che cercano di passare.
  • Diffusione: Le più piccole particelle sbattono l’una contro l’altra e si comportano in modo più irregolare, muovendosi in modo da far si che sia molto improbabile che riusciranno a passare le fibre del filtro senza toccarle.