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Area Malpensa

Malpensa, mascherine abbandonate

 

“Malpensa, mascherine abbandonate”

Migliaia di mascherine antivirus abbandonati  ogni giorno all’ aereoporto di Malpensa. Sugli imballaggi indicati gli indirizzi dei destinatari istituzionali, ma nessun ente governativo li preleva. Fatto grave nei confronti degli operatori sanitari che, durante la prima e piu’ delicata fase del Virus, hanno perso la propria vita in mancanza di mascherine. 

Francesca Cavellini

 

 

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Sanità

Il peggio deve ancora arrivare? Virus e mascherine con il caldo? Bassetti.

Uno dei disagi che stanno affrontando i cittadini è legato alla mascherina indossata con il caldo. Le alte temperature aumentano il fastidio di coprirsi il volto con il dispositivo necessario per evitare rischio di contagio. In un post su Facebook l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha consigliato il miglior modello da indossare per limitare la “sofferenza” che si prova.Ecco perché vanno evitate le Ffp2.

Bassetti: usiamo mascherine chirurgiche

«Le migliori mascherine da usarsi in questa fase, specie ora che è comparso il caldo, sono quelle chirurgiche e non le Ffp2 – scrive Bassetti – Queste ultime infatti, oltre a costare molto di più, aumentano molto la temperatura facciale, sono più scomode e hanno minor aderenza. Lo dimostrerebbe un interessante lavoro pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health». «Per strada vedo ancora troppa gente con le Ffp2 perché pensano siano migliori. Lasciamole agli operatori sanitari e continuiamo ad usare, quando servono, le mascherine chirurgiche», conclude Bassetti.

 

Fabio Sanfilippo

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Eventi

Covid: Bergamo e Novara ricevono mascherine da LCP Logistics Capital Partner

Emergenza Covid-19: LCP Logistics Capital Partners dona 30.000 mascherine alla Provincia di Bergamo e alla Città Metropolitana di Novara

Milano, 17 giugno 2020– Anche Logistics Capital Partners, importante società di sviluppo e gestione di moderni magazzini logistici in Europa, contribuisce alla gara di solidarietà che, in queste settimane, sia i cittadini sia le aziende stanno portando avanti nella difficile lotta contro il contagio da Coronavirus e dona 30.000 mascherine chirurgiche.
In particolare, sono state destinate 10.000 mascherine alla Provincia di Bergamo, 5.000 al Comune di Cividate al Piano, 10.000 alla Città Metropolitana di Novara e 5.000 al Comune di Trecate.
In entrambi i Comuni insistono due importanti progetti di sviluppo logistico gestiti da LCP, che, con questa donazione a carattere regionale e locale, tiene particolarmente a sostenere i territori in cui opera, manifestando solidarietà e vicinanza.

Federico Binatti, Sindaco di Trecate commenta: “Un sentito ringraziamento a LCP e al suo team, che ci aiutano a sostenere i cittadini nel momento di grande difficoltà in cui ci troviamo. Un bel messaggio di solidarietà e generosità, ancora più gradito perché proviene da un operatore molto significativo per lo sviluppo dell’economia del nostro territorio, che in questo modo fa sentire ancora una volta, concretamente, la sua vicinanza”.

Aggiunge Alessandro Canelli, Sindaco di Novara: “Ritengo doveroso ringraziare LCP, nella persona del suo Managing Director Andrea Benvenuti, per la donazione di dispositivi di protezione individuale – le ben note mascherine. Un gesto molto apprezzato in questa fase di riapertura, dopo i mesi di emergenza sanitaria e di lock down, tanto più utile per consentire una graduale ripresa generale, salvaguardando la sicurezza e la protezione personale”.

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Busto Arsizio

Busto, oggi a Sant’Anna e Sacconago, il comune distribuisce mascherine

Non si ferma la distribuzione delle mascherine alla cittadinanza: dopo aver affidato alle farmacie della città i dispositivi pervenuti dalla Regione perché li consegnassero ai cittadini, la distribuzione è continuata grazie alla Polizia locale e ai volontari di Protezione civile, coordinati dal Centro Operativo Comunale, che hanno portato le mascherine alle famiglie in quarantena o che ne avevano segnalato una particolare necessità.

Dalla settimana scorsa, l’Amministrazione si è attivata per consegnare mascherine attraverso i volontari di Protezione civile che operano nei mercati per vigilare sul rispetto delle regole di sicurezza. Un modo per arrivare ai cittadini, nei luoghi più frequentati, senza creare assembramenti.
Da questo fine settimana inizierà la distribuzione nei quartieri, sempre grazie ai volontari di Protezione civile.
Si partirà sabato 30 e domenica 31 maggio con due postazioni che saranno allestite a Sant’Anna (in piazza Sant’Anna) e a Sacconago (in piazza Giovanni XXIII) dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

Ai cittadini si raccomanda, come sempre, di essere rispettosi degli altri e di non chiedere mascherine nel caso non ne abbiano la necessità: a ogni nucleo famigliare saranno consegnate due mascherine.

“Quelle che stiamo per distribuire nei quartieri sono sia le mascherine donate dai privati sia quelle fornite dalla Regione – afferma il sindaco Emanuele Antonelli –. A Busto, città di 84.000 abitanti, non è stato possibile recapitare le mascherine casa per casa come invece è accaduto in altri comuni più piccoli, ma siamo arrivati comunque a tutte le famiglie che ne avevano bisogno. Ringrazio i volontari per il prezioso lavoro di supporto e tutti i donatori che in questi mesi ci hanno consentito di stoccare un quantitativo consistente di mascherine per le necessità della città”.

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Luino

Luino : sequestrate oltre 72 mila mascherine chirurgiche

ll sequestro delle oltre 68 mila mascherine chirurgiche e prive dei requisiti di idoneità è stata effettuata dalla Guardia di Finanza di Luino, durante un controllo in un negozio di generi non alimentari gestita da un cinese dove venivano vendute come dispositivi medici, ma senza le certificazioni previste.

Durante il controllo del negozio i militari hanno trovato sotto il bancone un sacchetto di plastica con un centinaio di mascherine senza il marchio “CE” e hanno chiesto al titolare di esibire la relativa documentazione di acquisto.

Hanno così constatato che non esisteva nessuna documentazione fiscale o doganale che potesse certificare che le mascherine fossero realmente un dispositivo medico.

In seguito ad un successivo controllo nel magazzino di fianco al negozio e a bordo di automezzi di proprietà dell’azienda sono stati trovati 24 scatoloni contenenti confezioni da 50 pezzi ciascuna provenienti direttamente dalla Cina.

Il titolare del negozio non ha potuto fornire nessuna documentazione dimostrante l’origine comunitaria né copie dell’autocertificazione per la produzione/importazione in deroga, come previsto dall’art 15 del D.L. 18/2020 (introdotta per agevolare il reperimento dei dispositivi nella fase di emergenza sanitaria da COVID-19 e consentire alle aziende di autocertificare le caratteristiche tecniche e il rispetto di tutti requisiti di sicurezza dei dispositivi prodotti o commercializzati).

Pertanto il titolare del negozio è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Varese per l’ipotesi di frode in commercio. 

3 Edited

Durante un’altra operazione di controllo effettuata a Galliate Lombardo i militari della Compagnia di Varese hanno sequestrato 4.000 dispositivi di protezione individuale “KN95 FFP2” senza i requisiti di conformità e sicurezza.

Il controllo è stato effettuato in seguito ad un precedente sequestro di 4 mascherine ad un rivenditore

e all’attività investigativa che ha permesso di ricostruire il percorso delle mascherine identificando anche l’importatore milanese.

Sono in corso le indagini per poter individuare tutti gli eventuali rivenditori destinatari della merce irregolare.

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In evidenza

Cittadinanza Attiva aveva ragione: truffa e frode ipotizzati per le mascherine-mutanda

Cittadinanza Attiva col suo responsabile provinciale, Giorgio Arca, ha lanciato l’allarme sulla fornitura insoddisfacente, e non rispondente alle esigenze dei sanitari che si meritano ben altro, l’allarme lanciato e da noi raccolto:

https://www.varesepress.info/in-evidenza/mascherine-mutanda-intervista-esplosiva-di-criseo-a-g-arca-di-cittadinanza-attiva.html

E ANCHE LE IENE SE NE SONO OCCUPATE, https://www.iene.mediaset.it/2020/news/coronavirus-mascherine-pannolino-lombardia_763789.shtml

Il titolo non era stato messo a caso, si capiva che la vicenda non sarebbe passata inosservata, soprattutto dopo aver visto il modello poco utile diciamo così per usare un eufemismo.

Anche altri hanno obiettato e impensieriti per l’uso “disinvolto” del pubblico denaro, hanno voluto vederci chiaro

“La Procura di Milano ha aperto un’indagine in seguito a un esposto presentato da Adl Cobas Lombardia per accertare, tra l”altro, l’idoneità, i costi e l’aggiudicazione della fornitura delle mascherine prodotte dalla Fippi di Rho, un’azienda di pannolini che ha riconvertito la produzione su commissione di Regione Lombardia. L’inchiesta, nella quale sono ipotizzati i reati di truffa e frode nelle pubbliche forniture a carico di ignoti, è coordinata dai pm Mauro Clerici e Giordano Baggio. (ANSA)”

La regione tirato fortemente in ballo ha scaricato la responsabilità sull’Istituto Superiore della Sanita’ (ISS):

“Le mascherine ?Fippi’ sono state, per diverso tempo, le uniche autorizzate dall’Istituto Superiore della Sanita’ (ISS) e sono state regolarmente acquistate dalla nostra ?Centrale acquisti’ solo dopo l’autorizzazione dell’ISS e in carenza di altre mascherine disponibili”.
Lo comunica in una Nota la Regione Lombardia relativamente alla notizia secondo cui la Procura di Milano avrebbe aperto un’indagine contro ignoti sulle mascherine ?Fippi’.

Attendiamo il fine indagini e vedremo chi ha ragione, nel frattempo invito tutti a vedere il video di Arca, succitato, al di là di responsabilità politiche e legali, si capiva bene che anche se autorizzate da altri enti, la praticità di utilizzo è fondamentale per i professionisti della sanità.

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Curiosità

Accade in casa D’Amico-Buffon – Le mascherine sono d’obbligo

Una vita dentro quattro mura, tra allenamenti relax e un po’ di tempo in più da passare in famiglia. Anche in casa D’Amico-Buffon le mascherine sono d’obbligo.

Il portiere della Juventus e la splendida presentatrice quaranteseienne mostrano su Instagram uno scatto che li ritrae con le mascherine prodotte dalla Stamperia Olonia di Gorla Minore.

Il goal della Stamperia

Gigi Buffon indossa le mascherine della stamperia Olonia di Gorla Minore.

Gli articoli dell’azienda portati alla luce dal popolare portiere della Juventus e dalla sua compagna.

Fantasia e creatività italiana premiata da uno dei migliori ed eccelsi portieri che l’Italia possa mai vantare.

Buffon : “ La fantasia e la creatività degli italiani non sono in lockdown 

I cittadini di Gorla Minore non hanno però di che essere gelosi: fra i primi gesti fatti dalla Stamperia Olonia, in questo periodo difficile per l’emergenza Coronavirus, c’era stata la donazione alla comunità di 10mila mascherine, che erano state distribuite a tutte le famiglie del paese.

 

Fabio Sanfilippo

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Primo piano

Caos mascherine – Farmacie perdono sul prezzo dopo Conte

ROMA. Tra i vari provvedimenti della cosiddetta «Fase 2» dell’emergenza coronavirus c’è il prezzo calmierato delle mascherine chirurgiche anti-contagio che dovranno essere indossate durante gli spostamenti: «0,50 euro l’una, senza Iva» ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di ieri.

NAPOLI, ma anche TORINO e MILANO Immediata la reazione dei farmacisti

CONTE METTE IN CRISI LA CATEGORIA MASCHERINE

 

Contestazioni in atto all’incapacità di Conte : – così facendo – il costo al quale loro acquistano le mascherine sarebbe superiore a quello di vendita. In questo modo «lavoreremo in perdita quasi del 50 per cento». Così le farmacie hanno sospeso la vendita «per autotutela della categoria a fronte della confusione informativa istituzionale sui prezzi». Il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, questa mattina ha diffuso una circolare ai colleghi: «Abbiamo assistito, a mio avviso, a un corto circuito informativo grave – dice -. Il premier davanti a 60 milioni di italiani ha detto che le mascherine si venderanno a 50 centesimi senza Iva, contemporaneamente il commissario Arcuri ha scritto che si devono vendere a 50 centesimi più Iva, ovvero 61 centesimi».

 

Mascherine giuseppe conte 01

       I farmacisti napoletani attendono ora «indicazioni nazionali chiare». Di Iorio la scorsa settimana aveva già lanciato un’iniziativa per calmierare il prezzo dei dispositivi, attraverso un acquisto centralizzato, per arrivare a vendere in tutte le farmacie della città le mascherine FFP2 a 4,90 euro e le mascherine chirurgiche a 1 euro, «un progetto che avrebbe creato un circolo virtuoso, inducendo le aziende ad abbassare i prezzi alla fonte».

Nel frattempo molte aziende riconvertite sia italiane che estere si stanno adoperando per offrire ordini veloci online di cui a breve parleremo

Fabio Sanfilippo

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Busto Arsizio

Busto Arsizio: mascherine da corona virus, ma chi ha controllato che andassero agli aventi diritto?

Siamo contrari alle polemiche in questo momento difficile per tutti, ma non ai momenti di riflessione costruttiva, soprattutto per rispetto a quelle categorie a rischio, gli anziani per primi, i medici, gli infermieri, gli agenti delle forze dell’ordine, ma anche gli addetti ai supermercati, gli uomini e le donne che più semplicemente fanno le pulizie, coloro che, insomma, sono costretti ad andare a lavorare. Con ancora centinaia di morti in giro, pare però che dovremmo essere entrati nella fase due del corona virus e, poiché la regola d’oro è quella di rassicurare più che assicurare, il Comune di Busto Arsizio ha, giustamente, nei giorni scorsi, distribuito circa 21.000 mascherine a disposizione dei cittadini. L’operazione è avvenuta attraverso 24 farmacie e 4 parafarmacie, mettendo a disposizione 680 mascherine per farmacia. Alcune telefonate di cittadini ci hanno spinto ad un’analisi: 1) 84.000 abitanti, 21.000 mascherine, quindi non bastavano per tutti, dato di fatto pare 2 mascherine a testa; 2) si è ritenuto di farle distribuire alle farmacie con la motivazione che sono i farmacisti le persone più adatte per aprire le confezioni e per dividere e maneggiare il contenuto; 3) non ci sono problemi per la sicurezza, visto il numero delle farmacie sparse per la città e che sono già attrezzate per la sicurezza nella distribuzione; 4) l’Amministrazione Comunale ha ritenuto che, in via prioritaria, debbano usufruirne le persone, come da Ordinanza Regionale, ritenute più a rischio, gli anziani dovrebbero restarsene a casa, peccato che gli anziani siano in giro, basta guardare una fila davanti ad un supermercato per rendersi conto di quanti anziani ci sono, qualcuno lo ha fatto, troppi; 5) detta da una Pubblica Amministrazione Italiana, che “non è il momento di farsi frenare dalla burocrazia” ma di essere rapidi nelle decisioni, anche se di solito la notte porta consiglio e rapidi nella consegna, quale, visto che gli interessati sono andati a ritirarsele; 6) non è stata imposta nessuna regola, solo quella di usare il “buon senso” e di evitare di prendere le mascherine se se ne hanno già.; 6) un paio di numeri telefonici, del Centro Operativo Comunale e dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico per chi non potesse ritirarle di persona. Quindi, riassumendo, niente burocrazia, niente controlli nel ritiro di persona, ma tutta l‘operazione mascherine basata sul “essere altruisti” nel senso che chi prende una mascherina senza averne bisogno la sottrae a chi non ne ha. A conti fatti 680 mascherine per 28 farmacie e para farmacie fanno 19.040 mascherine. 21.000 mascherine circa, inviate da Regione Lombardia, meno 19.040 fanno 1960 mascherine che, presumiamo, siano quelle a disposizione dei due centri telefonici. Tutto dovrebbe tornare, ma ci fanno riflettere le telefonate di alcuni cittadini, naturalmente male informati e, probabilmente in mala fede, che segnalano il fatto di gente che è andata di farmacia in farmacia, pare a fare incetta di mascherine e di altri che si sono sentiti dire, dopo poche ore, che le mascherine regionali erano finite, ce ne erano a disposizione solo di uguali, a 2 euro l’una. Quindi nessun controllo sul come e sul quanto e sul perché, in questo clima di vogliamoci tutti bene e “siate altruisti”, dopo che abbiamo ammazzato qualche migliaio di vecchietti. In una cosa ci è dato sperare, nel crollo della burocrazia che non controlla più i cittadini, ma nemmeno se stessa, o sbaglio?

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Cronaca

Coronavirus: sono in distribuzione le nuove mascherine di protezione per tutti i Vigili del Fuoco

Sono in arrivo novità per il corpo dei Vigili del Fuoco. E’ in corso la distribuzione, oltre alle attrezzature già in dotazione, di una maschera di protezione delle vie respiratorie con filtro intercambiabile in funzione delle tipologie di rischio presenti per consentire in sicurezza l’intervento in contesti con rischio biologico e fornire una ulteriore misura a tutela della sicurezza e salute degli operatori.

Oltre a questo, con il recente aggiornamento della linea guida sulla gestione del rischio operativo connesso all’emergenza COVID-19, sono state stabilite le procedure, redatte da apposito gruppo di lavoro, per il controllo e la pulizia delle maschere e la bonifica dei filtri di classe P3 per il riuso.

Tali procedure, per le quali sono stati predisposti appositi tutorial fruibili dal sito www.vigilfuoco.tv, sezione didattica, sono state elaborate anche a seguito di prove sperimentali condotte presso i laboratori della DCPST e DCEstaib, attraverso uno studio condotto unitamente alla Direzione Centrale per le risorse logistiche e strumentali e alla struttura sanitaria del Corpo.