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Caro-prezzi estivo post emergenza “Covid-19”: ad Alimini Otranto parcheggio a 10 euro

Caro-prezzi estivo post emergenza “Covid-19”: ad Alimini Otranto parcheggio a 10 euro. Lo “scontrino” del “Lido 2 Mori” corre sui social ed indigna. Lo “Sportello dei Diritti” ci auguriamo sia un colpo di sole del gestore, altrimenti intervengano le autorità per verificare eventuali speculazioni

Lockdown e ripresa delle attività non possono far assolutamente paio con aumento sconsiderato dei prezzi perché in questo modo a pagare, nel vero senso della parola, saranno soprattutto i consumatori quando, a dire il vero, ci sono tante aziende, anche quelle del settore turismo, un comparto tra i più colpiti dalla crisi, che stanno cercando di riprendersi facendo degli sforzi encomiabili, nel tentativo di mantenere le stesse tariffe “pre lockdown” per incentivare prenotazioni e consumi così come abbiamo avuto modo di appurare anche nel Salento. Proprio per questo noi dello “Sportello dei Diritti” siamo molto attenti a segnalare anche solo eventuali possibili speculazioni di quei pochi che possono colpire indirettamente gli sforzi delle tante imprese di cui parlavamo o a rilanciare quanto denunciato dai cittadini anche solo per tentare una moral suasion verso chi ritiene che alzare i prezzi in una fase così delicata per la nostra economia sia il modo più semplice per mantenere intatti i propri utili, ove non sia possibile un intervento diretto delle autorità deputate ai controlli. Proprio per questo, riteniamo opportuno rilanciare quanto sta girando sui social da qualche giorno: l’immagine di uno scontrino che indica chiaramente il Lido 2 Mori di Alimini ed il prezzo per il parcheggio: ben 10 euro compreso Iva. Una foto che sta sollevando un’ondata d’indignazione e che, si augura Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresenti solo un abbaglio dei primi caldi estivi. In caso contrario, è bene che intervenga in primo luogo la Guardia di Finanza per verificare se la condotta tenuta dall’impresa in questione sia “regolare” o se un prezzo così altro e che fino a ieri era assolutamente considerato fuori “mercato”, possa essere considerata una scelta aziendale adeguata e legittima.

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Residui di pesticidi nell’acqua Evian.

Residui di pesticidi nell’acqua Evian. Diversi ricercatori hanno trovato residui di clorotalonil nella famosa acqua elvetica. La concentrazione della sostanza è tuttavia di molto inferiore ai limiti legali e non è quindi nociva per la salute. Lo Sportello dei Diritti: “Scoperta preoccupante”

Nemmeno l’acqua di Evian, considerata così pura da essere utilizzata dai ricercatori come base di riferimento, è esente da contaminazioni. Ricercatori hanno infatti trovato residui di clorotalonil, un pesticida vietato in alcuni stati UE dall’inizio dell’anno, nell’acqua. Lo scrive oggi la SonntagsZeitung. La concentrazione di clorotalonil, è tuttavia di molto inferiore ai limiti legali e non è quindi nociva per la salute. Roman Wiget, un esperto citato dal domenicale svizzero tedesco si è detto preoccupato dai risultati delle analisi. «Il fatto che anche le sorgenti di Evian nelle Alpi francesi, poco influenzate dall’uomo, contengano residui di pesticidi è allarmante poiché mostra che queste sostanze sono manipolate in modo troppo negligente», ha affermato al domenicale. Tale scoperta, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è però significativa poiché l’acqua di Evian proveniente dal cuore delle Alpi francesi è considerata pura. Il clorotalonil è una sostanza attiva autorizzata dagli anni ‘70 nei fungicidi e impiegata nella produzione cerealicola, nell’orticoltura, nella viticoltura e nella produzione di piante ornamentali. La sostanza madre clorotalonil è stata recentemente valutata come probabilmente cancerogena. Non è auspicale la presenza di prodotti di degradazione di sostanze probabilmente cancerogene nell’acqua potabile. A lungo termine, queste sostanze possono essere rilevate solo in concentrazioni minime. I fornitori di acqua, devono garantire che vengano trovate soluzioni sostenibili per garantire il rispetto dei requisiti di legge. Tuttavia I consumatori possono continuare a consumare acqua potabile in cui sono stati rilevati i prodotti di degradazione del clorotalonil.

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Allergene non dichiarato: Migros richiama il prodotto Tondelli di riso integrale

Allergene non dichiarato: Migros richiama il prodotto Tondelli di riso integrale. Allerta anche per frontalieri italiani.

 

“Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche al latte”. Con questa motivazione Migros ha richiamato il seguente articolo:

Nome: Tondelli di riso integrale           

Numero d’articolo: 1042.197

Data minima di conservabilità (= «da consumare preferibilmente entro il»): Tutti

Il prodotto interessato era in vendita nelle filiali Migros di tutta la Svizzera e su LeShop ed è già stato rimosso dagli scaffali. In occasione di un controllo, nell’articolo «Tondelli di riso integrale», evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata riscontrata la presenza di latte. I clienti affetti da allergia al latte e/o intolleranza al lattosio sono pregati di non consumare questo prodotto. L’allerta, è rivolta anche ai numerosi frontalieri italiani.

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Truffe online: il boom di falsi messaggi email dell’Agenzia delle Entrate.

Truffe online: il boom di falsi messaggi email dell’Agenzia delle Entrate. L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: cancellate questi messaggi e non aprite mai i file

Più e più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato i pericolosi attacchi online che possono arrivare attraverso email che giungono, almeno in apparenza, da parte di enti pubblici o aziende private più o meno note. L’Agenzia delle Entrate e sue false comunicazioni sono tra i principali strumenti utilizzati da hacker e truffatori telematici per accedere abusivamente nei nostri dispositivi. Il metodo è sempre lo stesso: far credere al destinatario del messaggio che si tratta di una comunicazione istituzionale e fargli cliccare su un allegato che si rivela essere un virus o un file che riesce a far accedere il mittente nel nostro pc, smartphone o strumento connesso. Ed è ancora una volta la Polizia Postale a segnalare sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post una campagna massiva di falsi messaggi dell’Agenzia delle Entrate: “attenzione ai messaggi malevoli, questo è un esempio di malware relativo ad una estensiva campagna di attacco ai danni di utenti ed organizzazioni italiane. Le email fraudolente simulano comunicazioni da parte della Agenzia delle Entrate ed invitano le vittime a prendere visione del documento allegato alla comunicazione ed a non inoltrarla ad altri soggetti. All’interno dei messaggi è infatti presente un archivio compresso contenente un documento Excel malevolo della famiglia Ursnif, trojan particolarmente dedito al furto di credenziali bancarie, carte di credito ed account finanziari.”.

Il crimine informatico non si ferma mai ed utilizza ciclicamente sempre gli stessi strumenti, in forme diverse e sempre più sofisticate e coinvolgenti che abusano della credulità popolare sino a far cadere nella trappola ancora migliaia di cittadini, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi coloro che si fanno fregare in questi modi. Solo seguendo fedelmente i consigli della Polizia Postale si può evitare di cascarci. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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Fenomeno Fake “Jonathan Galindo”. L’allarme della Polizia Postale

Fenomeno Fake “Jonathan Galindo”. L’allarme della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: occhio ai profili del falso “Pippo” truccato che ricattano i nostri bambini e ragazzi. A rischio la loro salute ed equilibrio mentale

L’uso di smartphone e dispositivi connessi alla rete da parte di bambini e ragazzi è un fenomeno ineluttabile che sta comportando cambiamenti epocali nell’educazione dei più piccoli e nel controllo parentale da parte di genitori ed educatori. Il compito di tutti i più grandi cui sono affidati i giovani è quello di controllarli quando navigano in rete e fargli evitare delle pericolose trappole come quella denunciata dalla Polizia Postale come pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post che noi dello “Sportello dei Diritti” riteniamo dover pubblicare integralmente per comprendere e arginare il fenomeno del fake “Jonathan Galindo”:

“Da qualche tempo sono comparsi sui social (Facebook, Twitter, Istagram, Tik tok, whatsapp, etc) alcuni profili fake denominati Jonathan Galindo, con la foto di una persona truccata da Pippo, il famoso cane di topolino.

Si tratta di più persone che, usando questo nome, vogliono spaventare bambini e ragazzi inducendoli a partecipare ad alcune sfide, attraverso l’invio di messaggi privati e link. I contatti con nome Jonathan Galindo possono richiedere di compiere vari tipi di azioni come il procurarsi dei tagli sul corpo con la forma di lettere o numeri simbolici.

Al momento non si esclude che si possa trattare di un troll creato per spaventare i ragazzi e guadagnarsi popolarità attraverso la viralizzazione dei profili e delle immagini ma è anche possibile che, attraverso questo nome, soggetti adulti con cattive intenzioni cerchino un contatto con minori fragili e/o spaventati, con l’intento di agganciarli e manipolarli, magari anche per fini sessuali.

Alcuni ragazzi ritengono un vanto avere tra i contatti un account con quel nome: in realtà si tratta di un fake dietro al quale può nascondersi chiunque, anche chi rappresenta un pericolo reale.

CONSIGLI SU COME COMPORTARSI:

– Anche se il messaggio non è ancora arrivato a vostro figlio, parlategli del “fenomeno” Jonathan Galindo così che possa essere informato e preparato sul da farsi.

– Indicate ai più piccoli che i messaggi inviati da sconosciuti devono essere ignorati e che le eventuali minacce ricevute in rete non debbono spaventarli ma indurli a chiedere il vostro aiuto immediatamente.

– Consigliate ai bambini e ai ragazzi di non diffondere la notizia dell’esistenza di questi profili con l’idea che avere contatti con Jonathan Galindo sia un vanto: in realtà si corre il rischio di favorire l’accesso ai profili personali a sconosciuti di cui si ignorano le intenzioni.

– È importante inoltre che i bambini e i ragazzi non aprano mai i link contenuti nei messaggi inviati da profili sconosciuti denominati con Jonathan Galindo: in molti casi in questo modo vengono inoculati virus o altri tipi di malware che incidono negativamente sul funzionamento dei supporti.

– Se vostro figlio ha ricevuto un messaggio da uno o più profili denominati Jonathan Galindo, bloccate il contatto, raccogliete tutte le informazioni relative al tentativo (piattaforma su cui è avvenuto il contatto, nome dell’account, orario in cui è stato inviato il messaggio etc.) e fate una segnalazione a commissariatodips.it oppure recatevi in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia.”

Già l’immagine pubblicata la dice tutta sui soggetti che pensano di soggiogare i nostri ragazzi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Il problema principale è sempre, in questi casi, l’aspetto emulativo di vittime e carnefici che intrigati da questi fenomeni fanno di tutto per imitarli fino a finire nei guai. Come ripetiamo incessantemente, il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale che nel corso di questi anni ha dato grande prova di essere la principale autorità nella lotta a questi fenomeni, ma anche nella prevenzione degli stessi.

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Londra, cede una tubatura: Supercar Ferrari FF galleggia su fiume d’acqua sulla North Circular – VIDEO

Cede una tubatura dell’acqua, la strada diventa un fiume in piena e sfortunatamente una supercar Ferrari FF V12 è rimasta bloccata. È successo ieri sera a Londra sulla North Circular Road.  A causare la rottura della condotta idrica sarebbero state le forti piogge di ieri che hanno fatto salire la pressione dell’acqua. L’autista della supercar deve aver creduto che l’acqua fosse abbastanza bassa da passare, tuttavia, la sua auto e di molti altri sono rimaste bloccate. I soccorritori hanno impiegato più di un’ora per agganciare il veicolo. Non è la prima volta che la rottura di una tubatura della rete idrica ha portato alla inondazione di questa particolare carreggiata, con l’ultimo incidente simile avvenuto nel 2018. La Ferrari FF è una granturismo con 4 posti comodi e un abitacolo rifinito come quello di una lussuosa berlina. Il motore è un 6.3 V12 da 660 CV. Il video pubblicato su Youtube, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventato subito virale. Ecco il video: https://youtu.be/TD7rzjK5oE8

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Richiamato YOGURT GRECO Despar

Richiamato YOGURT GRECO Despar: nella confezione c’è un prodotto diverso con allergeni non dichiarati

 

Il ministero della Salute, oggi 5 luglio, ha pubblicato il richiamo del 3 luglio, di due lotti di YOGURT GRECO DESPAR FREE FROM per un problema di confezionamento: le confezioni, infatti, contengono lattosio, un allergene non dichiarato in etichetta. Nello specifico si tratta dello YOGURT GRECO SENZA GRASSI senza lattosio e dello YOGURT GRECO CON PEZZI DI FRAGOLA senza lattosio. I prodotti interessati sono venduti in confezioni da 150 grammi con lotto di produzione 26/07/2020  e con stesso termine minimo di conservazione. Gli YOGURT sono stati prodotti per DESPAR ITALIA CONSORZIO A R.L. da NEOGAL S.A. dal produttore DAIRY INDUSTRY OF DRAMA S.A.”NEOGAL” con sede dello stabilimento a Drama in Grecia. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche al lattosio di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Gli YOGURT richiamati sono sicuri per i consumatori che non sono allergici al lattosio, pur non corrispondendo al prodotto indicato in etichetta.

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Multe record, anzi scioccanti: multata perché andava a 703 km/h

Multe record, anzi scioccanti: multata perché andava a 703 km/h

Guidare a quasi 703 km / h con un’auto, vi sembra possibile? La battaglia di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, contro le multe seriali ed a raffica utilizzate dagli enti allo scopo di “far cassa” prima che per la sicurezza stradale, utilizzando strumenti di rilevazione elettronica tipo autovelox, telelaser, tutor e photored oggi trova una conferma in un altro caso alquanto singolare che è stato portato all’attenzione su internet. Il fatto ancora una volta ad Osimo, in provincia di Ancona: un’auto Ford Focus è stata beccata dalla polizia di Osimo, alla velocità, udite udite di ben 703 km/h (ma di fatto ridotta a Km/h 598 considerando la decurtazione del 5% applicata). Non ci credevamo finché non abbiamo visto con i nostri occhi il verbale che è stato notificato alla proprietaria del mezzo, una cittadina di Jesi, che risulta chiaramente non essere un aeroplano ma bensì una piccola berlina. La polizia non sembra nemmeno essere stata allertata da queste immagini vertiginose poiché la velocità è stata addirittura corretta automaticamente a 598 km / h. Se l’autista ha ammesso di aver superato un po’ il limite dei 70 km / h previsti, non si aspettava però di dover andare davanti ai giudici per difendersi per tale eccesso di velocità. Una multa molto salata (142 comma 9bis del CdS), peraltro, visto che stiamo parlando di 863 euro (comprensivi di spese postali e notifica) oltre la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente di guida. La conducente, chiaramente, non ha alcuna intenzione di pagarla e perciò dovrà agire per vie legali, avviando una procedura con il suo avvocato per contestare l’errore della polizia. Le alternative sono due: un’istanza di annullamento al Comando di Polizia municipale o un ricorso al Giudice di Pace. La foto della sanzione è stata postata su Facebook  sulla pagina ” Comitato per il Rispetto del Codice della Strada”, dove è stata condivisa migliaia di volte e ha ricevuto migliaia di commenti. Ancora una volta appare sempre più evidente come questi strumenti elettronici e lo stesso sistema di gestione di questo tipo d’infrazioni faccia acqua da tutte le parti non consentendo la certezza fattuale, oltreché giuridica, di una sempre corretta rilevazione e contestazione delle infrazioni, poiché la necessità di rimpinguare i bilanci comunali, molto spesso spinge i comuni e gli alti enti locali a mettere al primo posto esigenze di cassa con conseguenti errori materiali, vizi di forma e violazioni della normativa e dei regolamenti per la contestazione delle infrazioni, piuttosto che la sicurezza stradale e la certezza delle verbalizzazioni ed il diritto alla difesa dei cittadini. Non ci resta che continuare a denunciare casi di errori simili, ormai decine per non dire centinaia non solo in tutta Italia ma anche all’estero e continuare a predisporre i ricorsi gratuitamente ai cittadini, sempre più  beffati dalle pubbliche amministrazioni accertatrici.

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Truffe sms: falso messaggio “Euronics” che rimanda ad un sito clone che promette la vincita di un iPhone 11

Truffe sms: falso messaggio “Euronics” che rimanda ad un sito clone che promette la vincita di un iPhone 11. La Polizia Postale: “è una frode”. Lo “Sportello dei Diritti”: fate attenzione q questi sms, non cliccate sul link né fornite dati personali o bancari e cancellateli immediatamente

Le truffe attraverso sistemi telematici o sms non conoscono sosta. Una nuova frode del tipo cosiddetto smishing può coinvolgere ciascuno di noi purchè si possieda uno smartphone. Come abbiamo più volte segnalato noi dello “Sportello dei Diritti”, basta un innocuo messaggino, un nostro click, la promessa della vincita dell’ultimo telefonino alla moda, come un iPhone 11, previa partecipazione ad un sondaggio, l’inserimento di nostri dati personali e bancari ed il gioco è fatto: subito dopo possiamo vederci prosciugato il conto o clonata la carta di credito. A denunciare l’ultima truffa di questo tipo, è la Polizia Postale con un post pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”: “ATTENZIONE – In questi giorni potrebbe giungere sul vostro smartphone un falso SMS da parte della catena di negozi Euronics. Nel testo del messaggio è presente un link che, se cliccato, rimanda ad un sito clone apparentemente simile a quello ufficiale della predetta azienda. Il messaggio, facendo riferimento alla possibilità di vincere uno smartphone iPhone 11, invita i destinatari a partecipare ad un sondaggio e ad inserire i propri dati personali e della carta di credito.

Vi consigliamo pertanto di:

  • Non “cliccare” sul link proposto;
  • Non fornire alcun dato personale o relativo alla propria carta di credito o conto bancario;
  • Effettuare la scansione del dispositivo con un antivirus aggiornato.”

Anche la catena Euronics, ovviamente inconsapevole, diventa uno specchietto per le allodole per tanti che non prestano attenzione e che sono attratti da false promesse di regalo che alla fine si rivelano solo un modo per accedere ai nostri dispositivi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che reagiscono d’impulso e si fanno fregare facilmente. Il modo migliore per difendersi, è quello di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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Ryanair, atterraggio emergenza in Grecia per Boeing 737

Ryanair, atterraggio emergenza in Grecia per Boeing 737. Un aereo Ryanair che trasportava più di 157 passeggeri e membri dell’equipaggio ha effettuato un atterraggio di emergenza venerdì all’aeroporto di Salonicco, nel nord della Grecia, a seguito di un allarme antincendio

Un Boeing 737 di Ryanair in volo da Berlino ad Atene, mentre sorvolava la penisola Calcidica, ha effettuato un atterraggio di emergenza allo scalo di Salonicco, nel nord della Grecia, dopo che un sensore antincendio ha dato l’allarme nella cabina di pilotaggio. L’aereo è atterrato senza problemi, assistito dai mezzi speciali dei vigili del fuoco. Il volo in questione è quindi il volo Ryanair FR 170, che è decollato da Berlino alle 14:27. Il Boeing 737-8AS doveva atterrare ad Atene alle 17:25. Lo ha riferito l’agenzia di stampa greca Ana.E’ evidente, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci sono troppi incidenti sfiorati e troppi atterraggi d’emergenza.