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Come Realizzare un Sito Web da Soli?

Certamente, non è difficilissimo aprire un sito web partendo da zero, incompleta autonomia.

Oggi i CMS permettono di realizzare un sito bypassando una serie di funzioni competenti che in passato erano indispensabili. Oggi queste risultano essere facoltative. Però è anche giusto ammettere che il lavoro professionale porta ad altri ed alti livelli. Chi ha esperienza fa la differenza. L’ha guadagnata dalla gavetta, dalla pratica.

Ed ogni lavoro professionale appartiene a chi le basi le conosce e sa essere da volano per un sito. Un qualunque sito. Poiché sappiatelo: senza la gavetta è difficile realizzare un portale visibile su Google, capace di portare traffico e generare conversioni. Ergo, gli strumenti per realizzare un sito web autonomamente oggi ci sono, ma un professionista ti permetterà di raggiungere un risultato differente. Ogni strategia web marketing necessita di punti fermi.

Ecco perchè è sempre bene accompagnarsi ad una guida capace di spiegarti il know how ed ottenere dei risultati discreti, seppure fermandosi ai primi step per poi lasciarti continuare da solo. Non escludere mai questa possibilità. Il lavoro che un tempo era del web master oggi si divide tra decine di specializzazioni.

C’è chi si occupa della struttura dei contenuti, chi scrive i testi, chi si intende di ottimizzazione SEO, chi compie l’analisi keyword… Certo non tutto si può fare in autonomia, ma a volte basta organizzare le risorse interne a disposizione per raggiungere un buon obiettivo, posizionandosi bene su Google con le keyword che ti interessano. Se non vuoi affidarti a un’agenzia di realizzazione siti web come ArtWorkStudios, ecco dunque una piccola guida per spiegare come realizzare un sito web da soli.

Acquista Web Hosting

Un Web hosting (o hosting) è un servizio. Esso ti permette di pubblicare un sito web su Internet. Per pubblicare qualunque sito web online, è necessario un dominio. Il primo passo da compiere per aprire ad esempio un blog, o un sito web informativo o un sito sarà quello di scegliere un provider, un fornitore di servizi internet, ed acquistare poi un hosting con relativo dominio. La tua attività online si baserà su questi capisaldi. Per l’hosting assicurati di avere un prodotto di qualità. Ricorda che pagare poco vuol dire propinare al sito un hardware non proprio eccellente. Inoltre non dimenticare che la velocità delle pagine dipende anche dalla qualità dell’hosting.

Quindi se vuoi iniziare al meglio la tua attività il consiglio resta quello di fare un buon investimento. Per quanto concerne il dominio non occorre lavorare solo ed esclusivamente sugli exact match domain, vale a dire gli indirizzi composti da keyword esatte. Certo, se al suo interno vi sarà una parola chiave interessante andrà sempre più che bene. Ma se hai in mente di sviluppare un progetto a lungo termine, allora ti conviene usare il brand. Un Brand è un simbolo identificativo, un marchio, un logo, è un nome, una parola e/o una frase che le aziende utilizzano per distinguere il loro prodotto dagli altri.

Quando Installare WordPress sull’Hosting

Eccola qui la fase che spaventa chi si avventura nella costruzione di un sito. Come creare un sito web da soli se non c’è grande confidenza con server, hosting e FTP? La verità è che oggi la maggior parte dei programmi hosting prevede la presenza di WordPress preinstallato in italiano. Magari anche con aggiornamento automatico (cosa che fa sempre tanto comodo).

Questo significa che non devi fare nulla di speciale né avere le conoscenze di un professionista. Una volta acquistato l’hosting vai nel cPanel con i dati forniti dal provider, per poi dirigerti nella sezione dedicata alle applicazioni web.

Qui troverai i vari CMS. Un Content Management System, spesso abbreviato in CMS, è un software che aiuta gli utenti a creare, gestire e modificare i contenuti di un sito. Dopodichè seleziona WordPress, compila i vari campi che trovi e clicca su Ok. Et voilà, la tua creatura web è online.

Scegli un buon tema e crea i contenuti

Una volta seguite tutte le istruzioni di cui sopra, avrai un dominio raggiungibile dal browser. Un browser è un programma applicativo che ti permette di guardare e interagire con tutte le informazioni del World Wide Web.

Creare un sito internet servendoti di WordPress non è cosa assai difficile. Solo che ad un certo punto adesso devi renderlo anche presentabile.

Per fare ciò devi scegliere un tema per organizzare le pagine (puoi scegliere il tuo tema dalla gallery ufficiale di WordPress o in uno dei tanti negozi online che vendono template premium. Nel primo caso hai un prodotto gratuito, semplice e pronto all’uso. Nel secondo caso devi pagare certa una somma per scaricare il template.

A questo punto non ti resta che decidere la struttura del sito creando con i relativi contenuti e fare in modo che sia visibile sulla Serp di Google.

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FaberExpert.com: il nuovo marketplace dell’edilizia per ristrutturare o costruire comodamente da casa

La piattaforma facilita l’incontro tra domanda e offerta per la realizzazione di lavori edili, di manutenzione e ristrutturazione, grazie a un motore di ricerca gratuito che permette di individuare imprese e professionisti nell’area della propria abitazione. Possibilità di scegliere l’impresa, preventivi accurati, assistenza fino al termine della ristrutturazione e recensioni degli addetti ai lavori sono gli elementi distintivi di FaberExpert.com, il portale in grado di semplificare l’organizzazione delle attività grazie a un approccio digitale che si sta sviluppando in seguito all’emergenza Coronavirus anche in settori tradizionali come l’edilizia.

Un nuovo efficiente servizio per ristrutturare la casa senza dover uscire. Nasce con questo obiettivo FaberExpert.com, startup milanese che permette di progettare online gratuitamente il restyling o la costruzione della propria abitazione e di scegliere l’impresa edile più adeguata per farlo.

FaberExpert.com consente di selezionare in tutta Italia le imprese disponibili nella zona d’interesse a partire dalla scelta tra necessità di realizzare lavori per una ristrutturazione o per una nuova costruzione. Su FaberExpert.com è possibile valutare i costi richiedendo preventivi particolarmente accurati e verificare il prezzo definitivo tramite un sopralluogo da parte delle imprese scelte (disponibile per lavori di importo superiore a 3.000 euro).

Si può usare il portale anche solo come strumento di ricerca, per consultare i profili delle imprese e dei professionisti nella propria zona.
Il cliente che invece avvia una richiesta, viene “assistito” gratuitamente fino all’assegnazione dell’incarico a un’impresa o a un professionista. Al termine dei lavori, chi ha usufruito del servizio può inserire sul portale una recensione e le immagini del risultato finale per esprimere il suo livello di soddisfazione, così da aiutare le altre persone a scegliere imprese e professionisti secondo le loro caratteristiche.

Ad ogni ristrutturazione viene assegnato un referente FaberExpert.com che guida l’utente nell’identificazione dei lavori da svolgere e nella scelta dell’impresa o del professionista più appropriato. Nell’ottica di favorire chi per la prima volta si dedica a una ristrutturazione, il portale offre inoltre la garanzia di aiutare a gestire gratuitamente eventuali controversie che si verifichino tra il cliente e l’impresa durante l’esecuzione dei lavori, attraverso un centro risoluzioni e il supporto di un consulente FaberExpert.com.

L’idea di lanciare FaberExpert.com va incontro anche all’esigenza di supportare il settore edile, facilitando l’incontro tra domanda e offerta alla luce della crisi causata dall’emergenza globale del Covid 19 che si prevede comporterà un calo delle compravendite residenziali tra l’8% e il 18% (dati Nomisma, 1° Rapporto sul mercato immobiliare 2020). Il servizio infatti sostiene imprese e professionisti consentendo loro di ottenere visibilità per la loro attività in modo gratuito.
Il portale FaberExpert.com è raggiungibile anche via telefono e whatsapp.

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Coronavirus, la comasca Arrigoni brevetta la rete per proteggere l’uomo

Spiagge, parchi, dehor di ristoranti, palestre, centri benessere e ogni altro spazio all’aperto. L’emergenza sanitaria e la necessità di nuove misure per contrastarla, porta la Arrigoni Spa, azienda leader europea negli schermi agrotessili per il controllo climatico e biologico delle coltivazioni, a mettere a disposizione la sua eccellenza nell’innovazione tecnologica adattando la sua produzione a un nuovo progetto per garantire la sicurezza e il distanziamento sociale imposto dalla convivenza con il Covid -19 e venire incontro a questa nuova e specifica esigenza.

L’azienda comasca con sede a Uggiate Trevano ha studiato “DELIMITA”, speciali tessuti tecnici che consentendo di mantenere la giusta distanza sociale, riducono quasi del tutto la possibilità di contagio annullando l’effetto “dropled” e garantiscono il passaggio e il ricambio d’aria con un comfort nettamente superiore rispetto ad altre barriere come, ad esempio, il plexiglass. Facilmente installabili, lavabili e sanificabili, queste barriere garantiscono una lunga durata, hanno un aspetto elegante e riducono enormemente i costi rispetto alle altre proposte sul mercato.

A partire dal costo, dunque, che è di circa 2 euro al metro quadro, numerosi sono i vantaggi di DELIMITA: installati a doppio strato in barriere verticali su apposite palificazioni, rappresentano un chiaro riferimento – visivo e fisico, privato e sicuro – dello spazio che occupiamo soli o con la nostra famiglia alla distanza sociale necessaria nelle aree esterne fra cui: parchi, spiagge, lidi, ristoranti, alberghi, aree esterne di centri sportivi, locali pubblici, supermercati e negozi, aree gioco per l’infanzia, giardini condominiali, residence, percorsi salute, nelle riunioni all’aperto e in tutte quelle zone frequentate da più persone o come schermo ombreggiante per le code all’esterno.

Questo particolare materiale abbatte il rischio di essere raggiunti da “droplet” (vettori di cariche batteriche/virali) che possono venire in contatto con noi spinte dal vento o da correnti d’aria. La rete si comporta come un “filtro inerziale” e costituisce un’efficace protezione per goccioline d’acqua (droplet) prioettate in aria da colpi di tosse o starnuti. DELIMITA infatti consente di lasciare passare una giusta quantità d’aria (corretta permeabilità) e di schermare le goccioline liquide, potenziali vettori di carica virale, risolvendo il problema di una sicura frequentazione di spazi comuni da parte di più persone.

Il prodotto è l’esito di un’apposita linea di ricerca e sviluppo del Gruppo Arrigoni che congloba le due esigenze e trova il suo utilizzo in spazi aperti comuni in piena sicurezza. Test sperimentali evidenziano quanto, per effetto della presenza della schermatura a rete, la quantità di droplet che possono raggiungere una persona sia drasticamente ridotta con la conseguenza di un rischio di contagio molto limitato.

DELIMITA nasce dall’idea di mutuare l’esperienza dall’aria al flusso di acqua nebulizzata, di passare dalla protezione delle piante alla protezione degli uomini. Un apposito Team R&D di Arrigoni studia, da diversi anni, il tema del passaggio d’aria attraverso i tessuti a rete. Test appositi sulle reti già concepiti per bloccare il flusso di vettori di virus per la protezione delle piante, vengono dunque applicate ora alla protezione delle persone.
“La nostra protezione si comporta come un “filtro inerziale”, in grado di ridurre quasi completamente il passaggio di vettori di cariche batteriche e virali – dichiara Paolo Arrigoni presidente di Arrigoni Spa -. Al tempo stesso, DELIMITA crea un microclima gradevole, difende dal caldo e dal vento e costa mediamente dieci volte in meno del plexiglass”.

I tessuti della gamma DELIMITA sono fabbricati e garantiti da Arrigoni S.p.A., gruppo industriale italiano fondato nel 1936 e specializzato nella produzione di tessuti tecnici per l’agricoltura.

Nel settore agricolo, Arrigoni, con i suoi schermi protettivi, oltre a difendere le coltivazioni dai parassiti, senza l’uso della chimica, le fa vivere in un ambiente favorevole, che le protegge da condizioni atmosferiche avverse, creando microclimi adeguati che consentono alle coltivazioni di concentrarsi sul proprio benessere. Per questo, le piante sono più vigorose e resistenti, con una conseguente resa produttiva più ampia e migliore qualitativamente.
Il principio è trasferire questa sicurezza e questa situazione confortevole anche alle persone, negli spazi delimitati da barriere.

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La piccola editoria riparte dal territorio: nasce IVG+ il primo giornale con Google iperlocale al mondo

Grazie alla collaborazione tra ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online – e Google, la società ligure Edinet ha implementato “Sostieni con Google” in un progetto di membership con il colosso di Mountain View.

Ci lavoravano da mesi e ora è realtà. IVG+ è il primo giornale iperlocale al mondo a lanciare un progetto di membership in partnership con Google. «IVG sin dalla nascita ha creduto tantissimo nel concetto di comunità, – racconta Matteo Rainisio, Ceo di Edinet e vice presidente di ANSO, Associazione Nazionale Stampa Online – facendone il suo valore fondante. Siamo sempre stati sul territorio raccontando problemi e speranze della nostra terra, lanciando iniziative e spazi per dar voce ai cittadini. Così anche per quanto riguarda la crescita aziendale: oggi diamo lavoro a 25 persone, tutte del territorio. IVG+ è la naturale evoluzione: non solo vantaggi per gli iscritti ma anche ricadute positive per gli imprenditori locali e il mondo del no profit. Anche se la pandemia ci ha costretto ad adeguare la ricetta, abbiamo comunque voluto dare il via: noi ci siamo e ci saremo, per aiutare il territorio a ripartire. Non ho idea se questa sarà la strada per un modello di business diverso per l’editoria locale, sicuramente era il momento di provarci».

Edinet, la webcompany editore di IVG (principale portale di informazione della Provincia di Savona), annuncia di avere implementato una nuova funzionalità di Subscribe with Google per il sito di news IVG, diventando il primo giornale iperlocale al mondo a implementare questo nuovo sistema di sostegno.

Dalla collaborazione tra Edinet e Google nasce quindi IVG+, la membership che permetterà agli utenti di leggere tutti i contenuti online pubblicati su IVG – Il Vostro Giornale.it – senza annunci pubblicitari. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto avviato nei mesi scorsi tra ANSO e Google che ha permesso all’Associazione Nazionale Stampa Online di entrare a fare a parte della Google News Initiative.

«In un momento così delicato la nostra associazione è a fianco degli editori delle testate locali – commenta Marco Giovannelli, presidente ANSO -. La scelta di IVG è coraggiosa, ma in linea con la loro e la nostra storia. Un progetto che tiene insieme tanti fattori e guarda al cuore del territorio, valorizzando il lavoro giornalistico e la relazione con i protagonisti locali siano piccoli imprenditori o associazioni. Sosterremo con convinzione la scelta di IVG convinti che sia un modello per tanti altri che vorranno attivarsi in quella direzione».

Il meccanismo adottato (“Sostieni con Google”) nasce dall’esperienza di “Abbonati con Google” (utilizzato nel mondo da colossi come New York Times, Washington Post, Financial Times e testate italiane come Corriere della Sera, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano), ma ha una filosofia differente: non è un abbonamento che prevede una sezione del sito a pagamento (infatti tutte le notizie del portale restano fruibili anche da chi non lo sottoscrive), bensì un progetto per supportare economicamente l’informazione locale di qualità.

Il progetto IVG+ prevede anche una serie di altre iniziative a sostegno dell’economia locale, dall’imprenditoria al settore del no profit, ideate dall’editore.

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Come apparire su Google: ecco cosa devi sapere

Molto spesso, quando si parla di come apparire su Google, vengono promosse strategie e tecniche “miracolose” e che ci promettono di farci ottenere il risultato desiderato molto velocemente. Sicuramente alcune delle tecniche e dei suggerimenti che ci vengono proposti per apparire in prima pagina sul motore di ricerca per una determinata ricerca possono essere utile e saranno certamente interessanti da provare, ma è anche importante non lasciarsi raggirare da false promesse. Per questo motivo, l’unico modo davvero efficace e sicuro per difendersi da questi rischi è semplicemente conoscere queste strategie ma anche essere informati su tutte le accortezze da prendere.

Ecco cosa devi sapere, quindi, in merito al posizionamento su Google e soprattutto su come apparire sul motore di ricerca.

  • Strategia, questa sconosciuta, ma importante strada! Usare una buona strategia è davvero essenziale, perché significa sapere da dove partire e da che parte iniziare, e si sa che chi ben comincia è a metà dell’opera! Per questo, prima di tentare qualunque prova, è bene informarsi su quali metodi applicare e soprattutto su quali attività dobbiamo svolgere per prime: andare per gradi è già una strategia infallibile, che ci permetterà di ottenere dei risultati forse in tempi più lunghi ma sicuramente in maniera più definitiva (fermo restando che tuttavia, in questo mondo, non c’è nulla che sia veramente definitivo e che occorre essere sempre sul pezzo e pronti ad effettuare le modifiche del caso);
  • Non ti affidare a terze persone che ti promettono di farti salire velocemente di posizione: non esistono queste possibilità, e non è detto che appena inizi a lavorare sulla SEO tu possa avere dei risultati immediati. Per certe cose ci vuole tempo, ma anche costanza e dedizione: per questo, non sopravvalutare coloro che ti promettono di farti ottenere risultati in fretta, e cerca anzi di essere autonomo il più possibile in questi casi, affidandoti solo a persone veramente competenti ma cercando anche di apprendere il più possibile dal loro lavoro;
  • Comprendi quali sono i tempi effettivi per apparire su Google e non avere fretta, ma sii al contrario costante e continua ad aggiornarti ed a lavorare sulle tue pagine, sui contenuti, sulle keyword, anche se non hai ottenuto un risultato immediato.

I tempi necessari per apparire su Google: quali sono?

È del tutto normale che, una volta che ci immergiamo in un percorso così importante come quello di apparire su Google ed avere così un’ottima visibilità per il nostro progetto, desideriamo raggiungere il nostro obiettivo e tagliare il traguardo il prima possibile. Questo è sicuramente del tutto comprensibile, ma non dobbiamo dimenticare che ogni grande progetto è soggetto a dei normali tempi, che dobbiamo imparare a rispettare.

Non è facile poi chiarire in maniera univoca quali siano i tempi necessari per apparire su Google: di certo non otterrai risultati dall’oggi al domani, prima di tutto perché le azioni necessarie sono tante e ti richiederanno un certo tempo (pensa a tutto il lavoro di struttura, di ottimizzazione, di risoluzione degli errori), e in secondo luogo perché, anche una volta che avrai lavorato duramente, dovrai comunque aspettare che si evidenzino tutti i fattori decisivi per il posizionamento.

Questo vuol dire sostanzialmente che ci sono una serie di fattori, che esulano dalla tua sola capacità (ma che sono favoriti ad esempio dalle competenze e dal livello di concorrenza), che influiscono sulla velocità con cui otterrai i risultati anche con un buon lavoro di SEO. Per approfondimenti, puoi leggere questa guida di Filippo Jatta.

Tempo, costanza, dedizione, ti ripagheranno del tuo duro lavoro, con una sola precisazione: è del tutto necessario non perdersi d’animo se i risultati tardano ad arrivare, e continuare a perseverare anche quando essi saranno arrivati!

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Gli italiani in quarantena sono super connessi: cosa cercano online e le piattaforme di streaming più visualizzate

SEMrush ha analizzato cosa fanno gli utenti online, ora che sono chiusi in casa. Rakuten Tv è la piattaforma streaming con il più alto tasso di incremento a marzo, grande interesse anche per le visite virtuali ai musei e i workout casalinghi

Stando a quanto si vede dai post e le stories condivisi sui social, gli italiani stanno passando la quarantena ai fornelli, sfornando manicaretti degni di chef stellati. Sono, ormai, 3 settimane che in tutto il territorio nazionale è in vigore il divieto di uscire di casa, se non per reali necessità, e internet, per molte persone, è diventata una finestra sul mondo.

SEMrush, quindi, ha deciso di analizzare le ricerche online degli utenti in Italia nei primi mesi del 2020, per vedere come stiano realmente passando il tempo, realizzando che la cucina non è l’unico passatempo in questi giorni di lontananza da amici, parenti, colleghi e hobbies.

Dallo studio emergono interessi molto variegati, che spaziano dal guardare film e serie TV su piattaforme in streaming, allenarsi in casa e usufruire della possibilità di fare visite virtuali nei più bei musei del mondo. Grande interesse anche per la possibilità di fare la spesa online, evitando le file e i rischi di contagio.

Le piattaforme di streaming

Per quanto riguarda le piattaforme di streaming, a febbraio quelle che registravano i picchi di traffico più alto erano sky.it (42.616.109 accessi), raiplay.it (27.238.248) e mediasetplay.mediaset.it (18.518.767). Con l’introduzione delle restrizioni che hanno fortemente limitato la possibilità di uscire di casa, le preferenze degli utenti sono leggermente mutate. Il più alto tasso di crescita è stato registrato da Rakuten Tv (+144%), seguita da Infinity TV (+133%) e Amazon Prime Video (+120%). In controtendenza, invece, Rai 1, che perde un 15% di traffico.

Piattaforme streaming più viste a febbraio

sky.it
raiplay.it
mediasetplay.mediaset.it
netflix.com
primevideo.com
dplay.com
infinitytv.it
nowtv.it
chili.com
timvision.it

Piattaforme streaming con il maggior tasso di crescita

rakuten tv
infinity tv
amazon prime video
chili tv
netflix
mediaset Italia
sky Italia
now tv
disney+ (non disponibile a febbraio)
rai Italia

Visite virtuali nei musei

Non solo film e serie Tv, gli utenti in Italia cercano anche l’arte. Sono moltissimi i musei che, per rendere più piacevole la quarantena dei cittadini dei paesi interessati, hanno reso disponibili online delle visite virtuali tra le proprie opere d’arte. Dalla Pinacoteca di Brera, agli Uffizi al Louvre. Sebbene molte strutture fornissero già da tempo questo servizio, è durante la quarantena che c’è stato un forte aumento di interesse, con una strepitosa crescita delle ricerche “museo virtuale” (+1.275%) e “museo online” (+327%).

Musei più cercati online

visita virtuale uffizi – 894.500 accessi
museo egizio Torino virtual tour – 837.450 accessi
pinacoteca di Brera visita virtuale – 143.500 accessi

Allenarsi a casa

A quanto pare, i nostri connazionali stanno prendendo sul serio l’invito di OMS e Ministero della Salute a praticare un po’ di movimento in casa, indispensabile per mantenersi (o ritornare) in salute. In una manciata di settimane, c’è stato un boom di ricerche come “allenamento a casa” (+1.011%), “fare esercizi a casa” (+900%) e “fare sport a casa” (+743%).

Sport a casa

esercizi da fare in casa per dimagrire – 159.650 ricerche
esercizi da fare a casa palestra – 131.400 ricerche
allenamento glutei a casa – 118.100 ricerche
programma allenamento a casa – 112.550 ricerche
yoga a casa – 105.050 ricerche
allenamento gambe a casa – 95.100 ricerche
esercizi cardio da fare a casa – 84.400 ricerche
esercizi petto a casa – 75.650 ricerche
allenamento funzionale a casa – 70.900 ricerche
esercizi pilates a casa – 61.350 ricerche

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Nuova architettura di Internet? Huawei lancia una nuova proposta IP

( Filippo Polito ) La Cina ha presentato la nuova proposta relativa alla PI sotto forma di presentazione in PowerPoint a causa della pandemia in corso COVID-19, che ha già colpito almeno 199 paesi in tutto il mondo.

Il colosso tecnologico cinese Huawei ha offerto all’International Telecommunication Union (ITU) delle Nazioni Unite una tecnologia che potrebbe drasticamente “cambiare il modo in cui funziona Internet”, secondo il Financial Times (FT).

La proposta è stata presentata insieme alle società statali China Unicom e China Telecom, nonché al Ministero dell’Industria e dell’Information Technology (MIIT) del paese.In una presentazione di PowerPoint ottenuta da FT, Huawei ha annunciato che alcune parti della nuova tecnologia relativa all’architettura di Internet sono già in fase di costruzione e dovrebbero essere testate all’inizio del 2021.

Durante la presentazione, la società ha fatto specifico riferimento alle carenze dell’attuale infrastruttura di rete basata sul protocollo TCP (Transmission Control Protocol) e Internet (IP).Huawei ha definito l’infrastruttura “instabile” e “ampiamente insufficiente” al fine di soddisfare i requisiti tecnici del mondo digitale entro il 2030, suggerendo invece che l’ITU dovrebbe avere una “visione a lungo termine” e “assumersi la responsabilità di un top- down design per la futura rete ”.

Il colosso della tecnologia cinese ha respinto le preoccupazioni del Regno Unito, della Svezia e degli Stati Uniti secondo cui la nuova struttura della rete avrebbe diviso la rete globale e avrebbe fornito ai fornitori di servizi Internet gestiti dallo stato il controllo sull’uso di Internet da parte dei cittadini.”La ricerca e l’innovazione di New IP è aperta a scienziati e ingegneri di tutto il mondo per partecipare e contribuire”, ha sottolineato Huawei, affermandolo come un “sistema di indirizzamento IP più dinamico”.

La standardizzazione del nuovo IP è prevista in occasione di un’importante conferenza ITU sulle telecomunicazioni in India, prevista per novembre. La nuova proposta relativa alla struttura di Internet è stata lanciata mentre il mondo rimane in preda alla nuova pandemia di coronavirus che ha già ucciso oltre 27.000 persone in 199 paesi.

Huawei, a sua volta, sta ancora affrontando  la repressione di Washington  che è iniziata a maggio 2019, quando il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha proibito ai fornitori di servizi Internet di utilizzare prodotti Huawei e alle società tecnologiche statunitensi di vendere tecnologie (hardware e software) a Huawei senza ottenere uno speciale prima la licenza.

Gli Stati Uniti affermano che la società sta collaborando con il governo cinese per consentire a quest’ultimo di spiare coloro che usano le attrezzature del gigante della tecnologia, accuse che sono state respinte da Pechino e Huawei.

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Bill Gates lascia il consiglio di amministrazione di Microsoft

( Filippo Polito ) La società ha dichiarato in una dichiarazione che Gates continuerà a essere un consulente tecnico del CEO Microsoft  L’imprenditore americano Bill Gates, che è uno dei fondatori di Microsoft Corporation, si è dimesso dal suo consiglio di amministrazione. Lo afferma una dichiarazione rilasciata dalla società venerdì.  Secondo il documento, Gates ha fatto questo “al fine di dedicare più tempo alla carità, anche nel campo della salute, dello sviluppo, dell’educazione mondiale, nonché nella lotta ai cambiamenti climatici, in cui è sempre più coinvolto”. La dichiarazione afferma che Gates “continuerà a essere il consulente tecnico del CEO di Microsoft e dei suoi altri dirigenti. Il capo dell’azienda è ora Satya Nadella.

La società ha osservato che dal giugno 2008, Gates ha ridotto la sua partecipazione a Microsoft per dedicare più tempo alla fondazione di beneficenza fondata da lui e sua moglie Melinda. Come risulta dalla dichiarazione, 12 persone sono ora nel consiglio di amministrazione di Microsoft.

Come sottolineato da Nadella, “Microsoft continuerà a beneficiare della passione di Gates per la tecnologia, i suoi consigli sullo sviluppo di prodotti e servizi”.

Gates ha anche annunciato su LinkedIn di aver deciso di uscire dal consiglio di amministrazione del Berkshire Hathaway Investment Fund di Warren Buffett. “Microsoft e Berkshire Hathaway non hanno mai avuto una leadership così forte, quindi questo è il momento giusto per fare questo passo”, ha scritto.

Microsoft è stata fondata nel 1975 da Gates e Paul Allen. La società è uno dei maggiori produttori di software per vari dispositivi: dai personal computer ai telefoni cellulari. Microsoft ha sede a Redmond, Washington.

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“L’Intelligenza Artificiale può aiutare il decisore politico a rendere la sanità più efficiente”

Cineca, Zampa: “L’Intelligenza Artificiale può aiutare il decisore politico a rendere la sanità più efficiente”

“Questa mattina, insieme al Professor Armando Cirillo, Consulente del Ministro della Salute, ho incontrato al Cineca un team di alta competenza tecnologica: il Dottor David Vannozzi, Direttore Generale, la Dottoressa Daniela Galetti, responsabile sistemi di supercalcolo, la Dottoressa Serena Borelli, direttore organizzazione e sistemi ed il Dott. Mauro Moruzzi, Health Advisory Board di Cineca, promotore dell’incontro. In quello che è il maggiore centro di calcolo in Italia, uno dei più importanti a livello mondiale, abbiamo avuto modo di confrontarci su come l’Intelligenza Artificiale possa aiutare il decisore politico nel rendere la sanità più efficiente e fornire un servizio migliore ai cittadini in tema di eHealth e di utilizzo dei Big Data, anche per rafforzare la consapevolezza delle grandi opportunità che mette a disposizione di tutti questa nuova frontiera”.

Così, in una nota, la Sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, che oggi ha visitato a Bologna il Consorzio Interuniversitario Cineca.

All’incontro, che ha evidenziato l’importanza della collaborazione e condivisione di diverse competenze tecniche, scientifiche, giuridiche per l’analisi dell’enorme massa di dati provenienti dalla nuova sanità dematerializzata, in un’ottica di miglioramento dell’offerta del Servizio Sanitario Nazionale, hanno preso parte esponenti dell’Health Advisory Board di Cineca, Università di Bologna, Fondazione Bruno Kessler, IHE, International Board Member.

“Raccogliere, analizzare i dati e i Big Data, creare modelli, scoprire associazioni e fare previsioni – ha concluso la Sottosegretaria Zampa – sono elementi essenziali di una nuova sanità preventiva, predittiva e di continuità assistenziale. In tutto questo le tecniche di Intelligenza Artificiale e potenzialità offerte dai Big Data possono essere un valido strumento per aprire una fase nuova nei sistemi di governo della sanità, cercando di elevare il livello di comprensione della qualità delle cure nell’ambito della governance del Sistema Sanitario Nazionale”.

In allegato una foto della visita al Consorzio Cineca

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Le scuse di Avast

Vorrei cogliere l’occasione e affrontare la situazione relativa alla vendita di dati utente di Avast tramite la sua controllata Jumpshot. La missione principale di Avast è di proteggere le persone in tutto il mondo, e mi rendo conto che le recenti notizie su Jumpshot hanno ferito i sentimenti di molti di voi e sollevato legittimamente una serie di domande, inclusa la questione fondamentale della fiducia. 

In quanto CEO di Avast, mi sento personalmente responsabile e vorrei scusarmi con tutti gli interessati.

Sono le parole del del Ceo Ondrej Vlcek, Avast ha porto le proprie scuse agli utenti, ma non s’è limitata a questo.

Ha infatti deciso di chiudere immediatamente Jumpshot e, anche l’intera raccolta di dati.