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Panza (Lega): Miele senza api invade il mercato italiano

Panza (Lega): Miele senza api invade il mercato italiano, il grido d’allarme degli apicoltori. Bruxelles-30-06-2020- “Oggi, martedì 30 giugno, ho presentato un’interrogazione scritta urgente alla Commissione Europea, sostenuta da tanti colleghi della delegazione della Lega – dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza -. Abbiamo raccolto l’allarme del settore apistico italiano che ha denunciato l’importazione di falso miele dalla Cina, un prodotto che viene venduto come miele ma che è realizzato in laboratorio con sciroppo di zucchero. Non viene fatto dalle api e per questo costa molto meno. I nostri apicoltori devono così affrontare la concorrenza sleale di un paese che spaccia un prodotto contraffatto per naturale – prosegue Panza – il tutto a discapito del miele prodotto dagli agricoltori italiani. Ad oggi risultano importate dalla Cina oltre 80 mila tonnellate di falso miele che viene venduto al pubblico con un valore dai 2,5 euro ai 4 euro in meno rispetto a quello prodotto dai nostri apicoltori. L’impollinazione delle api in Italia rappresenta il 75% di tutta la produzione agricola, di cui fanno parte 63mila apicoltori italiani con 1,5 milione di alveari, 220mila sciami, 23mila tonnellate di prodotto e oltre 60 varietà di miele. Chiediamo quindi di salvaguardare il mercato e la produzione di miele italiano da questa concorrenza sleale – dichiara il leghista Panza – e di essere informati sul tipo di controlli che verranno adottati alle frontiere per tutelare i consumatori da questo prodotto contraffatto e difficilmente identificabile”. Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza.

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La Coca Cola lascia l’Italia: la colpa è del governo, partiamo per l’Albania

La Coca Cola Company ha deciso di chiudere il suo stabilimento in Italia e spostare la produzione in Albania.

La sentenza arriva tra le accuse secondo cui il governo che impone troppe tasse è la colpa per aver lasciato l’Italia.

Questa è la prima volta che un’azienda multinazionale miliardaria abbandona uno dei paesi più sviluppati dell’UE per trasferirsi in un piccolo paese come l’Albania.

Secondo la decisione della Coca Cola annunciata da Luca Busi, la società chiuderà il suo stabilimento di Catania, in Sicilia, e tutti i suoi prodotti saranno esportati in Albania ed esportati in Italia.

La mossa, che ha lasciato sbalordito il governo italiano, è arrivata dopo l’imposizione di tasse sullo zucchero e sulla plastica in Italia, nel tentativo di ridurre i loro danni all’ambiente e al corpo umano.

La Coca Cola ha dichiarato che tali imposte hanno colpito l’azienda con 18 milioni di euro sui 115 milioni di prodotti venduti ogni anno.

La decisione ha seguito un ampio contraccolpo politico, sottolineando che l’abbandono avrebbe comportato un aumento della disoccupazione in Italia, una riduzione dei rating da parte delle imprese multinazionali e il rischio che l’Albania o qualsiasi altro paese dei Balcani diventasse un rifugio anche per altre società. tali tasse si applicano.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha invitato il governo a cancellare queste nuove tasse il prima possibile per frenare questo fenomeno di abbandono.

Mentre Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, afferma che la Coca Cola ha lasciato l’Italia e si dirige verso l’Albania, poiché le tasse sono solo del 15% e non del 60% dell’aliquota fiscale italiana.

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Reggio Calabria, Klaus Davi contribuisce alle indagini con un video

Un colpo di scena non indifferente, con un riconoscimento ufficiale a Klaus Davi ( un giornalista, opinionista, sondaggista, pubblicitario, saggista e accademico svizzero naturalizzato italiano), che di recente aveva denunciato un atto vandalico nei suoi confronti

Il procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri: “Uno degli imprenditori – ha spiegato il procuratore – ha avuto modo di riconoscere uno degli indagati che si era presentato con le richieste estorsive, grazie a un video che era stato postato da Klaus Davi su internet, riconoscendo così ‘Vecchia Romagna’ di cui non conosceva il nome, facendo riferimento a quel video”.

Klaus Davi

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Reggio Calabria, Klaus Davi contribuisce alle indagini con un video

Un colpo di scena non indifferente, con un riconoscimento ufficiale a Klaus Davi ( un giornalista, opinionista, sondaggista, pubblicitario, saggista e accademico svizzero naturalizzato italiano), che di recente aveva denunciato un atto vandalico nei suoi confronti

Il procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri: “Uno degli imprenditori – ha spiegato il procuratore – ha avuto modo di riconoscere uno degli indagati che si era presentato con le richieste estorsive, grazie a un video che era stato postato da Klaus Davi su internet, riconoscendo così ‘Vecchia Romagna’ di cui non conosceva il nome, facendo riferimento a quel video”.

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