“220 mila contagi covid in un solo giorno a livello mondiale. Mai prima un numero così alto in sole 24 ore. Questo ci dice che non è vinta e che serve ancora attenzione da parte di tutti. Dobbiamo continuare a seguire la linea della prudenza e della gradualità.” Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, su Twitter.
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Le segnalazioni sul maltempo sono tante e da tanti comuni, tra cui Gallarate, Somma, Fagnano e Busto solo per citarne alcuni. I Vigili del Fuoco sono più che impegnati a casua delle tantissime richieste d’intervento.
tetto di Busto Arsizio
tetto di Ogliate Olona
Si ringrazia Gialuca Penza per le foto gentilmente fornite in esclusiva a Varese Press
Gli episodi di violenza non vanno mai bene ma non bisogna neppure esagerarne la portata...
Succede di tutto nelle nostre città per una serie di motivazioni: legge inadeguate, droga, alcolismo, disoccupazione ma anche un certo modo scomposto di vivere ai margini.
Vivere ai margini della società qualche volta e’ una scelta, altre volte una serie concomitante di avvenimenti e solitudine che portanio a lasciarsi andare.
Le persone hanno diritto ad un’occasione per dare una svolta alla propria vita, ma in questo caso bisgona stare all’interno di regole civili, dicoscorso difficile per chi decide di vivere per strada al di fuoir e al di sopra di tutto e tutti, purtroppo.
E quindi ci sono episodi di disinteresse del prossimo, ma anche di alternative in certi casi.
Il caso di Gallarate con prese di posizioni diametralmente opposte, dimostra quanto sia difficile per gli operatori di Polizia, Locale e non, intervenire per fare opera di convincimento a stare nelle regole civili, e ci riferiamo al video che sta girando ripreso pure da organi nazionali, nel caso Sky,https://tg24.sky.it/cronaca/2020/07/10/gallarate-arresto-polizia-locale-video, in cui si vede parte dell’intervento della Polizia Locale.
“Il video che è stato pubblicato mostra solo le fasi finali di un episodio molto concitato. Posso solo dire che siamo interventi su chiamata. Era stato richiesto il nostro intervento per una persona sospetta che sembrava stesse per urinare contro un portone, siamo molto impegnati in questo tipo di interventi a tutela del decoro pubblico. Quando gli agenti sono arrivati hanno dovuto far fronte alle escandescenze dell’uomo, che era in stato di ebbrezza e aveva già dato problemi in passato, tanto che è stato necessario l’intervento di una seconda pattuglia per immobilizzarlo. Poi non spetta a me dire chi ha ragione e chi ha torto, sarà un’indagine a stabilirlo”, dichiara Lotito, l’uomo avrebbe “già dato problemi in passato”.
Il covid sta mietendo vittime eccellenti nel campo dell’imprenditoria. E non ha risparmiato neanche lo storico marchio Harley Davidson di Milwaukee che ha annunciato il taglio di 700 posti di lavoro in tutto il mondo, dei quali 500 entro la fine del 2020 su un totale di circa 5.300 dipendenti. Immediate le dimissioni del direttore finanziario della casa costruttrice di moto John Olin che ha lasciato il suo ruolo dopo 17 anni. La Harley Davidson era stata chiusa nel periodo del lock down, chiudendo anche i suoi 698 concessionari nel mondo, a causa delle misure varate per arginare la diffusione del coronavirus. Alla riapertura l’azienda aveva annunciato una produzione ridotta, e come si legge sul Wall Street Journal una dichiarazione di Beth Truett direttore del prodotto: “Stiamo usando il tempo a disposizione per aggiustare il tiro e riorientare la società in modo da riportare Harley-Davidson a essere uno dei brand più desiderati al mondo”
Arresto a Verona, Fsp Polizia: “Ricerca spasmodica di similitudini inesistenti. Colleghi impeccabili, basta caccia alle streghe da chi non sa nulla di sicurezza”
“L’immotivata attenzione mediatica per l’arresto operato da alcuni colleghi a Verona dimostra come siano sempre attivi coloro che praticano una odiosa caccia alle streghe nei confronti delle forze dell’ordine, pronti ad alzare inutili polveroni pur di delegittimare il loro operato e di insinuare dubbi non solo sulla professionalità del personale, ma anche sulla correttezza e sulle doti umane di donne e uomini in divisa. Non se ne può più della spasmodica ricerca di similitudini inesistenti con vicende che nulla hanno a che vedere con la Polizia italiana. I poliziotti che hanno fatto quell’arresto a Verona hanno agito in maniera impeccabile, l’arrestato non ha avuto alcuna conseguenza se non quella di essere giustamente arrestato, la correttezza dei poliziotti è stata sugellata dal giudice che ha fatto la convalida, e sarebbe davvero ora che chi non capisce assolutamente nulla di come si effettua un intervento di polizia tacesse, invece di mettere in discussione professionisti che operano per il bene degli altri e non per ammazzare o torturare la gente. Chi ha girato quell’inutile e insulso video pensava di ‘incastrare’ i colleghi, forse impressionato dalle grida e dagli insulti di una persona fuori controllo come noi purtroppo ne vediamo fin troppi. Ma ha solo consentito a tutti di vedere che i poliziotti hanno eseguito l’arresto in perfetta sicurezza, agendo con non comune freddezza e tranquillità. La sicurezza è una cosa seria, e i poliziotti italiani danno lezioni a mezzo mondo. Invece di cercare il caso che non esiste, gli si dica grazie e si taccia. Dopodichè, se video degli arresti si devono girare, dovremmo poterli fare noi grazie alle telecamere su auto e divise che però, ovviamente, non abbiamo”.
E’ il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo l’arresto di un 46enne ubriaco avvenuto a Verona di cui si è discusso dopo un video girato da un cittadino.
“Di Maio, macchietta internazionale, incontra Draghi e con cipiglio che farebbe invidia a Lapalisse, fa sapere che lui incontra tante persone: come fosse al bar a Pomigliano d’Arco con gli amici di gioventù. Il problema è il contenuto dei suoi colloqui, il mandato ricevuto, il motivo della segretezza dell’incontro con Draghi. C’è uno streaming? Di Maio venga a riferire in Parlamento dell’incontro, del contenuto dei colloqui, della posizione eventualmente spesa in nome e per conto dell’Italia. L’anima grillina è già stata venduta ai cinesi e ai salotti europei, ma l’Italia e la sua economia non sono nella disponibilità di Di Maio, piazzista a buon mercato di ogni bene e valore che possiede”.Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FDI in commissione Esteri.
Certe volte la realtà supera la fantasia: e’ il caso che andiamo a raccontare.
Ci sono giunte segnalazioni di utenti che avrebbero intenzione di saldare qualche debito con Equitalia e si sono imbattuti in una storia incredibile.
Parliamo di un sito istituizionale, quello di Equitalia, https://www.orari-di-apertura.it/equitalia-varese.htm
E’ noto a tutti che la strada più veloce per trovare un’indicazione, e’ ricorrere a internet e cercare come abbiamo fatto noi, quello che si cerca: nel caso specifico
” equitalia varese”.
La risposta di Google, e’ duplice:
Massoneria e Solidarietà
Quando si parla di massoneria esiste sempre tanta curiosità per quello che erroneamente ancora oggi si crede sia una associazione carbonara ombreggiata da quel lato oscuro che la circonda. Purtroppo è tutto frutto di luoghi comuni e di tanta poca informazione, anche il più delle volte quando se ne parla si percepisce curiosità ma immediato giudizio. Di fatto se è vero che logge deviate hanno inquinato determinati valori, oggi la massoneria ha la volontà di uscire allo scoperto. Libertà, Fratellanza, Uguaglianza sono i tre principi fondanti comuni a qualunque obbedienza, ma è altrettanto vero che la massoneria nasce e si tramanda anche con un forte spirito di solidarietà. Solidarietà verso i più poveri, verso i più bisognosi.
E mai come in questo periodo post covid questo bisogno di solidarietà si è fatto sentire.
In una trasmissione pubblicata su youtube, per chi volesse saperne di più, il Gran Maestro Aggiunto Claudio Bonvecchio, conferenziere e docente univeristario discorre con il Gran Maestro Onorario Franco Rosso di solidarietà, massoneria, storia, e filantropia, un dialogo che val la pena di ascoltare
https://www.youtube.com/watch?v=JMEWcMae2RQ&feature=youtu.be
La testimonianza di Alessandro Pozzi, già eletto consigliere comunale a Ferno nella lista di Fratelli d’Italia, resa durante un’udienza del troncone di processo contro la ‘ndrangheta di Lonate/Ferno in corso a Busto Arsizio, è stata giudicata menzognera dal pubblico ministero Alessandra Cerreti.
Un anno fa la Giunta di Ferno era finita nel ciclone di una operazione della magistratura contro la locale di ‘ndrangheta di Lonate-Legnano” e in quella vicenda giudiziaria il consigliere comunale Alessandro Pozzi era stato considerato come una delle vittime di una tentata estorsione..
“Il consigliere comunale di Ferno Alessandro Pozzi non è più iscritto al partito. Lo è stato in passato, ma poi non ha rinnovato l’iscrizione – queste le parole del portavoce provinciale Andrea Pellicini – Fratelli d’Italia non ha quindi nulla a che fare con questa indagine. Mentre auguro a Pozzi di chiarire in fretta la sua posizione, ribadisco massima fiducia nell’operato della magistratura”.
Dopo che nel luglio del 2019 era finito in manette Enzo Misiano, l’altro consigliere fernese di Fratelli d’Italia accusato di essere il referente politico dei “calabresi”, che da quasi un ventennio era impiegato nell’amministrazione di comuni come Cardano al Campo, Lonate Pozzolo e dello stesso comune di Ferno, ora Pozzi, dopo essere stato ascoltato come testimone nel processo Krimisa bis che si sta svolgendo a Busto Arsizio, è stato accusato del Pubblico ministero Alessandra Cerreti di falsa testimonianza.
Secondo il Pubblico ministero Alessandra Cerreti la testimonianza resa da Pozzi e da alcuni altri testi sarebbe stata falsata.
Da parte sua il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini ha precisato che “Il consigliere comunale di Ferno Alessandro Pozzi non è più iscritto al partito. Lo è stato in passato, ma poi non ha rinnovato l’iscrizione. FdI non ha quindi nulla a che fare con questa indagine. Mentre auguro a Pozzi di chiarire in fretta la sua posizione, ribadisco massima fiducia nell’operato della magistratura».