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Australia, surfista 17enne ucciso da uno squalo

Australia, surfista 17enne ucciso da uno squalo. La tragedia in una spiaggia sulla costa nord del New South Wales. Il ragazzo è stato aggredito a una gamba

 

I compagni di surf hanno tentato disperatamente di soccorrerlo. Mentre il teenager veniva aggredito sotto gli occhi degli amici in mare. È morto così, oggi, un surfista di 17 anni, attaccato da uno squalo nei pressi di una rinomata spiaggia vicino a Wilsons Headland, vicino a Wooli Beach, vicino a Grafton poco prima delle 14.30 (ora locale). Portato a riva, è stato subito soccorso dai paramedici è morto poco dopo. Il ragazza, era stato sbranato a una gamba e aveva perso immediatamente molto sangue. Le spiagge della zona tra cui Wooli, Diggers Camp e Minnie Water sono state chiuse e le acque sono pattugliate alla ricerca dello squalo. Un rapporto sulla morte dell’adolescente sarà preparato per il coroner. La spiaggia di Wooli è un tratto di sabbia di 3 km tra il fiume Wooli Wooli e l’oceano. L’ultimo attacco arriva una settimana dopo la morte di un uomo di 34 anni sbranato da uno squalo durante la pesca subacquea al largo dell’isola di Fraser nel Queensland. Questo tipo di attacco è molto raro, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” gli squali in Australia prendono molto raramente i nuotatori se non superano i limiti nelle zone consentite. L’episodio potrebbe ricordare a qualcuno il film “Lo Squalo”, continua Giovanni D’Agata, ma in realtà questi pesci di solito non attaccano l’uomo, anzi, cercano di evitarlo, e in mancanza di “provocazioni” è estremamente raro che attacchino. Gli squali non rappresentano una minaccia ed è essenziale cambiare la percezione e l’immagine che abbiamo di loro come simbolo di terrore. E, ancor più importante, ad aumentare i rischi è in buona parte il comportamento umano. “Mano a mano che in tutto il mondo cresce il numero di persone interessate a fare attività ricreative in mare dobbiamo aspettarci un conseguente aumento di incidenti”, spiega l’International Shark Attack File nel suo report del 2017. Al contrario sono gli squali a dover temere gli uomini. Nel 2017 i ricercatori hanno stimato che ogni anno nel mondo vengono uccisi 100 milioni di squali pari una percentuale della popolazione totale compresa tra il 6,4 e il 7,9%. Un tasso di mortalità che i biologi giudicano insostenibile.

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Immersione da brividi con gli squali mako in Honduras: le riprese ravvicinate del campione di sub Michele Giurgola

Immersione da brividi con gli squali mako in Honduras: le riprese ravvicinate del campione di sub Michele Giurgola medaglia d’oro ai campionati del Mondo di apnea in “assetto costante con monopinna”. Il messaggio ecologista ai giovani. “In immersione in Honduras ho avuto l’incontro più emozionante della vita: quella con gli squali mako! Un’esperienza anche più bella dei record fatti in carriera!”. E di record, Michele Giurgola, l’uomo che nuota con gli squali, ne ha fatti tanti. Nato a Tricase (nel Leccese) il 3 settembre 1979, è un apneista italiano di fama mondiale. Ha infatti stabilito numerosi primi posti in varie discipline dell’apnea, a partire dalla medaglia d’oro ai campionati del Mondo di apnea in “assetto costante con monopinna“, vinta a Ischia nel 2015. In quell’occasione, Michele scese a 103 metri di profondità! Da sempre, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la passione per il mare lo ha spinto verso l’apnea in tutte le sue discipline, fino a farlo diventare atleta della Nazionale Italiana. Ma è anche un grande appassionato di pesca subacquea. E’ uno degli atleti al mondo che si spinge più a fondo, oltre i 50 metri, realizzando catture spettacolari. Ecco il video: ttps://youtu.be/JZ52_c2UCn0

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Lombardia: superata la soglia di allarme ozono

Il forte irraggiamento solare dei giorni scorsi ha favorito l’incremento delle concentrazioni di ozono, che ieri in provincia di Como hanno superato per la prima volta nell’anno la soglia di allarme (massima media oraria di 240 microgrammi/metrocubo), raggiungendo la concentrazione media oraria di 242 µg/m3  nella stazione di Erba.

La soglia di informazione  (media oraria di 180 µg/m3) è stata oltrepassata anche nelle province di Lecco (con una massimo di 210 µg/m3  a Perledo), Lodi (con un massimo di 194 µg/m3  a Bertonico), Monza con un massimo di 192 µg/m3  a  Meda), Varese (con un massimo di 191 µg/m3  a Saronno Santuario), Bergamo (con un massimo di 185 µg/m3  nella stazione di Bergamo Meucci e a Calusco d’Adda), Cremona (181 µg/m3 a Crema).

Valori inferiori, ma prossimi alla soglia di informazione, in Provincia di Milano (max 174 µg/m3 a Arconate), Mantova (173 µg/m3  a Ponti sul Mincio), Brescia (170 µg/m3  nella stazione di Brescia Villaggio Sereno),  Pavia  (163 µg/m3 a Pavia Folperti). Valori più bassi in provincia di Sondrio con un massimo di 139 µg/m3 a Morbegno.  

Per oggi, le condizioni meteorologiche si manterranno parzialmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti atmosferici, ma le temperature torneranno a crescere i prossimi giorni e, fino ad almeno la giornata di venerdì, fanno prevedere possibili ulteriori superamenti.

Per minimizzare gli effetti dell’ozono sulla salute, in particolare nei soggetti più a rischio come bambini, anziani o persone con problemi respiratori, è consigliabile evitare il più possibile le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. Utile anche una dieta ricca di sostanze antiossidanti a base di frutta o verdura di stagione. Per approfondimenti, sul sito Arpa Lombardia sono disponibili l’INFORMATIVA OZONO e i dati registrati quotidianamente dalla rete di monitoraggio qualità dell’aria

 

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Twitter in stato di shock dopo il post della foto del pipistrello “a misura d’uomo” diventata virale.

Twitter in stato di shock dopo il post della foto del pipistrello “a misura d’uomo” diventata virale. La fotografia di un “pipistrello di dimensioni umane” è in realtà reale. Ecco il video Notizie non verificate e innumerevoli post sui social media hanno collegato la pandemia di coronavirus in corso con i pipistrelli. Mentre il dibattito sull’origine del virus continua, l’immagine di un pipistrello “a misura d’uomo” delle Filippine diventa virale su Internet. Un utente di Twitter ha pubblicato una foto e ha scritto: “Ricordi quando ti ho detto che tutte le Filippine avevano pipistrelli a misura d’uomo? Sì, era di questo che parlavo.”. Bene, un’altra fotografia virale di un pipistrello davvero gigantesco sta facendo il giro su Twitter. L’immagine, presa d’assalto su Internet, mostra un pipistrello “a misura d’uomo” appeso a testa in giù, lasciando francamente tutti sbalorditi.  Gli utenti hanno commentato il post e hanno cercato di condividere informazioni sul mammifero gigante. Tuttavia, molti sono ancora confusi sul fatto che l’animale sia un pipistrello o qualcos’altro. La foto in realtà è reale ed è di una volpe volante, conosciuta come “pipistreloi della frutta”, un mammifero in via di estinzione che si trova nelle Filippine, di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 259 e 340 mm, la lunghezza dell’avambraccio tra 179 e 220 mm, la lunghezza delle orecchie tra 28 e 57 mm, un’apertura alare fino a 1,5 m e un peso fino a 1,1 Kg.. Non sono noti per essere una minaccia per l’uomo. La loro dieta consiste principalmente di fichi e altri frutti. La volpe volante gigante incoronata d’oro è endemica nelle Filippine. Preferisce le aree disabitate dall’uomo. Si rifugia sopra grandi alberi spogliati del fogliame, dove forma colonie rumorose di diverse migliaia di individui che è facile vedere alzarsi in volo in grandi stormi verso l’ora del tramonto quasi oscurando il cielo. Può volare giornalmente per oltre 50 km per raggiungere località dove nutrirsi, solitamente verso il tramonto per poi tornare ai siti di riposo prima dell’alba. Effettua migrazioni stagionali legate alla disponibilità di frutta. In alcune parti del suo areale è cacciato intensamente per la sua carne.. Mentre le immagini sono davvero reali, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, possono ancora dare una prospettiva leggermente irrealistica su quanto siano grandi questi pipistrelli giganti, dato che i post sui social media li hanno etichettati come “a misura d’uomo”. Questa specie è diffusa in Indocina, Sumatra, Giava, Borneo, Isole della Sonda e nell’Arcipelago delle Filippine. Vive nelle foreste primarie, secondarie e mangrovie, ma anche frutteti e piantagioni di Palma da Cocco, fino a 1.250 metri di altitudine. Ecco il video: https://youtu.be/sqhjum5r4ig

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Grandi squali bianchi banchettano con un delfino – VIDEO

Grandi squali bianchi banchettano con un delfino – VIDEO Grandi squali bianchi banchettano con un delfino. La scena è stata ripresa sulle coste della California con i bagnanti vicini al luogo del banchetto – VIDEO La crudeltà della natura riassunta in questo breve video ripreso il 15 giugno 2020 nei pressi di una spiaggia della California, USA. Nella clip ripresi da un drone due grandi squali bianchi si nutrono di un delfino morto. La scena è stata filmata, con i bagnanti vicini apparentemente ignari di quanto si stava consumando nei pressi. Nel video si vede il mammifero già morto, circondato prima da uno e poi dall’altro squalo che a turno se ne nutrono. Il video pubblicato su Youtube, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventato subito virale e ha suscitato le reazioni degli utenti che hanno sottolineato la crudeltà della “legge della giungla”. “È la natura”, ha scritto un utente. “È una scena molto triste da vedere”, gli ha fatto eco un altro. Ecco il video: https://youtu.be/59j7GSm0zTQ

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Le tartarughe scelgono il Salento e la Puglia per nidificare

Le tartarughe scelgono il Salento e la Puglia per nidificare. Scoperto a Porto Cesareo in provincia di Lecce nido di tartaruga marina Caretta caretta. Si tratta del primo nido scoperto nel Mar Jonio questo 2020. Ora è monitorato H24.

Le tartarughe hanno nidificato sulle spiagge del Salento in zone vicine a quelle frequentate dai bagnanti e Porto Cesareo (Lecce) e il mar Jonio si confermano luogo ideale per deporre le uova dalle tartarughe marine Caretta caretta. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina quando il gestore di un lido balneare “Le Dune” di Porto Cesareo si è accorto della presenza di un nido posto tra il lido e la spiaggia libera. L’esercente ha immediatamente contattato la Guardia Costiera e sul posto sono giunti gli operatori dell’Amp (Aree marine protette) e dell’Ufficio locale marititmo. Le uova di tartaruga marina Caretta caretta sono state prontamente messe in sicurezza prima dell’arrivo dei bagnati per evitare che inavvertitamente qualcuno potesse calpestare il nido distruggendolo irreparabilmente. Gli operatori dell’AMP hanno installato un sistema di videosorveglianza e nelle prossime ore verrà potenziato il servizio di monitoraggio per evitare manomissioni e furti. Si tratta del primo avvistamento dell’anno sulle coste del Salento e in generale in tutto il Mar Jonio. Il ritrovamento dei due nidi di tartarughe Caretta caretta è una notizia accolta con molta felicità da parte di Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” poiché il Salento e la Puglia stanno diventando un ambiente privilegiato per la nidificazione delle Caretta Caretta. Invitiamo pertanto i bagnanti a fare attenzione quando si recano in spiaggia e a segnalare la presenza di ogni eventuale nidificazione. La Caretta caretta, pur essendo la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo, è fortemente minacciata in tutto il bacino ed è al limite dell’estinzione nelle acque italiane. Chi dovesse trovare nidi di tartaruga marina lungo le spiagge può chiamare la Guardia Costiera al numero 1530 o in alternativa avvisare il 112.

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Olbia, Eurocargo Valencia si incaglia all’ingresso del porto.

Olbia, Eurocargo Valencia si incaglia all’ingresso del porto. In soccorso della nave i rimorchiatori Moby.  Danni milionari agli allevamenti di cozze

Una nave della flotta Grimaldi, la Eurocargo Valencia, si è incagliata all’ingresso del porto di Olbia in un’area in cui ci sono coltivazioni di cozze. Un primo intervento di soccorso è stato tentato con il rimorchiatore Moby “Mascalzone scatenato”, che da solo non è riuscito a soccorrere il ferry. Sul posto si è portato un altro rimorchiatore, il “Vincenzo Onorato”. Ingenti, secondo le agenzie di stampa, i danni alle coltivazioni. Nessun ferito a bordo e nessun danno di rilievo. La nave lunga 195.92 metri, costruita nel 1999 e registrata nel porto di Palermo, si è adagiata su un fondale sabbioso davanti all’ingresso del porto industriale nella posizione 40° 55′ 31.26″ N, 9° 31′ 48.68″ E come riporta MarineTraffic Terrestrial Automatic Identification System e non crea problemi alla navigazione delle navi passeggeri. A bordo anche l’armatore Achille Onorato. L’incidente di questa mattina nello specchio d’acqua antistante il molo Cocciani, nel porto di Olbia, all’Eurocargo Valencia della Grimaldi Lines, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rischia di provocare danni milionari agli allevamenti di cozze. Complice il forte vento, ma non si esclude nemmeno un’avaria, la nave è finita su una secca di sabbia ampliatasi di recente per cause naturali. Il ferry arrivava da Livorno e avrebbe dovuto ormeggiare alle 4 e ripartire dopo tre ore. La nave merci seguiva un proprio percorso e non risultano ufficialmente danni, ma alcuni soci del Consorzio miticoltori di Olbia dichiarano di aver perso tutta la produzione pronta per la vendita dei prossimi mesi. Sull’incidente sta indagando la Capitaneria di porto.

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Shark attack: Australia, sub ucciso da squalo

Shark attack: Australia, sub ucciso da squalo. Quarto attacco mortale da inizio anno nonostante il lockdown. La vittima, 36 anni, stava pescando sott’acqua nella zona di Fraser Island

L’Australia si conferma una meta a rischio per gli attacchi di squali sugli uomini. È vero, i più non sono letali, ma anche oggi, poco prima delle 14.00, ora australiana, un sub è morto dopo essere stato attaccato da uno squalo mentre pescava sott’acqua al largo di Fraser Island, nella costa orientale dell’Australia. L’uomo, un 36enne, è stata morso a una gamba nelle acque di Indian Head, località turistica di Fraser Island un’isola a circa 400 chilometri a nord di Brisbane. Nonostante l’intervento di un’infermiera e un medico he si trovavano in spiaggia e che hanno fornito il primo soccorso prima dell’arrivo dell’eliambulanza non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate, secondo quanto comunicato dalla polizia. Nonostante il lockdown, quello odierno è il quarto attacco fatale di uno squalo in Australia dall’inizio dell’anno. Il sindaco di Fraser, George Seymour, ha dichiarato che è stata una “giornata tremendamente triste per la nostra comunità”. Una nuova conferma della pericolosità delle acque australiane e, quindi, della necessità di prestare la massima attenzione da parte di chi viaggia nelle località dove c’è meno vigilanza e decide di fare una battuta di pesca subacquea o surfare, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.

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Zoo Zurigo, una collaboratrice di 55 anni è stata sbranata da una tigre

Aggiornamento incidente Zoo Zurigo, una collaboratrice dello zoo di 55 anni è stata sbranata da una tigre. I soccorritori hanno tentato di rianimarla, ma non c’è stato niente da fare.Il Ministero pubblico zurighese ha aperto un’inchiesta.

Una guardiana dello zoo di Zurigo è stata attaccata e ferita a morte da una tigre. Le autorità zurighesi hanno chiarito le circostanze dell’incidente avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 13.30, nella struttura cittadina. La polizia e i soccorritori sono intervenuti rapidamente sul posto, mentre il team preposto alle emergenze della struttura è riuscito ad allontanare l’animale dalla 55enne. Nonostante i disperati tentativi di rianimazione, la donna è deceduta sul posto a causa delle gravi ferite riportate. L’esatta dinamica dei fatti, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è al vaglio del Ministero pubblico zurighese. All’inchiesta collaborano la Polizia della Città di Zurigo e gli esperti forensi e di medicina legale. È stato istituito un team di assistenza per i dipendenti dello zoo, ma anche per i visitatori che hanno assistito all’attacco. A quanto pare la tigre non era mai stata protagonista di particolari episodi di aggressività.

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Nel video amatoriale falco pescatore sorvola la spiaggia con un pesce di grossa taglia.

Nel video amatoriale falco pescatore sorvola la spiaggia con un pesce di grossa taglia. È diventato virale il video di Ashley White, del Tennessee che  ha filmato dal suo appartamento al 17 ° piano, un uccello che sorvolava la spiaggia di Myrtle Beach, nella Carolina del Sud, tenendo un enorme pesce con gli artigli. Identificato come falco pescatore, il rapace ha catturato un “grande sgombro spagnolo” che cerca di fuggire contorcendosi. La scena sorprendente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ripresa il 22 giugno e pubblicata sui social network, ha stupito più di un utente. Ecco il video https://youtu.be/cu7osdyP6lI