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Caro-prezzi estivo post emergenza “Covid-19”: ad Alimini Otranto parcheggio a 10 euro

Caro-prezzi estivo post emergenza “Covid-19”: ad Alimini Otranto parcheggio a 10 euro. Lo “scontrino” del “Lido 2 Mori” corre sui social ed indigna. Lo “Sportello dei Diritti” ci auguriamo sia un colpo di sole del gestore, altrimenti intervengano le autorità per verificare eventuali speculazioni

Lockdown e ripresa delle attività non possono far assolutamente paio con aumento sconsiderato dei prezzi perché in questo modo a pagare, nel vero senso della parola, saranno soprattutto i consumatori quando, a dire il vero, ci sono tante aziende, anche quelle del settore turismo, un comparto tra i più colpiti dalla crisi, che stanno cercando di riprendersi facendo degli sforzi encomiabili, nel tentativo di mantenere le stesse tariffe “pre lockdown” per incentivare prenotazioni e consumi così come abbiamo avuto modo di appurare anche nel Salento. Proprio per questo noi dello “Sportello dei Diritti” siamo molto attenti a segnalare anche solo eventuali possibili speculazioni di quei pochi che possono colpire indirettamente gli sforzi delle tante imprese di cui parlavamo o a rilanciare quanto denunciato dai cittadini anche solo per tentare una moral suasion verso chi ritiene che alzare i prezzi in una fase così delicata per la nostra economia sia il modo più semplice per mantenere intatti i propri utili, ove non sia possibile un intervento diretto delle autorità deputate ai controlli. Proprio per questo, riteniamo opportuno rilanciare quanto sta girando sui social da qualche giorno: l’immagine di uno scontrino che indica chiaramente il Lido 2 Mori di Alimini ed il prezzo per il parcheggio: ben 10 euro compreso Iva. Una foto che sta sollevando un’ondata d’indignazione e che, si augura Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresenti solo un abbaglio dei primi caldi estivi. In caso contrario, è bene che intervenga in primo luogo la Guardia di Finanza per verificare se la condotta tenuta dall’impresa in questione sia “regolare” o se un prezzo così altro e che fino a ieri era assolutamente considerato fuori “mercato”, possa essere considerata una scelta aziendale adeguata e legittima.

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Cronaca

Salento: i fenicotteri tornano nella Salina – VIDEO

Salento: i fenicotteri tornano nella Salina – VIDEO Il Salento continua a rivelarci spettacoli incredibili che raramente accadono nell’area del Mediterraneo e ci riportano in posti esotici, quasi a volerci ricordare di quanto sia importante la preservazione e la protezione di un ambiente che non si vuole fare sopraffare dall’avanzata spietata delle attività umane. Questa volta in un video ed originalissimo, fatto da turisti, alle famose “Saline dei Monaci” in località Torre Colimena, nel Salento, al confine tra le provincie di Lecce e Taranto, alcuni degli ospiti d’eccezione che tanto fanno parlare di loro. Eccola la “passeggiata” di centinaia fenicotteri rosa che solcano le acque dell’oasi naturale. Spettacolare video di una estate salentina. E non possiamo non ringraziarli, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, per averlo voluto condividere con noi e con tutti coloro che amano il mare e l’ambiente e vogliono proteggerli dalle insidie dell’uomo cui sono sottoposti per poter ammirare anche nel futuro spettacoli mirabolanti e meravigliosi come quello accaduto poco al di quà delle acque antistanti la costa salentina. Infatti, Torre Colimena è un piccolo Borgo immerso nella Riserva Naturale della Salina Monaci. Si tratta di una frazione balneare del comune di Manduria, in provincia di Taranto, apprezzatissima per il suo mare e per la splendida natura che la circonda. Offre ampie spiagge libere (punta prosciutto) e non affollate, percorsi naturalistici e culturali, sagre con prodotti tipici e servizi di ogni genere; in particolare la zona di Torre Colimena è un posto ideale per vivere un’esperienza soli o accompagnati dalle vostre famiglie, offrendo svago e relax a pochi passi dal mare, in un ambiente d’altri tempi, abbracciati da una natura incontaminata. Ecco il video: https://youtu.be/N5yHIaSBkLc

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Consumatori

Residui di pesticidi nell’acqua Evian.

Residui di pesticidi nell’acqua Evian. Diversi ricercatori hanno trovato residui di clorotalonil nella famosa acqua elvetica. La concentrazione della sostanza è tuttavia di molto inferiore ai limiti legali e non è quindi nociva per la salute. Lo Sportello dei Diritti: “Scoperta preoccupante”

Nemmeno l’acqua di Evian, considerata così pura da essere utilizzata dai ricercatori come base di riferimento, è esente da contaminazioni. Ricercatori hanno infatti trovato residui di clorotalonil, un pesticida vietato in alcuni stati UE dall’inizio dell’anno, nell’acqua. Lo scrive oggi la SonntagsZeitung. La concentrazione di clorotalonil, è tuttavia di molto inferiore ai limiti legali e non è quindi nociva per la salute. Roman Wiget, un esperto citato dal domenicale svizzero tedesco si è detto preoccupato dai risultati delle analisi. «Il fatto che anche le sorgenti di Evian nelle Alpi francesi, poco influenzate dall’uomo, contengano residui di pesticidi è allarmante poiché mostra che queste sostanze sono manipolate in modo troppo negligente», ha affermato al domenicale. Tale scoperta, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è però significativa poiché l’acqua di Evian proveniente dal cuore delle Alpi francesi è considerata pura. Il clorotalonil è una sostanza attiva autorizzata dagli anni ‘70 nei fungicidi e impiegata nella produzione cerealicola, nell’orticoltura, nella viticoltura e nella produzione di piante ornamentali. La sostanza madre clorotalonil è stata recentemente valutata come probabilmente cancerogena. Non è auspicale la presenza di prodotti di degradazione di sostanze probabilmente cancerogene nell’acqua potabile. A lungo termine, queste sostanze possono essere rilevate solo in concentrazioni minime. I fornitori di acqua, devono garantire che vengano trovate soluzioni sostenibili per garantire il rispetto dei requisiti di legge. Tuttavia I consumatori possono continuare a consumare acqua potabile in cui sono stati rilevati i prodotti di degradazione del clorotalonil.

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Cronaca

Si gettano nel mare per salvare un bambino: muoiono annegate 11 persone in Egitto

Si gettano nel mare per salvare un bambino: muoiono annegate 11 persone in Egitto. La tragedia nel mare di in una spiaggia ad Alessandria chiusa per il Coronavirus. Le persone in spiaggia in barba al lockdown, sono annegate tentando di salvare il bambino in acqua

 

Undici persone sono morte annegate nel mare di una spiaggia di Alessandria in Egitto. La tragedia è avvenuta venerdì. I loro corpi sono stati recuperati dopo ore di ricerche. Secondo le ricostruzioni, i bagnanti sono scesi venerdì sulle spiagge egiziane malgrado il coronavirus, sfidando un ordine statale, quando alla vista di un bambino che minacciava di affogare nel mare, diverse persone sono saltate in acqua per salvarlo. Undici sarebbero annegati nel tentativo di salvarlo. A riferirlo il quotidiano egiziano Al-Ahram sabato. Le spiagge di Alessandria sono attualmente chiuse per prevenire la diffusione del coronavirus. Secondo i resoconti dei media locali, attualmente non ci sono bagnini. Molti residenti attualmente non hanno rispettato le norme a causa delle alte temperature e hanno continuato a scendere sulle spiagge. La spiaggia nel quartiere Al Ajami di Alessandria, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è nota per le sue forti correnti. Negli ultimi anni, le autorità hanno ripetutamente bloccato la sezione di mare per un breve periodo a causa dell’annegamento delle persone.

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Consumatori

Allergene non dichiarato: Migros richiama il prodotto Tondelli di riso integrale

Allergene non dichiarato: Migros richiama il prodotto Tondelli di riso integrale. Allerta anche per frontalieri italiani.

 

“Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche al latte”. Con questa motivazione Migros ha richiamato il seguente articolo:

Nome: Tondelli di riso integrale           

Numero d’articolo: 1042.197

Data minima di conservabilità (= «da consumare preferibilmente entro il»): Tutti

Il prodotto interessato era in vendita nelle filiali Migros di tutta la Svizzera e su LeShop ed è già stato rimosso dagli scaffali. In occasione di un controllo, nell’articolo «Tondelli di riso integrale», evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata riscontrata la presenza di latte. I clienti affetti da allergia al latte e/o intolleranza al lattosio sono pregati di non consumare questo prodotto. L’allerta, è rivolta anche ai numerosi frontalieri italiani.

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Ambiente

Australia, surfista 17enne ucciso da uno squalo

Australia, surfista 17enne ucciso da uno squalo. La tragedia in una spiaggia sulla costa nord del New South Wales. Il ragazzo è stato aggredito a una gamba

 

I compagni di surf hanno tentato disperatamente di soccorrerlo. Mentre il teenager veniva aggredito sotto gli occhi degli amici in mare. È morto così, oggi, un surfista di 17 anni, attaccato da uno squalo nei pressi di una rinomata spiaggia vicino a Wilsons Headland, vicino a Wooli Beach, vicino a Grafton poco prima delle 14.30 (ora locale). Portato a riva, è stato subito soccorso dai paramedici è morto poco dopo. Il ragazza, era stato sbranato a una gamba e aveva perso immediatamente molto sangue. Le spiagge della zona tra cui Wooli, Diggers Camp e Minnie Water sono state chiuse e le acque sono pattugliate alla ricerca dello squalo. Un rapporto sulla morte dell’adolescente sarà preparato per il coroner. La spiaggia di Wooli è un tratto di sabbia di 3 km tra il fiume Wooli Wooli e l’oceano. L’ultimo attacco arriva una settimana dopo la morte di un uomo di 34 anni sbranato da uno squalo durante la pesca subacquea al largo dell’isola di Fraser nel Queensland. Questo tipo di attacco è molto raro, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” gli squali in Australia prendono molto raramente i nuotatori se non superano i limiti nelle zone consentite. L’episodio potrebbe ricordare a qualcuno il film “Lo Squalo”, continua Giovanni D’Agata, ma in realtà questi pesci di solito non attaccano l’uomo, anzi, cercano di evitarlo, e in mancanza di “provocazioni” è estremamente raro che attacchino. Gli squali non rappresentano una minaccia ed è essenziale cambiare la percezione e l’immagine che abbiamo di loro come simbolo di terrore. E, ancor più importante, ad aumentare i rischi è in buona parte il comportamento umano. “Mano a mano che in tutto il mondo cresce il numero di persone interessate a fare attività ricreative in mare dobbiamo aspettarci un conseguente aumento di incidenti”, spiega l’International Shark Attack File nel suo report del 2017. Al contrario sono gli squali a dover temere gli uomini. Nel 2017 i ricercatori hanno stimato che ogni anno nel mondo vengono uccisi 100 milioni di squali pari una percentuale della popolazione totale compresa tra il 6,4 e il 7,9%. Un tasso di mortalità che i biologi giudicano insostenibile.

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Ambiente

Immersione da brividi con gli squali mako in Honduras: le riprese ravvicinate del campione di sub Michele Giurgola

Immersione da brividi con gli squali mako in Honduras: le riprese ravvicinate del campione di sub Michele Giurgola medaglia d’oro ai campionati del Mondo di apnea in “assetto costante con monopinna”. Il messaggio ecologista ai giovani. “In immersione in Honduras ho avuto l’incontro più emozionante della vita: quella con gli squali mako! Un’esperienza anche più bella dei record fatti in carriera!”. E di record, Michele Giurgola, l’uomo che nuota con gli squali, ne ha fatti tanti. Nato a Tricase (nel Leccese) il 3 settembre 1979, è un apneista italiano di fama mondiale. Ha infatti stabilito numerosi primi posti in varie discipline dell’apnea, a partire dalla medaglia d’oro ai campionati del Mondo di apnea in “assetto costante con monopinna“, vinta a Ischia nel 2015. In quell’occasione, Michele scese a 103 metri di profondità! Da sempre, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la passione per il mare lo ha spinto verso l’apnea in tutte le sue discipline, fino a farlo diventare atleta della Nazionale Italiana. Ma è anche un grande appassionato di pesca subacquea. E’ uno degli atleti al mondo che si spinge più a fondo, oltre i 50 metri, realizzando catture spettacolari. Ecco il video: ttps://youtu.be/JZ52_c2UCn0

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Cronaca

Effetti indesiderati di tipo neuropsichiatrico, Aifa segnala medicinali a base di montelukast

Effetti indesiderati di tipo neuropsichiatrico, Aifa segnala medicinali a base di montelukast

                             

Montelukast è un principio attivo contenuto nei medicinali indicati per il trattamento dell’asma. L’uso è previsto sia negli adulti che nei bambini. In questo ultimo caso, i prodotti a base di montelukast possono essere utilizzati anche per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale nei pazienti in cui montelukast è indicato per l’asma. Proprio in merito a questo principio attivo, le aziende titolari dell’Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) dei medicinali a base di montelukast, in accordo con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), hanno diramato una nota con l’intenzione di richiamare l’attenzione di pazienti e operatori sanitari sugli effetti indesiderati di tipo neuropsichiatrico che possono manifestarsi a seguito dell’assunzione di montelukast. Più nel dettaglio. Nello specifico, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’Aifa sottolinea che «gli effetti indesiderati neuropsichiatrici sono noti e menzionati nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp) delle specialità a base di montelukast. Questi effetti indesiderati scompaiono generalmente dopo la sospensione del trattamento. Ciò nonostante sono stati riportati dei casi nei quali gli effetti neuropsichiatrici osservati non sono stati prontamente collegati all’uso di montelukast, con conseguente ritardo nella rivalutazione della prosecuzione o meno del trattamento con montelukast». Per questo motivo «la possibilità che durante il trattamento con montelukast possano verificarsi eventi neuropsichiatrici, anche se rara, deve essere chiaramente comunicata ai pazienti e/o ai genitori/caregiver».

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Consumatori

Truffe online: il boom di falsi messaggi email dell’Agenzia delle Entrate.

Truffe online: il boom di falsi messaggi email dell’Agenzia delle Entrate. L’allerta della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: cancellate questi messaggi e non aprite mai i file

Più e più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato i pericolosi attacchi online che possono arrivare attraverso email che giungono, almeno in apparenza, da parte di enti pubblici o aziende private più o meno note. L’Agenzia delle Entrate e sue false comunicazioni sono tra i principali strumenti utilizzati da hacker e truffatori telematici per accedere abusivamente nei nostri dispositivi. Il metodo è sempre lo stesso: far credere al destinatario del messaggio che si tratta di una comunicazione istituzionale e fargli cliccare su un allegato che si rivela essere un virus o un file che riesce a far accedere il mittente nel nostro pc, smartphone o strumento connesso. Ed è ancora una volta la Polizia Postale a segnalare sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” con un post una campagna massiva di falsi messaggi dell’Agenzia delle Entrate: “attenzione ai messaggi malevoli, questo è un esempio di malware relativo ad una estensiva campagna di attacco ai danni di utenti ed organizzazioni italiane. Le email fraudolente simulano comunicazioni da parte della Agenzia delle Entrate ed invitano le vittime a prendere visione del documento allegato alla comunicazione ed a non inoltrarla ad altri soggetti. All’interno dei messaggi è infatti presente un archivio compresso contenente un documento Excel malevolo della famiglia Ursnif, trojan particolarmente dedito al furto di credenziali bancarie, carte di credito ed account finanziari.”.

Il crimine informatico non si ferma mai ed utilizza ciclicamente sempre gli stessi strumenti, in forme diverse e sempre più sofisticate e coinvolgenti che abusano della credulità popolare sino a far cadere nella trappola ancora migliaia di cittadini, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi coloro che si fanno fregare in questi modi. Solo seguendo fedelmente i consigli della Polizia Postale si può evitare di cascarci. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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Lavoro

Supplenti, precari della scuola. Importante sentenza del Tribunale di Milano

Supplenti, precari della scuola. Importante sentenza del Tribunale di Milano: vanno riconosciuti ai fini giuridici ed economici i giorni di servizio del docente supplente nei periodi ricadenti nella sospensione delle lezioni

 

Con sentenza n.664 pubblicata il 1 giugno 2020, il Tribunale di Milano – sez. lavoro – ha accolto il ricorso proposto da un docente supplente, il quale  rivendicava, ai fini giuridici ed economici, alcune giornate di servizio ricadenti nei periodi di sospensione predeterminata delle lezioni didattiche.

Il docente precario, difeso dall’avvocato Giuseppe Papagni, aveva stipulato con un istituto scolastico meneghino numerosi contratti di lavoro a tempo determinato ricadenti nel medesimo anno scolastico, dai quali venivano però esclusi i periodi di sospensione predeterminata delle lezioni (Pasqua, Carnevale, ecc…) nonché alcuni sabati e domeniche. A causa del mancato riconoscimento delle giornate in questione, il docente non poteva raggiungere, per sole sei giornate, le 180 giornate lavorative che consentono l’accreditamento dell’intera annualità scolastica.

Il Giudice del Lavoro, che aveva già accolto la domanda cautelare per consentire la partecipazione al ricorrente al concorso straordinario, ha accertato definitivamente la violazione da parte del MIUR dell’art. 7, comma 3, D.M. 25 maggio 2000, n. 201 (relativo alle modalità di conferimento delle supplenze al personale docente), che così dispone: “Per ragioni di continuità didattica, ove al primo periodo di assenza del titolare ne consegua un altro, o più altri, senza soluzione di continuità o interrotto solo da giorno festivo o da giorno libero dall’insegnamento, ovvero da entrambi, la supplenza temporanea viene prorogata nei riguardi del medesimo supplente già in servizio, a decorrere dal giorno successivo a quello di scadenza del precedente contratto. In tale comma è presa in considerazione l’ipotesi di più periodi di assenza del titolare senza intervallo (la disposizione parla infatti di “soluzione di continuità”) o intervallati soltanto “da giorno festivo” o “da giorno libero all’insegnamento” ovvero da entrambi. In questo caso il sostituto acquisisce il diritto alla proroga della supplenza senza interruzione rispetto alla supplenza precedente.

Per gli altri intervalli di tempo, in cui l’assenza della titolare era stata interrotta  la norma risulta applicabile (per via della sospensione delle lezioni dovuto al carnevale Ambrosiano, nel primo caso, alle vacanze pasquali nel secondo caso).

La sentenza ha dunque interpretato in maniera puntale il D.M. n.201/2000 (relativo alle modalità di conferimento delle supplenze al personale docente), in cui viene presa in considerazione l’ipotesi di più periodi di assenza del titolare senza intervallo o intervallati soltanto da giorno festivo o da giorno libero dall’insegnamento.

Il docente precario potrà godere, in termini di punteggio, dell’intera annualità di servizio al fine di un miglior collocamento nelle graduatorie scolastiche nonché la possibilità di partecipare al concorso straordinario per docenti di ruolo. Inoltre il Tribunale di Milano ha condannato il MIUR a corrispondere al ricorrente le retribuzioni ricadenti nelle giornate riconosciute oltre alle spese legali di giudizio.

L’importante decisione, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tutela migliaia di docenti precari, i quali potranno ricorrere alla magistratura nel caso in cui venga negato il ricongiungimento di alcuni periodi di servizio. Sarebbe, infatti, altamente lesivo privare i supplenti, dopo anni di precariato, della possibilità di partecipare al concorso straordinario per il mancato ricongiungimento di poche giornate, che gli istituti scolastici ed il MIUR dovrebbero già riconoscere contrattualmente.