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Cronaca

Si gettano nel mare per salvare un bambino: muoiono annegate 11 persone in Egitto

Si gettano nel mare per salvare un bambino: muoiono annegate 11 persone in Egitto. La tragedia nel mare di in una spiaggia ad Alessandria chiusa per il Coronavirus. Le persone in spiaggia in barba al lockdown, sono annegate tentando di salvare il bambino in acqua

 

Undici persone sono morte annegate nel mare di una spiaggia di Alessandria in Egitto. La tragedia è avvenuta venerdì. I loro corpi sono stati recuperati dopo ore di ricerche. Secondo le ricostruzioni, i bagnanti sono scesi venerdì sulle spiagge egiziane malgrado il coronavirus, sfidando un ordine statale, quando alla vista di un bambino che minacciava di affogare nel mare, diverse persone sono saltate in acqua per salvarlo. Undici sarebbero annegati nel tentativo di salvarlo. A riferirlo il quotidiano egiziano Al-Ahram sabato. Le spiagge di Alessandria sono attualmente chiuse per prevenire la diffusione del coronavirus. Secondo i resoconti dei media locali, attualmente non ci sono bagnini. Molti residenti attualmente non hanno rispettato le norme a causa delle alte temperature e hanno continuato a scendere sulle spiagge. La spiaggia nel quartiere Al Ajami di Alessandria, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è nota per le sue forti correnti. Negli ultimi anni, le autorità hanno ripetutamente bloccato la sezione di mare per un breve periodo a causa dell’annegamento delle persone.

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Domodossola

Domodossola. Kiwanis grandi novità.

Ieri sera venerdì 10 luglio, dopo una lunga pausa di inattività a causa del virus, si è riunito il Kiwanis Club di Domodossola.

Una cena fra amici presso la Trattoria Vigezzina di Masera che ha preparato un menù davvero eccellente che ha soddisfatto tutti.

E’ stato un piacere rivedersi e potersi reincontrare dopo tanto tempo ma le novità degne di nota sono che da settembre, quando inizierà il prossimo anno sociale, il nuovo Presidente del Club sarà il noto commercialista Franco Parlanti e Federico Spinozzi (nella foto) assumerà la carica di Luogotenente Governatore, incarico di grande prestigio e responsabilità.

Nella speranza che il virus non ostacoli il normale fluire della vita auguriamo al Kiwanis una annata ricca di successo e soddisfazioni.

Franco Simonetti

 

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Mondo

Coronavirus: nel mondo non si ferma la tragica ascesa dei contagi e delle vittime

In tutto il mondo i casi fino ad oggi sono oltre 11.647 mila e la tragica classifica vede al primo posto gli Stati Uniti con 2.938 mila contagi seguita da Brasile con 1.623 mila, India con 719 mila, Russia con 693 mila, Perù con 305 mila, Cile con 298 mila, Regno Unito con 287 mila, Messico con 261 mila, Spagna con 251 mila, Iran con 245 mila, ITALIA con 241 mila, Pakistan con 234 mila, Arabia Saudita con 213 mila, Turchia con 206 mila, Sud Africa con 205 mila e Francia con 205 mila.

E questo solo per citare le nazioni con più di 200 mila contagi ad oggi secondo la Johns Hopkins University che sta monitorando la situazione nel globo in tempo reale.

 

I decessi segnalati fino ad oggi sono 538.796 e anche qui gli Stati Uniti sono in testa con 130.306, seguiti da Brasile con 65.487, Regno Unito con  44.321, Italia con 34.869, Messico con 31.119, Francia con 29,923, Spagna con 28.388 e India con 20.159 per restare con gli stati che hanno avuto più di 20 mila decessi.

La diffusione dei contagi e delle vittime è in continua vertiginosa ascesa in tutto il mondo e, mentre in alcuni paesi sembra rallentare, in altri aumenta vertiginosamente, nel frattempo i vaccini contro il virus attualmente testati sugli esseri umani volontari sono 17, con il vaccino di Oxford che è già nella fase tre, ultimo stadio della sperimentazione, altri 5 nella fase intermedia e i restanti 11 nella prima fase.

 

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POLITICA

Ossola, due focolai: coordinamento tra Italia e Svizzera per la tutela della salute dei lavoratori

2 FOCOLAI COVID IN OSSOLA, ON. CRISTINA (FI): “URGENTE TUTELA DEI LAVORATORI FRONTALIERI E COORDINAMENTO TRA LE AUTORITA’ ITALIANE E SVIZZERE PER SCONGIURARE UN ALTRO LOCKDOWN”

<I lavoratori frontalieri vanno tutelati, hanno il diritto di lavorare in un ambiente sicuro, con tutte le misure di prevenzione Covid. Mi riferiscono di una gestione “easy” da parte dei cittadini svizzeri>. Così la deputata di Forza Italia Mirella Cristina dopo la notizia di 2 focolai nel territorio ossolano, entrambi riconducibili al mondo del frontalierato ed in particolare ad una fabbrica del Canton Vallese e a una casa di riposo in Canton Ticino. 14 al momento i frontalieri contagiati residenti per la gran parte in Ossola, uno vive nel Verbano.

<Molti nostri commercianti si lamentano perché devono quasi obbligare la clientela elvetica ad indossare le mascherine e a igienizzarsi le mani quando entrano nei nostri negozi> aggiunge l’onorevole azzurra, <Abbiamo faticato ad allontanare un virus in molti casi mortale e non possiamo vanificare tutti gli sforzi che abbiamo fatto per uscire dal lockdown, una ricaduta ammazzerebbe definitivamente l’economia locale e nazionale>.

La deputata di Forza Italia evidenzia la necessità di una sensibilizzazione dei propri cittadini da parte delle autorità svizzere: <Occorre un monitoraggio rispetto all’uso dei dispositivi di protezione individuale anticontagio sui posti di lavoro- afferma- e servono sanzioni per i datori di lavoro che non li fanno utilizzare o non li hanno predisposti>.

<E’ urgente la predisposizione di un tavolo di coordinamento tra Italia e Svizzera per la tutela della salute dei lavoratori e per arginare gli importanti focolai che stanno emergendo> rimarca l’on. Cristina e conclude: < La consapevolezza che il Covid19 non ci ha lasciato deve essere presente in ciascuno di noi, è vivido il ricordo delle tragiche perdite subite da tante famiglie, di persone care stremate dalla riabilitazione dopo un virus pericoloso che resta tale e pare non sia per nulla mutato. Impegnamoci e lottiamo insieme per non ricadere nel lockdown>. 

 
 

 
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Sanità

«Il virus tornerà in autunno, portato dai giovani. Ricciardi: Pandemia finita con 40 giorni consecutivi a zero contagi»

“Tecnicamente una pandemia si definisce terminata da 40 giorni consecutivi a zero casi nel mondo”

 

Tutti ricordiamo le parole di Alberto Zangrillo, il quale poi attaccato da molte categorie. Non si è mai compresa la motivazione con la quale il promario del San Raffaele, sia forse scivolato con troppa semplificazione.

Guarltieri Ricciardi, detto Walter Ricciardi : “I colleghi sulla base della loro osservazione dicono: noi stiamo vedendo pazienti che hanno una carica virale minore. Ma è sbagliato -sostiene Ricciardi- trarre delle considerazioni generali da queste valutazioni, relative a una casistica molto spesso limitata, quando in questo momento lo stesso e identico virus provoca migliaia di morti e in alcuni paesi non hanno nemmeno più le fosse per seppellirlo. Questo disorienta l’opionione pubblica e fa abbassare la guardia, mentre invece va tenuta alzata”.

«L’Italia è calda così, come è caldo il Brasile. Questo virus si diffonderà fra i giovani, che diventeranno i vettori, i portatori di questa infezione e il problema sarà che, a causa della mancanza di misure di sicurezza da parte dei ragazzi, lo trasmetteranno a nonni e genitori e rivedremo di nuovo la pressione su sistema sanitario. Questo si verificherà in autunno». E’ ben chiaro nel precisarlo Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e professore ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, presentando oggi il rapporto Osservasalute. «Tutti i virus respiratori ritornano in autunno da quando esiste l’uomo – ha ribadito – ogni anno c’è una stagione in cui a causa del freddo e della capacità del virus di riprodursi grazie ad alcune condizioni, queste infezioni ritornano. Se lo farà anche questo coronavirus? Lo conosciamo poco, ma siamo convinti di sì».

«La stragrande maggioranza dei contagi avviene attraverso le mani, quindi lavarle è un’abitudine che può controllare circa il 60% dei contagi, sembra strano perché si bada molto di più alla mascherina. Il distanziamento fisico e il lavaggio delle mani da soli possono evitare quasi il 100% dei contagi», prosegue Ricciardi. «Se in certe circostanze non si riesce a mantenere le distanze, e questo soprattutto negli ambienti chiusi», si deve indossare la mascherina, precisa. «Non dobbiamo essere spaventati ma cauti sì, badare alla pulizia delle superfici e intraprendere tutti quei comportamenti utili fino a quando non si avrà il vaccino».

Infine, sulla semplificazione dei tamponi per certificare la guarigione dal coronavirus «l’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto le sue valutazioni in funzione di Paesi come Pakistan, India, che sono nei guai fino al collo a causa della loro scarsa capacità diagnostica. Questa va infatti riservata per individuare i nuovi casi. L’Oms ha raccomandato anche che chi può, deve continuare. La mia posizione, che ho rappresentato anche al ministro della Salute, è che l’Italia deve continuare a essere prudente».

«Tecnicamente una pandemia si definisce terminata da 40 giorni consecutivi a zero casi nel mondo. Siccome ieri si è avuto il record di singoli casi in un giorno, siamo ben lontani a livello mondiale, ma anche nazionale, dal raggiungere questo obiettivo», spiega ancora l’esperto che poi ribadisce: «La raccomandazione primaria è quella del distanziamento fisico, tutto ciò che difetta in questo lo si paga poi in termini di contagi. Agli operatori del turismo vorrei dire che se non c’è salute non ci può essere uno stato di benessere economico. Se si torna a numeri importanti, si torna alle chiusure: ricordo che oggi Lisbona e una parte della Germania sono in lockdown e non si tratta di Nuova Delhi. Prima o poi le disattenzioni si pagano e anche gli operatori del turismo devono essere responsabili nel far applicare le regole.

Fabio Sanfilippo

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Cronaca

Coronavirus: a New York salta la maratona del cinquantennio

Dopo l’uragano Sandy nel 2012 è Il coronavirus a costringere ancora all’annullamento della corsa delle corse che vedeva ogni anno la partecipazione di oltre 50 mila atleti e più di un milione di appassionati da tutto il mondo e quest’anno sarebbe stata un’edizione speciale, quella del 50esimo.

La Maratona, per ora, è stata rinviata a novembre del prossimo anno.

L’america del sud tocca i centomila morti e OMS comunica che settimana prossima si raggiungeranno i 10 milioni di casi nel mondo, mentre in India si contano 16 mila nuovi contagi in un solo giorno.

Negli Stati Uniti i nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore sono stati 35mila, record da fine aprile. L’aumento dei contagi riguarda metà dei 50 stati dell’unione in particolare nel sud del paese con Texas, Florida e California tra gli stati i più colpiti. 

Il problema più grosso rimane il Sud America in cui sono stati superati i 100mila morti e dove continuano a crescere i contagi arrivati a oltre 2 milioni e 100mila con un aumento di 62.811 nell’ultimo giorno.

Il secondo paese al mondo, aIle spalle degli USA, è  il Brasile con oltre 1 milione e 145 mila contagi e più di 52 mila morti e molti paese dell’America Latina secondo l’OMS non hanno ancora raggiunto il picco.

 

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Covid-19, Speranza al Washington Post: “Faremo tutto per il vaccino

Covid-19, Speranza al Washington Post: “Faremo tutto il necessario per trovare un vaccino che protegga tutti”

L’articolo intitolato: “Da Oxford ad un laboratorio italiano, un vaccino sperimentale è più avanti degli altri”

 

“Proteggere le persone con il vaccino è la priorità. Faremo tutto il necessario per arrivare a quel punto”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, in un colloquio realizzato con il quotidiano statunitense Washington Post durante la visita alla IRBM di Pomezia, l’azienda italiana che sta lavorando, in collaborazione con l’Universita di Oxford, alla sperimentazione del vaccino contro il Covid-19.

“Non possiamo immaginare di scommettere solo su questo vaccino. Ma questo è il vaccino che, secondo i nostri scienziati, arriverà prima degli altri. In questo momento, non c’è nessun’altra società che dice che potremmo avere il vaccino entro la fine dell’anno. Mi fa venire la pelle d’oca pensare che stiamo parlando della possibilità di salvare vite umane”, scrive il Washington Post, riportando il colloquio del Ministro con i ricercatori della IRBM.

In allegato l’articolo uscito sull’edizione cartacea del quotidiano:

 

Qui il link alla versione on line: https://www.washingtonpost.com/world/europe/vaccine-coronavirus-oxford-italy-trials/2020/06/20/4b8f5e0a-af1c-11ea-98b5-279a6479a1e4_story.html

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Cronaca

Coronavirus: record di 183 mila casi in un giorno

Secondo la BBC l’Organizzazione mondiale della Sanità ha registrato 183.000 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, si tratta del numero più alto in un solo giorno dall’inizio della pandemia ed è principalmente dovuto all’aumento dei positive in America Latina (oltre 50.000 nuovi casi segnalati in Brasile).

In Brasile sono stati superati i 50 mila morti complessivi, con un milione di contagi e ad oggi è il secondo paese più colpito dalla pandemia, secondo solo agli Stati Uniti dove ci sono 120 mila morti e oltre 2,2 milioni di casi.

Al contrario a Pechino sembra essersi assestato il nuovo focolaio e si contano solo 9 casi nelle ultime 24 ore, il numero più basso degli ultimi dieci giorni.

Nel frattempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità rivede le raccomandazioni per chi ha contratto il virus auspicando un  «giusto compromesso tra rischi e benefici».

Per uscire dall’auto isolamento, nel caso si fosse risultati positivi e al di là della gravità dell’infezione, non serve più un doppio tampone negativo a distanza di almeno 24 ore, oltre alla guarigione clinica. Bastano soltanto 3 giorni senza sintomi.

 

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Matteo Bassetti: affrontare futuri nemici di natura infettiva

I problemi importanti dovrebbero servirci e farci riflettere per non ritrovarci nelle medesime condizioni è invece la politica manca di prospettiva, e nel futuro?

Sentiamo le parole dell’infettivologo a tal proposito:

“QIl COVID ci ha insegnato che, per il futuro, si deve investire maggiormente in cultura infettivologica, non solo nei nostri ospedali, ma anche sul territorio e nelle RSA. Solo con un grande sforzo economico, organizzativo e culturale si potranno affrontare futuri nemici di natura infettiva di qualunque tipo si presenteranno: virali, batterici, protozoari o fungini. Bisognerebbe pensare ad un piano Marshall per rinforzare le malattie infettive italiane a livello infrastrutturale, tecnico, logistico, di personale medico e infermieristico. Per il momento ho visto che si è parlato solamente di posti in terapia intensiva. Occorre pensare alle malattie infettive per non farsi trovare impreparati di fronte a future sorprese. Non si deve perdere tempo.

Per quel che riguarda gli asintomatici, come ho già detto più volte, la maggioranza di loro probabilmente non sono contagiosi perché hanno una carica virale bassissima. Dobbiamo spingere perché i laboratori di virologia ci dicano non solo se il tampone è positivo o negativo, ma anche quanto virus c’è. Diversamente rischiamo di isolare e bloccare a casa persone che probabilmente non sono contagiose e che, magari, non ne hanno bisogno.

Buon weekend a tutti da continuare a vivere responsabilmente con un DPCM… non presidenziale ma infettivologico…Distanza (adeguata dagli estranei), Prendersi Cura (delle mani) e Mascherine (se servono)”

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POLITICA

La fase 3 dell’emergenza Covid in tutto il Piemonte si presenta con numeri confortanti

 

La fase 3 dell’emergenza Covid in tutto il Piemonte si presenta con numeri confortanti in cui continuano a scendere sia i decessi, sia i contagi che i numeri dei ricoverati: attualmente la Regione e l’Asl TO4 stanno quindi lavorando per stabilizzare il post pandemia e pianificare il futuro sanitario dei territori di appartenenza.

Il forte calo dei contagi – commenta il Vicepresidente della IV Commissione Regionale Sanità Andrea Cane – ha diminuito la pressione sugli ospedali del Canavese. Questo ci ha permesso la riapertura dei reparti che avevano ospitato nell’emergenza i pazienti Covid e rendere nuovamente operative anche le sale operatorie di Chivasso, Ciriè e Ivrea. Il Canavese è da tempo autonomo nel processare i tamponi e i test sierologici attraverso una serie di laboratori e di attrezzature presenti all’interno degli ospedali del territorio. A questi si è aggiunto l’eccellente B-Life, un laboratorio mobile dotato di tecnologie spaziali che consentiranno di effettuare fino a 20.000 esami sierologici e virologici con esiti immediati sul personale delle organizzazioni di volontariato e sui dipendenti, che in questi mesi hanno svolto servizi pubblici essenziali, dalla raccolta rifiuti ai trasporti. Infine penso che la miglior risposta alle critiche faziose delle opposizioni sia stato proprio lo straordinario lavoro che la Giunta Regionale e l’Assessore Icardi in primis hanno fatto in piena emergenza in questi mesi, che definirei un vero e proprio miracolo considerata la sgangherata macchina sanitaria che ci avevano lasciato in mano i nostri predecessori al Governo Regionale”.

Lavora a pieno ritmo anche la Banca del Plasma di Ivrea – commenta il Dr.Angelo Testa Coordinatore straordinario dell’Asl To4 che comprende il territorio Canavesano – che ha raccolto le donazioni di chi aveva sviluppato gli anticorpi contro il SARS-Cov-2 ed è attivo il servizio psicologico per gli adulti che si rivolge, non solo ai pazienti colpiti dal COVID-19, in quarantena o autoisolamento in casa, ma anche a familiari e caregiver di pazienti, operatori sanitari coinvolti nella gestione dell’emergenza e alla popolazione indirettamente colpita dall’emergenza Coronavirus. Rimane centrale anche nella fase 3 dell’emergenza la necessità di evitare assembramenti nelle strutture sanitarie, per assicurare ai cittadini la possibilità di usufruire dei servizi in sicurezza e per garantire agli operatori il massimo della protezione. Di conseguenza, gli utenti che prima accedevano ai Centri Prelievo Asl TO4 senza alcuna forma di prenotazione, dallo scorso 8 giugno devono prenotare la data e l’ora di accesso. Le stesse modalità di accesso su prenotazione permangono per la medicina territoriale, con lo scopo di garantire l’assistenza del medico senza mettere a repentaglio la salute con accessi non controllati”.

Dobbiamo assolutamente continuare a tenere alta la guardia – concludono Angelo Testa ed Andrea Cane – con il distanziamento sociale e con l’utilizzo delle mascherine: infatti il controllo della carica virale è importante oggi e lo sarà ancor di più con l’avvicinarsi dell’autunno. L’Asl TO4 sta già predisponendo la programmazione della vaccinazione antinfluenzale per limitare al massimo l’accesso alle strutture sanitarie per sintomi simili a quelli del Coronavirus: l’estate ci offrirà un periodo stabile in cui lavorare per non trovarci davanti ad una nuova emergenza nel futuro prossimo, in attesa del vaccino”.