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Istituzioni

#CORONAVIRUS: EMANATE LE NUOVE MISURE PER LA LOMBARDIA IN VIGORE FINO 8 MARZO.

 Ecco cosa Prevedono :

?? Attività di asili e scuole sospese (di ogni ordine e grado). Nelle strutture possono entrare il personale e i docenti per garantire le lezioni a distanza (e-learning). Fermi anche corsi professionali, master e corsi di formazione.

?????‍♂chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi, discoteche, terme, centri benessere, centri culturali, centri sociali e ricreativi.

⛔⚽vietate le manifestazioni sportive e di altro genere, salvo a porte chiuse. Consentiti gli allenamenti ma solo se funzionali a disputare competizioni sportive (es. partite, gare). Divieto di trasferta anche per i tifosi residenti in lombardia.

⛪ Sospese le cerimonie religiose ma apertura dei luoghi di culto adottando misure che consentano di tenere distanti le persone tra loro almeno di 1 metro.

? le attività commerciali potranno aprire solo evitando sovraffollamenti e con modalità idonee a far rispettare la distanza di almeno 1 metro tra i clienti. Aperti i mercati rionali.

? bar, pub e ristoranti aperti ma solo con servizio al tavolo e facendo rispettare la distanza di almeno 1 metro tra i clienti.

? musei e biblioteche aperti ma adottando modalità di accesso anti assembramento e garantendo distanza di almeno 1 metro tra le persone.

? visite in ospedali e residenze per anziani limitate.

??‍? lavoro, smart working esteso a tutta Italia e utilizzabile per sei mesi.

‼SOLO PER PROVINCE DI BERGAMO, LODI E CREMONA:

-sabato e domenica chiusi centri commerciali di medie e grandi dimensioni ad eccezione dei negozi di farmacia e alimentari

#forzalombardia

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Istituzioni

Coronavirus: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto con le misure per il contenimento dei contagi.

Il Decreto prevede la sospensione delle attività scolastiche fino all’8 marzo nelle tre regioni più colpite e introduce la necessità di garantire la distanza di un metro tra le persone in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese.

L’apertura di questi locali è ora condizionata a modalità che evitino gli assembramenti ed è stata proposta dagli stessi governatori di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna ed estesa anche alle province di Savona e Pesaro-Urbino, anche se da molti sindaci è ritenuta difficilissima da applicare.

Tutti i provvedimenti emessi dai sindaci in materia di coronavirus in contrasto con le misure governative saranno comunque ritenuti “inefficaci”.

Nelle succitate regioni, particolarmente colpite dai contagi, gli eventi sportivi di ogni ordine e disciplina, come ad esempio alcuni match della serie A di calcio, saranno sospesi fino all’8 marzo, consentendo però lo svolgimento delle competizioni a porte chiuse.

Sono vietate le trasferte dei tifosi residenti nelle stesse regioni e province per partecipare a eventi e competizioni sportive che si svolgono nel resto del paese.

Nel Friuli Venezia Giulia, in linea con con le tre regioni più colpite, il governatore Massimiliano Fedriga ha prorogato la sospensione delle attività scolastiche per un’altra settimana.

I comprensori sciistici delle regioni più colpite dal coronavirus resteranno aperti ma a condizione che il gestore provveda alla limitare l’accesso agli impianti di trasporto come funicolari, funivie o cabinovie ad un massimo di persone che non superi il terzo della capienza.

Per la sola lombardia e la provincia di Piacenza è prevista anche la chiusura di palestre, centri sportivi, piscine, centri culturali e ricreativi, mentre nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona è prevista fino al prossimo fine settimana anche la chiusura dei negozi all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e farmacie. 

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Varese-Laghi

Superlavoro al 112 di Varese

ESPLODONO LE RICHIESTE PER IL CORONAVIRUS CALANO I REATI PER INFORMAZIONI SUL VIRUS NON CHIAMARE IL 112 MA IL NUMERO VERDE REGIONALE 800 894 545

Settimana di passione per gli operatori della centrale unica di risposta di Varese del Numero Unico di Emergenza 112. Dal venerdì 21 a sabato 29 Febbraio le telefonate gestite a Varese (che risponde per 5 province) sono state 38.325 contro le 24.185 della settimana precedente (+60%). Di esse circa 7600 ovvero il 21 per cento proveniva dalla nostra provincia mentre la parte del leone l’ha fatta la provincia di Bergamo dove è stato individuato un piccolo focolaio di Coronavirus nella zona di Nembro. I 50 operatori varesini coordinati dal dottor Guido Garzena (nella foto) responsabile del 112 e del 118 di Varese hanno faticato soprattutto nei primi due giorni (22 e 23 febbraio) a gestire una massa enorme di chiamate improprie che hanno inevitabilmente allungato i tempi di risposta. Poi i ripetuti appelli pubblici ad utilizzare il 112 solo per casi di vera emergenza hanno consentito di normalizzare la situazione con un traffico comunque molto intenso per tutta la settimana. Interessante analizzare la composizione delle chiamate: le richieste di soccorso sanitario sono passate dalle 18.000 circa della settimana precedente alle 31.000 del periodo di emergenza Covid19 mentre le richieste di intervento per le forze dell’ordine sono calate del 18% passando da 6981 a 6008 segno che quando c’è un forte rischio salute, tutto il resto (persino i reati) passa in secondo piano. I responsabili regionali ricordano nuovamente di chiamare il 112 solo in caso di effettiva necessità. Per informazioni generiche sul proprio stato di salute in relazione ai sintomi del coronavirus e/o alle procedure da seguire in caso di contagio si prega di contattare il numero verde regionale 800 894 545

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Coronavirus, scarica l’app di MigaStone

di Giuseppe Criseo

 

Oscar Dalvit, Presidente Migastone ci ha inviato in anteprima la sua app  sul coronavirus. Vediamo come spiega il lavoro fatto:

DOBBIAMO FARE QUALCOSA! Ognuno di noi deve fare mente locale e pensare a COME può contribuire a combattere questa situazione. Stare in balia degli eventi senza fare nulla non è la strategia migliore.

Con questo spirito, ho deciso di mettere a disposizione i miei sviluppatori, per creare una funzione fondamentale per il tracciamento dell’infezione Corona Virus, una funzione che sarà probabilmente tra le prime al mondo nel suo genere. Utile anche per il tracciamento di qualsiasi altro tipo di epidemia.
 

Proprio per questo, è con piacere che ti annuncio che tu Giuseppe, sei stato selezionato per poter partecipare al beta testing di CORONA VIRUS APP ITALIA. 

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Busto. Primo caso in provincia di Varese di coronavirus

Sapevamo che prima o poi sarebbe successo anche da noi,

l’allarme è stato lanciato da Emanuele Monti: la persona è un anziano di 74 anni a BUSTO, l’uomo si è recato al Pronto Soccorso.

Niente di grave ma i sanitari stanno cercando di ricostruire i suoi movimenti.

Monti ha ringraziato i sanitari per il loro impegno costante e incessante e aggiungiamo noi, anche per il loro coraggio quotidiano nell’affrontare mille emergenze.

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Il CAVALLO non e’ un PORTATORE del Coronavirus!!

Gent.mo Sig. Sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole con delega all’Ippica,On. Giuseppe L’Abbate;

 
<Come portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa,in questo periodo drammatico per tutta l’Italia,a causa della psicosi del “Coronavirus” che ha sconvolto il nostro vivere quotidiano,ritengo che l’unica nota “positiva”(se cosi’ vogliamo chiamarla…)di quanto sta’ accadendo attorno a noi;sia la riscoperta dello spirito di comunita’,di socializzare,del “prendersi” per mano,che avevamo “smarrito” a causa dell’avvento dei vari social e tornare a capire,quanto ancora siano importanti e fondamentali i rapporti umani non “virtuali”!
Considerata la chiusura “forzata” degli Ippodromi Italiani,La inviterei a lanciare degli spot televisi,ecc.,per “sfatare” le varie “FAKE NEWS”,che stanno creando solo dello squallido ed insensato “terrorismo”;precisando che i Cavalli NON sono portatori di alcun genere di VIRUS(come del resto tutti gli altri animali,anzi sono loro a rischio contagio per causa di noi umani:vedi il caso del morbo della cosidetta “Mucca pazza”,causato dalle schifezze con le quali l’umano,costringeva ad alimentarsi le povere mucche!),ma anzi chi li frequenta,puo’ solo trovare del beneficio per la sua salute e negli equilibri psico/fisici,considerato che i Cavalli,sono da sempre una formidabile “medicina” naturale per noi umani!
I Cavalli ti fanno scoprire il valore del silenzio,ti fanno capire che molte parole non servono a nulla(quante ne “sprechiamo” ogni giorno noi umani!),sanno conservare dei valori che noi umani abbiamo “dimenticato” nel tempo e per stare meglio con noi stessi,sarebbe sufficiente un affettuoso abbraccio quotidiano con il nostro adorato Cavallo,che ci “parla” con i suoi occhi e se solo fossimo piu’ umili nel riuscire a seguirne l’esempio,sicuramente vivremo in un mondo migliore!
Concludo con questa frase:”Senza di me,un Cavallo rimane tale,nobile e fiero. Ma io,senza il mio Cavallo,sono semplicemente un uomo”>.
 
La ringrazio per l’attenzione che mi ha dedicato ed in attesa di un Suo positivo riscontro,l’occasione mi e’ gradita per inviarLe i miei piu’ distinti saluti e sinceri auguri per il Suo lavoro Istituzionale.
 
In fede:
Celin Sergio
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Consumatori

Codici: niente penali per chi annulla un viaggio per il Coronavirus

 

Codici: niente penali per chi annulla un viaggio per il Coronavirus

In caso di recesso da parte del turista, i tour operator sostituiscano le penali con buoni da utilizzare entro il 2020. È la richiesta che arriva dall’associazione Codici alla luce del caos nei viaggi legato all’emergenza Coronavirus. Emblematico il caso degli italiani bloccati alle Mauritius perché provenienti da Lombardia e Veneto.

Stiamo ricevendo – afferma l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – tante richieste di assistenza perché molti non sanno come orientarsi. Intanto consigliamo di consultare il sito della Farnesina prima di partire per sapere qual è la situazione del Paese che stiamo per raggiungere. Detto questo, chiediamo ai tour operator di non applicare penali, ma di proporre dei buoni da utilizzare entro il 2020. C’è una situazione di grande agitazione e preoccupazione che non può essere ignorata. Abbiamo intenzione di chiedere un tavolo di confronto con le principali società del settore turismo per trovare una linea comune, basata sul buon senso”.

Le domande più frequenti che ci vengono fatte – dichiara l’avvocato Stefano Gallotta, Responsabile del Settore Trasporti e Turismo di Codici – sono se in caso di recesso scatta il rimborso e se le penali sono legittime. Se c’è una causa di forza maggiore, il consumatore ha diritto alla restituzione delle somme pagate. È il caso, ad esempio, di un viaggio in una zona colpita dal Coronavirus. Dove, invece, l’epidemia non è un pericolo concreto, la causa di forza maggiore viene meno. Qui, però, è necessaria una riflessione. Abbiamo ricevuto la segnalazione di una famiglia in partenza per gli Emirati Arabi che ha deciso di rinunciare al viaggio perché un membro era in condizioni di salute precarie. Comprensibilmente preoccupati, hanno chiesto la cancellazione con il rimborso. Come risposta hanno ricevuto una penale da 6.000 euro. A nostro avviso è scorretto, non si può ignorare quanto sta accadendo”.

Chi ha prenotato un viaggio e vuole cancellarlo preoccupato dall’emergenza Coronavirus può contattare il Codici per avere chiarimenti sul rimborso. É possibile scrivere al numero WhatsApp 338.48.04.415, telefonare al numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org.

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Sindacato

Coronavirus: urgono protocolli e dotazioni per le Guardie giurate

Il GOVERNO ancora una volta suddivide in due categorie gli operatori del comparto sicurezza, seppur nei relativi distinguo tecnico giuridici, anche le Guardie Giurate concorrendo al principio di sicurezza urbana meriterebbero quell’attenzione che ancora una volta viene meno.

Quindi è utile ricordare che le Guardie Giurate ogni giorno nell’esercizio delle loro funzioni espletano quei servizi di sicurezza e controllo utili al mantenimento della sicurezza urbana finalità del controllo territoriale espletato dagli operatori istituzionali delle FFOO, fulcro essenziale alla sicurezza nazionale, come ad esempio, monumenti nazionali (COLOSSEO DI ROMA), Musei, Ospedali, Stazioni Ferroviarie e Autolinee, Tribunali, Aziende Pubbliche a carattere strategico, ecc.

Le Guardie Giurate visto il lavoro che svolgono nell’interesse comunque del sistema di sicurezza pubblica, integrata con quella privata, in un moderno paese non sarebbero sempre dimenticate solo perché pagate per mezzo di un soggetto privato, visto che comunque operativamente e disciplinarmente sono sotto l’egida guida del Ministero dell’Interno, per mezzo degli UTG e Questori Dipartimento di Pubblica Sicurezza; allora sarà il caso che ci svegliamo oppure dobbiamo continuare con questo ottuso discrimine?

In allegato parere tecnico per SEL Sindacato Europeo Lavoratori Federazione Operatori di Polizia e il testo della riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri.

Per
SEL Federazione Nazionale
Operatori di Polizia


Il Consulente Tecnico – Ennio Pietrangeli

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Coronavirus:“Un Governo responsabile deve assumere Infermieri Medici e personale sanitario”

In poche ore si sta delineando una escalation da contatti positivi da Coronavirus sul territorio nazionale che ha già provocato purtroppo il decesso di due persone. Un Governo responsabile dovrebbe immediatamente prevedere le possibili complicanze legate alla diffusione virale e decretare d’urgenza assunzioni di nuovo personale sanitario.

La Sanità italiana dopo anni di tagli di posti letto e personale non è pronta a fronteggiare una possibile epidemia sul suolo nazionale con focolai su più fronti. Dai dati delle maggiori Federazioni professionali mancherebbero negli ospedali più di 60 mila Infermieri e circa 17 mila medici. I saldi negativi della carenza di personale già non permettono di garantire il diritto quotidiano alla salute dei cittadini, se a ciò si dovessero sommare le richieste di assistenza per ulteriori casi positivi da Coronavirus il sistema collasserebbe.

Chiediamo al Governo di concerto con il Ministro della Salute Speranza di non perdere tempo prezioso e procedere a colmare immediatamente la carenza di personale sanitario, anche prevedendo lo sforamento del deficit a causa dell’emergenza. Le polemiche politiche su responsabilità pregresse e attuali non interessano ai cittadini e al personale sanitario, per questo riteniamo che sia prioritario in questo momento potenziare la Sanità del paese attingendo alle graduatorie aperte di concorsi, alle mobilità, alle stabilizzazioni e all’indizione di concorsi straordinari per riuscire a fronteggiare una possibile catastrofe sanitaria.