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Cronaca

L’Unione europea riapre le sue frontiere a 15 paesi dal primo luglio

Nell’elenco è compresa la Cina, ma sono esclusi gli Stati Uniti. La UE apre le sue frontiere a condizione di reciprocità. La notizia è trapelata dopo il voto dei paesi membri alle raccomandazioni sulla soppressione graduale delle restrizioni temporanee ai viaggi non essenziali nell’Ue e alla lista e l’Italia ha votato a favore. 

I 15 paesi compresi nella lista sono Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e la Cina, soggetta alla conferma della reciprocità.

E’ previsto un aggiornamento bisettimanale della lista e dalla nota si evince che i residenti di Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano dovrebbero essere considerati residenti nell’Ue.

E’ ovvio che la raccomandazione del Consiglio non è uno strumento giuridicamente vincolante e le autorità degli Stati membri restano responsabili nell’attuazione del contenuto della raccomandazione.

 

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Ispra

Lago Maggiore, nel comune di Ispra uomo in difficoltà

30/06/20 i vigili del fuoco del fuoco stanno intervenendo sulle acque del lago Maggiore, nel comune di Ispra (Va), in via alle Fornaci per soccorso persona. Un uomo mentre faceva un bagno ha accusato delle difficoltà e si è inabissato. Sul posto sono intervenuti gli specialisti del soccorso acquatico con un battello pneumatico e una squadra di terra. La persona è stata recuperata da alcuni bagnanti che erano in loco. Il personale sanitario sta tentando di rianimare l’infortunato.

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Curiosità

Firmato questa mattina a Lugano il protocollo d’intesa per la pulizia del Ceresio

Lugano, 30 giugno 2020 – Si arricchisce di un’ulteriore unità nautica operativa la flotta dei battelli spazzino che si occuperà della pulizia del lago Ceresio/Lago di Lugano sia in acque italiane che svizzere. Da oggi infatti l’Autorità di Bacino lacuale del Ceresio, Ghirla e Piano metterà a disposizione del Consorzio pulizia delle rive e dello specchio d’acqua del Lago Ceresio, il proprio natante per la raccolta dei rifiuti. È stato firmato infatti questa mattina a Lugano, negli uffici del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi, il protocollo d’intesa per garantire la raccolta e lo smaltimento del materiale galleggiante con scopi ambientali, ittico venatori, turistici e di sicurezza per la navigazione professionale e privata. Un accordo che prevede anche una stretta collaborazione con gli Enti competenti anche in caso di inquinamento. Il battello sarà ormeggiato nel laghetto di Lavena (Ponte Tresa) e funzionerà con l’equipaggio del Consorzio che assicurerà la pulizia e il monitoraggio dello specchio d’acqua. “Tutto rientra in un più ampio piano di riqualificazione, di risanamento e di tutela dell’ambiente del lago Ceresio/Lago di Lugano. – commenta il Presidente dell’Autorità di Bacino lacuale del Ceresio, Piano e Ghirla, Massimo Mastromarino – Il lago non ha confini e la collaborazione porterà vantaggi a tutto il territorio. Il Consorzio si assume questo ruolo di assoluta importanza e lavorerà in modo organico su tutto il bacino d’acqua. Noi mettiamo a disposizione il battello e, dal canto loro, il Consorzio con la professionalità acquisita, si occuperà della pulizia. Una collaborazione necessaria e fondamentale per un rilancio complessivo del Ceresio”. Obiettivo dell’accordo, come detto, la valorizzare delle rive e delle acque del lago Ceresio/Lago di Lugano sia da un punto naturalistico, paesaggistico e ambientale con particolare riferimento al tratto sud del Ponte diga particolarmente soggetto a possibili accatastamenti di materiale inerte di provenienza sia naturale che urbano. “L’ulteriore unità nautica è di fondamentale importanza. Basti pensare che, con gli ultimi nubifragi che hanno portato a forti disastri ambientali, sono stati raccolti, in pochi giorni, nella parte a sud del bacino, 400 tonnellate di materiale. – spiega il segretario del Consorzio pulizia delle rive e dello specchio d’acqua del lago Ceresio, Fabio Schnellmann, – Un quantitativo enorme che ha causato ingenti danni. Per questo motivo, l’introduzione di nuovo natante, ci permetterà di monitorare al meglio il lago e intervenire ogni qualvolta si presentasse la necessità. Oltre a ciò, andremo a garantire la quotidianità e la manutenzione ordinaria. A oggi abbiamo già in funzione tre battelli, uno ad Agno, un altro a Lugano e un terzo a Riva San Vitale. Con quest’ultima si completa la flotta che permetterà di monitorare con grandi risultati tutto il bacino”.

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Made in Italy

Panza (Lega): Miele senza api invade il mercato italiano

Panza (Lega): Miele senza api invade il mercato italiano, il grido d’allarme degli apicoltori. Bruxelles-30-06-2020- “Oggi, martedì 30 giugno, ho presentato un’interrogazione scritta urgente alla Commissione Europea, sostenuta da tanti colleghi della delegazione della Lega – dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza -. Abbiamo raccolto l’allarme del settore apistico italiano che ha denunciato l’importazione di falso miele dalla Cina, un prodotto che viene venduto come miele ma che è realizzato in laboratorio con sciroppo di zucchero. Non viene fatto dalle api e per questo costa molto meno. I nostri apicoltori devono così affrontare la concorrenza sleale di un paese che spaccia un prodotto contraffatto per naturale – prosegue Panza – il tutto a discapito del miele prodotto dagli agricoltori italiani. Ad oggi risultano importate dalla Cina oltre 80 mila tonnellate di falso miele che viene venduto al pubblico con un valore dai 2,5 euro ai 4 euro in meno rispetto a quello prodotto dai nostri apicoltori. L’impollinazione delle api in Italia rappresenta il 75% di tutta la produzione agricola, di cui fanno parte 63mila apicoltori italiani con 1,5 milione di alveari, 220mila sciami, 23mila tonnellate di prodotto e oltre 60 varietà di miele. Chiediamo quindi di salvaguardare il mercato e la produzione di miele italiano da questa concorrenza sleale – dichiara il leghista Panza – e di essere informati sul tipo di controlli che verranno adottati alle frontiere per tutelare i consumatori da questo prodotto contraffatto e difficilmente identificabile”. Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza.

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Cronaca

Emanuele Monti e Alessandra Cappellari: sono in arrivo le linee guida a tutela della sicurezza degli operatori sanitari e sociosanitari

I consiglieri leghisti Emanuele Monti e  Alessandra Cappellari intervengono sul Progetto di Legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario appena approvato al Pirellone “sono in arrivo le linee guida a tutela della sicurezza degli operatori sanitari e sociosanitari. Ora il Governo faccia la sua parte”

“Regione Lombardia ha deciso di dotarsi di uno strumento normativo unico in Italia, dimostrandosi apripista anche nella tutela dei lavoratori dell’ambito sanitario e sociosanitario, oltre che ovviamente dei pazienti in degenza. Nella nuova legge, ritengo particolarmente apprezzabili i passaggi relativi alla videosorveglianza e al controllo degli accessi. In questo modo abbiamo messo nero su bianco un rimedio efficace per tutelare la sicurezza degli operatori e degli utenti in special modo per i Pronto Soccorsi, luoghi spesso colpiti da fenomeni di grave violenza” ha dichiarato Emanuele Monti, consigliere leghista e Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla legge sulla sicurezza del personale sanitario e sociosanitario approvata oggi in Aula. 

“La Lombardia ha dimostrato, quindi, di fare sempre la propria parte. Ci aspettiamo ora che il Governo faccia lo stesso, sia per l’innovazione dei nostri ospedali sia per la sicurezza di chi ci lavora. Mancano ad oggi una normativa a livello nazionale e un piano di investimenti che dia una visione di prospettiva alla problematica” ha sottolineato il consigliere leghista. 

“Oggi si è concluso un importante percorso che ha visto le Commissioni Affari istituzionali e Sanità di Palazzo Pirelli convergere su un testo condiviso per la tutela e la sicurezza del personale sanitario e sociosanitario. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento sensibile dei casi di violenza nei confronti degli operatori sanitari. Il testo approvato oggi ha unito due Progetti di legge presentati dalle due Commissioni consiliari, sui quali è stata operata una sintesi che ha portato ad un testo condiviso da tutte le forze politiche e che va nella direzione di una ricognizione dello stato dell’arte di tutte le strutture presenti sul territorio. Chiediamo altresì una relazione annuale sulle stesse ed interventi per potenziare i sistemi di sicurezza nelle varie strutture, a tutela dei lavoratori” ha aggiunto l’altro consigliere leghista Alessandra Cappellari a sua volta Presidente della II Commissione Affari Istituzionali.

 

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Cronaca

Il Pastore Maremmano protegge il gregge dal Lupo.

Gli allevatori protestano per gli assalti dei lupi alle loro mandrie e alle loro greggi.

Alcuni minacciano di sparare al lupo che è una specie protetta perchè a rischio estinzione.

Ma la natura ci offre una soluzione più intelligente. L’utilizzo del Pastore Maremmano. (nella foto)

Il Pastore Maremmano Abruzzese è un grande cane bianco strenuo difensore di greggi e bestiame dagli attacchi del lupo e altri predatori e lo fa in modo rispettoso, senza risse e inutili spargimenti di sangue.

I lupi stanno via via colonizzando le nostre Alpi ma il Pastore Maremmano Abruzzese li può tenere sotto controllo. Si tratta di un cane di grande taglia, molto forte, agile e scattante, con un bellissimo mantello bianco a pelo folto adatto a proteggerlo dal freddo e dalle intemperie. Ha un carattere fiero, leale e indipendente che lo rende molto adatto alla difesa del gregge riducendo la perdita di bestiame fino ad azzerarla quasi completamente.

Ecco allora che la Natura, senza bisogno di fucili o leggi, sa benissimo come agire e come preservare i suoi membri e il grande cane bianco ne è un esempio.

Franco Simonetti

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Cronaca

Crodo e Crodino. La Campari trasferisce la sede legale in Olanda.

La Campari che è la proprietaria del marchio Crodino, la bevanda che viene prodotta nello stabilimento di Crodo, ha trasferito la Sede Legale in Olanda.

Lo stabilimento, come è noto, è di proprietà della Royal Unibrew, azienda danese.

Il treasferimento della sede, che sarà compiuto entro luglio, a detta dell’Amministratore Unico non comporterà alcun cambiamento circa l’organizzazione, la gestione e l’attività dello stabilimento di Crodo.

Certo le aspettative sul futuro del Crodino sono quelle di poter continuare a produrlo in loco ma ancora non ci sono risposte al riguardo.

Possiamo solo aspettare e sperare.

Franco Simonetti

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Induno Olona

Induno Olona, incidente in via Porro

Via vai di ambulanze, ben tre, in via Porro al n.75 di Induno Olona. C’e’ stato un incidente tra un’auto e una moto, col coinvolgimento di due signore una di una di 34 l’altra di 43 anni. Sul posto sono arrivati i Carabinieri e i Vigili del Fuoco

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Cronaca

Ossola. Vanno mantenuti 2 Ospedali e 2 DEA.

Mercoledì 24 giugno vi è stato un importante incontra fra il Comitato per la difesa dei 2 Ospedali e dei 2 DEA di Verbania e Domodossola e il Comitato Sos Ossola Cusio Verbano al fine di trovare un’intesa in difesa della sanità nel VCO.

Tutti sono stati concordi sull’importanza di tutelare la sanità pubblica mantenendo in vita e migliorando i 2 Ospedali e assumendo nuovo personale per completare l’organico.

Servono medici, infermieri, operatori sanitari e nuove attrezzature.

I due Comitati proseguiranno insiemo il loro lavoro al fine di tutelare la salute pubblica in tutta la Provincia di Verbania.

Franco Simonetti

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Cronaca

Roma, UNICREDIT: Sanzione per data breach

EDITORIALE

Gianni Dell’Aiuto
Il Garante per la Protezione dei dati personali (conosciuto anche come Garante Privacy) ha sanzionato Unicredit per 600.000 euro a causa dei data breach subiti dalla banca tra tra Aprile 2016
e Ottobre 2018, accertando che l'accesso non autorizzato ai dati dei clienti sia dipeso anche da falle nel sistema di gestione e protezione dati dell'istituto di credito.
La sanzione è dovuta da due accessi abusivi e in momenti distinti. Il primo nell'autunno 2016 e riguardò oltre 400.000 clienti Unicredit. Il comunicato ufficiale della banca sottolineò che non
erano stati acquisiti dati quali le password per accedere ai conti dei clienti o codici per transazioni non autorizzate.
Ciò che UNICREDIT informava potesse essere accaduto, era l’accesso ad alcuni dati anagrafici e ai codici IBAN.
Nel secondo accesso abusivo, nell'Ottobre 2018, erano stata registrata un’intrusione che avrebbe esposto "solo" nome e cognome, codice fiscale, codice identificativo del cliente e il codice per
l’accesso  ai servizi di banca multicanale. Oltre settecentomila i clienti interessati. Oltre seimila clienti vennero inoltre bloccati perché avrebbero subito il furto del PIN. In una prima fase la banca
aveva deciso di contattare soltanto questi clienti con le comunicazioni, ma il Garante aveva ingiunto di contattare tutti i 730.000 correntisti. Dopo questa attività imposta dal Garante, ecco arrivata la sanzione.
Il garante ha accertato le modalità di accesso abusivo; in particolare gli accessi vennero effettuati mediante account di dipendenti di un partner commerciale della banca, quindi un esterno. I dati
sottratti hanno rivelato informazioni sui clienti. Tra gli altri, in particolare iban, eventuali prestiti, dati anagrafici e di contatto e estremi del datore di lavoro. Una miniera d’oro per i ladri di dati.
Alla luce di tutto ciò, il Garante ha emesso la sanzione applicando il GDPR. l’ ammontare della sanzione dipende da fattori quali il numero rilevante di persone coinvolte ma anche del fatto che la banca, a seguito del data breach, ha adottato misure volte a rafforzare la sicurezza dei sistemi informatici.