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Oggiona Santo Stefano

Oggiona con Santo Stefano, l’Ass.Bollini consegna mascherine ai bambini

“È un momento davvero difficile per tutti ma soprattutto per i nostri bambini e le nostre famiglie che in questi mesi si sono visti togliere la loro quotidianità senza comprendere davvero bene il perché”dice l’assessore Bollini.

mascherine Oggiona

Ma l’amministrazione di Oggiona con Santo Stefano assieme alla protezione civile e ai volontari non si è mai dimenticato neanche un momento di loro.

Sono state consegnate circa 500 mascherine ai nostri bambini , sono stati recapitati a casa dei nostri ragazzi gli strumenti per prosegguire con la formazione a distanza…..e le famiglie hanno inoltre potuto ritirare i loro materiali a scuola…insomma un ottimo lavoro di squadra scuola, amministrazione comunale, volontari e protezione civile . Molto emozionante l’iniziativa della associazione Caos, tentativo ben riuscito di portare un piccolo sorriso sul volto dei nostri giovani cittadino e infine molto importante è  che aperti tavoli di confronto con le scuole del territorio per pensare come sostenere le famiglie e le nostre scuole dice l’assessore.

In questi due mesi  non ho mai sentito parlare di bambini da chi avrebbe dovrebbe pensarci sempre mentre ho visto un  paese assieme ai suoi amministratori rimboccarsi le maniche e in sicurezza pensare a loro. 

Insomma non ci siamo riempiti la bocca solo della parola sociale ma abbiamo fatto squadra.

Sono fiera delle mie insegnanti, dei miei amati bambini, della generosità dei ragazzi del Caos e del grande impegno della mia protezione civile, sono fiera di aver suonato centinaia di campanelli nel consegnare una semplice mascherina perché erano per i nostri piccoli cittadini con emozione afferma l’assessore.

Ce la faremo…insieme…ne sono certa.

Assessore Viviana Bollini

 
 

 
 

 

 
 

 

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Oggiona Santo Stefano

Oggiona Con Santo Stefano, tenta il suicidio: salvato dalla Protezione Civile.

 

La disperazione e la depressione per quanto accade quotidianamente e non sempre c’è la forza di superare le avversità, provoca gesti irreparabili.

In questi giorni però il controllo del territorio è ancora maggiore a causa delle ordinanze e dei decreti sul coronavirus ed anche a Oggiona, l’impegno e la tutela del territorio assieme ai Carabinieri e ai sanitari, hanno consentito il salvataggio di una vita.

volontari protezione civile oggiona santo stefano

La fortuna dell’uomo che ha tentato il gesto estremo, è stato l’attivismo dei volontari della Protezione Civile che mentre perlustravano il territorio per il rispetto e l’applicazione della normativa vigente, hanno trovato una macchina dietro al magazzino comunale.

All’interno si notava la sagoma di un uomo sdraiato sul sedile posteriore e nelle vicinanze dei pacchetti di medicinali; all’interno dell’auto un tubo di plastica collegato alla marmitta.

Martignoni e altri della protezione di Oggiona sono intervenuti subito allertando il 112 e come dichiara il già citato “ il signore era incosciente ma arieggiando l’auto ha cominciato a riprendersi” seppure in stato confusionale a causa dei farmaci ingeriti.

Chiamati sul posto i sanitari per i soccorsi e i Carabinieri per il rilievo e le indagini del caso.

La fortuna per l’uomo, è stato il provvidenziale arrivo dei membri della Protezione Civile che danno il loro impegno costante alla comunità, grazie da tutti noi.

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“TOBOGA” DI MALPENSA, arrestato una cittadina portoghese per droga

DI GIUSEPPE CRISEO

 Il fiuto del cane antidroga Banny non tradisce ed ha permesso durante i controlli allo smistamento bagagli di Malpensa, di dare una “dritta” che si è rivelata positiva.

L’unità cinofila ha segnalato, con insistenza, un bagaglio appena scaricato da un volo proveniente da Dakar come segnalato dalla Guardia di Finanza che prosegue inesorabile (per fortuna di tutti) nei controlli allo scalo milanese.

” la passeggera titolare della valigia al momento del ritiro nei pressi della sala arrivi dell’aeroporto. La donna, dopo un primo controllo documentale, è stata identificata come una cittadina portoghese di 45 anni da tempo residente a Lisbona. Alle prime domande dei militari, ha riferito di essere una “maga” professionista e che trasportava esclusivamente effetti personali e cibo in quanto avrebbe trascorso qualche giorno di vacanza nel milanese”

La brillante operazione si è conclusa col rinvenimento di ” sacchi contenenti generi alimentari e materiale probabilmente utilizzato per esibizioni e riti magici (tra cui pietre e materiale di natura argillosa) mischiati con ovuli di varia forma e dimensione. Dall’esame speditivo del materiale trasportato venivano selezionati 233 ovuli di droga, per un peso complessivo di 5 Kg di cocaina. Si è proceduto, pertanto, al sequestro del carico di sostanza stupefacente e, su disposizione del Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, Dott.ssa Martina Melita, all’arresto e alla successiva traduzione presso la Casa circondariale di Milano del “corriere””:

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Gallarate, 4 soggetti di etnia rom (3 italiani ed un tedesco) specializzati nelle truffe “rip deal”.

Rip deal: affare sporco, i truffatori riescono a consegnare alla loro vittima del denaro falso in una valuta, ricevendo banconote autentiche in un’altra valuta.





“rip deal” denunciata al Commissariato di P.S. di Gallarate.

“Natale del 2018, un cittadino indiano si presentava presso il Commissariato di P.S. di Gallarate riferendo di essere appena stato derubato da due cittadini italiani. Dal racconto del trentaseienne indiano appariva subito chiara la tipica truffa “rip deal”. L’uomo aveva infatti raccontato di aver versato 3,24001 bitcoin sul portafoglio elettronico di due sedicenti cittadini italiani dietro la promessa di un cambio in contanti estremamente favorevole, ammontante a 14.900 euro. Durante l’incontro, avvenuto a Gallarate, i truffatori riuscivano effettivamente a convincere l’imprudente investitore mostrandogli il denaro pattuito per il cambio, ordinato in mazzette all’interna di una valigetta, poi rivelatosi carta straccia. Avvenuto lo scambio, l’indiano veniva frettolosamente invitato a scendere dalla vettura che aveva ospitato la transazione, una Citroen guidata da un terzo complice ma intestata ad un prestanome. Contattato nuovamente, pochi giorni dopo la prima truffa, con la promessa della restituzione del maltolto, al giovane indiano venivano fraudolentemente sottratti ulteriori 10 bitcoin (60.000 euro circa all’epoca dei fatti), questa volta presso l’aeroporto di Linate. “





Altro caso a Malpensa

Un secondo episodio è stato
infatti riscontrato dagli agenti, vittima un italiano a cui sono stati
sottratti 18 bitcoin (70000 circa all’epoca dei fatti) presso un albergo nella
zona dell’aeroporto di Milano Malpensa.

Erano proprio le sale convegno degli alberghi nella zona dell’aeroporto di Malpensa, i luoghi privilegiati dai truffatori, che prenotavano sotto falso nome.



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Trovate valige piene di soldi

Due valige contenenti banconote fac-simile prevalentemente da 100 euro, ma anche da 500 euro (per circa 1,5 milioni di euro) e, molteplici stampe a colori da 1000 franchi svizzeri, due macchinette conta soldi ed anche uno smartphone utilizzato per comunicare con le vittime attraverso una chat Telegram denominata “BITCOIN NEWS”.

Tutti e quattro gli indagati dovranno rispondere del reato di truffa
aggravata in concorso.