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Turismo, parte il progetto “TI-CICLO-VIA” per la mobilità ciclabile nelle valli dell’Olona, del Lanza e del Mendrisiotto

Sono stati pubblicati sul sito istituzionale della Provincia di Varese tutti i documenti relativi all’avvio del procedimento per la realizzazione del progetto “TI-CICLO-VIA: sviluppo di un sistema mobilità ciclabile transfrontaliera nei territori delle valli dell’Olona, del Lanza e del Mendrisiotto”.

Il progetto è finalizzato al miglioramento della mobilità nella zona transfrontaliera situata tra le città di Varese e Mendrisio, attraverso la promozione della mobilità ciclistica ed in particolare grazie al completamento del tratto della pista ciclopedonale della Valle Olona e lungo la Valle del Lanza (dal confine di Stabio in loc. Gaggiolo a Malnate) attraversando Bizzarone, Valmorea, Cagno e Rodero in territorio comasco) e all’integrazione con il sistema di trasporto pubblico.

La Provincia di Varese è in procinto di approvare i progetti definitivi relativi all’opera che interesseranno proprietà da espropriare site nei comuni di Malnate e Cantello e Solbiate con Cagno (CO).

Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione dell’ avviso i proprietari delle aree ed ogni altro interessato potranno formulare osservazioni per iscritto ai Responsabili del Procedimento come indicato sul sito http://www.provincia.va.it/it/97526/13849

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Turismo

Leggiuno, all’Eremo di Santa Caterina del Sasso si accede gratuitamente

Resterà gratuito fino alla data in cui sarà possibile ripristinare l’apertura della scalinata il biglietto per l’ascensore che permette di accedere all’Eremo di Santa Caterina del Sasso.

In occasione della riapertura del sito, lo scorso 30 maggio, il presidente Emanuele Antonelli aveva ritenuto opportuno sospendere il pagamento del ticket per l’utilizzo dell’ascensore, essendo l’unico modo per raggiungere l’Eremo nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

La gratuità è stata prorogata in questi giorni per incentivare ulteriormente le visite al sito, tra i più suggestivi e ammirati del territorio.

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Turismo

Viaggi e COVID-19. Almeno quattro barche a vela partite dalle coste salentine con i relativi equipaggi e viaggiatori fermati dall’Autorità Portuale greca al largo di Merlera

Viaggi e COVID-19. Almeno quattro barche a vela partite dalle coste salentine con i relativi equipaggi e viaggiatori fermati dall’Autorità Portuale greca al largo di Merlera. Non concesso lo sbarco. Intervenga il Ministero degli Affari Esteri

Una notizia che lo “Sportello dei Diritti” ritiene doveroso dare in anteprima e che non avremmo mai voluto sentire dopo che da oggi, 1 luglio, dovrebbero essere state aperte tutte le frontiere dell’Area Schengen a seguito del progressivo allentamento delle misure antiCOVID-19: almeno quattro barche a vela con i relativi equipaggi e viaggiatori partiti dai porti della costa salentina sarebbero state fermate dall’Autorità Portuale greca al largo di Merlera, una delle prime isole che s’incontrano nell’Alto Jonio, dopo aver attraversato il Canale d’Otranto e che offrono un sicuro approdo per le tante imbarcazioni che ogni anno, specie nel periodo estivo si spostano dal Tacco d’Italia per un soggiorno nell’amena costa greca jonica.

Per comprendere bene il punto della questione che potrebbe riguardare migliaia di viaggiatori che scelgono di recarsi in Grecia con natanti privati, di seguito riportiamo le note pubblicate sul portale “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Affari Esteri che riportano ad una pagina all’uopo dedicata del Governo ellenico e dalle quali non si evincerebbe che possano essere prese misure così restrittive come il divieto di sbarco anche perché, purtroppo, regna ancora una grande incertezza in quanto non è rinvenibile alcuna ipotesi per questi viaggi:

1.7.2020

COVID-19: L’OMS ha classificato COVID-19 come “pandemia”, dallo scorso 11 marzo. Per contenerne la diffusione, a partire da gennaio 2020 sono state progressivamente adottate misure restrittive su scala globale (sospensione del traffico aereo, divieto di ingresso, respingimento in frontiera, quarantena obbligatoria, accertamenti sanitari).

In base all’art. 6 del DPCM 11 giugno 2020, gli spostamenti da/per gli Stati membri dell’UE, gli Stati parte dell’accordo Schengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano non sono soggetti a limitazioni. Sono quindi consentiti spostamenti verso questi Paesi anche per turismo. È sempre necessario verificare, prima della partenza, eventuali restrizioni all’ingresso in vigore nel Paese in cui ci si vuole recare. Tali informazioni sono disponibili sulle Schede Paese di Viaggiare Sicuri e sui siti web delle Ambasciate e/o dei Consolati italiani dei Paesi di interesse. Il rientro in Italia dai Paesi elencati è consentito senza limitazioni, fatte salve eventuali misure restrittive disposte per specifiche aree del territorio nazionale.
Il Ministro della Salute, con apposita Ordinanza, ha disposto che dal 1 al 14 luglio 2020 è consentito l’ingresso nel territorio nazionale dai seguenti Stati e territori: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Thailandia, Tunisia, Uruguay, tuttavia a chi rientri in Italia da questi Stati si applica l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario con le modalità di cui agli articoli 4 e 5 del DPCM 11 giugno 2020. Per maggiori informazioni, cliccare qui o visitare l’approfondimento di questo sito web.

 

1.7.2020

COVID-19. Aggiornamento: A partire dal 1 luglio sono ripristinati i collegamenti diretti (aerei e marittimi) tra Italia e Grecia, per i quali il Governo greco ha introdotto specifiche procedure di ingresso. Si raccomanda di prendere attenta visione DI QUESTO LINK. (al momento non consultabile con i browser Edge e Internet Explorer, si consiglia di utilizzare browser alternativi).
Si precisa che la pagina in questione è gestita dalle Autorità greche e non dall’Ambasciata d’Italia ad Atene.

Allo stesso link, è reperibile il Passenger Locator Form (PLF), un questionario che richiede informazioni dettagliate sul viaggio (quali ad esempio il punto di partenza, i dati sul viaggio, l’indirizzo di recapito in Grecia), che è NECESSARIO compilare almeno 48 ore prima dell’ingresso nel Paese.

Per maggiori informazioni consultare la pagina del sito dell’Ambasciata d’Italia ad Atene  “Grecia e Coronavirus – Domande frequenti”

Una situazione che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se si procrastinasse oltre la necessità di ragionevoli controlli sanitari minimi, meriterebbe un intervento immediato della Farnesina per protestare contro misure come quella del divieto di sbarco non solo non indicata nell’apposita pagina dedicata indicata dallo stesso governo greco, ma che comunque non dovrebbero essere più applicate poiché l’emergenza, seppur non completamente cessata, si è notevolmente affievolita.

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Turismo

Eremo di Santa Caterina, una riapertura di successo

Dopo il record di visitatori del 2 giugno (1251 di cui 705 da fuori provincia) e le presenze “vip” dello scorso fine settimana (nella foto Francesca Ferragni, la sorella dell’influencer Chiara), l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è pronto ad accogliere in sicurezza tutti coloro che vorranno scoprire o riscoprire le sue bellezze.

Si ricorda che il biglietto per l’utilizzo dell’ascensore è gratuito fino al 30 giugno e che tutte le informazioni utili sono pubblicate sul sito http://www.santacaterinadelsasso.com/ che in questi giorni è stato ulteriormente implementato.

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Turismo

ON. CRISTINA (FI), turismo bistrattato dal Governo

EMERGENZA TURISMO, VERBANIA HA INCONTRATO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. ON. CRISTINA (FI): “IL TURISMO BISTRATTATO DAL NOSTRO GOVERNO, FIRMATO UN APPELLO CONGIUNTO. MI IMPEGNERO’ PER PORTARE ANCORA UNA VOLTA A ROMA LE ISTANZE DEL NOSTRO TERRITORIO>

<Il turismo, settore decisivo per il VCO e l’economia italiana, bistrattato dal nostro Governo. Oggi abbiamo firmato un appello congiunto indirizzato al Presidente Conte e ai ministri Franceschini e Di Maio. Mi impegnerò per portare ancora una volta le istanze del nostro territorio e dei nostri operatori economici a Roma>. Così l’onorevole azzurra e Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Verbania Mirella Cristina dopo l’incontro odierno con l’amministrazione verbanese e le associazioni di categoria. Presente in remoto anche il Principe Vitaliano Borromeo.

<Numeri alla mano – spiega l’on. Cristina – dei 55 miliardi messi sul piatto dal Governo Conte per questa fase emergenziale solo 4 sono andati al turismo e 1 alla cultura: meno della metà del reale valore di queste voci per il nostro Paese, il turismo pesa per il 13% sul Pil nazionale>. <Se prossimamente è atteso un crollo dell’economia italiana – prosegue la deputata azzurra – noi di Forza Italia auspicavamo uno shock positivo proprio dal comparto turistico al quale occorre dare liquidità immediata con contributi a fondo perduto alla filiera, accanto all’azzeramento del cuneo fiscale e a una deducibilità totale per i nostri connazionali che decidono di trascorrere in Italia le loro vacanze. Siamo rimasti inascoltati. Sono stati dati soldi senza una visione organica, proiettata al futuro e risolutiva>. L’on. Cristina sottolinea la necessità di risolvere un altro nodo fondamentale e vitale per gli operatori turistici del VCO emerso nel corso del confronto: la riapertura dei confini tra le regioni e con la Svizzera. Conclude con una nota positiva: <Nell’incontro di oggi è emersa, nonostante le difficoltà, una grande voglia di fare. Ci siamo riuniti con tutte le forze politiche perché abbiamo affrontato insieme l’emergenza sanitaria e uniti dobbiamo guardare a questa ripartenza>. 

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Turismo, scopri la Lombardia a piedi dalla Svizzera a Pavia lungo la Via Francisca del Lucomagno

È stato interamente rimesso a nuovo con un progetto di valorizzazione il cammino che in 135 km unisce Lavena Ponte Tresa (VA) alla tomba di Sant’Agostino, attraversando un territorio ricco di arte, storia, cultura e natura.

In attesa che siano riaperti anche gli spostamenti tra le regioni, la Lombardia può già offrire una vasta gamma di opportunità per quanti desiderano fare semplicemente “quattro passi” oppure vogliono cimentarsi in un vero e proprio cammino. La Via Francisca del Lucomagno è pronta ad accogliere pellegrini, viandanti, semplici curiosi o amanti della natura, dell’arte e della storia. Nei suoi 135 km che collegano Lavena Ponte Tresa (al confine con la Svizzera) a Pavia, la Via Francisca del Lucomagno attraversa le province di Varese e Milano, intersecando luoghi di grande interesse culturale, storico e naturalistico.

La Via è stata rimessa praticamente a nuovo grazie al progetto di valorizzazione che, nato quattro anni fa per volontà della presidente dell’Associazione Internazionale della Via Francigena, è stato sviluppato da nove realtà e 50 enti in collaborazione con la Regione Lombardia e la Provincia di Varese, anche con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia – POR FESR 2014-2020. L’intero tracciato è stato puntualmente mappato, segnalato e attrezzato, diventando solamente l’anno scorso, con i lavori ancora in itinere, meta di quasi mille pellegrini. Tanti sono infatti coloro che si sono incamminati dalle rive del Lago Ceresio, sulle quali si affaccia Lavena Ponte Tresa per raggiungere la tomba di Sant’Agostino nella basilica di San Pietro in Ciel d’oro a Pavia. In totale, otto tappe per passare dalle Prealpi allo splendido ponte coperto sul Ticino, seguendo le orme di quanti fin dall’anno mille scendevano dal nord Europa per raggiungere Roma. Il tratto italiano (e lombardo) della Via Franciscca del Lucomagno si inserisce in un percorso storico. La Via Francisca del Lucomagno infatti entra in Italia nel pittoresco paese di frontiera sul Lago Ceresio dopo aver percorso 375 chilometri da Costanza passando dal Canton San Gallo, i Grigioni e poi il Canton Ticino. E dopo Pavia si collega alla Via Francigena diretta verso la Città eterna. La Via Francisca permette anche di raggiungere Arles e da lì il Cammino di Santiago de Compostela.

È un’arteria che si snoda in un territorio fortemente urbanizzato, ma che nel tempo ha saputo conservare quegli elementi capaci di renderla unica e ben riconoscibile. Cinque parchi (Argentera, Campo dei Fiori, Medio Olona, Altomilanese e della Valle del Ticino), luoghi impregnati di grande fede come il Sacro Monte di Varese, il monastero di Cairate, l’abbazia di Morimondo e non certo ultima la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, ma anche testimonianze storiche di assoluto valore quali il monastero di Torba e borghi come Castiglione Olona ne fanno un itinerario suggestivo e arricchente.
Grazie inoltre alla fitta rete di trasporto pubblico che collega il territorio, ogni singola tappa può essere vissuta anche singolarmente per una passeggiata nel weekend. La Via Francisca del Lucomagno è la vera novità di questo 2020: un piccolo scrigno che custodisce al suo interno diversi gioielli e che, a causa delle restrizioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria, si può offrire per il momento ai soli residenti in Lombardia. Ma è certo che, una volta riaperti i confini regionali diventerà un punto di riferimento non solamente per gli appassionati camminatori, ma anche per coloro che vogliono andare alla scoperta di un territorio ricco di storia, cultura e natura.

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Turismo

Fase 2, strutture extra ricettive escluse da misure a sostegno del turismo

Property Managers Italia al Governo: “Ascoltateci, rappresentiamo più della metà del settore.” Per estate 2020 al via il progetto “Una cosa per un italiano”, “Spesa Amica” e protocolli sanificazione Milano, 8 maggio 2020 – Rappresentano più della metà dell’accoglienza turistica, danno lavoro a migliaia di persone, generano un indotto di milioni di euro e sono la leva per rilanciare il turismo messo in ginocchio dall’emergenza Covid-19. Ma sono rimasti esclusi da ogni misura a sostegno delle imprese turistiche prevista dal governo. Così gli imprenditori che operano nel campo dell’ospitalità turistica, lanciano un appello al ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, in queste ore al lavoro per definire gli interventi da inserire nel decreto di maggio. “Ogni misura a sostegno delle imprese del turismo deve includere tutte le società regolarmente operanti che raccolgono e versano l’imposta di soggiorno, quindi anche noi” afferma Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, Associazione Nazionale di categoria del Turismo Residenziale che rappresenta più di 600 aziende italiane e non solo, che operano in maniera professionale in questo settore, più di 50.000 alloggi su unità immobiliari (appartamenti, ville, aparthotel, case galleggianti, ecc…), dislocate in tutta Italia. “Il turismo in appartamento o in strutture extra-ricettive negli ultimi anni ha visto un aumento esponenziale di gestori di tali strutture che oggi rappresentano più del 55% dell’intero comparto dell’hospitality in Italia. Eppure non vengono considerati dal governo: è assurdo, vuol dire non aver capito come è cambiato il settore, come funziona la filiera del turismo” commenta Bettanin, “sbigottito e rammaricato” dalla cecità del Ministero e del Governo, che “ci prende in considerazione per tasse, credito di imposta, tasse di soggiorno e invece non si ricorda di noi quando prevede aiuti” e offeso “dalle accuse denigratorie e infondate mosse da alcuni rappresentanti del reparto turistico tradizionale che fanno campagne vergognose contro di noi, invece di pensare a fare sistema per far ripartire tutti insieme la macchina del turismo”. Nel mondo del Vacation Rental le società rappresentate da Property Managers Italia, operano in piena regola, versando tasse, contributi, imposta di soggiorno e ritenuta per le locazioni turistiche e chiedono al governo “di sostenere chi ha scelto di operare in questo mercato in maniera trasparente, pienamente legale e strutturate” estendendo le misure a sostegno del settore, attualmente previste solo per il comparto alberghiero o per strutture ricettive in senso classico (compreso il bonus vacanze, idea avanzata proprio dai property manager nel tavolo convocato al Mibact lo scorso 4 marzo) a tutte le imprese regolari, indipendentemente dai codici Ateco con cui vengono identificate, dato che proprio il governo non si è mai preoccupato, nonostante le innumerevoli richieste, di prevedere un codice Ateco che identificasse in maniera univoca le aziende che operano professionalmente nel settore dell’ospitalità extra ricettiva e innovativa, come peraltro avviene in tutti gli altri Stati membri dell’Unione Europea (solo in Italia non esiste una classificazione per tale mercato, mentre quando si tratta di tasse e tributi l’equiparazione è immediata). “Non ci dimenticate perché sarebbe come dimenticare un pezzo del Paese che non tornerà se non viene aiutato ora, a danno non solo delle aziende, delle famiglie, dei lavoratori che rappresentiamo, ma di tutta l’economia italiana”. A rimetterci sono i dipendenti delle aziende che gestiscono gli alloggi, i proprietari di case ma anche i moltissimi operatori che gravitano attorno a questa attività: dalla manutenzione alla pulizia, dai servizi offerti alle visite guidate. Secondo uno studio dell’Università Bocconi, nel mercato solo il 23% della spesa turistica è destinato all’alloggio: il resto è destinato a ristoranti, negozi, musei, noleggio auto. Se un alloggio rende in media 18 mila euro all’anno (dati Airbnb), l’indotto che ricade sul territorio è quindi mediamente di 60mila euro per alloggio, per un totale di 3000000000 di euro. La pandemia Covid-19 ha azzerato le prenotazioni e quindi il fatturato da fine febbraio per tutto marzo, aprile e maggio, ma si intravede una timida ripresa per l’estate 2020, grazie alla domanda interna. Gli italiani quest’anno faranno le vacanze in Italia, al mare ma non solo e le strutture extra ricettive (in qualunque forma esercitate, anche a causa della confusione normativa tra Stato e Regioni, mai regolata in maniera uniforme, nonostante i ripetuti appelli di Property Managers Italia, ai vari governi in questi 4 anni), diffuse in maniera capillare lungo lo Stivale, garantiscono privacy e distanziamento sociale, oltre a un’accurata pulizia: Property Managers Italia sta lavorando a un protocollo nazionale, su modello di quelli già adottati in Portogallo e Spagna dalle Associazioni di tali Paesi, con cui Property Managers Italia collabora a livello europeo, per certificare la sanificazione degli alloggi a ogni check out. Property Managers Italia, dopo aver lanciato la campagna “Una casa per medici e infermieri” (offrendo gratis appartamenti a personale sanitario durante l’emergenza Coronavirus), ora propone “Una casa per gli Italiani”: appartamenti e ville saranno affittati a prezzi simbolici per permettere alle famiglie, rimaste per mesi in confinamento, di scoprire e riscoprire le bellezze dal Paese. Gli ospiti inoltre grazie al progetto Spesa Amica, potranno ricevere a domicilio (con consegna gratuita) prodotti freschi a chilometro zero, un modo per fornire un servizio ai clienti e aiutare le aziende agricole del territorio.

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Turismo

Vacanze in omaggio ai dipendenti di Iper ed Esselunga in Lombardia, l’idea dell’imprenditore romagnolo Fabrizio Ferretti

Vacanze in regalo per i dipendenti dei supermercati Iper ed Esselunga in Lombardia, una delle zone più colpite dall’epidemia. E’ un’idea di Fabrizio Ferretti CEO di Ferretti Hotels (Gruppo privato di Hotels con sede a Cattolica e strutture in tutta la Riviera e Venezia) per essere vicino ai dipendenti delle due catene di supermercati regalando ad ognuna 10 soggiorni omaggio in una qualsiasi delle strutture Ferretti Hotels.

“Un modo – spiega l’imprenditore romagnolo – per sostenere una delle categorie più colpite che, insieme naturalmente a medici e infermieri, stanno tenendo in piedi l’Italia in questo momento così difficile. Ovvero gli operatori delle Gdo”.

Ma non è tutto. Oltre alle 20 vacanze totali in omaggio, assegnate a discrezione della proprietà, l’iniziativa prevede uno sconto del 25% per tutti i dipendenti delle catene.
La promozione sarà valida in tutte le strutture Ferretti per l’intera stagione estiva 2020.

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Turismo

Il turismo guarda al “dopo virus” e valuta la possibilità di progettare una vacanza “su misura”

Il turismo nelle terre di Arezzo guarda all’era del “dopo virus” e riparte dalla possibilità di progettare una vacanza “su misura”, all’insegna dell’autenticità, lontano da luoghi affollati, alla scoperta di tradizioni e stili di vita unici al mondo.
La Fondazione Arezzo Intour, realtà pubblico privata nata nel 2018 per gestire la destinazione turistica Arezzo, fa leva sulle sue due anime (turismo e innovazione) e guarda al futuro, mettendo a punto strumenti digitali per ridisegnare l’offerta turistica.

Va in questa direzione la nuova piattaforma ideata per aggregare e vendere esperienze ed attività turistiche per gli operatori del territorio, che è stata presentata nel corso di una conferenza stampa virtuale alla quale hanno partecipato per la Fondazione Arezzo Intour il presidente Marcello Comanducci, Alessio Ballerini, coordinatore dei progetti di innovazione e Francesco Meacci, consigliere di amministrazione.

L’idea è quella di costruire un luogo virtuale che (sull’esempio delle grandi agenzie di viaggi online e portali di vendita di servizi turistici) diventi un vero marketplace di esperienze e non solo.
“Quello delle esperienze è un trend che già prima del Covid-19 dominava l’offerta turistica – commenta il presidente della Fondazione Arezzo Intour Marcello Comanducci -. Secondo Expedia, il 68 per cento dei viaggiatori sceglieva la vacanza in base alle attività e ciascun viaggiatore acquistava una media di 7 esperienze a soggiorno, prenotandole online o comprandole in destinazione (il 48 per cento). Ecco perché a emergenza sanitaria finita è immaginabile che questo trend sia destinato a salire. Le esperienze si prestano a scoprire mete meno note, all’insegna della tradizione della tipicità e della lentezza. E la migliore alleata di questo tipo di viaggi è la tecnologia che permette di all’utente gestire la propria vacanza disegnandola su misura”.

Il viaggiatore potrà così scegliersi la vacanza più adatta al “suo tempo” diventando protagonista e vivendo un’avventura intima e coinvolgente: dalle proposte più tradizionali come la possibilità di essere “artigiano” per un giorno magari facendo il formaggio in un caseificio o lavorando il legno o la ceramica una bottega tipica, o anche realizzando un affresco sulle tracce di Piero della Francesca, fino alle attività più curiose come la navigazione in canoa di un tratto dell’Arno o la visita a zone sotteranee, sarà possibile esplorare il territorio in una maniera inedita e personale attraverso attività indimenticabili con un forte impatto emotivo.

La Fondazione chiama a raccolta tutti coloro che – sul territorio – hanno un’esperienza da proporre ai viaggiatori così da costruire una rete virtuosa di servizi e offerte aggregate in un unico polo fortemente attrattivo che, la stessa Fondazione Arezzo Intour come DMO, promuoverà in tutto il mondo.
Un modo per dare nuovi stimoli anche agli operatori aretini che, con creatività e voglia di reinventarsi, possono trasformare il loro business declinando il loro universo di saperi e competenze professionali in esclusive esperienze turistiche.

La piattaforma, infatti, permetterà di far conoscere a un pubblico vasto la proposta turistica di Arezzo e del suo territorio, semplificandone la vendita: con un solo click, oltre al portale di destinazione della Fondazione (di prossima pubblicazione), le esperienze saranno presentate anche sui siti i riferimento più importanti come TripAdvisor, Viator, GetYourGuide, Musement.

“La nuova piattaforma – conclude il presidente Marcello Comanducci – sarà soltanto uno degli strumenti del nuovo portale di destinazione che sarà presto online e verrà presentato a breve: grazie ad innovative idee di marketing e tecnologia applicata, la Fondazione Arezzo Intour si conferma così destinazione digitale all’avanguardia, distinguendosi con altre poche realtà che hanno già intrapreso questo percorso. In un anno terribile per il turismo, crediamo che sia necessario ripartire dalla nostra storia, dalle nostre tradizioni, dalla nostra cultura; un patrimonio enorme che però va proiettato nel futuro con gli strumenti del futuro. Ecco quindi che la tecnologia diventa alleato indispensabile per dare nuova vita e spinta a questo settore”.

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Turismo

Federbalneari Italia presenta al Governo le misure per salvare la stagione

45 milioni di turisti in meno, una perdita di 30 miliardi di euro stimata e un costo per l’adeguamento alle misure di salute pubblica anti Covid 19 di circa 360 mln di Euro per la prossima stagione (pari a circa € 12.000,00 in media per impresa \ stagione) per il solo comparto delle concessioni demaniali marittime. Sono questi i numeri elaborati dal Centro studi di Federbalneari Italia che rendono complesso l’avvio della stagione balneare per tutte le imprese turistiche italiane.

Una crisi strutturale internazionale che stanno affrontando l’Italia e l’Unione Europea, per la quale in ITALIA si afferma il principio di concedere aiuti di stato alle proprie imprese in difficoltà mentre l’UE sta varando un piano straordinario di risorse economiche a sostegno degli stati membri in crisi e del loro tessuto economico anche se resta ancora incerta la durata di tali misure economiche che sta ponendo in campo l’UE.

Il Centro Studi di Federbalneari Italia, associazione tra le più rappresentative d’Italia del turismo costiero con le 13 associazioni regionali e per oltre 3000 imprenditori del turismo rappresentati, ha elaborato un pacchetto di misure economiche straordinarie a sostegno del comparto del turismo e del sistema delle concessioni demaniali italiane. La Federazione chiede che tali proposte, necessarie per affrontare in modo organico e univoco lo stato di crisi del turismo italiano, siano prontamente recepite nel prossimo Decreto Legge in tema di sostegno all’economia del turismo italiano, a partire dall’istituzione di un Fondo straordinario per il turismo che contenga le misure economiche straordinarie.

SINTESI PROPOSTE ECONOMICHE STRAORDINARIE COVID 19 PRESENTATE AL GOVERNO

ATTUAZIONE IMPIANTO NORMATIVO DELLA LEGGE 145\2018, commi 682. e 683
Si deve procedere subito alla fase di attuazione della legge 145\2018, rimasta ancora inattuata, per fornire certezze e stabilizzare il sistema delle imprese messe alla prova dal Covid 19 con termine del periodo concessorio al 31\12\2020. In questo difficile momento gli effetti competitività delle aziende turistiche costiere italiane sono quasi del tutto annullati: è prioritario, quindi, avviare misure di stabilizzazione economica del comparto «turismo» procedendo in modo non procrastinabile al recepimento straordinario della legge 145\2018 e confermando la durata delle concessioni demaniali marittime con scadenza al 31\12\2033 per consentire alle imprese turistiche de quo di non fallire e mantenere gli attuali livelli occupazionali di comparto.

RIDUZIONI STRAORDINARIE DEI CANONI DI CONCESSIONE DEMANIALE
Si deve prevedere una sorta di «moratoria economica» per la misura del valore economico per il calcolo dei canoni concessori
sul valore annuo e sulla fase di ripartenza. E’ noto, infatti, quanto incida il canone concessorio con valore medio dell’OMI sull’economia dell’impresa turistico – costiera italiana.
La proposta federale di riordino emergenziale dei canoni concessori prevede:
• anno 2020: riduzione del valore del canone concessorio demaniale del 100%
• anno 2021 e 2022: applicazione del canone concessorio ricognitorio covid 19 in misura del 10% del valore complessivo del canone concessorio demaniale;
Abrogazione moltiplicatore valore medio OMI ai sensi legge 296\2006, comma 251 per il calcolo dei canoni di concessione demaniale e introduzione di misure tabellari per il calcolo del canone con “aree coperte” e “aree scoperte”;
Abrogazione alta valenza turistica “A” introdotta dalla legge 296\2006;
Misure immediate per conseguire una maggiore equità del sistema concessorio e la conclusione delle vertenze delle concessioni demaniali che hanno avuto ordini d’introito, in tema di canoni concessori demaniali, sperequati e sproporzionati con il moltiplicatore OMI e definite “concessioni pertinenziali”, rendendo antieconomica la gestione dell’impresa turistica;
Abrogazione del canone minimo attuale ed introduzione, nella norma di riordino di un canone di partenza “minimo” di € 2.500,00.

IVA AL 10%. ALLINEAMENTO ALLA FILIERA DEL TURISMO COSTIERO ITALIANO
Attualmente il regime Iva per l’erogazione dei servizi turistici costieri e balneari ammonta al 22%: in questa situazione emergenziale diviene ancora più evidente sostenere l’adeguamento dell’Iva al 10% da attuarsi in modo permanente anche per il turismo balneare, al fine di rendere competitive, in questa fase difficile dell’economia, le nostre imprese turistiche rispetto ai minori valori IVA dei vari Paesi europei.

MISURE STRAORDINARIE DI SOSTEGNO FISCALE, TRIBUTARIO E PREVIDENZIALE E FORTE RIDUZIONE DELL’IMPOSIZIONE
Si propone la riduzione straordinaria del 90% per gli anni 2020 e 2021 e del 60% per l’anno 2022 dell’imposizione tributaria che incide sul turismo quale Imu, Tari, Tassa di soggiorno, Ires, Irap e dei relativi oneri previdenziali a carico delle imprese turistiche.

MISURE STRAORDINARIE SUL CREDITO D’IMPOSTA PER LE IMPRESE SU RICERCA, SANIFICAZIONE E TUTELA LAVORO
RICERCA E SVILUPPO
Considerata la drammaticità della situazione in cui le imprese si trovano e si troveranno nell’immediato, sarebbe utile e auspicabile il ripristino del bonus in credito d’imposta pari al 60% per le spese in investimenti in Ricerca e Sviluppo per un massimo di 20 milioni di euro all’anno e 12 milioni di euro per singola impresa, già a partire dal 2020.

DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE DI INFRASTRUTTURE TURISTICHE
Il COVID 19 ha mutato le abitudini dei consumatori e pertanto le infrastrutture dedicate al consumo di servizi turistici (pubblici esercizi) dovranno mantenere integra l’igiene e la salute pubblica per poter svolgere correttamente la propria funzione. Visto l’elevato aggravio di costi previsto per ciascuna impresa (si stimano costi medi di circa € 12.000,00 in media per stagione), si propone di prevedere un credito d’imposta del 75% su base di due anni per la detraibilità immediata delle spese aziendali di sanificazione, disinfezione dei locali e delle attrezzature e beni strumentali vari per un tetto massimo di € 30.000,00.

TUTELA DEL LAVORO STAGIONALE
Si deve prevedere uno strumento di garanzia e tutela per quei lavoratori stagionali, presenti nel LUL (libretto unico del lavoro) dell’azienda richiedente, durante la stagione 2019 ai quali non è stato possibile rinnovare l’assunzione per il 2020. Il sostegno dovrebbe consistere in un assegno mensile, una tantum per l’emergenza COVID-19, che dovrebbe essere, come per i lavoratori annuali, l’80% della retribuzione che avrebbe percepito una volta assunto sulla base del CCNL applicato e del livello del lavoratore. Ovviamente, a garanzia dello Stato, deve esserci una promessa di assunzione, una volta terminato lo stato di emergenza COVID-19, che deve essere sottoscritto dall’azienda e accettata dal lavoratore.

Il «BONUS VACANZA»

Si propone l’introduzione del «BONUS VACANZA» per redditi inferiori ad € 25.000,00 con l’obiettivo di incentivare i «consumi di turismo interno» attraverso l’erogazione della «CARD TURISMO ITALIA». Il Bonus prevede l’assegnazione di € 480,00 annue a persona depositato sulla «CARD TURISMO ITALIA» erogata da apposito istituto di credito, senza alcun costo per l’utente.
La card avrà una durata pari al periodo 2020\2022 e consentirà al nucleo familiare di spendere queste risorse economiche aggiuntive in servizi turistici sul territorio italiano in qualsiasi momento dell’anno.
Per i redditi superiori ad € 25.000,00 si propone la detraibilità annuale dei costi sostenuti per l’acquisto della vacanza e\o servizio turistico dalle famiglie con figli a carico e un credito d’imposta fissato al 30% (max € 500,00 a persona) del costo della vacanza per il periodo 2020\2022.

ESTENSIONE DEI VOUCHER DEL D.L. CURA ITALIA AL TURISMO – BALNEARE
Si deve estendere lo strumento dei voucher di cui all’art. 88 del D.L. Cura Italia con modalità di rimborso economico per l’utente consumatore finale, a tutto il comparto del turismo italiano.

CAMPAGNA DI PROMOZIONE DEL TURISMO ITALIA
È necessario promuovere un grande sforzo promozionale per tornare a riscoprire le bellezze del nostro paese e le peculiarità di ciascuna regione italiana. Si ritiene fondamentale la creazione di una cabina di regia, magari d’intesa tra Regioni ed Enit per far sì che si avvii un progetto di comunicazione funzionale a promuovere i siti più importanti d’Italia e le bellezze caratteristiche di ciascuna Regione.

FONDO NAZIONALE STRAORDINARIO PER LE EMERGENZE DEL TURISMO
Per rafforzare la ripartenza del turismo si propone di istituire un Fondo dedicato con la finalità di concedere maggiore impulso alle misure proposte.
In questi mesi abbiamo assistito al blocco generalizzato della domanda di viaggi e di servizi turistici (incoming, outgoing, interno e del business travel) per il quale si stimano perdite pari a circa 30 mld di euro per il 2020.
Il Fondo statale in questione è pensato per sostenere in modo esclusivo l’intero cluster turistico italiano, che sta subendo un serio rischio di chiusura definitiva, e si propone di gestire la fase emergenziale attuale traghettando le imprese verso azioni di ripartenza concreta, puntando alla ristrutturazione del cluster turistico ed al riposizionamento delle imprese di settore sul mercato interno, in modo funzionale a rigenerare la domanda di turismo interna (nella prima fase) nel periodo 2020\2022.