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Varese, Rosa Camuna, premiata Adele Patrini

Tra i nomi che compaiono tra i vincitori del Premio Rosa Camuna di Regione Lombardia c’è anche Adele Patrini, presidente dell’Associazione C.A.O.S Onlus Centro Ascolto Operate al Seno e portavoce di Europa Donna.

“Sono veramente felice che questo prestigioso riconoscimento venga attribuito ad Adele. Una donna che ha messo la sua energia dirompente completamente al servizio del prossimo, ed in particolare delle donne che si trovano ad affrontare il difficile percorso della malattia oncologica. Sono onorata di aver sostenuto la sua candidatura perché Adele rappresenta un esempio per tante donne e un grande motivo di orgoglio per la nostra provincia e per tutta la Lombardia”.

Così la Vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia Francesca Brianza che da anni collabora con Adele Patrini nella realizzazione di progetti dedicati alla prevenzione e lotta al tumore al seno.

“Nel corso della mia attività politica – dichiara Brianza – ho avuto modo di conoscere Adele da un punto di vista umano e professionale e di collaborare fianco a fianco per tantissimi progetti dedicati alle donne. Adele – prosegue – è stata un preziosissimo e insostituibile supporto per la messa a punto dei vari strumenti messi in campo da Regione in materia di prevenzione e cura del tumore al seno”.

“Ricordo con enorme soddisfazione tutto il lavoro che ha portato all’esenzione del ticket sanitario per le mutazioni genetiche BRCA – prosegue – o il percorso di screening gratuito per il personale di Regione Lombardia oltre alla grandissima attività che Adele svolge regolarmente nel varesotto e su tutto il territorio regionale”.

“Questo importante riconoscimento – conclude Brianza – è un doveroso ringraziamento a una donna, un’amica, un esempio e una testimonial instancabile che dona, senza mai risparmiarsi, coraggio, forza e speranza a tante donne che combattono la battaglia più importante, quella per la vita”.

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Varese. Vigili del fuoco idrovolante-ultraleggero

27/06/20 ore 20:00 Lago di Varese – località Isolotto Virginia, soccorso aeromobile. Gli specialisti vigili del fuoco del soccorso acquatico sono intervenuti per un idrovolante-ultraleggero che una volta atterrato sulle acque del lago ha avuto un problema tecnico. Gli operatori a bordo di un battello pneumatico hanno prestato assistenza fino a che il pilota è riuscito a risolvere il problema e a decollare.

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Nuovi fondi per il TPL per evitare il potenziale default del sistema

Varese: appello del Presidente dell’Agenzia TPL di Como, Lecco e Varese al Governo «Servono nuovi fondi per il TPL per evitare il potenziale default del sistema»

 

Non sono leggere le perdite economiche che il Covid-19 ha causato alle aziende di trasporto del territorio, che al momento vedono dimezzati i passeggeri dei bus con un forte impatto sui propri conti per mancati incassi. E la situazione si aggraverà ancora di più a settembre, con la riapertura delle scuole, se tutti gli enti interessati non metteranno a punto una soluzione condivisa.

 

È questo lo scenario presentato dal Presidente dell’Agenzia Angelo Colzani, in qualità di ospite esperto del settore, durante il convegno organizzato venerdì 12 giugno su Facebook dal PD Città di Varese per parlare ai cittadini della mobilità e del trasporto pubblico nel capoluogo, non solo in questa fase dell’emergenza sanitaria ma anche in relazione al futuro.

Tavoli Territoriali per ascoltare il territorio

L’ing. Colzani rinnova l’invito affinché tutti gli attori coinvolti nel tema mobilità lavorino insieme. Per studiare meglio la situazione attuale e capire le esigenze del territorio, l’Agenzia ha organizzato nelle scorse settimane tre Tavoli Territoriali provinciali, a cui hanno partecipato le aziende di trasporto, gli amministratori di alcuni enti soci nonché le Camere di Commercio locali. Preoccupa, invece, il fatto che le scuole non abbiano ancora compreso pienamente le problematiche che il tpl incontrerà a settembre, con la ripresa delle attività didattiche, e che riguarderanno principalmente il reperimento dei mezzi e del personale. I pullman del Granturismo saranno sicuramente disponibili, tuttavia occorreranno risorse aggiuntive che al momento scarseggiano.

A questo proposito, una diluizione degli orari di inizio lezioni, così come quelli di inizio lavoro, semplificherebbe la pianificazione dei trasporti oltre a ridurre il congestionamento delle ore di punta e la sottoutilizzazione dei mezzi durante il resto della giornata. Il telelavoro è un altro aspetto da incentivare poiché permette di diminuire la pressione sul trasporto pubblico.

Una nuova programmazione del sistema basata su questo principio, consentirebbe dunque di offrire un servizio migliore.

Gli aiuti per le aziende di trasporto

Attualmente, continua Colzani, dalle relazioni pervenute da Como, Lecco e Varese non risultano lamentele da parte degli utenti mentre la situazione cambia sul fronte delle imprese di trasporto, duramente colpite dalla pandemia.

Mantenendo costante il dialogo con le aziende per venire incontro alle loro difficoltà, l’Agenzia ha adottato gli aiuti economici previsti dal Governo e provvederà a pagare alle imprese i corrispettivi del periodo che va dall’inizio dell’anno fino a fine agosto come stabilito dall’articolo 200, comma 6, del Decreto Rilancio (DL 34/2020).

Tuttavia, per sostenere il sistema del TPL saranno necessari nuovi fondi da parte del Governo perciò si auspica che l’Unione Europea sblocchi le quote che le norme attuali considerano aiuti di stato, poiché la pandemia ha provocato la quasi totalità delle perdite di introiti dalla bigliettazione. In questo senso, è bene che il Governo provveda a stanziare cifre più alte a favore del TPL rispetto a quelle definite nel DL di maggio proprio per evitare il potenziale default del sistema.

Una mobilità più green

Nell’ambito degli autobus di linea, il Presidente fa un appello agli amministratori nazionali e regionali: «Non sfatiamo il mito dell’elettrico, del fuel cell (pile a combustione) o del metano ossia delle energie alternative al gasolio. Quello è sicuramente il futuro. Purtroppo, però, ad oggi i costi rispetto all’Euro6 sono troppo alti, sia per quanto riguarda il costo dei mezzi che per l’impiantistica». Al momento, dunque, i veicoli a gasolio Euro6 risultano i più convenienti. «Tuttavia – continua Colzani – puntiamo a conoscere i dettagli della gara che ha recentemente fatto ATM e in cui sono stati presentati autobus mild hybrid (veicoli con motore a combustione dotati di generatore integrato che consente di recuperare l’energia elettrica sviluppata in frenata e riutilizzarla per una ripartenza istantanea, riducendo il consumo di carburante del 15% rispetto agli Euro6), perché la riteniamo molto interessante e competitiva per il nostro territorio». Al momento attuale, però, non ci sono incentivi da dare alle maggiori ditte costruttrici per sperimentare le nuove tecnologie in esercizio.

I 6 milioni di euro messi a disposizione del Governo per rigenerare il parco mezzi di Varese, dunque, costituirebbero un valido contributo per migliorare la mobilità del capoluogo e per ridurre l’inquinamento in città.

Un’APP per il TPL

L’Agenzia ha già presentato a Regione Lombardia lo STIBM del nostro bacino (Sistema tariffario integrato di bacino di mobilità). «Una volta che sarà stato approvato – conclude il Presidente – riteniamo che grazie a questo strumento sarà possibile realizzare un’App dedicata al TPL a livello regionale, che si possa possibilmente interfacciare anche con quella delle aziende di trasporto».

Una tecnologia che sarà sicuramente molto utile per costruire una mobilità realmente integrata.

Il futuro del trasporto pubblico

Quanto emerso dal convegno sottolinea l’urgenza di rinnovare profondamente il settore del trasporto pubblico italiano, investendo nelle infrastrutture e nelle nuove tecnologie al fine di rendere il sistema sempre più innovativo, competitivo e sostenibile. La risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini non può risiedere nell’auto privata ma nell’integrazione dei mezzi pubblici e della mobilità dolce. Una mobilità che dev’essere progettata in modo da rendere gli spostamenti sempre più snelli e rapidi. 

 

 

Elisa SannaAgenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese

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Varese-provincia: 92% dei nostri comuni è a rischio frane o alluvioni  

Ultimi giorni di maltempo nel Varesotto: ma il 92%

dei nostri comuni è a rischio frane o alluvioni

 

Da domenica dovrebbero cessare le piogge: “Finora un “giugno invernale”, bene il ritorno

del bel tempo, ma con i cambiamenti climatici, resta il rischio di precipitazioni violente e improvvise”

                                                                                                                                                                 

 

VARESE – Non sarà pieno sole, ma almeno (a partire da domenica) cesseranno le piogge che, da inizio mese, stanno flagellando il territorio prealpino: un “giugno invernale” che ha fatto precipitare la colonnina di mercurio su valori assolutamente fuori stagione, complice l’ondata di maltempo che, nelle scorse settimane, si è abbattuta con violenza sul territorio, provocando gravi ripercussioni anche nelle campagne.

Cresce dunque il conto dei danni provocati all’agricoltura da una pazza “coda di primavera” durante la quale si contano in Italia quasi cinque violente grandinate al giorno che hanno colpito a macchia di leopardo il territorio.

“Precipitazioni del tutto inconsuete – sottolinea Coldiretti Varese attraverso il presidente Fernando Fiori – come anche le dimensioni del fenomeno con la diffusa caduta di chicchi di grandine grossi come noci, che hanno addirittura imbiancato le campagne. La grandine è infatti l’evento atmosferico più temuto dagli agricoltori in questa stagione perché i chicchi si abbattono sulle produzioni provocando danni irrimediabili e mandando in fumo un intero anno di lavoro”.

Ad essere colpiti frutteti, vigneti, ortaggi, mais, ma si sono segnalate anche serre divelte, campi allagati e frane e smottamenti con danni ingenti, che ammontano a diversi milioni di euro nelle campagne di tutta la penisola.

Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua e ghiaccio si abbattono – rimarca la Coldiretti provinciale – su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico: in provincia di Varese, i comuni con potenziale rischio idrogeologico medio alto sono oltre il 92% del totale.

L’agricoltura è investita direttamente dal problema: “La tendenza alla tropicalizzazione si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente e sfasamenti stagionali, rendendo pressochè impossibile un’adeguata programmazione della stagione colturale. Le imprese agricole, molto più che in passato, non hanno più la certezza di poter raccogliere i frutti del loro lavoro, compreso il taglio del fieno di queste settimane, che risulta in molti casi compromesso dopo le piogge dei giorni scorsi”. A ciò si aggiungono i disagi per gli effetti delle intense precipitazioni che hanno riversato veri e propri muri d’acqua sulle strade poderali, rendendole inservibili.

Gli effetti del maltempo risultano particolarmente evidenti nella fascia pedemontana, più soggetta a ripetuti sbalzi termici e dove l’aria fredda proveniente dalle Alpi incontra per prima quella, al contrario molto calda, che sale dalla vicina pianura: in tutto, l’Italia ha subito perdite legate agli effetti del maltempo per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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Lanzo d’Intelvi: la Funicolare Lanzo-Santa Margherita è recuperabile e si può passare alla fase realizzativa.

 

Una delegazione di Infrastrutture Lombarde e della società di ingegneria 3TI Progetti incaricata di realizzare lo studio di fattibilità accompagnata da esponenti del Comitato per il Ripristino ha effettuato un sopralluogo su tutta la linea dismessa dal 1977 constatando l’ottimo stato di conservazione del sedime ferroviario.

Giornata importante ieri per la Funicolare Lanzo-Santa Margherita. Una delegazione di Infrastrutture Lombarde e della società di ingegneria 3TI Progetti incaricata di realizzare lo studio di fattibilità accompagnata da esponenti del Comitato per il Ripristino ha effettuato un sopralluogo su tutta la linea dismessa dal 1977 constatando l’ottimo stato di conservazione del sedime ferroviario. Ad accogliere in Comune i rappresentanti regionali il Vice sindaco di Alta Valle Intelvi Fabrizio Vitali. Sono già state realizzate le prospezioni e i rilievi sia sulla stazione a monte che quella a valle. I motori e gli ingranaggi saranno totalmente sostituiti così come le due carrozze. Le nuove avranno la stessa capienza di quelle originali (40 posti) ma viaggeranno a una velocità più che doppia (4 metri al secondo invece che 1,5). La portata teorica della funicolare salirà così a circa 400 passeggeri/ora con almeno cinque viaggi nei due sensi ogni 60 minuti. Lo studio è alle battute finali, a breve i consulenti contano di consegnare le risultanze alla Regione e se – come tutto fa credere – il verdetto finale sarà che la funicolare è recuperabile si potrà passare alla fase realizzativa. “Siamo quasi increduli – ha dichiarato il professor Adalberto Piazzoli, Presidente del Comitato – per questi sviluppi positivi. Abbiamo lottato per quasi trent’anni per far ripartire la funicolare e ora il risultato sembra a portata di mano. Se i tempi verranno rispettati – conclude Piazzoli – potremmo approfittare dei fondi messi a disposizione da Regione Lombardia nell’ambito della LR numero 9 del 4 maggio scorso per il rilancio dell’economia lombarda dopo la crisi Covid. Tra i 3 miliardi stanziati infatti c’è una voce specifica per lavori di ammodernamento della rete ferroviaria.”  

 

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Arpa Lombardia, il varesino Stefano Cecchin: ” far tornare limpide le acque del nostro lago”

ACCORDO LAGO DI VARESE: ARPA PROCEDE CON L’INSTALLAZIONE DELLE BOE DI RILEVAZIONE DATI

CECCHIN: “GRAZIE AL PRESIDENTE FONTANA E A REGIONE LOMBARDIA LE ACQUE DEL NOSTRO LAGO TORNERANNO LIMPIDE”

Milano, 1 giugno – “Entro una quindicina di giorni le boe sentinelle saranno definitivamente operative e cominceranno a trasmettere una rilevante quantità di informazioni utili al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di far tornare limpide le acque del nostro lago”. Così il presidente di Arpa Lombardia, il varesino Stefano Cecchin, annuncia l’avvio della procedura di installazione delle boe limnologiche che in questi giorni sono state posizionate nelle acque del lago di Varese e in quelle del Lago Maggiore, come previsto dall’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la ‘Salvaguardia e il risanamento del lago di Varese’.

“Il 27 e il 28 maggio – prosegue il presidente dell’Agenzia ambientale – Arpa Lombardia ha supervisionato i lavori dell’avvio della procedura per il posizionamento delle boe da parte della ditta installatrice. Una boa, come previsto dall’Accordo, riguarda il lago di Varese mentre l’altra servirà a monitorare le acque del Lago Maggiore: nella baia di Ispra, in prossimità dell’immissione del Bardello, l’emissario del lago di Varese che riceverà le acque dall’impianto di prelievo ipolimnico”.

Oggi è terminata l’installazione della boa sul punto individuato del lago di Varese, in corrispondenza della sua massima profondità; nei prossimi giorni, Arpa effettuerà le necessarie verifiche tecniche della strumentazione installata, con le prove di invio dati e il periodo di formazione riservato agli operatori che fisicamente dovranno leggere ed elaborare i dati. “Verosimilmente – spiega Cecchin – dopo la prima metà di giugno dovremmo essere completamente operativi”.

Sulle boe sono installati dei sensori per la misura dei parametri fisico chimici (quali pH, ossigeno, temperatura) e dei pigmenti del fitoplancton, le microalghe responsabili di vistose “fioriture”, oltre a parametri meteorologici.

“Da varesino e da Presidente di Arpa Lombardia – conclude Cecchin – sento il dovere di ringraziare il lavoro straordinario e le ingenti risorse messe in campo dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dall’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, che insieme alla nostra Agenzia e agli enti territoriali, lo scorso anno sottoscrissero l’Accordo. Un provvedimento importante, finanziato dalla Regione Lombardia con circa 6 milioni di euro in tre anni, che mira a recuperare un equilibrio ambientale compromesso e valorizzare un territorio, come quello della provincia di Varese, centrale per il turismo e per lo sport correlato ai nostri specchi d ‘acqua.”

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 Da mercoledì 20 a martedì 26 maggio, l’attività relativa ai test sierologici risulta decisamente incrementata.

Nella settimana che va da mercoledì 20 a martedì 26 maggio, l’attività relativa ai test sierologici risulta decisamente incrementata.

Risultano eseguiti complessivamente, dalle tre ASST del territorio di ATS Insubria, nell’ultima settimana, 4971 test, più del doppio rispetto alla settimana precedente. Il gruppo dei  soggetti testati al termine  della quarantena fiduciaria al domicilio,  in coerenza con la  Circolare Regionale  del 22 aprile, continua a risultare fortemente minoritario, in controtendenza rispetto al dato complessivo: 272 soggetti, ai quali vanno aggiunti   altri  69 soggetti inviati dal medico curante. Il motivo è da ricondurre in parte al naturale esaurimento degli elenchi ed in parte alla scarsa adesione dei soggetti individuati ed invitati sulla base dei criteri di esigibilità indicati dalle disposizioni vigenti. Hanno avuto, invece, un grande impulso i test sugli operatori sanitari, che hanno risposto all’invito per  un numero  consistente di ben 4.630 soggetti, portando il totale dall’inizio  fino a quasi 7.700 persone testate.

Del totale degli esaminati, 8.709 soggetti dal  29 aprile al  26 maggio, sono stati comunicati gli esiti per 7.799 persone.

Si registrano sul totale 890 esiti positivi (11,4 %) con  6.709 esiti negativi  (86 %) e 200 casi ad esito dubbio (2,6%).

Anche gli esiti del prelievo, con l’incremento della popolazione campionata, confermano la tendenza, già delineata dalle prime settimane, alla notevole discordanza tra i due gruppi di soggetti: infatti, per quanto riguarda i prelievi eseguiti sugli operatori sanitari, la percentuale di positivi risulta per tutto il periodo considerato pari al 7,2%, mentre nel gruppo “Inviti ATS” (fine quarantena e invii da parte del curante), tale quota raggiunge il 41,8%.

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Varese, Piazza Montegrappa, arrestato un venditore

Nella nottata di ieri, a Varese, in questa Piazza Monte Grappa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Varese hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 55enne venditore ambulante, già ben noto alle forze dell’ordine, poiché resosi responsabile dei reati di violenza, resistenza è oltraggio a un pubblico ufficiale. In particolare i militari operanti hanno proceduto al controllo del soggetto mentre si trovava a piedi in questa Piazza Monte Grappa. Alla vista dei Carabinieri, lo stesso senza una ragionevole motivazione ed in evidente stato di alterazione psicofisica conseguente all’abuso di bevande alcoliche, inveiva ed aggrediva i militari venendo immediatamente bloccato. In tale contesto, per vincere la violenza opposta dal soggetto i militari erano costretti a ricorrere all’utilizzo dello spray al peperoncino in dotazione. L’arrestato veniva trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Varese in attesa dell’udienza di convalida, al termine della quale gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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ASST Settelaghi, procedure accesso

NUOVE PROCEDURE PER L’ACCESSO  A TUTTE LE SEDI DELLA ASST SETTE LAGHI 

Si chiede agli utenti la massima collaborazione 
 

A seguito della delibera regionale 3115 del 7 Maggio scorso, che stabilisce le linee guida per la riapertura dell’attività sanitaria, la ASST Sette Laghi ha introdotto ulteriori misure per l’accesso a tutte le strutture ospedaliere e territoriali di pertinenza dell’azienda. Le disposizioni sono già in vigore.

 
In sintesi le norme da seguire sono le seguenti: 
 
L’accesso alle strutture NON potrà avvenire con un anticipo superiore ai 15 minuti rispetto all’orario dell’appuntamento.
 
L’utente interessato non potrà essere accompagnato con la sola eccezione dei casi già previsti (disabili, minori e persone non autosufficienti).
 
L’accesso ai locali sarà subordinato alla verifica della temperatura corporea che non dovrà superare i 37,5°C. Tale verifica sarà effettuata presso i check point agli ingressi ben evidenziati da appositi cartelli. Si invitano comunque gli utenti a non uscire di casa se la temperatura supera il valore indicato.
 
Per accedere gli utenti dovranno essere dotati di mascherina chirurgica (senza valvola). Per accedere al Pronto Soccorso, oltre alla mascherina, è necessario dotarsi di guanti. 
 
Nelle sale di attesa gli utenti dovranno sedersi rispettando il distanziamento, ovvero lasciando almeno un posto libero tra se stessi e gli altri utenti presenti.
 
Pur nella consapevolezza dei possibili disagi che queste restrizioni comportano, si confida nella massima collaborazione di ciascuno per garantire la sicurezza propria e del personale sanitario. 

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Grosso pino caduto a Varese

12/05/20 ore 14:30 Varese, via Monte Bernasco taglio pianta. I vigili del fuoco del fuoco sono intervenuti per il taglio di un grosso pino che è rovinato al suolo invadendo la sede stradale. Le operazioni di rimozione sono durate due ore.