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Roma, la Gran Loggia d’Italia dona 100 ml euro

Nella mattinata di oggi   La Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. dona 100mila euro alla Croce Rossa Italiana per le operazioni di contrasto al coronavirus.

Lo fa sapere con un comunicato stampa il Gran Maestro Luciano Romoli, è nato il 15 giugno 1961 a Roma, dove svolge l’attività professionale di commercialista con autorità e successo. Il che gli ha consentito di instaurare solide relazioni anche in ambito sociale, istituzionale e diplomatico tanto a livello nazionale, quanto a livello internazionale ed eletto al timone dell’obbedienza lo scorso mese di novembre

“Come cittadini e come massoni, seguendo il solco solidaristico che è ben tracciato nell’animo di ogni libero muratore abbiamo sollecitato una raccolta fondi tra le Sorelle ed i Fratelli della nostra Comunione che in pochissimi giorni ha permesso questa donazione”, dichiara Luciano Romoli, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro. “Come molti anche noi abbiamo subito dei lutti importanti. A loro e a tutti gli uomini e le donne che abbiamo perso, ai loro familiari, a tutti coloro che stanno soffrendo e che subiranno in futuro gli effetti di quanto sta oggi avvenendo va il nostro commosso pensiero, e assieme al pensiero anche la nostra azione”, ha continuato Luciano Romoli “ La Gran Loggia d’Italia continuerà a lavorare al fianco delle Istituzioni, delle associazioni e della società civile per superare questi giorni bui e dolorosi; forti di quei valori etici e morali di cui è portatrice, e dei quali aveva subito l’influenza anche Henry Dunant, il fondatore della Croce Rossa e primo premio Nobel per la Pace”

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Londra brucia (la grande “peste” del 1666)

 Londra brucia (la grande “peste” del 1666)

 

Ho letto con interesse “l’editoriale” di Rolling Stone intitolato ‘Sognando Keira’ fruibile online. Questo mi ha dato molto da riflettere sull’attuale – drammatica – situazione attraversata in misura ben maggiore della Lombardia da un’altra area del mondo. Cina? Spagna? USA semmai? No: Gran Bretagna. Un Impero che mai ha formalmente cessato di dichiararsi tale (mi ricorda qualcosa… tornando al principio del discorso).

Non si riesce assolutamente a comprendere (in primis a Londra, Edimburgo e Belfast, parlo dei Parlamenti e su discorrendo) se il 98enne Filippo di Edimburgo, consorte della Regina d’Inghilterra, abbia contratto o meno anch’egli il Coronavirus come suo figlio Carlo, il primo a cantare. E, se sia morto. Forse no ma abbiamo già abbastanza fatti strani da pensare in Lombardia, in Italia e nell’Europa mediterranea per stare dietro a un 98enne non coronato e nato scapestrato (praticamente un mantenuto) che sta fuori persino dall’Unione Europea. Voglio dire che anche Trump, Bolsonaro e Zaia (Salvini non pervenuto) hanno una “loro parte di ragione” a comportarsi in un determinato modo con questa situazione (peraltro, tre modi diversi). Delle priorità occorrono.

Che il 98enne malato da mesi sia deceduto o meno (a me sembra curioso lo nascondano da una settimana, è notizia diffusa dai tabloid inglesi ancor’oggi, proprio oggi – e disponibile su tutti i giornali italiani di Destra compreso Il Fatto, anche online) poco importa. Semmai la Scozia non accetta di stare con Londra, semmai Londra non accetta di stare fuori dall’UE, semmai l’Irlanda non accetta di morire per non (non!) riunificarsi. Semmai non si capisce come si possa comunicare con il Commonwealth (per chi non lo capisse al Canada mettiamoci una pietra sopra). Costoro hanno vinto con noi nel 1945, che abbiamo “perso” (o vinto? I Partigiani hanno vinto, ma i Partigiani non volevano l’MSI che poi nel 1994 è andato al Governo…) e costoro dicono cosa fare a Trump.

Io ammetto ancora di non comprendere come gli americani Rivoluzionari vogliano, possano, credano far trionfare Sanders. Ma capisco benissimo come l’Impero Inglese non mangerà il Panettone. Ma capisco benissimo che mai dal 1945 ad oggi (il 1989 a confronto è niente!) tutto possa essere (e sarà, in qualche misura) tanto ridefinito come in questo 2020, le cui conseguenze le vedremo andando (ed entrando) dal 2021 in avanti… ma a parte tutto questo, da laziale, e da romano, oltre che sicuro dello Scudetto della Lazio (e meno di un nostro intervento “vecchio stile” in Libia che taluni ancora paventano – cito testuale fonti della “Difesa”: ‘L’Italia può impegnarsi su due fronti’, quello lombardo-napoletano e quello libico – egiziano anche? – due facce della stessa medaglia, tutte… e lo sappiamo benissimo) io soffro, e sottolineo SOFFRO, per la Lombardia. Forse meno per Johnson (positivo, al pari di Bolsonaro e Zingaretti…?), senza goderne, ma spero che un simile scenario… che a parere della Scienza non è dettato da alcun incidente o laboratorio o che (si tratta di laureati, specializzati… brancolano anche loro nel buio? La Scienza brancola Sempre nel buio si va a metodo e ricerca, ma si ottengono risultano a stadi, funziona così c’è chi ha studiato Storia – come me – e chi Biologia, e c’è anche chi fa il Calzolaio caro Salvini, ma lo sa fare e fa qualcosa)… un simile drammatico scenario della Lombardia valga qualcosa. Dopotutto la Chiesa nacque da qui (mentre oggi San Pietro è vuota e abbiamo il ritorno del Papa Re – già non era credibile Renzi dittatore ma Francesco Duce dell’Urbe fa ridere sul serio… si smonterà a breve, o quasi, sbaglierò, e non si farà male nessuno…).

Lorenzo Proia

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Londra brucia (la grande “peste” del 1666)

 Londra brucia (la grande “peste” del 1666)

 

Ho letto con interesse “l’editoriale” di Rolling Stone intitolato ‘Sognando Keira’ fruibile online. Questo mi ha dato molto da riflettere sull’attuale – drammatica – situazione attraversata in misura ben maggiore della Lombardia da un’altra area del mondo. Cina? Spagna? USA semmai? No: Gran Bretagna. Un Impero che mai ha formalmente cessato di dichiararsi tale (mi ricorda qualcosa… tornando al principio del discorso).

Non si riesce assolutamente a comprendere (in primis a Londra, Edimburgo e Belfast, parlo dei Parlamenti e su discorrendo) se il 98enne Filippo di Edimburgo, consorte della Regina d’Inghilterra, abbia contratto o meno anch’egli il Coronavirus come suo figlio Carlo, il primo a cantare. E, se sia morto. Forse no ma abbiamo già abbastanza fatti strani da pensare in Lombardia, in Italia e nell’Europa mediterranea per stare dietro a un 98enne non coronato e nato scapestrato (praticamente un mantenuto) che sta fuori persino dall’Unione Europea. Voglio dire che anche Trump, Bolsonaro e Zaia (Salvini non pervenuto) hanno una “loro parte di ragione” a comportarsi in un determinato modo con questa situazione (peraltro, tre modi diversi). Delle priorità occorrono.

Che il 98enne malato da mesi sia deceduto o meno (a me sembra curioso lo nascondano da una settimana, è notizia diffusa dai tabloid inglesi ancor’oggi, proprio oggi – e disponibile su tutti i giornali italiani di Destra compreso Il Fatto, anche online) poco importa. Semmai la Scozia non accetta di stare con Londra, semmai Londra non accetta di stare fuori dall’UE, semmai l’Irlanda non accetta di morire per non (non!) riunificarsi. Semmai non si capisce come si possa comunicare con il Commonwealth (per chi non lo capisse al Canada mettiamoci una pietra sopra). Costoro hanno vinto con noi nel 1945, che abbiamo “perso” (o vinto? I Partigiani hanno vinto, ma i Partigiani non volevano l’MSI che poi nel 1994 è andato al Governo…) e costoro dicono cosa fare a Trump.

Io ammetto ancora di non comprendere come gli americani Rivoluzionari vogliano, possano, credano far trionfare Sanders. Ma capisco benissimo come l’Impero Inglese non mangerà il Panettone. Ma capisco benissimo che mai dal 1945 ad oggi (il 1989 a confronto è niente!) tutto possa essere (e sarà, in qualche misura) tanto ridefinito come in questo 2020, le cui conseguenze le vedremo andando (ed entrando) dal 2021 in avanti… ma a parte tutto questo, da laziale, e da romano, oltre che sicuro dello Scudetto della Lazio (e meno di un nostro intervento “vecchio stile” in Libia che taluni ancora paventano – cito testuale fonti della “Difesa”: ‘L’Italia può impegnarsi su due fronti’, quello lombardo-napoletano e quello libico – egiziano anche? – due facce della stessa medaglia, tutte… e lo sappiamo benissimo) io soffro, e sottolineo SOFFRO, per la Lombardia. Forse meno per Johnson (positivo, al pari di Bolsonaro e Zingaretti…?), senza goderne, ma spero che un simile scenario… che a parere della Scienza non è dettato da alcun incidente o laboratorio o che (si tratta di laureati, specializzati… brancolano anche loro nel buio? La Scienza brancola Sempre nel buio si va a metodo e ricerca, ma si ottengono risultano a stadi, funziona così c’è chi ha studiato Storia – come me – e chi Biologia, e c’è anche chi fa il Calzolaio caro Salvini, ma lo sa fare e fa qualcosa)… un simile drammatico scenario della Lombardia valga qualcosa. Dopotutto la Chiesa nacque da qui (mentre oggi San Pietro è vuota e abbiamo il ritorno del Papa Re – già non era credibile Renzi dittatore ma Francesco Duce dell’Urbe fa ridere sul serio… si smonterà a breve, o quasi, sbaglierò, e non si farà male nessuno…).

Lorenzo Proia