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Louisiana, aereo atterra sull’autostrada: la scena è incredibile

Un pilota è stato costretto per un problema meccanico a far atterrare il suo piccolo aereo sull’autostrada LA 3235 a Lafourche, in Louisiana. La manovra è avvenuta dopo avere superato un camion cisterna che trasportava carburante. Il pilota ha chiesto il permesso ai vigili del fuoco. L’autore del video ha commentato: “Sono rimasto piuttosto sorpreso, una scena del genere l’avevo vista solo nei film”. Fortunatamente, nessun veicolo, ha riportato danni e nessuno è rimasto ferito. Il traffico è stato fermato per meno di un’ora e gli equipaggi di emergenza hanno scortato l’aereo fuori dall’autostrada. Un episodio con un lieto epilogo. Tutto è bene quel che finisce bene, potremmo dire. Solitamente i piloti, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, effettuano tali manovre d’emergenza quando il volo è ‘possibile ma non consigliabile’ per ragioni diverse, come le pessime condizioni meteorologiche, perdita di carburante o avaria del motore. L’atterraggio in autostrada, comunque, ha scosso molti automobilisti. Alcuni hanno immortalato la scena coi loro smartphone, postando poi la foto sui social network. Un automobilista che ha assistito all’atterraggio dell’aereo in autostrada, ha postato il video su YouTube L’utente dice: ‘Sono in autostrada: un aereo ha appena atterrato davanti a me. Ecco il video: https://youtu.be/Z82HAQmZ7FU

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Taranto apre alle portacontainer della Cma Cgm: a luglio prima rotta per la Turchia

Taranto apre alle portacontainer della Cma Cgm: a luglio prima rotta per la Turchia

 

Dal 10 luglio le navi portacontainer di Cma Cgm scaleranno il porto di Taranto con il servizio Turmed. La rotta garantirà collegamenti tra la Turchia, l’Italia e la Tunisia attraverso il porto di Malta gestito dal gruppo. Con la toccata di Taranto l’Italia e la Turchia saranno collegate in tre giorni. I treni quotidiani in partenza dallo scalo pugliese garantiranno i collegamenti via terra con l’Italia centrale e con quella del Nord: Milano, Piacenza, Bologna, Jesi e Marcianise. Cma Cgm schiererà portacontaner da 1.100 teu., l’unità di misura di volume nel trasporto di container. Nello specifico, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, inizierà ufficialmente la ‘nuova vita’ del Molo Polisettoriale del porto di Taranto, che l’AdSP del Mar Ionio ha dato in concessione per 49 anni alla San Cataldo Container Terminal (SCCT), società del gruppo Yilport. Lo ha annunciato CMA CGM, liner francese di cui il gruppo dell’imprenditore turco Robert Yildirim ha una partecipazione azionaria pari al 24% tramite la Yildirim Holding: a partire da quella data infatti prenderà il via la nuova connessione con la Turchia attraverso il servizio container TURMED, che metterà in relazione i due Paesi con un transit time di 3 giorni e scali previsti anche nei porti di Aliaga, Gemlik, Izmit, Istanbul (Ambarli), Malta, Bizerte, Algiers, Sfax e Malta con 4 navi da 1100 TEUs. “Partenze ferroviarie giornaliere dal porto di Taranto forniranno inoltre una rapida ed efficace connessione intermodale verso il Centro e Nord Italia, in particolare alle città di Milano, Piacenza, Bologna, Jesi e Marcianise” informa una nota della compagnia transalpina, che mette in evidenza l’importanza dello scalo a Malta, “hub marittimo del gruppo in grado di fornire accesso alla rete globale dei servizi offerti, raggiungendo oltre 420 porti in tutto il mondo”. Inizierà così l’operatività del San Cataldo Container Terminal, che nei piani di Yilport dovrà arrivare a movimentare 2 milioni di TEUs all’anno nel volgere di 10 anni.

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Trenord, la normalità è il ritardo, come prima

1 – Novara – Milano – Treviglio

2 – Saronno – Seregno – Milano – Albairate

3 – Domodossola – Gallarate – Milano

4 – Porto Ceresio – Varese – Gallarate – Milano

5 – Luino – Gallarate – Milano

 

L’emergenza sanitaria comincia ad esaurirsi, speriamo per sempre, ma i vecchi problemi sono sempre gli stessi: i ritardi per i pendolari.

50 minuti per un convoglio fermo alla stazione di Canegrate non sono pochi, il treno sarà sistemato, ma nel frattempo Trenord ha avvisato che ci potrebbero essere cancellazioni, parliamo di un avviso delle 17,49.

 pendolari

 

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L’impatto del Coronavirus sulla mobilità non deve trasformarsi nella vendetta dell’auto sul mezzo pubblico.

FASE 2: BALOTTA (ONLIT), L’AUTHORITY DEI TRASPORTI ASSICURI LA PIANIFICAZIONE PER RILANCIARE IL TRASPORTO PUBBLICO NELL’AREA METROPOLITANA DI MILANO
 
 
 
L’impatto del Coronavirus sulla mobilità non deve trasformarsi nella vendetta dell’auto sul mezzo pubblico.
 
La paura del virus ha svuotato i treni e gli autobus dei pendolari che hanno preferito l’auto o sono addirittura stati indotti a usare l’auto dalle irresponsabili dichiarazioni allarmistiche di chi i mezzi pubblici è pagato per renderli disponibili, come nel caso del Direttore generale di Atm Arrigo Giana e del Presidente di FNM Andrea Gibelli.
 
Ma il ritorno all’auto non è una risposta, e anzi è il contrario di una soluzione, perché così i polmoni risparmiati dal virus saranno attaccati dai gas di scarico, soprattutto a Milano dove la risposta del Comune alla crisi dei bar pare sarà quella di ampliare gli spazi per mettere i tavolini in strada.
 
Per ribaltare questa tendenza serve un cambio di passo nella qualità e nella quantità dei servizi offerti, soprattutto da Trenord, dalle Autolinee extraurbane e da Atm, che hanno affrontato l’emergenza in ordine sparso, incapaci di mettersi d’accordo anche solo sulla segnaletica (gialla e nera su Trenord, rossa e bianca quella di Atm), giusto per aumentare la confusione.
 
La preoccupazione di un crollo dei trasporti pubblici a Milano è doppia, perché il trasporto ferroviario prima dell’emergenza Covid-19 era già in condizioni preoccupanti per l’inefficienza dei servizi: ritardi, soppressioni e inaffidabilità tenevano lontani i lombardi dal treno. In provincia di Milano, con linee e frequenze di autobus scarse, solo il 10% usava i mezzi. Milano città, che raggiungeva una quota del 50%, ora rischia un drastico arretramento. Lo spostamento verso la mobilità privata si traduce in un disastro per le emissioni nocive nell’aria, per il traffico e per le prospettive occupazionali del settore.
 
Treni, tram e autobus devono sottostare a un’unica pianificazione/ integrazione dei servizi, e l’unico soggetto che la può assicurare è l’agenzia dei trasporti (l’Authority della mobilità nata alcuni anni fa) ma inattiva.
 
 
Dario Balotta 
 
presidente ONLIT
 
(OSSERVATORIO NAZIONALE LIBERALIZZAZIONI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 

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Mobilità, gli ambulanti potranno installare MoVe-In entro il 30 settembre

Prorogata la scadenza inizialmente prevista per il 30 aprile

I venditori ambulanti potranno installare la ‘scatola nera’ MoVe-In entro il 30 settembre 2020. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, di concerto con l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, ha infatti approvato una deroga alla scadenza prevista per il 30 aprile. “Data la particolare situazione socio-sanitaria creatasi in seguito alla diffusione del Coronavirus in Lombardia e alla situazione di difficoltà a portare a termine tutti gli adempimenti, dovuta alle successive misure di lockdown – ha spiegato Cattaneo – la Regione Lombardia ha deciso di andare concretamente incontro alle esigenze di questa categoria di lavoratori”.

Si tratta della seconda proroga dovuta all’emergenza coronavirus

La scadenza prevista dall’accordo sottoscritto lo scorso dicembre con Fiva-Confcommercio e Apeca e Anva Confersercenti, che aveva come termine ultimo il 31 marzo, era già stata prorogata di un mese. Possono beneficiare della misura gli operatori del commercio ambulante soggetti alle limitazioni della circolazione dei veicoli più inquinanti. La delibera ha efficacia sull’intero territorio regionale.

Con MoVe-In gli Euro 0 degli ambulanti potranno percorrere 6.000 km l’anno

“Ancora una volta – ha aggiunto Alessandro Mattinzoli – Regione Lombardia dimostra grande attenzione verso le categorie produttive molto provate dall’emergenza Covid 19. Questa misura, dunque, oggi risulta ancora più opportuna”. In merito al provvedimento, Cattaneo ha chiarito che “consentirà agli operatori del commercio ambulante di aderire a MoVe-In su base triennale. E questo offre la possibilità di percorrere la somma dei chilometri concessi annualmente nell’arco del triennio”.

Per ambulanti  operatività consentita con MoVe-In anche in caso di limitazione del traffico per eccessivo inquinamento

Quindi, Cattaneo ha chiarito: “Per gli autonegozi e gli automarket – furgoni allestiti per la vendita di prodotti alimentari freschi e da cuocere – sarà prevista l’assimilazione ai veicoli di classi Euro superiori. Se aderiranno a MoVe-In, quindi, saranno considerati da Euro 0 assimilati a Euro 2. Gli Euro 1 e 2 saranno assimilati a Euro 3. Ciò consentirà la percorrenza di 6.000 km/anno per i veicoli Euro 0. Si salirà a 9.000 km/anno per i veicoli Euro 1 e 2”. Agli operatori che avranno aderito a MoVe-In sarà consentito recarsi ai mercati anche in caso di limitazioni temporanee al traffico per eccessive polveri sottili nell’aria. Considerato il ruolo delle associazioni di categoria che fungono da garante per i requisiti richiesti, il provvedimento approva i criteri che individuano e disciplinano le soglie chilometriche assegnabili.

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Trenord:affluenza pari al 25% delle frequentazioni pre-Covid 19

 

 

TRENORD: NEL PRIMO GIORNO DELLA “FASE 2” AFFLUENZA DEL 25%

 

Su alcune corse nelle ore di punta frequentazioni fino al 30%

 

Prosegue l’allestimento su tutti i convogli della campagna informativa

sul viaggio “responsabile”

Milano, 4 maggio 2020 – Nel primo giorno della “Fase 2” sui treni Trenord si è registrata un’affluenza pari al 25% delle frequentazioni pre-Covid 19. Su alcune corse nelle ore di punta le frequentazioni hanno raggiunto il 30%. 

Il corretto comportamento dei passeggeri, l’assistenza del personale Trenord, il supporto degli operatori della Protezione civile e delle Forze dell’ordine hanno consentito il regolare svolgimento del servizio. 

I flussi di passeggeri saranno costantemente monitorati.

Prosegue, a seguito della delibera delle autorità nazionali e regionali dello scorso 30 aprile, l’allestimento a bordo dei treni della campagna informativa con le indicazioni per viaggiare in modo responsabile e con la segnaletica sugli spazi da occupare per rispettare il distanziamento. L’intervento riguarda 100mila sedili, 20mila vetri delle porte e 5mila vestiboli della flotta di Trenord.

Le attività quotidiane di sanificazione straordinaria dei convogli proseguono di giorno nei tempi di sosta dei mezzi presso le principali stazioni di Milano e di notte nei depositi ferroviari.

Le informazioni sul servizio nella “Fase 2” sono disponibili su Trenord.it e sull’App Trenord.

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TPL, Balotta (Onlit): Lettera a Fontana e Sala azionisti di controllo di FNM e ATM

La  ripartenza dal 4 maggio si gioca su 3 pilastri
 
Inaccettabile la dichiarazione congiunta di FNM e ATM di non provvedere al distanziamento
 
I vertici di Atm e FNM e delle associazioni di categoria delle aziende pubbliche (Agens e Astra) mettono le mani avanti e fuggono dalle loro responsabilità, affermando che è impossibile mantenere le distanziamento a bordo dei mezzi. È una dichiarazione inaccettabile: chi gestisce un contratto di servizio pubblico non può dissociarsi da una legge dello Stato in caso contrario ci sono le dimissioni! Il funzionamento dei trasporti pubblici e la sicurezza degli utenti, dal 4 maggio la riapertura dovrà essere basata su tre pilastri: 
 
 1)  Trenord e ATM dovranno garantire efficienza, aumento delle frequenze, modalità di contingentamento nell’accesso ai mezzi e sanificazione degli stessi, e ai dipendenti dispositivi di sicurezza e verifiche sanitarie. Per gli utenti, invece, dovrà essere obbligatorio l’uso di mascherina, dei guanti e inibita la salita a bordo se gli spazi sono già ocupati
 
 2) Tram, Treni, autobus e metropolitane dovranno  sottostare a una pianificazione unica delle Agenzie dei trasporti (in Lombardia sono 5, la più importante è quella che comprende l’area metropolitana di Milano), le quali potranno utilizzare gli autobus extraurbani (per studenti) e turistici ora inutilizzati per aumentare le frequenze in ambito urbano od extraurbano. Superando così i vecchi contratti di servizio pluri prorogati non più corrispondenti alle attuali esigenze di mobilità.
 
 3) Per quanto riguarda  la viabilità, la ciclabilità, la sosta e le Ztl, occorrono rapidi interventi di protezione/referenziazione con la sola segnaletica lungo i corridoi forti della mobilità per collegare le città lombarde con i Comuni della prima cintura di Milano,Brescia,Bergamo ecc.
 
“Per questo è necessario incrementare l’offerta dei servizi di forza (ferroviari e Metro) con bus (lunga distanza/turistici ecc) come si è fatto in occasione di Expo. Occorre integrare meglio i parcheggi di interscambio con navette e servizi in condivisione (bike e car sharing attivandoli per garantire sanificazione). Sono da attivare i servizi dedicati per aziende e i grandi attrattori mobilità (ruolo dei mobility manager).
 
  Trenord dovrà garantire lo stesso numero di treni gionalieri che circolavano prima del lockdown (2.200), ma  non potrà più avere ritardi, soppressioni riduzione delle vetture.
 
   Anche i servizi di Atm dovranno essere dal 4 maggio gli stessi dei giorni feriali. Poiché la flotta sarà insufficiente è necessario che sulle linee di superficie vengano utilizzati anche gli autobus di altre aziende di trasporto presenti sul territorio (in Lombardia sono circa 70 e dispongono di 500 autobus), ora fermi per la crisi del turismo e la chiusura delle scuole. 
 
   Infine, dovranno far parte della flotta del trasporto pubblico da impiegare a Milano e in Lombardia anche i taxi e gli NCC del territorio, con precise convenzioni definite dalle Agenzie dei Trasporti.
 
Dario Balotta
 
presidente ONLIT
 
(OSSERVATORIO NAZIONALE LIBERALIZZAZIONI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)

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Ryanair restarà a terra se il Governo deciderà di lasciare la fila centrale vuota

Ryanair non tornerà a volare se sarà obbligata a tenere i sedili di mezzo vuoti per mantenere le distanze di sicurezza contro il Coronavirus. Lo fa sapere il proprietario Michael O’Leary che, in un’intervista al Financial Times, boccia senza appello la misura ipotizzata per la fase 2 dell’emergenza: “L’obbligo di tenere vuota la fila centrale degli aerei è un’idea idiota, così non riprenderemo a volare affatto”.

“Sarebbe impossibile guadagnare denaro con un tasso di riempimento del 66%”, è il ragionamento del numero uno della compagnia low cost irlandese che ha già messo le cose in chiaro con il governo del Paese: “Ho chiarito che, se intenderà adottare la regola della fila centrale vuota, o pagherà per il posto libero oppure non si volerà”.

E a proposito degli scali italiani, fa sapere che, nel riprendere il servizio, Ryanair “darà priorità” a chi assicurerà vantaggi sulle tasse aeroportuali.

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Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, nomine bloccate dal TAR

TPL, IL TAR LOMBARDO AZZERA I VERTICI DELL’AGENZIA DEI TRASPORTI METROPOLITANA DI MILANO. BALOTTA, ORA PROROGARE CDA PRECEDENTE E FARE NOMINE TRASPARENTI

Nomine “del tutto carenti di qualunque motivazione che consenta di capire i criteri delle scelte”: sono quelle dei consiglieri di amministrazione dell’Agenzia del Trasporto Locale del Bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, effettuate dal comune di Milano che possiede il 50% delle quote dell’agenzia (e un altro 12,5% come città metropolitana). Nomine che, con una sentenza pubblicata il 14 aprile, il Tar della Lombardia ha bocciato accogliendo il ricorso di Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio sui Trasporti Onlit e già responsabile trasporti della Cisl nazionale e di Legambiente, difeso dall’avvocato del foro di Monza Emanuela Beacco. 

Pur disponendo delle competenze necessarie per la carica da ricoprire (che non prevede alcun compenso), Balotta si è visto escludere dal board, nel quale, come ha scritto l’avvocato Beacco nel ricorso, sono stati invece nominati 3 membri privi dei requisiti previsti dalla legge, ovvero essere “amministratori locali o tecnici o esperti del settore”.

“Ho impugnato la delibera dell’assemblea nel merito e nel metodo”, dice Balotta: “Nel metodo perché le procedure formali non sono state rispettate: ero stato ritenuto “idoneo” ma non sono stato valutato e quindi escluso a priori dalla nomina. Nel merito perché tre consiglieri eletti non possiedono le necessarie competenze previste dallo Statuto dell’agenzia (tra cui quello che poi è diventato presidente), e un altro consigliere è stato addirittura nominato senza aver prodotto la domanda”.

A  breve – continua Balotta – l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale si dovrà esprimere, con 9 mesi di ritardo, sulla proposta di project financing pervenuta dal costituendo consorzio RTI Milano Next, relativo alla gestione del trasporto locale nei prossimi anni. Ma oggi è soprattutto chiamata ad essere protagonista della fase due e a seguire della fase 3  dell’emergenza Covid-19, programmando i servizi di trasporto e assicurando il necessario distanziamento sociale che consenta la ripresa graduale della vita dei cittadini anche mettendo in linea a Milano autobus non dell’Atm. Per evitare che l’agenzia rimanga inattiva per troppo tempo in questa fase in cui i trasporti sono decisivi per la vita, la salute e la ripresa economica”, conclude l’ex sindacalista, “credo sia opportuno fare una scelta di responsabilità, fuori dalle liturgie classiche della politica: prorogare il precedente consiglio di amministrazione dell’Agenzia, mai decaduto perché sostituito da un Cda che il Tar ha giudicato illegittimo, per assicurare la continuità gestionale, e nel frattempo dare il via a procedure di nomina in piena trasparenza, evitando la solita lottizzazione che ricorda il manuale Cencelli”.

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Basket, la Federazione ha dichiarato concluso il Campionato di Serie A

Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Giovanni Petrucci ha dichiarato concluso il Campionato di Serie A.

Tale decisione è stata presa a seguito della perdurante emergenza epidemiologica da COVID-19 su tutto il territorio nazionale. La FIP è determinata a tutelare la salute di atleti, tecnici, arbitri, dirigenti, di tutti coloro che partecipano all’organizzazione delle gare dei campionati e delle loro famiglie.
Considerato che dai DPCM e dalle Ordinanze emesse, fino a questo momento, dal Governo e dalle Regioni non emergono date certe circa la possibilità di ripresa dell’attività sportiva in condizioni di totale sicurezza, non si può pensare che si svolgano gare di basket sul territorio nazionale, ed in particolare nelle zone geografiche più colpite dall’epidemia.

Dal Governo, dalle Regioni e dalla scienza, inoltre, arrivano precise e stringenti indicazioni che riguardano il distanziamento sociale. Misure impossibili da attuare per uno sport di contatto come la pallacanestro.
È noto, altresì, che molte Società hanno autorizzato la partenza verso il loro Paese di origine di molti atleti di cittadinanza straniera. È dovere, quindi, della FIP assumere ogni iniziativa che possa tutelare le proprie affiliate ed i propri tesserati.
Dichiarare conclusa l’attuale stagione sportiva permette ai club ed ai tesserati di adottare tutti quei comportamenti necessari ad evitare ulteriori costi da sostenere in assenza di attività.

La FIP ritiene di adottare questo provvedimento anche in considerazione dell’impossibilità di disputare le gare alla presenza di migliaia di appassionati, patrimonio fondante del movimento cestistico italiano.

Queste sono le ragioni poste alla base della decisione di dichiarare concluso il Campionato di Serie A maschile per la stagione 2019/2020.