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Salute e benessere

ATS Insubria:dal 03/06/2020 al 09/06/2020 i test sono stati 1.603 e ne sono stati processati e refertati 1.530.

L’attività di indagine sierologica, avviata il 29 aprile, prosegue regolarmente, registrando una consistenza numerica sempre più significativa del campione, che include soggetti a fine quarantena, pazienti inviati dai medici di medicina generale, operatori sanitari, appartenenti alle forze dell’ordine e soggetti impiegati in attività di pubblico servizio.

Alla data del 9 giugno, risultano effettuati 11.689 test sierologici, di cui 10.680 con esito noto. Nella settimana dal 03/06/2020 al 09/06/2020 i test sono stati 1.603 e ne sono stati processati e refertati 1.530.

Il gruppo dei soggetti a cui è stato proposto il test a fine quarantena, come previsto dalla Circolare Regionale del 22 aprile, rimane esiguo, essendo poco più di un centinaio i soggetti aderenti. Cospicuo, invece, il gruppo di operatori sanitari che si sono sottoposti al test: 1.257 quest’ultima settimana e, quindi, oltre 10.000 operatori sanitari testati dall’inizio dell’attività. Sono stati in totale 372 i soggetti che hanno aderito appartenenti alle altre categorie.

Gli esiti al prelievo confermano le linee di tendenza emerse già nelle prime settimane con un notevole disallineamento tra la percentuale dei positivi registrata tra gli operatori sanitari pari al 7% e quella del gruppo degli altri soggetti che raggiunge il 38%. Nel primo gruppo, infatti, su un totale di 9.361 esiti noti, si registrano 658 positivi, 8.537 negativi e 166 esiti dubbi, mentre nel secondo gruppo su un totale di 1.319 esiti noti, i positivi sono pari a 501, i negativi pari a 742 e gli dubbi 76.

  

 La Direzione di ATS Insubria

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Varese

ATS Insubria. Report settimana 24 – 30 maggio 2020

 

Report settimana 24 – 30 maggio 2020

I dati relativi alla settimana dal 24 al 30 maggio evidenziano la riduzione dei nuovi casi totali rispetto alla settimana precedente (da 223 a 198, ossia -11,2%), una riduzione dei casi attualmente positivi (-772, da 3.771 a 2.999) e un aumento di guariti (da 916 a 944, ossia +3,1%). Anche per i deceduti si è osservata una diminuzione di -64,9% (da 74 a 26 casi).

Al 30 maggio 2020, infatti, in totale i casi risultano essere 7.324 di cui il 41,0% corrisponde ai casi attualmente positivi, il 44,0% ai guariti ed il 15,1% ai deceduti.

Il tasso di incidenza in ATS Insubria risulta pari a 4,97 x 1.000 abitanti, significativamente inferiore a quello di Regione Lombardia nel suo insieme, pari a circa 8,84 x 1.000.

Il tasso grezzo di mortalità di ATS si attesta su 0,75 x 1.000 abitanti.

Si registra, dunque, una tendenza che è di particolare interesse, ai fini delle considerazioni sull’andamento epidemiologico, in relazione al riavvio progressivo delle attività economico-produttive e socio-relazionali previste dalle disposizioni vigenti. Anche le misure di prevenzione prescritte si confermano, pertanto, valide ai fini del contenimento della diffusione del nuovo coronavirus.

La Direzione di ATS Insubria

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Comunicati

ATS Insubria: effettuati complessivamente 57.905 tamponi

 

Alla data del 21 maggio, nel territorio di ATS Insubria sono stati effettuati complessivamente 57.905 tamponi, da parte delle ASST, dell’ATS e delle Strutture Sanitarie e Sociosanitarie accreditate per un totale di 36.455 soggetti sottoposti al test.

Il totale dei tamponi comprende, oltre a quelli realizzati dalle ASST, 14.870 tamponi effettuati nelle RSA, di cui 5.850 sugli operatori, 10.974 tamponi eseguiti presso le postazioni tende in modalità “drive in” e 665 test effettuati al domicilio, per i soggetti con gravi patologie.

Nel totale dei tamponi eseguiti rientrano anche quelli segnalati dai Medici di Medicina Generale che, dall’avvio dell’attività di sorveglianza sanitaria disposta dalla DGR 3114 del 7 maggio 2020, sono stati 810 a fronte di 789 soggetti segnalati come “casi sospetti”.

Si precisa che tale differenza numerica è verosimilmente da imputare ad un disallineamento nel sistema informatico in uso nel SSR chiamato MaInf rispetto al software adottato da ATS Insubria che consente al Medico di Medicina Generale di prenotare direttamente l’appuntamento per l’esecuzione del tampone ai propri pazienti. Alla data odierna non risultano pertanto liste di attesa e tutti i soggetti segnalati sono stati sottoposti a tampone.

Si ricorda che il tampone è un test diagnostico finalizzato alla ricerca del virus a livello naso-faringeo e ha lo scopo di accertare l’eventuale contagiosità di un soggetto e dei suoi contatti stretti. Viene quindi eseguito su indicazione di ATS e, a seguito della DGR 3114, può essere richiesto anche dal Medico curante.

Analogamente, si segnala che le postazioni tende attualmente operative per l’attività di tamponatura, nel territorio di competenza di ATS Insubria, risultano sufficienti a soddisfare i bisogni rilevati secondo i criteri clinici ed epidemiologici indicati dalle disposizioni vigenti. Le postazioni sono operative a Varese in via O. Rossi 9, a Busto Arsizio presso Malpensa Fiere, a Luino zona Ospedale ex area Vis Nova, a Como in Via Castelnuovo 1 e presso la sede dell’associazione Croce Azzurra in Via Colonna 3 a Erba presso l’Associazione Lario Soccorso di via Trieste 17, a Lanzo, Centro Valle Intelvi loc. San Fedele presso la sede Croce rossa.

                                                                  La Direzione di ATS Insubria 

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TERRITORIO

Coronavirus, ATS Insubria certifica il consolidamento di una tendenza migliorativa

I numeri relativi all’andamento della pandemia, nel territorio di ATS Insubria, al 16 maggio attestano il consolidamento di una tendenza migliorativa. I casi totali settimanali tendono a diminuire, passando da 865 nella settimana dal 19 al 25 aprile, a 342 nella settimana dal 10 al 16 maggio, con una riduzione dei casi positivi presenti nel territorio.

Tra l’ultima e la penultima settimana, infatti, i dati riportati nel Sistema di Sorveglianza del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’ATS Insubria, mostrano un aumento dei guariti (+11,9%) e una riduzione dei casi totali (-44,3%) e dei positivi complessivamente presenti nel territorio (-149,3%). Diminuiscono anche i decessi (-64,8%).
L’età media dei casi è pari a 64,8 anni. Si evidenzia una differenza di genere, con un numero cumulativo di casi (6.903 al 16 maggio) maggiore nelle donne (57,9%) rispetto agli uomini (42,1%). Il genere femminile risulta invece meno colpito in riferimento ai 999 casi letali (43,6% vs 56,4% ). I decessi hanno riguardato soggetti di età compresa tra i 31 e i 101 anni con una media di 80 anni.

Il tasso d’incidenza di ATS Insubria è di 4,69 x 1.000 abitanti, inferiore a quello regionale, che risulta pari a 5,96 x 1.000 abitanti. Anche il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 vede ATS Insubria meno colpita rispetto all’intera regione (0,68 x 1.000 abitanti vs 1,54 x 1.000 abitanti).

art covid 18 05

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Cronaca

ATS Insubria prosegue i test sierologici su operatori sanitari e soggetti che hanno terminato la quarantena

ATS Insubria prosegue l’attività di monitoraggio mediante test sierologico nei soggetti che hanno terminato la quarantena. Parallelamente, è in corso uno screening sugli operatori sanitari.
Dopo la fase di avvio la scorsa settimana, le ASST del territorio dell’ATS Insubria hanno consolidato il processo di esecuzione del test sierologico. Dal 6 al 12 maggio, sono stati sottoposti ad esame 1.204 cittadini, di cui 768 operatori sanitari.
Al momento, si dispone di 1131 esiti (di cui 756 relativi ad operatori sanitari) sul totale dei test eseguiti e si è in attesa dei restanti.
Si è registrato l’esito positivo solo nel 19,5 % dei casi, pari 221 soggetti, di cui 52 sono operatori sanitari. Sono 41 i risultati dubbi e 869 quelli negativi.
Si ricorda che la campagna è destinata agli operatori sanitari e ai cittadini che sono stati messi in isolamento fiduciario al domicilio da ATS, a seguito di indagine epidemiologica o dal Medico di Medicina Generale. I test non vengono proposti a pazienti COVID-positivi, per i quali si conferma la necessità del doppio tampone negativo (almeno a 24 ore di distanza), a conclusione della quarantena obbligatoria. ATS Insubria, sulla base delle informazioni epidemiologiche in proprio possesso, o su richiesta del medico curante, attraverso le ASST, invita i cittadini che rientrano nel target indicato, a sottoporsi al test. L’adesione è facoltativa. Dall’avvio della campagna per i test sierologici, su 1.199 cittadini (non operatori sanitari) posti in quarantena fiduciaria, ai quali è stato proposto il test sierologico, si sono registrate 521 adesioni pari al 43%. La maggior parte dei soggetti ha rifiutato di sottoporsi al test.
Le rilevazioni delle prossime settimane permetteranno di avere un quadro ancora più significativo in ordine alla prevalenza della sieropositività, sia nel gruppo degli operatori sanitari, che nel gruppo riguardante i soggetti guariti a fine quarantena.
Rimane valido per tutti i cittadini l’invito alle precauzioni suggerite per ridurre le possibilità di contagio, in tutti gli ambiti di vita.

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Varese

Ats prosegue nel monitoraggio coi test sierologici

Prosegue l’attività di monitoraggio mediante test sierologico nei soggetti che hanno terminato la quarantena. Parallelamente, è in corso uno screening sugli operatori sanitari.
Dopo la fase di avvio la scorsa settimana, le ASST del territorio dell’ATS Insubria hanno consolidato il processo di esecuzione del test sierologico. Dal 6 al 12 maggio, sono stati sottoposti ad esame 1.204 cittadini, di cui 768 operatori sanitari.
Al momento, si dispone di 1131 esiti (di cui 756 relativi ad operatori sanitari) sul totale dei test eseguiti e si è in attesa dei restanti.
Si è registrato l’esito positivo solo nel 19,5 % dei casi, pari 221 soggetti, di cui 52 sono operatori sanitari. Sono 41 i risultati dubbi e 869 quelli negativi.
Si ricorda che la campagna è destinata agli operatori sanitari e ai cittadini che sono stati messi in isolamento fiduciario al domicilio da ATS, a seguito di indagine epidemiologica o dal Medico di Medicina Generale. I test non vengono proposti a pazienti COVID-positivi, per i quali si conferma la necessità del doppio tampone negativo (almeno a 24 ore di distanza), a conclusione della quarantena obbligatoria. ATS Insubria, sulla base delle informazioni epidemiologiche in proprio possesso, o su richiesta del medico curante, attraverso le ASST, invita i cittadini che rientrano nel target indicato, a sottoporsi al test. L’adesione è facoltativa. Dall’avvio della campagna per i test sierologici, su 1.199 cittadini (non operatori sanitari) posti in quarantena fiduciaria, ai quali è stato proposto il test sierologico, si sono registrate 521 adesioni pari al 43%. La maggior parte dei soggetti ha rifiutato di sottoporsi al test.
Le rilevazioni delle prossime settimane permetteranno di avere un quadro ancora più significativo in ordine alla  prevalenza della sieropositività, sia nel gruppo degli operatori sanitari, che nel gruppo riguardante i soggetti guariti a fine quarantena.
Rimane valido per tutti i cittadini l’invito alle precauzioni suggerite per ridurre le possibilità di contagio, in tutti gli ambiti di vita.

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POLITICA

Monti:prorogare le sanzioni dell’Ats sui ticket sanitari a fine anno

Sanzioni Ats per mancato pagamento ticket, Emanuele Monti (Lega): “Approvato mio emendamento per prorogare il termine a fine anno”

Milano, 29 aprile – Approvato oggi in III Commissione Sanità e Politiche Sociali un emendamento alla Legge di Semplificazione 2020, presentato dal Presidente della Commissione Emanuele Monti (Lega), che proroga le sanzioni dell’Ats sui ticket sanitari a fine anno, esattamente al 31 dicembre 2020.
“In un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo – spiega Monti – è giusto rinviare le possibili richieste di rimborso sui ticket non pagati, proprio in virtù del momento particolare che stiamo attraversando. In questo modo abbiamo evitato che venisse effettuare la richiesto di un rimborso coatto”.
“Stiamo chiedendo grandi sacrifici alla popolazione – aggiunge Monti – è quindi giusto che le Istituzioni facciano la loro parte, facilitando il più possibile la vita e il sostentamento economico dei cittadini. Compreso evitare che proprio in questo periodo arrivino richieste di riscossione di sanzioni”.

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In evidenza

Busto, si può fare il tampone senza uscire dall’auto

È stata inaugurata oggi la seconda postazione in provincia di Varese per effettuare i test per la ricerca del Covid-19 in modalità “drive in” nell’area di Malpensa Fiera di Busto Arsizio, grazie alla preziosa collaborazione della Camera di Commercio di Varese, del Comune di Busto Arsizio e della Croce Rossa.

La postazione è coordinata da ATS Insubria e gestita dalla Croce Rossa Italiana civile e militare di Busto Arsizio. Analogamente a quanto già avviene a Varese in Via O. Rossi, e a Como in Via Castelnuovo, si tratta di una sede mobile con caratteristiche logistico-organizzative tali da consentire ai cittadini, per i quali è stato prescritto e programmato il tampone, di accedere con la propria auto e sottoporsi al test senza uscire dall’abitacolo. I tamponi e i Dispositivi di Protezione Individuale sono forniti agli Operatori della CRI da ATS.

Con questa ulteriore postazione, ATS intende implementare l’attività di esecuzione dei tamponi che, in una prima fase, saranno prioritariamente rivolti agli operatori sanitari e sociosanitari, oltre ai soggetti addetti a servizi essenziali, che possono così, una volta accertata la negativizzazione, rientrare in servizio. Per tale attività sono state valutate tutte le condizioni di rispetto della normativa in tema di biosicurezza. In questa prima fase si punta ad effettuare almeno 100 test al giorno, volume suscettibile di revisione in base all’evoluzione dell’epidemia. Tale attività, che si aggiunge a quelle già in corso presso le altre sedi, consentirà di arrivare a processare un maggior numero di tamponi a settimana, così da soddisfare le necessità epidemiologiche attuali, grazie alla disponibilità di nuovi laboratori, recentemente accreditati.

Varese 22.04.2020 La Direzione di ATS Insubria

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In evidenza

ATS Insubria evidenzia  i dati ufficiali

Dall’inizio dell’emergenza legata alla diffusione del virus COVID-19,  ATS Insubria, in stretto raccordo e coordinamento con Regione Lombardia, le Prefetture, i Comuni, i Medici di Medicina Generale ha valutato tutte le possibili soluzioni per rispondere alle criticità segnalate. È stata preziosa in ogni fase la collaborazione della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana.

Ad oggi il contesto epidemiologico nelle strutture sociosanitarie del territorio di ATS Insubria evidenzia  i seguenti dati.

In totale sono presenti nelle strutture 9.601 ospiti (91,06 % dei posti disponibili), di cui 516 (5,37 %) accertati COVID con tampone positivo, 546 (5,69 %) con sintomi sospetti per COVID. Sono  86 gli ospiti ricoverati in ospedale per sospetto COVID (0,9 %). Si registrano 105 (1,09 %) ospiti deceduti per COVID accertato in struttura o in ospedale dal 20 febbraio, 322 (3,35 %) quelli deceduti per sospetto COVID e 677 ospiti deceduti per patologie non correlate a COVID (pari 7,05 %).   

Per quanto riguarda gli operatori delle RSA presenti sul territorio, la situazione è la seguente. Sono 6.347 gli operatori in servizio che svolgono attività per gli ospiti. Risultano in isolamento al domicilio, essendo risultati positivi al tampone, 263 operatori (4,14 %) e 672 operatori (10,59 %) per sospetta sintomatologia COVID.

Con le strutture sociosanitarie si è tenuta una comunicazione regolare e costante, per rilevarne le criticità e fornire supporto in tutte le modalità in cui è stato possibile. Sono stati inviati protocolli operativi di biosicurezza per il contenimento della diffusione del contagio, secondo le indicazioni regionali, e procedure per l’esecuzione dei tamponi agli operatori e agli ospiti.

Sono in corso sopralluoghi nelle strutture sociosanitarie, a partire da quelle che hanno evidenziato maggiori criticità per valutare il rispetto delle procedure di contenimento del contagio, attraverso l’uso corretto di dispositivi di sicurezza, i protocolli per la gestione dell’emergenza, l’isolamento dei casi sospetti o positivi e un adeguato accudimento degli ospiti secondo gli standard previsti.

Per il rientro in servizio degli operatori sanitari e sociosanitari essenziali, si è provveduto al potenziamento dell’attività di tamponatura, al fine di consentire l’implementazione del personale attivo, in sicurezza per gli operatori e per i cittadini. Sono stati eseguiti 2.412 tamponi, di cui 341 effettuati direttamente da ATS e la restante parte eseguiti autonomamente dalle strutture con i kit diagnostici forniti da ATS.

Da oggi viene ulteriormente potenziata l’attività di esecuzione dei tamponi, grazie ad una cospicua fornitura di kit e all’autorizzazione, da parte di Regione Lombardia, di nuovi laboratori per le analisi. A regime, nell’arco di pochi giorni, ATS Insubria sarà in grado di processare 5.000 tamponi a settimana anche per rispondere  alla rapida crescita della domanda sul territorio. L’attività sarà rivolta prioritariamente al personale sanitario – compresi i MMG – e sociosanitario e alle forze dell’ordine, così da favorire il rientro in servizio di figure chiave per la gestione dell’emergenza in corso.

A partire da questa settimana, sempre grazie alla collaborazione con CRI e al prezioso sostegno della Camera di Commercio di Varese, del Comune di Busto Arsizio, dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri provinciale, sarà operativa presso Malpensa Fiera una terza postazione per l’esecuzione dei tamponi con modalità “drive in”, che andrà ad affiancare quella di Varese in via O. Rossi e quella di Como in via Castelnuovo.

Infine, è in fase di realizzazione un progetto di radiodiagnostica al letto del paziente per la diagnosi precoce nelle RSA, in collaborazione con l’ASST Settelaghi. E’ inoltre attivo un poliambulatorio privato in grado di svolgere tale servizio su tutto l’ambito territoriale di competenza di ATS Insubria.

Con la collaborazione delle ASST del territorio si sono attivate modalità di telemedicina per consulenze specialistiche a distanza (infettivologo, pneumologo, medici di pronto soccorso) per supportare tutte le RSA del territorio nella gestione dei pazienti, anche per l’eventuale richiesta di accesso in ospedale.

Agli operatori delle strutture sociosanitarie viene da tempo offerto servizio di supporto psicologico con esperti in psicologia dell’emergenza, attraverso colloqui individuali o momenti formativi a distanza.

 

Varese 20.04.2020

                                                                                                                             La Direzione di ATS Insubria

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La fronda dei sindaci contro Fontana, sono 62

Sindaci sempre più agitati, e ne ho già parlato, poche ore fa, https://varesepress.info/in-evidenza/matteo-pandini-inviato-da-salvini-ad-aiutare-fontana-sanita-in-discussione.html

I sindaci sono coloro più vicini ai cittadini e rispondono prima a loro che ai partiti, la lettera e’ dell’11 marzo, ma Fontana e Antonelli non hanno risposto ed ora? 

Noi facciamo la nostra parte come testata e stiamo coi cittadini che si attendono risposte chiare ed esaustive.

 

Sindaci della provincia di Varese scrivono a Fontana: ”Vorremmo essere informati prima su quanti contagiati vi sono nei nostri Comuni”

 

VARESE, 28 marzo 2020-Si invia questa lettera inviata qualche giorno fa al Presidente della Regione Lombardia Attilio

 

Fontana, sottoscritta da 62 sindaci, politicamente trasversali, della provincia di Varese, in riferimento all’emergenza sanitaria Covid-19:

 

Egregio Presidente,

 

scriviamo per porre nuovamente alla sua attenzione il tema dell’assistenza territoriale e dell’attività di vigilanza in questa fase di contenimento della diffusione del COVID-19.

 

Con la presente intendiamo, in particolare, comunicare la nostra grande preoccupazione per le difficoltà che stiamo rilevando sul territorio nella gestione dell’emergenza sanitaria per quanto riguarda la trasmissione dei dati relativi ai contagi.

 

Il protocollo concordato con ATS nelle scorse settimane prevedeva una stretta collaborazione tra la stessa ATS, il Comune e i Medici di Medicina Generale in riferimento alle disposizioni di isolamento e all’attivazione di tutte le misure a sostegno della fragilità.

 

Tuttavia, con grande rammarico, dobbiamo segnalare che i Sindaci non sono tempestivamente informati sui reali contagi presenti nei propri Comuni.

 

Tale gestione rischia, pertanto, di non consentire ai cittadini un’adeguata tutela.

 

Molti di noi hanno creato una stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale, ma, considerata la gravità della situazione, questa relazione non può essere considerata sufficiente.

Già nei giorni scorsi Le abbiamo scritto richiedendo un potenziamento delle misure attivate dell’ATS Insubria. Purtroppo, ad oggi, il nostro appello non ha avuto nessun riscontro.

Come Sindaci, sentiamo nei confronti dei nostri cittadini la necessità di garantire tutte le misure necessarie a contenere il contagio e vogliamo, quindi, essere messi nelle condizioni per esercitare il nostro ruolo.

Chiediamo, pertanto, di essere aggiornati con puntualità sulla situazione dei casi positivi nei nostri Comuni e che vengano messe in atto procedure di comunicazione valide, in grado di poter consentire tempestività nella gestione.

Cogliamo poi l’occasione per ribadire la necessità del supporto da parte di ATS alle persone in quarantena nonché dell’individuazione di strutture per i degenti che devono terminare la convalescenza. In questa situazione di emergenza, tra l’altro, non possiamo dimenticare tutte le persone affette da altre patologie, auspicando che la regolare attività sanitaria, giustamente sospesa in queste settimane, possa riprendere al più presto. È chiaro che, presupposto essenziale per ogni azione, rimane l’erogazione al personale sanitario di tutti i dispositivi di protezione utili a garantire la loro sicurezza e per cui insistiamo che si faccia di più.

Anticipando fin da ora la collaborazione dei nostri uffici e del nostro personale affinché le azioni sopra citate possano essere svolte con regolarità e tempestività, attendiamo a breve un riscontro da parte Sua.

Distinti saluti

Seguono le firme di 62 sindaci della Provincia di Varese