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Corso di Laurea in Musica d’Autore, uno spunto…

Il 25 gennaio del 1821 Charles Baudelaire pubblicò i suoi ‘Les Fleurs du mal’ (su carta) e nel 1914 Gabriele D’Annunzio realizzò ‘Cabiria’ (su pellicola). Tra questi due mondi si collocò, a partire dalla produzione di George Brassens, un ponte – che mancava -, quello dei cosiddetti “Cantautori” d’Italia e di Francia, un universo chiuso a queste due Repubbliche e a coloro che ne parlano gli idiomi e i dialetti vari. In Italia dal 1992 la Musica d’Autore è stata inserita, a partire dalle versioni più nobili stando alla Critica, nei testi scolastici (elementari; medie; superiori). A partire dal 2014, in via sperimentale, De André e gli altri sono stati inseriti nei manuali d’Italia di Letteratura Contemporanea.

Io credo sarebbe opportuno sviluppare la Ricerca accademica nella comprensione di questo fenomeno. Vorrei proporre una chiave di Lettura e/o di Ricerca del tutto spassionata: qual è il collegamento “ipertestuale” tra il Metal e Fabrizio De André? Dovrà pur esistere, si pensa da parte di tutti i fruitori, se i maggiori appassionati dell’uno o dell’altro genere si contaminano così spudoratamente nell’ascolto al tempo di Internet.

Presto detto: Rammstein, ‘Moskau’, featuring Tatu in particolare, con la visione del video originale (magari su YouTube), ancor più congeniale alla comprensione. E, con l’ascolto speculare di ‘Avrai ragione tu’ del Caparezza si potrà comprendere, per dirla coi suoi versi quanto: “Ogni cosa giusta rivela il suo contrario / e se non sei d’accordo / mi dispiace / per te”.

Tutto ebbe inizio con la Giovanna cantata da Cohen, e specularmente (come sopra) da Gaetano. Nel Medio Evo furono inventate, in Francia, metodologie di gestione “comunista” (meramente socio-economiche) di un Regno. Il Delfino e la Pulzella, per chi conosce la Storia. Affinità elettive d’amorosi sensi, assolutamente casti eppur non privi di erotismo. Da allora si svilupparono dei canti, tutti ripresi (i migliori extra-discografia) da “Faber”, da “Leonard” (Cohen) e appunto da George, Brassens. Mentre la musica d’Autore è l’incontro del mondo dei Poeti Maledetti con questi canti di strumenti a corda, il “Metallo” è l’incontro tra la decadenza della musica lirica politica e la più assoluta vivacità del Rock. Lo si può intuire da “Moskau”. Ma chi raggiunge la “purezza” nei versi e nel suono? Soltanto i Mägo de Oz, sconosciuti fuori dalla Penisola Iberica, non a caso la regione più vivace quanto a gioventù impegnata sia dell’Europa, che del Mediterraneo, che dell’Emisfero occidentale.

Lorenzo Proia

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