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Curiosità

Cosa resta da scoprire. Version 7.0

Pochi anni fa usciva un libro, in Italia, ad opera di Giovanni Bignami dall’eloquente titolo di ‘Cosa resta da scoprire’ (Mondadori) che ci illuminava sulle nuove frontiere della Scienza. Mi tornavano alla mente le parole di Corrado Guzzanti nel suo “Padre Pizarro”: “Per fortuna alla gente di queste cose non gliene importa niente…”. È una fortuna? Non lo è? Il Covid-19 – Coronavirus ci impone un cambio di rotta, partire dall’Italia e della Cina, una media e una grande potenza all’avanguardia, quanto nessun altro in “cosa resta della Scienza”.

Cosa resta da scoprire oggi, ad anni di distanza da quel testo? Molto. Restano da scoprire le componenti genetiche che ci legano ai cosiddetti vizi (alla Sessualità; ai Farmaci; all’Enogastronomico) ma anche ai cosiddetti sogni e desideri (propensioni LGTBQIY+; mondo dei Quires; scelta degli animali domestici, nonché legami psico-fisici tra cosiddetto “padrone” e cosiddetti “amici”). Ma restano anche da scoprire, come allora, i valori e i “mondi” sotterranei, sino al Nucleo, il nostro “piccolo sole” al Centro della Terra; come anche le capacità di automedicazione che (dai Nativi Americani all’Osteopatia) vengono reputate più o meno scientifiche.

Resta da scoprire la vita su Marte? Si disse a reti unificate che fosse stata scoperta tra anni Novanta e anni Duemila (piccoli “vermi”) e poi la notizia si abbissò, sarebbe una costante degli ultimi anni nota a chiunque nel mondo accademico-scientifico-fisico che però alcuni “dementi” studiosi del Classico sostengono essere avvenuta anche al tempo di Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Quien Sàbe?

Restano poi da scoprire molte cose minori… per esempio occorrono invenzioni, quali la possibilità di volare con carburanti a canapa, mai realizzate. O come comunicare con altri animali, a parte le scimmie che usano i PC. La ricerca emiliano-italiana negli ultimi decenni ha permesso alla Scimmia di essere eguale all’Uomo per mezzo della comprensione (reciproca) e la legge di Zapatero che li voleva cittadini a tutti gli effetti non era sciocca, ma tra questa scoperta e la scoperta (ormai dimostrata) del Multiverso si colloca un grandissimo buco nero.

Lorenzo Proia

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