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Sesto Calende, farti la spesa non mi pesa

”FARTI LA SPESA NON MI PESA”

In questo momento così difficile e drammatico per tutti, abbiamo pensato di lanciare un’iniziativa di volontariato e solidarietà (ripresa da una esperienza simile che abbiamo conosciuto on line) che potesse coinvolgere i cittadini più “energici” in aiuto alle persone più deboli ed in difficoltà.

L’abbiamo chiamato “farti la spesa non mi pesa” per riassumere la possibilità che ogni cittadino ha di rendersi utile facendo la spesa al proprio vicino o ad una persona che sa trovarsi in stato di necessità.

Sappiamo essere una pratica che qualcuno ha già messo in atto spontaneamente ma il nostro intento è che questa pratica si diffonda il più possibile e quindi il materiale disponibile è per chi magari non conosce i propri vicini o fino ad ora non ci aveva pensato. Ovviamente questa soluzione è utile per rispettare più indicazioni relative all’emergenza sanitaria:  ridurre le persone che escono per la spesa e conseguentemente le code fuori dai supermarket, accumulare la spesa e ridurre gli accessi ai supermercati anche a tutela di chi vi lavora e soprattutto evitare ai soggetti più a  rischio di uscire di casa; oltre a questo diverrebbe una delle pratiche di solidarietà che aiutano anche a diffondere speranza, ricordandoci che anche se siamo chiusi in casa soli, possiamo essere uniti e aiutarci l’un l’altro, anche se in modo diverso rispetto a prima.

Sul nostro sito, al link http://www.sesto2030.it/farti-la-spesa-non-mi-pesa/ sono disponibili le schede illustrative dell’iniziativa, nelle quali viene spiegato come rendersi disponibile ad effettuare questo servizio (tramite avvisi da stampare e affiggere oppure immagini da inviare via whatsapp) e quali consigli pratici bisogna rispettare per tutelare la sicurezza propria e di chi usufruisce del servizio, oltre a rendere disponibile l’ultima versione dell’autocertificazione.

 

#iorestoacasa #iomiproteggo

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Sesto Calende: salgono a 3 i contagi da COVID-19

Sesto Calende 23 Marzo 2020

Il Sinfaco di Sesto Calende , Giovanni Buzzi, nella sua odierna lettera ai Sestesi,  ha commentato ai cittadini la presenza di tre casi positivi al Coronavirus. Soltanto due sarebbero persone “effettivamente” Sestesi, entrambe ricoverate in Ospedale, mentre un terzo caso sarebbe registrato  tra i contagiati ufficiali pur non richiedendo in Città, il dato in questo caso sarebbe riconducibile al domicilio.

 

Alessio Luisetto 

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Sesto Calende: macellaio attiva il servizio spesa a domicilio, pagato con una banconota del monopoli

Sesto Calende 22 Marzo 2020

Sembra un titolo da film “oggi le comiche” , a farne le spese è la storica macelleria di Sesto Calende Gianni Macelar, alla quale ieri sera hanno rifilato una banconota da 10 euro falsa.

In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, è una vera e propria beffa, per ch ha deciso di attivare il servizio spesa a domicilio e venire incontro alle difficoltà di molte persone, e chi fa del bene riceve a volte delle vere proprie sbeffe come in questo caso il maccellaio di Sesto Calende che ieri sera è stato pagato con una banconota da dieci euro del monopoli.

«Sono davvero deluso – commenta arrabbiato il macellaio in un video sfogo pubblicato su Facebook –. Ho finito di lavorare alle 22:30, portando gratuitamente la spesa a casa e, con la scusa che è notte, qualcuno ha avuto il coraggio di rifilarmi 10 euro falsi? Quello che è accaduto stasera – conclude la vittima – mi fa davvero passare la voglia di lavorare».

https://www.facebook.com/giannimacelar/videos/976783392719081/

 

Alessio Luisetto

 

 

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Baroncini centro medico di Sesto Calende, aperto

centro medico aperto per chi deve terminare le terapie in corso

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Sesto Calende: i Carabinieri consegnano i medicinali ad una donna malata di COVID-19

Sesto Calende 21 Marzo 2020

Un gesto a dir poco bello quello che hanno fatto i Carabinieri della Compagnia di Sesto Calende nella mattinata di Venerdì 20 Marzo 2020, la pattuglia ha fatto recapitare in Ospedale, le medicine di cui la donna necessitava.

La moglie è ricoverata presso l’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate con il coronavirus, il marito non può uscire di casa per portarle i medicinali,  al momento nessuna ambulanza era disponibile per poter fare tale servizio e così è stata la pattuglia dei Carabinieri a provvedere alla consegna dei medicinali. 

È successo a Sesto Calende nella mattinata di Venerdì 20 Marzo 2020, i Militari della stazione dell’Arma dei Carabinieri  sono stati contattati da un anziano signore, residente nella stessa Città perché aveva la necessità di far recapitare alla propria moglie un medicinale presso l’Ospedale di Gallarate dove è ricoverata attualmente la signora a causa di infezione da COVID-19. 

L’uomo, essendo in autoisolamento non poteva muoversi di casa e dato che nessuna ambulanza era disponibile in quel momento,  perchè impegnata su altri fronti, i Carabinieri di Sesto Calende si sono offerti volontari ed hanno recapitato il medicinale all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate. 

Un gesto bellissimo! 

Alessio Luisetto 

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Sesto Calende: Marco Colombo è stato dimesso dall’ospedale

Sesto Calende 18 Marzo 2020

Finalmente arriva la notizia tanto attesa, Marco Colombo Capo Gruppo di Maggioranza e Consigliere in Regione Lombardia, dopo otto giorni di ricovero all’ospedale di Circolo di Varese in Terapia Sub Intensiva, è stato dimesso quest’oggi 18 Marzo 2020 dallo stesso Ospedale.

La sfida di Marco Colombo contro questo brutto virus è stata vinta. Proprio la scorsa Domenica, 15 Marzo 2020, avevo contattato personalmente Marco Colombo e le sue parole erano state molto chiare: “vincerò questa battaglia”.

Marco Colombo ha paragonato questa vittoria come ad una partita di calcio vinta da lui 6-4, fischio finale dell’arbitro: partita finita e nessuna rivincita contro questo virus!

Da parte mia e da parte di tutta la redazione di VARESEPRESS auguriamo a Marco Colombo di tornare presto al posto che a lui compete, in Regione Lombardia.

SEI STATO DAVVERO GRANDE!

Alessio luisetto

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Sesto Calende: non chiude il punto vendita Carrefour Market

Sesto Calende 17 Marzo 2020

Notizie false che stanno girando in questi giorni, dopo la chiusura di due punti vendita di Carrefour Market Fantinato Group in provincia di Varese, il punto vendita Carrefour Market di Sesto Calende non chiude.

La conferma di questa bella notizia è stata comunicata questa mattina da un addetto dello stesso punto vendita, il punto vendita Carrefour Market Fantinato Group di Sesto Calende sito in Via Sempione, non chiude. Finalmente una bella notizia! Alessio Luisetto

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Coronavirus, l’emergenza porta con sé molte emozioni, “spiacevoli” e disturbanti

 Varese Press e Il centro Baroncini uniti dallo sforzo comune di rispondere all’emergenza coronavirus mettendo a disposizione dei lettori, la professionalità e l’esperienza di un centro medico conosciuto ed attrezzato; all’interno del centro ci sarà un servizio gratuito per i lettori e quanti avranno necessità di aiuto e consigli.
 
Viviamo una situazione nuova per la nostra epoca.Da molti decenni non siamo più abituati a confrontarci con un’epidemia, con un nemico invisibile che ci impone di fermarci, cambiare radicalmente le nostre abitudini e stare distanziati gli uni dagli altri, in un momento in cui, preoccupati per la nostra salute e quella altrui, avremmo bisogno di più vicinanza possibile e di piacevoli distrazioni.


Preoccupazioni sulla propria e altrui salute, difficoltà ad adattarsi alla nuova routine casalinga, la continua condivisione degli spazi con i familiari possono mettere a dura prova il nostro equilibrio psicofisico, irrobustire o mettere a nudo difficoltà preesistenti nello stare con noi stessi e con gli altri.


La situazione di emergenza porta con sé molte emozioni, che normalmente definiremmo “spiacevoli” e disturbanti, spesso tutte insieme e con grande intensità. 
Le emozioni colonizzano i nostri pensieri, abitano il corpo e si riflettono nei comportamenti.
Paura per la nostra incolumità, ansia, tristezza, senso di impotenza, rabbia si presentano prepotentemente. Riconoscerle è il primo passo per stare meglio.


ANSIA E PANICO
Quando siamo ansiosi siamo in continuo stato di allerta, ricerchiamo conferme nell’ambiente rispetto alla possibilità di essere contagiati da un nemico “invisibile”, risposte che è difficile avere. Il pensiero anticipa possibilità negative e il corpo risponde con tensione muscolare, compressione al petto e respiro affannoso e superficiale. Cogliere le difficoltà nel respirare può a sua volta incrementare la paura e la sensazione di essere in pericolo e condurre la persona in un circolo vizioso, fino al panico. 


Cosa fare?
Intanto, è importante sapere che l’ansia può portare con sè sensazioni di soffocamento e respiro difficoltoso. Se si prova questa fatica è utile monitorare i propri pensieri  e capire se qualcosa che abbiamo visto o sentito ci ha messo in allerta.
A questo proposito, è utile limitare le informazioni sulla situazione di emergenza, a due o tre momenti della giornata, scegliendo accuratamente le fonti. Meglio fare riferimento ai siti ufficiali di Regione lombardia e del Ministero della Sanità. 
Parlare e confrontarci con persone a noi vicine, in quel momento non abitate da paura e ansia,può essere un modo utile per aiutarci a ritrovare più tranquillità.
Possiamo inoltre fare riferimento a strategie piacevoli, che si sono dimostrate utili in passato, come distrarsi leggendo un libro o guardando un film coinvolgente.

Se è tutto troppo difficile da gestire, chiedi aiuto ad uno psicologo.


EMOZIONI E CIBO
Ci nutriamo non solo per sopravvivenza: mangiando ci consoliamo, ci premiamo, festeggiamo, condividiamo momenti intimi con persone care.
Per molti di noi, mangiare rappresenta un modo per gestire situazioni emotivamente difficili e in questi giorni di quarantena è facile cedere alla tentazione di aprire il frigorifero per smorzare preoccupazioni, dispiaceri, noia. Come risultato, a seguito di un sollievo momentaneo,  le emozioni disturbanti ritornano amplificate dal senso di colpa.
La fame emotiva è diversa dalla fame fisica: arriva improvvisamente, spesso richiede cibi ipercalorici, si associa al mangiare automatico e inconsapevole, non si accompagna al senso di vuoto e brontolii nello stomaco.


Cosa fare?
Occuparci della nostra alimentazione e delle nostre emozioni è fondamentale per la nostra salute fisica e psichica.
Ogni volta che apriamo in automatico l’armadietto della cucina o abbiamo improvvisamente la tentazione di mangiare cibo ipercalorico, fermiamoci e cerchiamo di capire da cosa siamo spinti: abbiamo sentito il notiziario e ci siamo preoccupati? Siamo arrabbiati con i nostri familiari? Siamo annoiati?
Comprenderne la causa è il primo passo per trovare soluzioni alternative al mangiare per ricercare un senso di benessere, come pensare in maniera approfondita ad un problema se possiamo agire per risolverlo, ricercare un contatto sociale, dedicarsi ad altre attività piacevoli, prendersi cura di sé.

FIGLI E CORONAVIRUS
in questo momento storico anche le routine di bambini e ragazzi vengono stravolte dalla situazione emergenziale che stiamo vivendo. 
Lo stare a casa da scuola per molti di loro può essere sinonimo di vacanza, tuttavia il divieto di uscire di casa e il non poter stare con coetanei e amici può renderli nervosi e arrabbiati. Inoltre, le preoccupazioni che leggono sui volti dei genitori e nelle loro conversazioni può allarmarli, soprattutto in mancanza di informazioni su quanto sta succedendo.  I bambini spesso riempiono i vuoti di conoscenza con proprie fantasie per spiegarsi quando accade e il comportamento delle persone attorno a sè; queste possono essere terrifiche. 
E’ importante quindi spiegare ai propri figli che cos’è il coronavirus, il perchè abbiamo modificato le nostre routine, nonché rispondere a tutte le loro domande e richieste di informazione, adattando il linguaggio alla loro capacità di comprensione e comunicando loro un senso di sicurezza: se ognuno di noi farà la sua parte nel comportarsi responsabilmente, andrà tutto bene. Cominciamo da noi.
Non abbiate timore inoltre di condividere con loro giochi e disegni a tema coronavirus se i bambini lo richiedono: stare con voi  li aiuterà a trovare un senso di sicurezza, nonché a stare in contatto e a rielaborare paure ed emozioni difficili.
 
Dott.ssa Cecilia Aldeghi (Psicologa)

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Sesto Calende piange la scomparsa di Angelo Clerici

Sesto Calende 14 Marzo 2020

Sesto Calende piange la scomparsa di un famoso commerciante della città, il sir.r Angelo Clerici, conosciuto come il Gino del Bottegone, che ricordo anche io da bambino mi recavo con i miei genitori a fare la spesa nello stesso “Bottegone”. Sul finire degli anni ’90 il sir.r Clerici aprì anche a Golasecca un mini market. I commercianti di Sesto Calende lo ricordano come generoso imprenditore, che con il proprio aiuto, ha reso possibile le tante e diverse feste popolari. Fu uno dei primi a far conoscere alla Città di Sesto Calende il Mondo dei Supermercati con il Cuore e la semplicità del negozio della porta accanto. I Commercianti Sestesi si uniscono al cordoglio dei familiari del compianto Angelo Clerici. La redazione di Varesrpress porge le più sentite condoglianze ai familiari. 

Ricordiamo che non si potranno svolgere le Esequie a seguito della situazione accorsa e a titolo di prevenzione sanitario per il diffondersi del COVID-19 con la quale l’Arcidiocesi di Milano si attiene a tale Decreto Legge. Alessio Luisetto.

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Sesto Calende: Marco Colombo Consigliere Regionale positivo al COVID-19

Sesto Calende 13 Marzo 2020

La notizia è giunta nella tarda serata di ieri sera. 

Il Capogruppo di maggioranza e Consigliere Regionale, ex sindaco della città di Sesto Calende,  è ricoverato da tre giorni all”Ospedale di Varese a seguito di positività al coronavirus.  La redazione di varesepress augura a Marco Colombo una pronta guarigione.  Alessio Luisetto 

Di seguito riportiamo il comunicato che lo stesso Matco Colombo ha postato sul suo social Facebook. 

Cari amici, ci tengo a farvi sapere una cosa. Ve lo dico senza girarci troppo intorno: poco fa mi hanno comunicato l’esito positivo del tampone del coronavirus. Ve lo scrivo dall’ospedale di Varese, dove sono ricoverato da tre giorni, dopo aver avuto la febbre e i sintomi di questo maledetto virus. Un po’ me l’aspettavo, dopo questi giorni in ospedale, ma è una notizia che lascia sempre disorientati. Però vorrei tranquillizzare tutti: le persone che erano a stretto contatto con me sono già in quarantena da qualche giorno, come prevedono i protocolli. Come sapete bene, sono sempre stato positivo nella vita, non potevo che esserlo anche questa volta. E ancora una volta combatterò per vincere. Con la speranza, visto che sono il primo sestese a contrarre il virus, di tirarlo via per tutti i miei concittadini. A tutti raccomando di seguire tutte le precauzioni e le indicazioni delle autorità per evitare il diffondersi del contagio, e soprattutto di stare a casa. Vorrei tanto poterci stare anch’io, quindi non vi lamentate. Non vi preoccupate per me, sono Lombardo e uomo del lago gente abituata a lavorare e a remare… Vi abbraccio tutti. Marco