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Cronaca

«Uno Mattina in Famiglia», denuncia del consigliere comunale di San Luca Klaus Davi.

di Giuseppe Criseo

«Non è la prima volta che il servizio pubblico incorre in queste imperdonabili ambiguità. Anche un tale Magalli si era abbandonato a considerazioni razziste e ciononostante continua ad essere lautamente pagato dal servizio pubblico per le sue mediocri prestazioni.

Il caso è nato dalla leggerezza con cui Tiberio Timperi nel corso del programma Rai, «Uno Mattina in Famiglia», come spiega Klaus:

“un concorrente del quiz in onda a quell’orario – Tommaso da Crotone – ha telefonato per partecipare al gioco. Il concorrente calabrese doveva rispondere a una domanda sulla musica leggera, chiedendo simpaticamente un aiuto da parte dei conduttori. Timperi, alludendo sinistramente alle vittime della Lupara Bianca, ha dunque commentato: «Se non ti aiutiamo andremo a fare i piloni della Salerno – Reggio Calabria», arrivando a mimarne il gesto con il proprio corpo e attribuendo esplicitamente a tutti i calabresi la ‘patente’ di essere mafiosi “.

Pregiudizi e scherzi fuori luogo da parte di un personaggio conosciuto all’interno di un programma tra i più seguiti.

Una battuta infelice tanto da indurre Davi a una denuncia contro la RAI:

«Stimo Monica Setta e Tiberio Timperi, che conosco da anni. Ma proprio perché conducono un programma di grande successo con tantissimi ascolti ritengo, in quanto amministratore di un importante comune calabrese, che la terra che rappresento sia risarcita e che ci sia un maggior controllo dei vertici sui contenuti dei programmi».

La presa di posizione di Claus Davi è determinata dalla sua difesa della Calabria dai luoghi comuni che fanno male ai calabresi onesti, la stragrande maggioranza.

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