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Arturo Bortoluzzi scrive al comune di Arcisate

Sindaco del Comune di Arcisate e per conoscenza Assessore alla Tutela ambientale del Comune di Varese Oggetto: Parco locale della Valle della Bevera. Egregio Signor Sindaco, mi scuso se sono insistente, ma sono trascorsi ormai due mesi da quando si è incontrato con l’assessore alla tutela ambientale del Comune di Varese, che legge per conoscenza, e non è ancora arrivata alcuna nota da parte del Suo Comune (a noi come agli organi di informazione varesini) riguardo la assunzione di una deliberazione di adesione al parco locale. L’abbiamo (il parco) in passato strenuamente promosso, non per una ragione solo teorica ma perché potesse essere tutelata una porzione considerevole del corpo sociale che si disseta con l’acqua proveniente dalla valle (non parlo solo di quello dei comuni della Bevera, ma anche del Comune di Varese) e perché è necessario conservare la natura della valle e la sua preziosa biodiversità censita da Legambiente e da Lega italiana protezione uccelli. Perché possa essere possibile realizzare tutto ciò, la adesione del suo Comune è determinante. Non vogliamo che rimanga solo un sogno, realizzare l’aspettativa di Furia: creare un parco che partisse dal lago di Varese, salisse al Campo di fiori e scendesse alla Bevera. Abbiamo, così, atteso oltre 40 anni perché questo parco potesse essere realizzato. Ora c’è una adesione di tutti i Comuni della Bevera riguardo ad una zona di tutela. C’è anche un accordo per la gestione del parco locale tra il Comune di Varese e il Parco Naturale del Campo di fiori. Manca però il Suo Comune. Non capiamo la ragione di questo immobilismo. Attraverso la realizzazione di una zona di tutela, è possibile non solo ipotizzare una forte difesa delle persone che abitano all’interno della stessa. È anche necessario che ci siano attività di studio volte ad individuare diverse possibilità di occupazione dei cittadini in linea con gli scopi di protezione del territorio. Si dovranno, perciò anche congetturare, attività economiche redditizie e che abbiano a godere anche di agevolazioni specifiche e riservate, di solito, a quelle che sono sostenibili e che siano volte a valorizzare prodotti del territorio. Perché si possa arrivare, in fretta, a concretare un simile risultato (costruzione di un parco non opprimente, ma incentivante), continuiamo a sollecitarla. Tutti i paesi del mondo hanno trovato l’accordo perché coloro che abitano un territorio non abbiano a consumare le risorse del medesimo al di fuori di quelle che sono le loro strette necessità, così da non impedire alle generazioni future di poter fare lo stesso. Riteniamo sia necessario addivenire a questo risultato in fretta. Invece, non solo non c’è, infatti, l’adesione del Comune al parco, ma neppure c’è anima viva che abbia congetturato ipotesi di attività che nel medesimo sia possibile realizzare. Allora Signor Sindaco la smetta di praticare la stessa manfrina propria del suo predecessore che ha fatto di tutto per far mancare la sua adesione al parco), ma invece, muti questo atteggiamento e, per favore, faccia qualcosa in più di lui. Contatti, allora, tutti gli altri comuni della Valle della Bevera. Faccia presente la necessità del Comune di Arcisate di affrontare anche quelle che possano essere le attività prioritarie che il parco possa perseguire, non solo in un’ottica di tutela naturalistica, ma anche, di suo sviluppo economico. Si è mossa, condivisibilmente, Legambiente Valceresio per richiedere una adesione al parco locale da parte del Comune di Arcisate. Ebbene, venga dato un preciso incarico alle dette associazioni ambientaliste, Amici della Terra e Legambiente, per poter stabilire cosa possa farsi da parte dei cittadini della Bevera sulla base di come altri comuni nazionali e internazionali abbiano affrontato un problema analogo a quello della Valceresio. Allo scopo di poter mantenere un rapporto fondato se non altro sul rispetto con noi risponda per favore alle nostre lettere come è stabilito dalle leggi nazionali, regionali e comunitarie. Certamente noi, in caso di suo silenzio si è tenuti a non subire un simile atteggiamento prepotente ma a rivolgerci al Difensore civico per poter avere le risposte a tutte le domande da noi poste. In attesa di ricevere riscontro nel rispetto della Legge, porgiamo cordiali saluti. Il presidente Arturo Bortoluzzi

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