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Cronaca

Incidente in Viale Aguggiari a Varese, passa il marito in bicicletta.

INTERVISTA AI PROTAGONISTI DI UNA STORIA CHE HA DELL’INCREDIBILE.

“Sono tutta dolorante, mi è andata bene, è successo in fondo a viale Aguggiari, stavo andando a Sant’ Ambrogio e ad un certo punto mi si sono chiusi gli occhi, sono andata contro un palo, la macchina ha rimbalzato e si è girata, sono scoppiati i 4 airbag, mi ha soccorso un ragazzo, sono arrivati vigili del fuoco, polizia e ambulanza, mio marito era in bici per caso è passato di lì, non volevo crederci la macchina è distrutta, mi è andata bene, se avessi avuto una macchina più piccola ero al cimitero.” Questo è quanto ci ha detto A.M. che, alla guida della propria auto, una Mini Countryman è finita contro un palo della segnaletica stradale in fondo a Viale Aguggiari, all’incrocio con Via Guido D’Arezzo, a Varese, giovedì nel tardo pomeriggio L’incidente, complice il sole che ha abbagliato la conducente, per altro spettacolare perché l’auto, dopo aver urtato il palo è rimbalzata sulla sede stradale, mettendosi di traverso e bloccando il traffico, avrebbe potuto avere ben altre conseguenze, se l’auto avesse urtato lo spigolo di un muretto, pochi metri più in là. Un incidente come tanti altri, come purtroppo avvengono giornalmente sulle nostre strade e anche fortunato, perché non ha coinvolto nessuno, ma con una particolarità :il marito della signora, G.M., appassionato ciclista, transitava proprio in quel momento. “Mi piace fare dei giri in bicicletta e, dopo alcune incertezze di vado o non vado, ho preso la mia mountain-bike per una pedalata verso il Sacro Monte, in modo da essere a casa per cena. In viale Aguggiari trovo una colonna di macchine che procedevano a passo d’uomo. Sarà successo un incidente –penso – superando le auto ferme. Come mi avvicino vedo una Mini Caountryman bianca, come quella di mia moglie – dico a me stesso. È proprio uguale, anche gli stessi cerchioni particolari. Quando ho visto la targa non ho avuto dubbi, era proprio la macchina di mia moglie con il muso sfasciato e gli air bag scoppiati. Mancava solo mia moglie è lì ho pensato al peggio. Qualcuno mi ha detto di togliermi di mezzo, vestito in maglietta e pantaloncini da ciclista, con la bici al fianco, sembravo uno dei tanti curiosi e anche invadente. Tutto si è chiarito quando ho detto di essere il marito della signora alla guida dell’auto.” Attimo di incredulità da parte dei presenti poi qualcuno, capito che facevo sul serio, mi ha detto di non preoccuparmi : “ Sua moglie sta bene, è seduta lì dietro”. Meno male ho pensato e ci siamo abbracciati. Abbracciati per modo di dire, perché tra cintura di sicurezza e airbag mia moglie era tutta dolorante. Devo anche ringraziare il pronto intervento della Polizia Locale, dell’Autoambulanza e dei Vigili del Fuoco, il ragazzo che ha prestato i primi soccorsi e i presenti subito intervenuti a rassicurare mia moglie e me, non so se nella confusione ho aggiunto qualcuno o dimenticato qualche altro. Di una cosa però sono certo: che la realtà molte volte supera veramente la fantasia, quando si parla poi di coincidenze…

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