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Comunicati

ATS Insubria: effettuati complessivamente 57.905 tamponi

 

Alla data del 21 maggio, nel territorio di ATS Insubria sono stati effettuati complessivamente 57.905 tamponi, da parte delle ASST, dell’ATS e delle Strutture Sanitarie e Sociosanitarie accreditate per un totale di 36.455 soggetti sottoposti al test.

Il totale dei tamponi comprende, oltre a quelli realizzati dalle ASST, 14.870 tamponi effettuati nelle RSA, di cui 5.850 sugli operatori, 10.974 tamponi eseguiti presso le postazioni tende in modalità “drive in” e 665 test effettuati al domicilio, per i soggetti con gravi patologie.

Nel totale dei tamponi eseguiti rientrano anche quelli segnalati dai Medici di Medicina Generale che, dall’avvio dell’attività di sorveglianza sanitaria disposta dalla DGR 3114 del 7 maggio 2020, sono stati 810 a fronte di 789 soggetti segnalati come “casi sospetti”.

Si precisa che tale differenza numerica è verosimilmente da imputare ad un disallineamento nel sistema informatico in uso nel SSR chiamato MaInf rispetto al software adottato da ATS Insubria che consente al Medico di Medicina Generale di prenotare direttamente l’appuntamento per l’esecuzione del tampone ai propri pazienti. Alla data odierna non risultano pertanto liste di attesa e tutti i soggetti segnalati sono stati sottoposti a tampone.

Si ricorda che il tampone è un test diagnostico finalizzato alla ricerca del virus a livello naso-faringeo e ha lo scopo di accertare l’eventuale contagiosità di un soggetto e dei suoi contatti stretti. Viene quindi eseguito su indicazione di ATS e, a seguito della DGR 3114, può essere richiesto anche dal Medico curante.

Analogamente, si segnala che le postazioni tende attualmente operative per l’attività di tamponatura, nel territorio di competenza di ATS Insubria, risultano sufficienti a soddisfare i bisogni rilevati secondo i criteri clinici ed epidemiologici indicati dalle disposizioni vigenti. Le postazioni sono operative a Varese in via O. Rossi 9, a Busto Arsizio presso Malpensa Fiere, a Luino zona Ospedale ex area Vis Nova, a Como in Via Castelnuovo 1 e presso la sede dell’associazione Croce Azzurra in Via Colonna 3 a Erba presso l’Associazione Lario Soccorso di via Trieste 17, a Lanzo, Centro Valle Intelvi loc. San Fedele presso la sede Croce rossa.

                                                                  La Direzione di ATS Insubria 

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Cronaca

Coronavirus. Carceri, sale il numero di guariti

SAPPE: “FARE TEST EMATICI E TAMPONI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE”

Dai dati diffusi oggi dal Ministero della Giustizia sale il numero dei guariti da Covid-19 negli istituti penitenziari: sono complessivamente 81, di cui 28 detenuti e 53 poliziotti penitenziari. In totale sono 144 i detenuti positivi al virus, quasi tutti asintomatici, e 9 quelli ricoverati in strutture sanitarie. Per il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo del Corpo, “è confortante” il dato fornito dal Ministero della Giustizia circa i 53 appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria guariti da Covid-19 negli istituti penitenziari. “Restano, ad oggi,  204 contagiati fra i poliziotti penitenziari e 7 gli appartenenti al comparto funzioni centrali (7): 180 stanno affrontando la quarantena presso il domicilio, 19 in caserma e soltanto 12 sono ricoverati presso strutture ospedaliere”, sottolinea Donato Capece, segretario generale del SAPPE. “Probabilmente, se fossero stati raccolti i nostri gridi di allarme lanciati lo scorso gennaio avremmo potuto fronteggiare l’emergenza con i quantitativi necessari di DPI. Al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rinnovo l’invito a non ritardare ulteriormente gli accertamenti doverosi ai Baschi Azzurri – quali sono i test ematici e quello del tampone– che sono fondamentali per la sicurezza sociale ma che in alcune Regioni ancora non sono stati fatti”. 

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Luino

Luino,nuovo punto di effettuazione dei tamponi nasofaringei

Sarà operativo dal prossimo fine settimana un nuovo punto di effettuazione dei tamponi nasofaringei per la ricerca del COVID-19 a Luino, in una sede antistante il presidio ospedaliero.

L’iniziativa nasce dalle associazioni di volontariato del territorio su impulso del Vice Sindaco di Luino, Alessandro Casali.

“ATS Insubria intende con ciò da un lato potenziare l’attività di esecuzione dei tamponi che si attestano a circa 5.000 alla settimana, e, dall’altro, dare un segnale di prossimità e di attenzione alla popolazione delle aree montane dell’Insubria. – commenta Lucas Gutierrez Direttore Generale ATS Insubria “.

Alla postazione di Luino faranno riferimento gli abitanti dei comuni facenti parte della Comunità Montana Valli del Verbano e della Comunita’ Montana del Piambello, appartenenti alle categorie individuate da Regione Lombardia da sottoporre a tampone.

La struttura sarà localizzata presso l’Area Visnova, messa gentilmente a disposizione dall’imprenditore Paolo Orrigoni. Il punto tamponi vedrà la presenza di Croce Rossa Italiana con la collaborazione della Protezione Civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, coordinati per la sicurezza dai Carabinieri e dalla Polizia Locale di Luino.

I tamponi saranno effettuati con la metodologia “drive in” che consente di effettuare gli stessi con la massima garanzia dal punto di vista igienico.

“Ringrazio Loredana Amadio, Presidente Sos Tre Valli, che mi ha dato l’idea per poter portare avanti con la direzione di ATS Insubria questo progetto. Luino diventa così punto territoriale di riferimento per la tamponatura al nord della provincia. – conclude il Vice Sindaco Alessandro Casali – Considero questo un importante lavoro di squadra in cui è stato fondamentale l’apporto del personale sanitario, anche quello dei medici di base. Questa iniziativa intende essere un segno di risposta concreta per la cittadinanza, anche per quella parte dei lavoratori frontalieri che vivono qui. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto sì che si realizzasse questo progetto” .

 

 

 

La Direzione di ATS Insubria

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In evidenza

Busto, si può fare il tampone senza uscire dall’auto

È stata inaugurata oggi la seconda postazione in provincia di Varese per effettuare i test per la ricerca del Covid-19 in modalità “drive in” nell’area di Malpensa Fiera di Busto Arsizio, grazie alla preziosa collaborazione della Camera di Commercio di Varese, del Comune di Busto Arsizio e della Croce Rossa.

La postazione è coordinata da ATS Insubria e gestita dalla Croce Rossa Italiana civile e militare di Busto Arsizio. Analogamente a quanto già avviene a Varese in Via O. Rossi, e a Como in Via Castelnuovo, si tratta di una sede mobile con caratteristiche logistico-organizzative tali da consentire ai cittadini, per i quali è stato prescritto e programmato il tampone, di accedere con la propria auto e sottoporsi al test senza uscire dall’abitacolo. I tamponi e i Dispositivi di Protezione Individuale sono forniti agli Operatori della CRI da ATS.

Con questa ulteriore postazione, ATS intende implementare l’attività di esecuzione dei tamponi che, in una prima fase, saranno prioritariamente rivolti agli operatori sanitari e sociosanitari, oltre ai soggetti addetti a servizi essenziali, che possono così, una volta accertata la negativizzazione, rientrare in servizio. Per tale attività sono state valutate tutte le condizioni di rispetto della normativa in tema di biosicurezza. In questa prima fase si punta ad effettuare almeno 100 test al giorno, volume suscettibile di revisione in base all’evoluzione dell’epidemia. Tale attività, che si aggiunge a quelle già in corso presso le altre sedi, consentirà di arrivare a processare un maggior numero di tamponi a settimana, così da soddisfare le necessità epidemiologiche attuali, grazie alla disponibilità di nuovi laboratori, recentemente accreditati.

Varese 22.04.2020 La Direzione di ATS Insubria

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Sanità

#coronavirus: in Veneto 8 mila tamponi al giorno per trovare gli asintomatici

La Regione Veneto ha presentato un maxi piano regionale per fermare il contagio e tutte le Università del Veneto saranno arruolate per aumentare al massimo il numero di tamponi, che arriveranno a 8 mila al giorno nella regione.

Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova,  annuncia che “Siamo di fronte a una sfida immane” e spiega il piano della Regione Veneto per combattere il Coronavirus in Veneto.L’obiettivo regionale è quello di individuare il maggiore numero di positivi asintomatici da isolare, perché sono un “contagiatore inconsapevole” in grado di diffondere il virus tra le persone più fragili e aumentare quindi l’ospedalizzazione.

Regione veneto vorrebbe arrivare a 20 mila tamponi al giorno in due settimane con il progetto «sorveglianza attiva» coordinato dall’Università di Padova assieme a Regione e Croce Rossa per riuscire ad individuare e isolare tutte le persone contagiate, ma asintomatiche.

Il progetto prevede l’esecuzione di test a cerchi concentrici sottoponendo a controllo prima le persone vulnerabili (a partire dagli anziani ospitati nelle case di riposo, per poi passare alle persone esposte (forze dell’ordine, personale degli uffici pubblici, cassiere dei supermercati) e infine a test casuali alla popolazione.

Il maxi piano coinvolgerà tutte le Università del Veneto, a partire da Padova,  e si passerà dai 2 mila tamponi quotidiani attuali all’obiettivo finale di 20 mila test ogni 24 ore.