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Cronaca

Mare del Salento da tutelare: enorme squalo elefante a solo un miglio dalla costa di Torre Uluzzo, marina di Nardò.

Un mare meraviglioso, anzi due mari, Adriatico e Jonio che circondano la penisola salentina e che nascondo tesori inestimabili che rivelano lo stato di salute delle nostre acque che meritano la massima protezione e tutela da ogni forma di aggressione umana. Questa volta, infatti, nella giornata di oggi, alle 16 circa, ha fatto capolino sulla superficie piatta di un mare quasi olio a causa delle ottime condizioni atmosferiche, un ormai abituale abitante delle nostre acque territoriali: un enorme esemplare di squalo elefante che si muoveva placido, quasi a pascolare e cibarsi di plancton a solo un miglio dalla costa di Torre Uluzzo, marina di Nardò. Una scena che è durata oltre mezz’ora e che è stata videoripresa dall’equipaggio di nostri amici di un motopesca costiero che, nell’inoltrarcelo, ha voluto deliziarci di uno spettacolo che la dice lunga, per l’appunto, sulla qualità delle nostre acque, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Un esemplare tanto impressionante nella sua mole, ma altrettanto innocuo e placido come il nostro mare ancora generoso e quindi ancor più da proteggere. La clip è visionabile al link di YouTube : https://youtu.be/wvuD4JCoYKY

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Malgesso

Tre perquisizioni eseguite dalla Polizia di Stato presso le abitazioni di tre “writers”.

( F P ) Gli Agenti del Posto Polfer di Varese, unitamente agli operatori della Squadra di PG della Polfer di Milano, hanno eseguito, nella giornata di ieri, tre perquisizioni delegate dal Pubblico Ministero competente, presso le abitazioni di tre giovani varesotti, accusati del reato di imbrattamento a convogli ferroviari. Le perquisizioni hanno dato esito positivo in quanto è stato rinvenuto svariato materiale utilizzato dai writers per “firmare” i vari treni tra cui, circa 70 bombolette spray, 110 tappini per bombolette, pennarelli, tamponi, mascherine, un “book” con vari disegni, 3 torce di segnalazione delle ferrovie, svariati guanti, alcuni tablet, tutto inequivocabilmente riconducibile all’attività di “writers”. Tutto quanto rinvenuto è stato debitamente sequestrato e messo a disposizione della competente AG.

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Fagnano Olona

Fagnano Olona, auto si ribalta dopo incidente

Mirabolante incidente accaduto nel primo pomeriggio a Fagnano Olona, lungo la trafficata via Aldo Moro, all’altezza del cimitero cittadino.

Due automobili (una Yaris e un Rav4) si sono scontrate violentemente tra loro, tanto da fare ribaltare una di esse e mandare l’altra nel fossato adiacente alla strada provinciale.

Avvisati dai presenti al momento dell’impatto, sono accorsi sul luogo dell’incidente i Vigili del Fuoco di Varese, la pattuglia locale dei Carabinieri e tre ambulanze che sono intervenute inizialmente con codice rosso, poi fortunatamente declassato a codice giallo e verde.

Tre sono le persone che hanno riportato ferite durante l’impatto, ovverro una ragazza di 20 anni e due donne rispettivamente di 28 e 59 anni.

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Animali

Panico da coronavirus nel mondo. Persino gli animali nel mirino di atti sconsiderati

Cani e gatti domestici lanciati da condomini in Cina a causa di una “voce” secondo cui gli animali diffonderebbero il virus. L’OMS: “non vi sono prove che gli animali domestici come cani e gatti possano contrarre il coronaviurs”

Un cane è stato trovato morto dopo essere stato gettato da un palazzone nell’area del giardino Heyuan Guohe della città di Tianjin, nella provincia cinese di Hebei. I media locali riferiscono che il cane è stato lanciato dai piani superiori di un palazzone alle 4 del mattino e che ha sfasciato il tettuccio apribile di un’auto prima di finire a terra. I report affermano che il frastuono del cane che ha colpito l’auto simile ad un’esplosione di pneumatici ha svegliato il vicinato. Hanno quindi scoperto il corpo steso a terra con il suo sangue che aveva sporcato la pavimentazione stradale. Il proprietario del cane non è stato identificato, mentre il proprietario del veicolo è in attesa che la polizia lo scopra per poter identificabile il responsabile al fine di un risarcimento per i danni arrecati alla macchina. Sembrerebbe che il cane sia stato gettato dall’ edificio presumibilmente a seguito di una voce sul virus. Alcuni media asiatici affermano anche che cinque gatti sono stati uccisi nella città di Shanghai, con la gente del posto che credeva che fossero animali domestici perché avevano il pelo liscio e pulito. Il loro proprietario non è stato identificato. Le uccisioni sarebbero arrivate dopo che il dottor Li Lanjuan avrebbe dichiarato in un’intervista alla China Central Television: “Se gli animali domestici entrano in contatto con pazienti sospetti, dovrebbero essere messi in quarantena”. Tuttavia, secondo quanto riferito da un media locale, Zhibo China, le sue parole sono state modificate in “cani e gatti possono diffondere il coronavirus”. La voce si è diffusa rapidamente poco dopo che Zhibo China l’ha pubblicato sulla piattaforma social media Weibo. L’account ufficiale Weibo di China Global Television Network ha cercato di mettere fine alla voce. “Non ci sono prove che dimostrino che animali domestici come cani e gatti possano contrarre il nuovo coronavirus”, ha dichiarato oggi l’Organizzazione mondiale della sanità in una delle sue risposte alle preoccupazioni delle persone sul recente scoppio del virus. L’organizzazione ha suggerito di lavarsi le mani con acqua e sapone per impedire la trasmissione di altri germi tra uomo e animale ”. Tali affermazioni parrebbe non siano state sufficienti per alcuni sconsiderati. Keith Guo, un addetto stampa della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) in Cina una delle più grandi organizzazioni no-profit a sostegno dei diritti degli animali ha affermato: “Speriamo che la polizia possa trovare al più presto i killer a sangue freddo di quei poveri animali. In effetti, sono le fabbriche sporche, i macelli e i mercati della carne che minacciano la salute di ogni essere umano sul pianeta fornendo un terreno fertile per malattie mortali come il coronavirus, la SARS, l’influenza aviaria e altro ancora”. Insomma, nonostante la diffusione di ripetuti inviti alla calma da parte delle autorità e i tentativi di evitare ondate di panico, purtroppo ignoranza e congetture la fanno da padrone in una crisi sanitaria che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche grazie ai mezzi d’informazione può essere arginata.

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Video

Turismo in Lombardia: stanziamento di 17 milioni

Uno stanziamento di 17 milioni di euro
per sostenere la competitivita’ delle strutture ricettive
lombarde
. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta della
Regione Lombardia, su proposta dell’assessore al Turismo,
Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni. I fondi serviranno a
promuovere progetti di realizzazione e riqualificazione di
alberghi e aziende ricettive all’aria aperta.





“Dopo 15 anni – spiega Lara Magoni – la
Lombardia vara una misura che mira ad elevare qualitativamente
l’offerta ricettiva della nostra regione
, in modo da renderla
sempre piu’ attrattiva ed accogliente. Il sogno olimpico ci
impone di essere in prima linea fin da subito nel rendere la
nostra ricettivita’ ancora piu’ attrattiva. Presentarsi al mondo
con alberghi e strutture all’aria aperta moderne, funzionali ed
efficienti, sara’ un valore aggiunto inestimabile per ospitare al
meglio i visitatori internazionali”.





 I progetti dovranno riguardare i seguenti
macrotemi:
Enogastronomia & food experience; Natura & green;
Sport & turismo attivo; Terme & benessere; Fashion & design;
Business congressi & incentive.
Tra le spese ammissibili ci sono arredi, macchinari,
attrezzature, strutture ed opere edili-murarie e impiantistiche.

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Valganna

Incidente in Valganna, Cosentino: “Analizzare criticità e migliorare la sicurezza della SS233 con una progettualità più ampia

Incidente in Valganna, Cosentino: “Analizzare criticità e migliorare la sicurezza della SS233 con una progettualità più ampia, gli enti devono fare squadra ” In seguito al grave incidente accaduto nella notte tra giovedì e venerdì sulla strada statale 233, in cui è rimasto ucciso un ragazzo di 29 anni, interviene il Consigliere Regionale – e Valgannese – Giacomo Cosentino“Sicuramente la strada statale 233 – cosiddetta “la Valganna” – ha delle criticità che vanno affrontate seriamente, una volta per tutte, con tutti gli enti preposti.

Non sappiamo ancora la dinamica del grave incidente accaduto l’altra notte e, quindi, non è ancora possibile comprenderne le cause ma, in ogni caso, bisogna analizzare i tratti più pericolosi della 233 e lavorare per migliorarne la sicurezza. “  dichiara Cosentino e continua “il primo passo da fare è analizzare con Anas (primo ente competente su quel tratto di strada) quale tipo di ulteriori interventi si posso eseguire e, successivamente, lavorare in sinergia con tutti gli altri enti interessati per trovare delle soluzioni. Sia Regione Lombardia che La Provincia di Varese, compatibilmente con le proprie risorse a disposizione, hanno sempre supportato diversi interventi per la messa in sicurezza degli automobilisti e devo dire che anche i Comuni non si sono mai tirati indietro; il Comune di Valganna ha da poco installato un semaforo all’ingresso del Paese sia per tutelare i pedoni che gli automobilisti. Ora credo serva una progettualità più ampia, che prenda in considerazione tutte le criticità della SS233. Bisogna fare squadra”

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Somma Lombardo

Una Strega a Somma Lombardo. La Candelora

La Candelora


In questo periodo i grandi fuochi illuminano le piazze, ogni borgo rivive una tradizione centenaria: San Antonio, la Giobia, la Passera, i globi di ovatta a simbolo del martirio dei Santi, il cilostar. Il significato di queste commemorazioni riporta a tempi lontani, ma il messaggio che arrecano con sé è attuale e conoscerne la storia ci rende partecipi del passato e responsabili del presente. Queste feste di origine pagana sono parte integrante della vita dei nostri avi… torniamo indietro di secoli…





I Celti erano un popolo che occupava le nostre terre, la cui sopravvivenza era legata alla pastorizia e all’agricoltura. Certamente il Ticino era un punto di scalo importante per l’attività commerciale, ma in linea di massima, i villaggi trovavano sostentamento nella vita rurale. Per i Celti l’anno si divideva sostanzialmente in due parti: stagione calda e luminosa, stagione fredda e buia, quest’ultima molto temuta. La bella stagione lasciava molto spazio all’autonomia, nei villaggi ci si poteva muovere liberi, le bestie erano portate ai pascoli, al fiume ci si poteva rinfrescare e lavare, osservare le stelle era un piacere e le ore di luce permettevano di lavorare fino a tarda serata. Le donne usavano i telai, elaboravano oggetti, gli uomini fabbricavano utensili, davanti alle capanne ognuno svolgeva la propria opera.
L’inverno obbligava a una vicinanza forzata tra uomini e bestie, il buio scendeva presto, gli animali selvatici, affamati, attaccavano i villaggi in cerca di cibo. Si accendevano i fuochi per scaldarsi, attraverso i falò si purificavano gli animali. Non era solo un atto spirituale: il calore li liberava dei parassiti che avevano “raccolto” sulle colline, durante i pascoli estivi. Regole e imposizioni stabilivano comportamenti ed etica: per poter sopravvivere era necessaria una stretta connessione e collaborazione. Il cibo era razionato: le scorte dovevano durare fino alla primavera.





Oggi sappiamo benissimo che le giornate cominciano ad allungarsi dopo il Solstizio Invernale. Inizialmente la luce prende spazio in maniera impercettibile, arriva quasi in punta di piedi, senza farsi accorgere della sua presenza. A Febbraio si inizia a cogliere quei momenti luminosi e prolungati che preannunciano l’arrivo della stagione calda. Gli ovini risentono delle condizioni climatiche, i loro ormoni rispondono agli stimoli luminosi o meno e la possibilità di riproduzione aumenta nei periodi freddi perché la luce è scarsa. A ottobre- novembre gli accoppiamenti trovano terreno fertile, e con l’arrivo della primavera le nascite hanno un picco. Grazie alla montata lattea, al siero di latte si poteva tirare un sospiro di sollievo. Iniziava la produzione dei formaggi, bambini e anziani si nutrivano del siero e dei codini dei primi agnelli.
Per questo motivo si festeggiava la luce, la primavera era la speranza di vita, di un nuovo ciclo.

In ambito cristiano si commemora la Purificazione di Maria e la Presentazione di Gesù al tempio. Secondo la Bibbia una donna che aveva perdite di sangue era considerata impura, quindi il post- partum necessitava di una purificazione che consisteva in un’offerta di 5 sicli* al tempio. Se il nascituro era maschio la donna doveva attendere 40 giorni, se era femmina 80. Anche il bambino era dato al Tempio, veniva poi riscattato dai genitori con l’offerta di alcuni animali in relazione allo stato sociale e patrimoniale della famiglia. Gesù è nato, probabilmente, nel periodo primaverile, ma non essendo conosciuta la data esatta la chiesa ha fissato il genetliaco al 25 dicembre. Contando 40 giorni la data stabilita è il 2 febbraio anche per evitare la coincidenza con l’antica festa del Lupercali, la ricorrenza da cui poi sarebbe disceso, in parte, il nostro carnevale e la festa di San Valentino. In effetti i Lupercali consistevano in gesti e simbologie legati alla fertilità. In questo periodo si onorava la Dea Giunone- Lucina, la dea del parto, dei bambini che vedevano la luce del mondo alla nascita. Lucia era infatti il nome dato alle bambine che nascevano all’alba. Per pagani il ciclo mestruale, il post-partum e la menopausa sono momenti sacri. Ogni ciclo femminile rappresenta onore e sacralità.

La festa della luce ricorda quindi le ore luminose, i falò dell’unione, tanto che davanti ad essi si scambiavano le promesse di fidanzamento, un’abitudine questa che sopravvisse fino al XIX secolo in molte regioni.
Le processioni con i lumi, l’accensione delle candele da un unico cero benedetto, hanno permesso di definire questo periodo come “Candelora” e fissato in questo periodo il momento della benedizione delle candele per l’anno liturgico.
Cesarina Briante (c)

Note: * 5 sicli d’argento corrispondevano al salario di venti giornate lavorative.

Nella fotografia: Oratorio del XV secolo dedicato a Santa Caterina- Erbamolle di Buguggiate

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Editore-Criseo

Vedano Olona, prati bombardati, ma sono i cinghiali

Parla un produttore: “Impossibile e inutile ripristinarli: le invasioni sono continue.

L’invasione dei cinghiali nel varesotto

Ripercussioni pesanti: dobbiamo garantire un latte di qualità destinato a produrre Grana Padano e altre dop”

 I prati di Oliviero Sartori limitrofi al bosco di brughiera, sembra esattamente il contrario: un campo di battaglia dove i ciuffi d’erba verde sono sovrastati dall’immagine desolante della terra e smossa rivoltata da incursori a quattrozampe.

“Il problema è purtroppo comune all’intero territorio della nostra provincia: evidenziamo ancora una volta la preoccupazione e l’indignazione delle imprese agricole – commenta il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori – facendoci portavoce delle loro istanze e soprattutto chiedendo fatti concreti: di parole, in questi anni, ne abbiamo sentite anche troppe. Siamo di fronte a una situazione gravissima che ci impone di mantenere un’allerta continua. La situazione è grave e ci impone di mantenere un’allerta continua. La preoccupazione è ancor più marcata in questo periodo, in cui la peste suina si è riaffacciata in Europa: il timore è che questi animali possano portare il morbo fin qui… quindi è ancor più necessario risolvere presto questa situazione ormai oltre i limiti, e non accorgersi del problema quando è troppo tardi per porvi rimedio!

Continueremo a monitorare la situazione, servono interventi subito, perché già oggi gli ungulati sono tornati nei campi, e a danno si somma danno. Invitiamo con forza le imprese a denunciare ogni incursione subita, e con essi i cittadini: ormai i selvatici invadono orti e giardini e, in ampie aree del Varesotto, le devastazioni sono ormai a ridosso dalle case e dagli orti. E’ una situazione inammissibile, noi non abbassiamo certamente la guardia”.

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Gorla Minore

Il Corpo Musicale Mornaghese cerca musicanti

riceviamo e pubblichiamo

Il corpo musicale mornaghese riprenderà le proprie attività mercoledì 5 Febbraio prossimo alle ore 20.30 presso la sede di Montonate.





Cerchiamo musicanti nuovi per avere un organico sostanzioso. Chi ha voglia di spendere un pochino di tempo per una attività composta da musicanti volontari, può presentarsi tranquillamente presso la nostra sede di Montonate Via Cavour 25.

In particolare invitiamo ragazzi con la passione per la musica, imparare non costa nulla e la musica è cultura. Il presidente Franco Marra.





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Solbiate Olona

La Gran Bretagna lascia l’UE con champagne per i Brexiteers e durante la notte per i rimanenti

(F P ) La Gran Bretagna lascia l’UE lo scorso venerdì e si sta dirigendo verso un futuro incerto, con i seguaci della Brexit che annunciano i vincitori e aprono lo champagne per celebrare il Giorno dell’Indipendenza, che a sua volta segna una nuova era per il paese . 

Dopo le 23:00 i sostenitori della Brexit hanno baciato, abbracciato e cantato “God Save the Queen” di fronte al Parlamento britannico con in mano bandiere britanniche nel mezzo del fumo di fuochi d’artificio.

“La guerra è finita: abbiamo vinto”, ha detto alla folla Nigel Faraj del partito Brexit. “Questo è il momento più importante nella storia moderna della nostra grande nazione”.

Sulle rocce bianche di Dover c’era un messaggio: “Il Regno Unito ha lasciato l’UE” tra una bandiera britannica ed una europea.

Contrariamente a Edimburgo, in Scozia, dove la maggior parte degli elettori aveva votato nel referendum del 2016 a favore della Gran Bretagna che soggiornava nell’UE, le candele sono state cerate durante la notte, quindi i partecipanti hanno pianto la Brexit con il sogno di un giorno tornare nell’Unione come una Scozia indipendente.

Una volta era considerato un sogno improbabile di un gruppo di “euroscettici” a margine della vita politica britannica. Ma dopo il referendum del giugno 2016, in cui il 52% dei britannici ha votato a favore dell’uscita dall’UE, e dopo tre anni e mezzo di Brexit, la Brexit è ora una realtà.

L’UE ha perso per la prima volta uno Stato membro e 66 milioni di abitanti.

Molti britannici si sono sentiti indifferenti o addirittura sollevati ieri.

“Per molte persone, questo è un meraviglioso momento di speranza, un momento in cui non si sarebbero mai aspettati che arrivasse”, ha dichiarato il Primo Ministro britannico Boris Johnson, un leader nato a New York della campagna “Lasciare” a favore della partenza della Gran Bretagna dall’UE.

Nel suo discorso trasmesso un’ora prima della partenza ufficiale del Paese dall’Unione, il 55enne Johnson ha promesso un “grande successo”, “qualunque siano gli ostacoli”.

“La cosa più importante da dire oggi è che non è la fine, ma l’inizio, quando sorge e il sipario si alza in un nuovo atto”, ha detto. Ha anche promesso “l’inizio di una nuova era di cooperazione amichevole” con l’UE.

Il Primo Ministro britannico ha celebrato la giornata a Downing Street con spumante inglese e prelibatezze britanniche.

I leader più forti dell’UE, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron, hanno descritto la Brexit come un momento triste e una svolta per l’Europa.

Da parte sua, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sempre sostenuto la Brexit. Il ministro degli Esteri Mike Pompeo ha affermato che gli inglesi vogliono fuggire “dalla tirannia di Bruxelles”.

Un futuro incerto

I suoi rivali attribuiscono la follia della Brexit all’indebolimento dell’Occidente, tormentando ciò che resta dell’influenza globale della Gran Bretagna, minando la sua economia e alla fine rendendola meno cosmopolita.

David Tucker, 75 anni, ha dichiarato di essere andato a Londra dal Galles per marciare con altri per impedire alla Gran Bretagna di tornare nell’UE un giorno.

“È una tragedia”, ha detto. “Una volta appartenevamo alla più potente unione economica del mondo. Ora siamo solo un’isola introversa che si ridurrà “.

Ma la Brexit ha sempre riguardato più dell’Europa. Il referendum ha rivelato profonde divisioni interne in Gran Bretagna e ha innescato ricerche interne di tutto, dall’immigrazione all’attuale Britishness. Ha testato la struttura stessa di un regno diviso: Inghilterra e Galles hanno votato a favore della Brexit e la Scozia e l’Irlanda del Nord hanno votato contro. Il cambiamento che ha avuto luogo potrebbe accelerare un altro referendum sull’indipendenza della Scozia, anche per un’Irlanda unita.