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Cronaca

lettera di un lavoratore con grave disabilità

Sono un lavoratore con grave disabilità (invalidità al 100% e handicap grave ai sensi della legge 104, con impossibilità e deambulare autonomamente). Dal 23/02 sto chiedendo al nostro Governo, a gran voce, una tutela per chi lavora e ha una grave disabilità. Per fortuna, ci sono delle aziende (tra cui quella per cui lavoro), che hanno messo a disposizione forme di tutela per chi, per patologie purtroppo non dipendenti dalla sua volontà, è più a rischio.

Il Governo, invece, mi risponde candidamente che si può risolvere tutto con lo smart working. Successivamente faccio loro notare che : “[….] in diverse aziende, le persone con disabilità grave possono essere collocate in mansioni non idonee al lavoro a distanza, e che le mansioni stesse possono richiedere un costante contatto col pubblico [….]”

Nessuna risposta. Nessun accenno alle parole “persone con disabilità” nei Decreti.

Oggi,  con la voglia di aiutare chi vive come me una disabilità, ma non ha la fortuna di lavorare in un’azienda che ha messo in campo le stesse misure,  ho rinnovato educatamente la mia richiesta.

Sconsolato, leggo una risposta automatica ” Se la richiesta è relativa al nuovo coronavirus COVID-19 la invitiamo a seguire le FAQ presenti sul nostro sito (www.disabilita.governo.it) dove vengono pubblicate, in continuo aggiornamento, le informazioni sui provvedimenti del Governo riguardanti le persone con disabilità e i loro familiari.”

Il Premier Conte, che ha trattenuto le deleghe sulla disabilità, dovrebbe sapere che i soggetti più fragili sono i primi da tutelare in caso di emergenza. Sono passati 23 giorni dalla mia richiesta. Stamattina è apparsa in TV la Ministro alle pari opportunità e famiglia (la disabilità è sparita dai Ministeri con il Governo “Conte-Bis”….) dicendo che “su disabilità e 104, stiamo facendo un ragionamento….” Non si è ancora capito quale, dopo 23 giorni dal primo caso italiano di Covid 19. Nel frettempo la più giovane vittima italiana di Coronavirus ha 38 anni ed è una persona con disabilità. ( http://www.vita.it/it/article/2020/03/14/coronavirus-e-disabili-troppa-confusione-e-troppo-poca-protezione/154454/ )

Andrea Depalo

 

 

 
 

 
 

 

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