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Coronavirus, Parabiago: ordinanza di chiusura dei parchi

 Con ordinanza del 17 marzo il Sindaco ha emesso ordinanza per la chiusura al pubblico di tutti i parchi, giardini e aree verdi comunali dotati di apertura e chiusura. La chiusura, salvo nuove comunicazioni, ha validità fino al 3 aprile 2020. Le violazione più gravi saranno puniti ai sensi del codice penale ove previsto.
Inoltre, l’Amministrazione ha deciso di chiudere i cimiteri cittadini che saranno accessibili solo per eventuali sepolture.

“Non è semplice per nessuno -dichiara il sindaco Raffaele Cucchi- Le nostre abitudini sono cambiate forzatamente perché l’emergenza richiede misure molto ristrette. Purtroppo non tutti i cittadini hanno compreso davvero l’importanza di restare a casa e uscire solo esclusivamente per motivi di lavoro, salute o prima necessità che significa, per esempio, fare la spesa una volta alla settimana e non tutti i giorni. Oppure fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione per un tempo contingentato, non certo per ritrovarsi al parco a chiacchierare. I controlli della Polizia Locale e della protezione civile, che ringraziamo per il servizio che stanno facendo per la comunità, hanno registrato troppe situazioni di affollamento ancora. Pertanto la situazione esige il nostro intervento di chiusura dei parchi comunali. Vi chiediamo fermamente rispettare con serietà e severità le misure in corso per fermare l’epidemia e per iniziare a vedere dati più tranquillizzanti.”.

Inoltre, il Comune invita le persone che fumano a recarsi in tabaccheria una volta la settimana per acquistare stecche o pacchetti di sigarette di cui hanno bisogno con l’obiettivo di limitate le uscite e il potenziale contagio.

“State a casa, vi prego, state a casa -dice con determinazione l’assessore alla sicurezza e protezione civile, Barbara Benedettelli- Uscite solo per lavoro e necessità improrogabili. In questi giorni ho perso un amico in un solo giorno per questo maledetto virus, ne ho altri che l’hanno incontrato e che ora stanno combattendo per la vita in terapia intensiva e qualcuno probabilmente non ce la farà. Hanno famiglia. Il dolore è immenso, potrebbe capitare a ciascuno di noi, anzi molti di noi stanno vivendo lutti sofferenza e malattia. Chi è sano cerchi di rimanere tale senza sfidare il virus uscendo per capricci. È un sacrificio che vale zero alla luce del valore della vita di tutti. Siamo in guerra e occorre comportarsi da soldati.”.

   

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