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ECONOMIA

 Un grande successo la vendita dei Btp Italia quinquennali: 22 miliardi del titolo collocati.

 Un grande successo la vendita dei Btp Italia quinquennali: 22 miliardi del titolo collocati.

Quando sia stato appropriato per il risparmiatore, si è già scritto (1), ma ora interessa capire quanto sarà oneroso ai fini del debito pubblico.

“Il Btp Italia è interamente dedicato a finanziare le spese dei recenti provvedimenti del Governo a supporto del sistema sanitario, per la salvaguardia del lavoro e a sostegno dell’economia nazionale.”.
Così la dichiarazione del Governo.
Quindi i 22 miliardi non andranno solo per l’emergenza Coronavirus, così come è stato mediaticamente presentato, ma anche per il lavoro e più in generale a sostegno dell’economia del nostro Paese.
Vasto programma.

Il Btp Italia stacca una cedola, cioè un interesse dell’1,4%, più il valore dell’inflazione e un bonus dello 0,80% per chi mantiene il titolo per 5 anni.

Vediamo la convenienza, per le casse pubbliche, confrontando il BtP Italia con il Mes, il Meccanismo europeo di Stabilità.

Su 22 miliardi, ricavati dalla vendita del Btp Italia, lo Stato pagherà un interesse dell’1,4% (tralasciamo per comodità l’inflazione e il bonus), cioè 308 milioni di euro.

Il Mes, che è una linea di credito finalizzata esclusivamente all’emergenza sanitaria, prevede lo 0,1% di interesse che, calcolato su 22 miliardi, fa 22 milioni.

Insomma, il debito pubblico con il Btp Italia aumenterà di 308 milioni, mentre con il Mes di soli 22 milioni.

E c’è qualcuno che ancora mette in dubbio l’utilità del Mes!

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