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Busto Arsizio

Busto Arsizio – Unet e-work: confermata Francesca Piccinini

La notizia ora è davvero ufficiale: Francesca Piccinini giocherà anche la stagione 2020/2021 a Busto Arsizio con la maglia della Unet e-work.

Arrivata al Palayamamay il 17 gennaio è stata accolta con entusiasmo dai fan biancorossi e se è vero che il virus ha bloccato tutti, ha però dato a Francesca anche la voglia di rimettersi ancora in gioco, per fare sognare non solo i tifosi delle farfalle, ma tutti gli appassionati di pallavolo, sfoderando la sua immensa classe.
Francesca Piccinini è davvero la più grande icona di questo sport e solo ora è arrivata anche l’attesa firma la schiacciatrice numero 12 potrà ufficialmente ricominciare ad allenarsi insieme al nuovo gruppo già nel mese di luglio.
Sette Champions League, cinque scudetti, quattro Coppe Italia, cinque Supercoppe italiane e, con la nazionale, un mondiale, un oro, due argenti e un bronzo agli europei: sono solo alcuni dei principali titoli di una carriera memorabile, piena anche d’infiniti premi personali; una carriera che non vuole proprio terminare grazie alla passione e all’amore di Francesca per la pallavolo.
Felice il presidente Giuseppe Pirola: “Siamo orgogliosi di poter avere ancora con noi Francesca Piccinini, che ha già dimostrato, nei pochi mesi di attività sportiva della scorsa stagione, attaccamento alle nostre idee ed estrema disponibilità nei confronti dello staff tecnico, delle compagne e della società tutta. La sua presenza nel nuovo gruppo sarà fondamentale: in un roster profondamente rinnovato e giovane, l’esperienza e la maturità sportiva di Francesca saranno determinanti”.
Così Francesca Piccinini: “Sono orgogliosa di continuare ciò che avevo intrapreso insieme al Club a gennaio; non avrei mai lasciato incompiuto questo cammino interrotto bruscamente a causa della pandemia. Sono certa che le soddisfazioni sportive non mancheranno!”.

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Cronaca

Milano: manifestazione dell’Associazione Bangladesh Italia

L’Associazione Bangladesh è scesa in piazza a Milano a ringraziare per il decreto che è stato approvato dal Consiglio dei ministri in cui si parla di regolarizzazione dei lavoratori immigrati nel settore agricolo ed  in quello delle collaborazioni domestiche e/o cura della persona.

All’art. 103 del decreto del 13 maggio 2020 non viene fatto nessun cenno alle altre categorie di lavoratori, come ad esempio coloro che operano nei ristoranti, bar, negozi, e nel settore edile; in aggiunta non sono citati i lavoratori autonomi che sono essenziali per la ripartenza dell’economia.

Molti lavoratori hanno lavorato presso diverse associazioni culturali, religiose ed Onlus, dopo il lockdown il 70% dei lavoratori (a causa della la chiusura delle attività) ha lavorato presso diverse associazioni e sedi religiose.

Tante di queste persone avevano  iniziato il lavoro nonostante fossero in possesso di un  permesso di soggiorno per richiedenti asilo (richiesta di asilo molto spesso sbrigativamente rigettata dalle competenti Commissioni Territoriali)  e stanno continuando la loro attività  con un regolare contratto di lavoro; (tante anche come Colf e in agricoltura).  Per questa categoria di lavoratori non è stato determinato nulla nel decreto.

Vi è da rilevare altresi la posizione di altre persone già  in possesso di lavoro che lo hanno poi perduto poiché, causa pandemia determinata dal virus  Covid-19,  le attività hanno chiuso a tempo indeterminato: nulla è stato decretato per questi lavoratori privi di speranza.

Inoltre vi sono, secondo l’Associazione Bangladesh Italia ci sono diversi interrogativi: 

– nel decreto si parla di rapporto di lavoro precedente, ma questo rapporto lavorativo ha un vincolo temporale, un minimo di tempo di lavoro continuato per accedere alla richiesta?

– il rapporto di lavoro dopo l’8 Marzo se è continuato fino all’approvazione del decreto, deve essere considerato nel calcolo di un range temporale?

– se il permesso di soggiorno è scaduto prima del 31 ottobre 2019 ( in quanto attualmente Questura non ha Rinnovato i permessi particolarmente dopo mese di Feb 2020 tutto a rinviato oralmente per problema di Covid-19) loro  si può richiedere un rinnovo del permesso per la ricerca di lavoro della durata di 6 mesi. 

I rappresentanti dell’Associazione Bangladesh Italia chiedono anche un intervento presso le ambasciate italiane all’estero, per le donne incinte, già in possesso del permesso di soggiorno, bloccate nei paesi di origine a causa del  lockdown che ora sono diventate madri di poter ottenere direttamente i visti di ingresso in Italia per i neonati senza dover richiedere il nulla osta dalle Prefetture.

 

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Legnano

Legnano: sessantenne cade in moto e si rompe un braccio

La scorsa notte intorno alle 02 e 40 a Legnano in via Marnate un uomo di 60 anni è caduto dalla moto mentre percorreva la via per Marnate e nell’incidente ha riportato una frattura al braccio destro ed è stato condotto in ospedale a Legnano in codice giallo.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri che stanno verificando le cause dell’incidente.

 

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Cronaca

246 esimo anniversario di fondazione della Guardia di Finanza

Nel 1774 venne costituita per volere di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna, la “Legione Truppe Leggere” che fu il primo esempio di un corpo speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Le fiamme gialle hanno scelto la data del 21 giugno quale ricorrenza annuale per celebrare la fondazione del Corpo, in ricordo della battaglia del solstizio che vide protagonisti i Finanzieri nel corso del primo conflitto mondiale.

La ricorrenza è un’occasione per fare il bilancio di un anno di attività che ha visto il sequestro di beni per un valore di oltre un miliardo in seguito a reati in materia di imposte dirette ed Iva.

Sono stati scoperti  9.020 evasori totali,  14.540 sono stati denunciati e 389 sono stati arrestati. 

Questo è il bilancio dell’attività della Guardia di Finanza in materia di lotta all’evasione e alle frodi fiscali nel 2019, diffuso in occasione del 246 esimo anniversario di fondazione del Corpo.

Per ultimo, durante l’emergenza coronavirus, le fiamme gialle hanno sequestrato complessivamente 26,3 milioni di mascherine un milione dei quali per manovre speculative sui prezzi: in alcuni casi i ricarichi hanno raggiunto il 6.000% rispetto al prezzo di acquisto.

 

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Cronaca

Il Governo e le promesse di pulcinella sulla cassa integrazione

«La Regione ha approvato la cassa ad aprile, manca il numero di protocollo Inps per poterla ricevere. Disperazione insopportabile, chi può ci aiuti» e i venti lavoratori impossibilitati a lavorare sono ancora a mani vuote.

Il problema, in questo caso, riguarda una azienda che si occupa di pulizia e sanificazione a Malpensa e all’Allianz Stadium e impiega una ventina di dipendenti, ma potrebbe riguardare tante altre realtà che si sono trovate senza possibilità di lavoro a causa dell’epidemia di coronavirus e che ora subiscono i ritardi dell’INPS.

Questa vicenda, in particolare, è stata raccontata da Virgilio Maroso, figlio di quel Peo Maroso che fu la bandiera del calcio biancorosso in un appello pubblicato su Varesenoi: «Venti lavoratori aspettano la cassa integrazione da marzo. Vivo la loro angoscia, tutto è fermo all’Inps»

Come ci racconta Virgilio nel suo appello «La Regione ha approvato la cassa ad aprile, manca il numero di protocollo Inps per poterla ricevere. Disperazione insopportabile, chi può ci aiuti»

Le persone senza lavoro sono 21 ed erano impegnate tra l’aeroporto della Malpensa e e lo stadio della Juve a Torino e della tanto sbandierata cassa integrazione non hanno visto nemmeno l’ombra anche se nel sito dell’INPS c’è scritto “Importo finanziato”, ma come al solito a bloccare tutto sono, come al solito, le supercazzole burocratiche e la pratica non è ancora stata “protocollata” dall’Inps.

L’azienda per cui lavorano non è in grado di anticipare i soldi della cassa integrazione e intanto, poiché risultano cassintegrati, non arrivano neanche i buoni pasto dei comuni.

 

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Cronaca

Alex Zanardi: grave incidente contro un camion, l’atleta è gravissimo

Il grande atleta paralimpico è stato sottoposto ad un intervento all’ospedale Le Scotte e ora è ricoverato in terapia intensiva con prognosi riservata.

Il  cinquantatreenne Alex Zanardi durante una delle tappe della staffetta di Obiettivo tricolore, un evento a cui partecipavano una iniziativa a cui partecipavano atleti paralimpici su handbike, bici o carrozzina olimpica si è scontrato contro un camion proveniente sulla carreggiata opposta.

Zanardi è stato subito elitrasportato all’ospedale Le Scotte di Siena con un elisoccorso ed è stato “valutato in shock room e le sue condizioni sono gravissime per il forte trauma cranico riportato” successivamente è stato “sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia” ha dichiarato il direttore del pronto soccorso all’ospedale Francesco Giovanni Bova.

La direzione sanitaria ha comunicato che “l’intervento neurochirurgico e maxillo-facciale a cui è stato sottoposto Zanardi a causa del grave trauma cranico riportato, è iniziato poco dopo le 19 e si è concluso poco prima delle 22. Il paziente è stato poi trasferito in terapia intensiva, in prognosi riservata. Le sue condizioni di salute sono gravissime”.

Il luogo dell’incidente è un lungo rettilineo in discesa con una pendenza al 4% e sembra che l’hand bike dell’atleta si sia imbarcata e sia andata a scontrarsi con un autotreno sul montante davanti, nonostante il tentativo del camionista di evitarlo.

La causa dell’incidente sembra proprio essere stata una manovra sbagliata di Zanardi che poi ha toccato con la leva della pedivella sinistra il montante dove salgono gli autisti, di è girato più volte e il casco gli è volato via.

 

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Cronaca

L’irritazione di Alessandro sozzi per il patetico spettacolo dell’Inno di Mameli cantato da Sergio Sylvestre

Non è stata gradita da tutti l’idea di affidare a  Sergio Sylvestre, ex concorrente di Amici, l’incarico di aprire il match di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Prima di dare inizio alla Finale di TIM CUP allo stadio Olimpico di Roma, Sylvestre ha intonato l’Inno di Mameli, ma la sua esecuzione non è stata gradita

“Si è verificato l’ennesimo schiaffo al popolo Italiano!! Umiliato da questi Radical Chic di Sinistra che stanno rovinando il nostro paese!! Basta con questi spettacoli raccapriccianti che il popolo Italiano non merita!! – ha detto Alessandro Sozzi consigliere comunale di Origgio e responsabile provinciale di Varese del movimento La Rete – Chi ha scelto questa persona ne deve rispondere alla Nazione intera e aspetto una risposta dal Governo e dalle opposizioni ma ho i miei dubbi che qualcuno faccia qualcosa per noi Italiani!!!”

L’inno di Mameli non merita di essere usato per  scopi propagandistici e neanche di essere cantato da una persona del genere!!Mi sento offeso sia come uomo politico e come cittadino” ha concluso il responsabile provinciale di Varese del movimento La Rete

 

 

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POLITICA

Politica: “Dopo lo stallo degli Stati Generali, serve una nuova costituente”

La nuova costituente è un movimento nato per realizzare una radicale riforma federale. Il manifesto lanciato lo scorso 25 aprile dal alcuni imprenditori, studiosi e liberi professionisti intende proporre una nuova costituente per azzerare tutto e ripartire, dopo il manifesto fallimento delle istituzioni repubblicane costruite dopo la seconda guerra mondiale travolte dalla corruzione, dall’espansione della tassazione e della regolamentazione, da una centralizzazione del potere che ha umiliato ogni identità e cultura.

In un comunicato stampa la Nuova Costituente precisa che “non vede nulla di nuovo nel dibattito dei cosiddetti “Stati Generali”: una messinscena che fotografa, nei fatti, l’invecchiamento sociale, culturale e istituzionale dell’Italia. In effetti, quello che sta emergendo a Villa Pamphilj non è che il tentativo di élites vecchie e nuove di restare in sella, pur essendo sconnesse dai bisogni e dalle priorità che vengono dalle diverse aree del paese”.

Secondo Nuova Costituente, dopo questo vuoto esercizio, è necessario pensare a questioni di effettiva sostanza istituzionale che possano rimettere in piedi il paese su basi inedite, così da rispondere alle sfide del tempo in cui viviamo.

“Serve, allora, una nuova assemblea costituente. C’è insomma la necessità che i territori e le comunità che costituiscono la Repubblica abbiano la possibilità di portare a un tavolo di trattativa le proprie specifiche esigenze, così da poter negoziare un patto federale che stabilisca le basi di una rinnovata convivenza. Solo in questo modo si potranno correggere le dinamiche disfunzionali interne che da decenni appesantiscono il nostro paese frustrandone le potenzialità di crescita e che oggi, nella crisi economica generata dal lockdown, si sono fatte ancora evidenti” conclude il comunicato.

https://varesepress.info/politica-menu/politica-italiana-la-nuova-costituente.html

 

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Cardano al Campo

Cardano al Campo: arrestato latitante per rapina, furti e rissa

I carabinieri della Compagnia di Gallarate hanno individuato e arrestato un quarantacinquenne cittadino croato, latitante, ricercato per una lunga lista di reati.

L’uomo era ricercato dal 2016 perché deve scontare ancora 8 anni, 2 mesi e 4 giorni per un lungo elenco di reati conseguenti a condanne per rapina, furto, falso e contraffazione, rissa aggravata e danneggiamento aggravato.

I carabinieri hanno anche eseguito anche un ordine di carcerazione, emesso dalla procura di Busto nel settembre 2019.

 

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Gallarate

Gallarate, Parah: muore un altro pezzo prezioso della “città che produce”

Il prossimo 19 ottobre, davanti al giudice Nicolò Grimaudo si terrà l’udienza per la convalida del fallimento di uno dei marchi prestigiosi che hanno dato lustro all’imprenditorialità e alla creatività di Gallarate , La Parah fondata nel 1950 da Edda Paracchini e Giovanni Piazzalunga. 

Sul portale dei fallimenti del Tribunale di Busto Arsizio è stata pubblicata la notizia che il 19 ottobre 2020 si terrà l’udienza davanti al giudice Nicolò Grimaudo della sezione fallimentare bustocca ed è stata nominata curatore Maria Pia Sala.

Un creditore nel dicembre del 2019 aveva presentato un’istanza di fallimento e la società aveva chiesto La società l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.

Il famoso marchio “Parah” nasce negli anni 60 prima come produzione artigianale di abbigliamento intimo per poi evolversi definitivamente nella creazione di costumi da bagno e coordinati mare diventando uno dei marchi più noti del settore nel corso degli anni 80 creando una efficiente rete di distribuzione con una dozzina di agenti.