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Usa: GlaxoSmithKline richiama volontariamente farmaci antitosse

Usa: GlaxoSmithKline richiama volontariamente farmaci antitosse. Potenziali rischi di overdose per i bambini

Due popolari medicinali per la tosse dei bambini, Robitussin e Dimetapp, sono stati richiamati volontariamente. I prodotti specifici sono: Robitussin Honey Tosse per bambini e congestione del torace DM e Dimetapp per bambini Cold and Cough. La società GlaxoSmithKline Consumer Healthcare afferma che il richiamo è dovuto a potenziali rischi di overdose. Nelle confezioni sono stati messi i biccherini dosatori di dimensioni errate, il che potrebbe portare i genitori a mettere troppa medicina nel dosatore. Il richiamo include lotti venduti tra febbraio e l’inizio di giugno. Se hai acquistato il medicinale, puoi visitare FDA.gov per controllare il numero di lotto e vedere se è incluso nel richiamo di sicurezza. Nell’occasione del richiamo anche se a titolo volontario, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea che Robitussin è il nome di una linea di prodotti cosiddetti “da banco” in commercio negli USA, acquistabili nei supermercati e via Internet, dedicata a curare i sintomi respiratori. Contiene vari principi attivi, in particolare guaifenesina e destrometorfano. La guaifenesina rientra nella categoria dei balsamici ed espettoranti, è di uso popolare abbastanza antico e sostanzialmente innocuo, impiegata da sola o come ingrediente di molti preparati antitosse. Non rientra nella farmacopea “ufficiale” della FC, perchè in questa malattia l’unico farmaco di cui è stata scientificamente provata la capacità di fluidificare le secrezioni bronchiali è il DNAse (Pulmozyme). Il destrometorfano è un derivato della morfina e, come tale, in misura modesta conserva alcuni effetti a livello del sistema nervoso centrale e inoltre esercita un’azione di sedazione della tosse. In Italia è contenuto in alcuni prodotti popolari “antitosse” come “Bronchenolo” (sciroppo e compresse) , o “Honeytuss” (sciroppo antitosse), o “Lisomucil sedativo”. L’azione di sedazione della tosse non è un obiettivo della terapia FC, in cui anzi si vuole sfruttare la tosse per eliminare le secrezioni, perchè è solo se le vie bronchiali sono sgombre dal muco che la tosse può passare. Il Robitussin negli USA è commercializzato molto liberamente, forse senza un’adeguata informazione di ciò che contiene e dei possibili effetti collaterali. O forse gli effetti collaterali sono stati scoperti da una fetta particolare di mercato. Succede infatti i medicinali da banco contenenti destrometorfano sono correlati a un fenomeno noto in USA come “robo-tripping “, dal nome appunto del Robitussin. Gli sciroppi in questione vengono infatti utilizzati dai giovanissimi per lo sballo. E’ stato evidenziato che l’abuso di questi farmaci riguarda rispettivamente il 2.6% degli undicenni statunitensi, il 5% dei 15-16enni e il 6.3% dei 17-18enni. Sono registrate alcune morti.

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Nuove truffe telematiche: truffa concorso online. L’allerta della Polizia Postale: falso sms vincita del concorso “Euronics”

Nuove truffe telematiche: truffa concorso online. L’allerta della Polizia Postale: falso sms vincita del concorso “Euronics”. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate, nessuno regala niente per niente

È una delle truffe telematiche più frequenti quella del falso sms che promette la vincita di un prodotto ed invita a cliccare un link che alla fine si rivela una trappola per sottrarre dati personali o per accedere abusivamente ai nostri dispositivi. E queste frodi ciclicamente si ripetono. Non è la prima volta che noi dello “Sportello dei Diritti” invitiamo i cittadini a prestare attenzione ad sms che appaiono di per sé strani, ma sono tanti coloro che ancora ci cascano. Così come quello del falso concorso “Euronics”. A segnalarlo anche la Polizia Postale con un post pubblicato nelle scorse ore sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”: “Vi è mai capitato di vincere senza partecipare ai concorsi a premi?!

Pensate che fortuna!! Però non mi chiamo Maria e a pensarci bene non sono neanche di Palermo……

Attenzione ai messaggi che annunciano la vincita di premi come il concorso #Euronics

Nessuno regala niente.

Questo sms è una truffa. Non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi perché sono fatti apposta per sottrarre i dati personali degli utenti. Se hai bisogno di aiuto scrivici su commissariatodips.it ”.

Appare ancora assurdo che ci siano migliaia di utenti che in buona fede e per disattenzione continuano a cadere nella rete di truffatori senza scrupoli, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Perché nonostante gli avvertimenti e gli inviti all’attenzione che continuamente rivolgiamo, sono ancora troppi i cittadini che arrivano a credere che possano piovere regali in questo modo. La soluzione migliore per difendersi, è quella di seguire fedelmente le indicazioni della Polizia Postale e di cancellare prontamente questo tipo di messaggi, evitando d’inoltrarli ad altri contatti. Nel caso siate comunque incappati in una di queste truffe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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Multe autovelox nulle. Per la Cassazione il verbale non fa fede sulle indispensabili verifiche periodiche

Multe autovelox nulle. Per la Cassazione il verbale non fa fede sulle indispensabili verifiche periodiche: l’ente accertatore deve provare il corretto funzionamento dello strumento. Non è sufficiente l’attestazione che il velox sia stato «omologato e revisionato», ed in caso di contestazione l’amministrazione deve dimostrare i controlli periodici eseguiti

           

Noi dello “Sportello dei Diritti” lo ripetiamo da anni e non ci stancheremo mai di ripeterlo: gli autovelox per dare certezza della correttezza delle rilevazioni delle infrazioni al codice della strada non solo devono essere omologati e revisionati, ma anche periodicamente revisionati. E nessun ente accertatore o Prefetto può porsi al di sopra di questi principi che sono stati ribaditi per l’ennesima volta dalla Corte di Cassazione che ha ribaltato i verdetti di merito che avevano visto soccombere due automobilisti in due distinte cause approdate, infine, innanzi alla Suprema Corte con le ordinanze 11776/20 e 11869/20, pubblicate il 18 giugno ha ricordato che, in materia di autovelox, non è sufficiente che il verbale attesti come lo strumento sia stato «debitamente omologato e revisionato»: l’annotazione degli agenti non è coperta da fede privilegiata. Ma di più: è l’ente che effettua la rilevazione a dover dimostrare il «perdurante funzionamento» dell’apparecchiatura nell’accertamento della violazione. Nei casi esaminati dalla sesta sezione civile della Cassazione, è stato accolto il ricorso proposto dagli utenti della strada sanzionati. Nel primo, il ricorrente ricorda che non solo le norme nazionali ma anche quelle internazionali Uni 30012 e Uni 10012 oltre che le raccomandazioni Omil D19 D20 sugli strumenti di rilevamento che prevedono non solo la taratura periodica ma anche l’indicazione della stessa nel verbale. Il punto è che l’attestazione di debita omologazione e revisione contenuta nel verbale non soddisfa le esigenze di affidabilità nella misurazione della velocità indicate dalla Corte costituzionale nella sentenza 113/15, che ha disposto controlli periodici sugli apparecchi per tutelare gli utenti della strada. In caso di contestazioni del trasgressore il giudice è tenuto ad accertare che le verifiche sui velox siano state effettivamente compiute. Peraltro, nel giudizio di opposizione alla sanzione, come sottolineato nell’ordinanza 11869/20, spetta all’amministrazione provare che lo strumento è stato omologato e sottoposto alla verifica periodica in quanto fatto costitutivo della sua pretesa. Non basta allora all’ente produrre in giudizio i soli documenti che attestano l’omologazione e la corretta installazione dell’apparecchio, con la conseguenza che, in caso, di mancata prova della verifica periodica, il verbale dovrà essere annullato. Si tratta, quindi, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. di due distinte decisioni di legittimità che s’inseriscono nel solco tracciato dalla Corte Costituzionale nella richiamata e fondamentale sentenza 113/15 che impone alle amministrazioni accertatrici la certezza delle rilevazioni, troppo spesso dimenticata a discapito dei cittadini e a favore esclusivo delle casse degli enti.

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Passeggero sbarcato dall’aereo per essersi rifiutato di indossare una mascherina facciale.

Passeggero sbarcato dall’aereo per essersi rifiutato di indossare una mascherina facciale. È il primo incidente noto di questo tipo

                                                             

In questa fase 3 la mascherina sta diventando un problema per chi non ha voglia di indossarla. Succede perciò che un passeggero dell’American Airlines è stato escluso da un volo dell’American Airlines da New York a Dallas perché si è rifiutato di indossare una mascherina. È il primo incidente noto di questo tipo da quando le compagnie aeree hanno annunciato l’intenzione di far indossare una maschera a tutti i passeggeri. Se indossare una maschera non è obbligatorio in aria per legge, i principali vettori, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno stabilito i propri vademecum e sono fermi sulla questione. “Il passeggero ha rifiutato di rispettare le istruzioni fornite dall’equipaggio, i membri del nostro team gli hanno chiesto di sbarcare”, ha notificato American Airlines. “Il volo è decollato con quattro minuti di ritardo.” Il passeggero ha prenotato un altro volo poco dopo aver accettato di rispettare le politiche aziendali. L’uomo al centro dell’incidente si chiama Brandon Straka. È apparso più volte sul canale televisivo internazionale di news 24 ore su 24, Fox News. Ha detto che era contro l’udo delle maschere … anche se le vende sul suo sito web personale.

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Due Airbus A320 si scontrano all’aeroporto di San Pietroburgo, paura tra i passeggeri

Due Airbus A320 si scontrano all’aeroporto di San Pietroburgo, paura tra i passeggeri

Prima la paura, perché non è mai piacevole sentire l’urto fra l’ala dell’aereo in rullaggio su cui ti trovi e la coda di un altro velivolo, poi l’interminabile attesa di un nuovo volo per raggiungere finalmente la destinazione. L’incidente è avvenuto all’aeroporto di San Pietroburgo, in Russia il 14 giugno tra un S7bus Airbus A320neo (registrato VP-BWC) che stava rullando sulla pista 10R e un Ural Airlines Airbus A320 (registerd VP-BDL). L’urto è avvenuto fra l’ala sinistra e la coda poco sopra l’impennaggio orizzontale di destra (equilibratore). Il rumore sordo dell’impatto fra i metalli non verrà mai dimenticato dai passeggeri. L’Airbus S7 A320neo era in in rullaggio quando ha tagliato la coda dell’altro velivolo. Sono state subito attivate le procedure di sicurezza con entrambi i voli che sono stati cancellati. E’ evidente, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ci sono troppi incidenti.

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Enterobatteri  negli alimenti a base di cereali Bimbosan.

Enterobatteri  negli alimenti a base di cereali Bimbosan. Il prodotto è venduto nelle farmacie, nelle drogherie, da Coop e online

Negli alimenti a base di cereali «Bio-Hosana» e «Bio-2» Bimbosan in confezione ricarica è stata riscontrata una contaminazione microbiologica da Cronobacter sakazakii. Non si può escludere un pericolo per la salute. L’allerta arriva dallʼUfficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria svizzera (USAV) che raccomanda di non consumare i prodotti in questione. La scoperta è avvenuta nell’ambito di un controllo ufficiale basato sul rischio, da parte delle autorità cantonali di esecuzione in materia di derrate alimentari che hanno riscontrato la presenza di una contaminazione microbiologica da Cronobacter sakazakii negli alimenti a base di cereali «Bio-Hosana» e «Bio-2» Bimbosan. Nello specifico si tratta del lotto L19432S1 dell’Alimento a base di cerali «Bio-Hosana» ai 3 cereali in confezione di ricarica da 300 grammi con termine minimo di conservazione 19.07.2021 e del Lotto L27057200201 dell’Alimento a base di cerali «Bio-2» avena e spelta in confezione di ricarica da 300 grammi con termine minimo di conservazione del 13.10.2021. Il prodotto è venduto nelle farmacie, nelle drogherie, da Coop e online. I Cronobacter, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” possono causare nei neonati e nei lattanti fino a 12 mesi infezioni gravi come la meningite.

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Vietnam, aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio: salvi i passeggeri. Ancora incerte le cause

Vietnam, aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio: salvi i passeggeri. Ancora incerte le cause

 

Paura all’aeroporto di internazionale Tan Son Nhat di Ho Chi Minh City, in Vietnam, dove un aereo in arrivo da Duong Dong, sull’isola di Phu Quoc al largo della costa sud-occidentale della Cambogia, quando è atterrato sulla pista 25L dell’ex Saigon sotto la pioggia alle 12:24, è uscito fuori pista, in un campo di erba dopo aver attraversato due piste di rullaggio: non ci sono state vittime. Tutti i salvi i passeggeri bordo del Vietjet Air Airbus A321 registrato VN-A657: sono stati fatti scendere in sicurezza e trasferiti all’interno dello scalo. Ancora incerte le cause. Il volo della Vietjet Air ha subito danneggiamenti alle ali. La tv di Stato vietnamita parla di un “atterraggio” difficile: l’aereo non ha provocato vittime per miracolo. L’incidente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”ha interessato molti altri voli, che sono stati annullati, deviati o inviati in circolo nello spazio aereo per lunghi periodi. Tan Son Nhat ha due piste, ma una è stata chiusa per il ripristino della sicurezza.

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Vietnam, aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio: salvi i passeggeri. Ancora incerte le cause

Vietnam, aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio: salvi i passeggeri. Ancora incerte le cause

 

Paura all’aeroporto di internazionale Tan Son Nhat di Ho Chi Minh City, in Vietnam, dove un aereo in arrivo da Duong Dong, sull’isola di Phu Quoc al largo della costa sud-occidentale della Cambogia, quando è atterrato sulla pista 25L dell’ex Saigon sotto la pioggia alle 12:24, è uscito fuori pista, in un campo di erba dopo aver attraversato due piste di rullaggio: non ci sono state vittime. Tutti i salvi i passeggeri bordo del Vietjet Air Airbus A321 registrato VN-A657: sono stati fatti scendere in sicurezza e trasferiti all’interno dello scalo. Ancora incerte le cause. Il volo della Vietjet Air ha subito danneggiamenti alle ali. La tv di Stato vietnamita parla di un “atterraggio” difficile: l’aereo non ha provocato vittime per miracolo. L’incidente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”ha interessato molti altri voli, che sono stati annullati, deviati o inviati in circolo nello spazio aereo per lunghi periodi. Tan Son Nhat ha due piste, ma una è stata chiusa per il ripristino della sicurezza.

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Due mesi ricoverato per Covid negli Stati Uniti. Il conto: 1,2 milioni di dollari.

Due mesi ricoverato per Covid negli Stati Uniti. Il conto: 1,2 milioni di dollari. Fortunatamente uno dei primi pazienti degli Usa ha un’assicurazione e dovrà pagare solo una parte del salatissimo conto.

Può accadere anche questo, nell’America delle contraddizioni: essere ricoverato in ospedale per Covid ed uscirne con un conto da quasi 1,2 milioni di dollari (sì, avete capito bene, circa 1.066.000 euro). È successo ad uno dei primi pazienti Covid degli Stati Uniti, quello ricoverato più a lungo a Seattle, 62 giorni nella clinica Swedish Issaquah, e si è avvicinato così tanto alla morte che un’infermiera gli ha tenuto un telefono all’orecchio mentre sua moglie e i suoi figli gli davano l’addio. Si chiama Michael Flor, ha 70 anni – racconta il Seattle Times – e dopo la dimissione il 2 maggio si sta riprendendo nella sua casa a West Seattle. Lo hanno soprannominato il “bambino miracolo” perché è come se fosse nato una seconda volta in quell’ospedale, lo stesso dove era venuto alla luce. Ma ora potrebbe essere definito il “bambino da un milione di dollari”. Quando l’ospedale gli ha mandato il conto della sua odissea sanitaria, racconta, gli è quasi preso un infarto. Una dettagliata parcella di 181 pagine per un totale di 1.222.501 dollari. Flor ha un’assicurazione e dovrà pagare solo una parte del salatissimo conto o, più probabilmente, non dovrà pagare nulla grazie a una speciale normativa varata per i pazienti Covid. Il costo di ogni giornata in terapia intensiva in isolamento è di 9.736 dollari per un totale, considerati i 42 giorni di degenza in rianimazione, di 408.912 dollari. Il paziente 70enne è stato sottoposto a ventilazione meccanica per 29 giorni per un costo complessivo di 82.215 dollari, cioè 2.835 dollari al giorno. Per i due giorni in cui gli organi interni erano quasi collassati e i medici hanno fatto l’impossibile per salvarlo la parcella ammonta a 100.000 dollari. Più tutto il resto: farmaci, riabilitazione, terapie varie. «Mi sento colpevole di essere sopravvissuto», è stato il suo sconsolato commento. La morale evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: per i nostri connazionali in vista di un lavoro all’estero, l’assicurazione sanitaria inclusa nel contratto come priorità. Pena non potersi permettere cure ospedaliere. È un aspetto sul quale noi italiani dovremmo riflettere, quando ci lamentiamo del sistema sanitario italiano.

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Ford richiama 2,1 milioni auto

Ford richiama 2,1 milioni auto. La seconda casa automobilistica statunitense ha annunciato un maxi richiamo. I motivi? Le loro porte possono aprirsi mentre i veicoli sono in movimento. E’ il terzo richiamo per lo stesso problema. Il richiamo riguarda la Ford Focus 2012-2015, la Ford Fusion 2013-2014, la Ford Fiesta 2011-2014 e la Ford Escape e C-Max 2013-2015. Sono inoltre iteressati i modelli Lincoln MKZ 2013 e 2014, Lincoln MKC 2015, Ford Mustang 2015 e Ford Transit Connect dal 2014 al 2016.

 

Problema di chiusura della portiera e di una perdita di liquido dei freni. Questo è i difetti che ha spinto la seconda casa automobilistica statunitense a richiamare i 2,1 milioni di automobili, SUV e furgoni in un periodo temporale che va dal 2012 fino al 2016. In base alla spiegazione di FORD, le chiusure difettose delle serrature possono causare l’apertura delle porte mentre i veicoli si muovono. È il terzo richiamo per lo stesso problema. Ford sta anche richiamando quasi 344.000 pickup F-150 negli Stati Uniti e in Canada per riparare una perdita di fluido dal cilindro maestro del freno. La società afferma che il problema ha causato sette incidenti a bassa velocità con due feriti. La società ha detto mercoledì che i precedenti richiami di chiusura della porta sono stati fatti a causa di linguette a molla a nottolino difettose che potrebbero rompersi e guastarsi a temperature elevate. Di solito le porte non si chiudono in caso di guasto, ma se si chiudono potrebbero riaprirsi mentre i veicoli sono in movimento. I veicoli precedentemente richiamati potrebbero non aver ricevuto la sostituzione dei chiavistelli o le riparazioni potrebbero non essere state eseguite correttamente, ha dichiarato la società in una nota. I proprietari avranno la possibilità di ispezionare i codici della data di chiusura e controllare online per vedere se i due richiami precedenti sono stati eseguiti correttamente o se è necessario un ulteriore intervento. Coloro che non vogliono fare l’ispezione e quelli i cui dispositivi di chiusura devono essere sostituiti, dovranno recarsi dai rivenditori. Il richiamo riguarda i veicoli negli Stati Uniti e include la Ford Focus dal 2012 al 2015, la Ford Fusion dal 2013 al 2014, la Ford Fiesta dal 2011 al 2014 e la Ford Escape e C-Max dal 2013 al 2015. Sono inoltre interessati i modelli Lincoln MKZ 2013 e 2014, Lincoln MKC 2015, Ford Mustang 2015 e Ford Transit Connect dal 2014 al 2016. Non tutti i veicoli richiamati di quegli anni saranno inclusi. Il richiamo del liquido freni copre alcuni F-150 dal 2014 al 2017 negli Stati Uniti e in Canada. I pickup della serie F sono i veicoli più venduti negli Stati Uniti. Tutti i camion richiamati hanno motori turbo da 3,5 litri. Ford afferma che il fluido può fuoriuscire dal cilindro principale per il circuito della ruota anteriore. A seconda di quanto fluido si perde, i freni anteriori potrebbero perdere gran parte della loro capacità di arresto, ma i freni posteriori funzionerebbero. Ciò può allungare le distanze di arresto e causare un incidente. Ford afferma in una nota che il guidatore potrebbe sentire un suono o ottenere una spia sul cruscotto. Potrebbe anche essere necessaria una maggiore pressione sul pedale per arrestare i camion. I concessionari sostituiranno la pompa freno e il servofreno in caso di perdite.. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l’eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello  “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ford Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.