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Coronavirus, la salvezza viene dal plasma? Gianpietro Briola di Avis

Se ne parla da diversi giorni, ma come al solito occorrono riscontri e studi, anche se per ora ci sono note positive. «La prima fase dello studio riguarderà il test per il dosaggio delle immunoglobuline e degli anticorpi Igg e Igm, mentre la seconda dovrà riguardare la produzione di immunoglobuline e anticorpi che, sottoforma di farmaco, possano rappresentare una terapia efficace per i pazienti che hanno contatti con il virus o, in via profilattica, per quelli immunodepressi e immunodeficienti».

 

Il Presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, è nuovamente tornato a parlare di plasma iperimmune impiegato nella terapia di alcuni pazienti affetti da Coronavirus. «A seguito di messaggi che circolano nelle ultime ore su WhatsApp e Facebook, si vuole precisare e ribadire quanto già evidenziato relativamente alla terapia con plasma iperimmune contro il Covid-19. Si è dimostrato che in molti casi il plasma è efficace per gli anticorpi presenti nei soggetti guariti, ma con il plasma prelevato si somministrano anche sostanze non necessarie per il trattamento di determinate patologie. Quindi, rappresenta una terapia sperimentale ed emergenziale già nota per altre malattie. Serve ora capire quali sono gli anticorpi efficaci, isolarli, purificarli e poi somministrare solo quelli in dose controllata e farmacologica. Come avviene per le immunoglobuline antitetaniche, ad esempio. È comunque importante sottolineare che questo approccio ha dimostrato che il plasma contiene degli elementi che funzionano contro il virus e lo neutralizzano. AVIS, insieme al mondo scientifico e al Centro Nazionale Sangue, sta seguendo con molta attenzione l’evoluzione e si sta adoperando per studiare queste opportunità. Al momento, però, è importante mantenere la calma e informarsi sempre attraverso fonti attendibili e non creare false aspettative. Appena conosceremo il test che meglio è in grado di rilevare e dosare questi specifici anticorpi e non appena le aziende di plasmaderivazione saranno in grado di produrre le immunoglobuline specifiche, coinvolgeremo la generosità dei donatori per la plasmaferesi».

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Trecate

Trecate, appello ai donatori di sangue

APPELLO AVIS ALLA DONAZIONE DI SANGUE

L’Avis si rivolge ai donatori in quanto l’emergenza “Coronavirus” sta facendo registrare una significativa diminuzione delle donazioni di sangue.
Così come dichiarato anche dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, non vi è alcun rischio nel recarsi nei punti di raccolta gestiti dalle Unità Avis e nel sottoporsi alle procedure previste per la donazione.
Donare il sangue è sempre importante, tanto più in un momento delicato come questo.

Avis Donazione

In questo periodo di emergenza, sono richieste alcune misure precauzionali:
•       non recarsi a donare se si proviene da aree considerate a rischio o se si hanno sintomi quali febbre, raffreddore, mal di gola o tosse;
•       è vietato l’accesso a tutti i soggetti che presentano i sintomi sopra specificati nelle aree di attesa per le donazioni;
•       è necessario recarsi negli ambulatori per le donazioni in modo scaglionato in modo da evitare un eccessivo affollamento nelle aree di attesa.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito https://www.avis.it/coronavirus/.

#escosoloperdonare