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Consumatori

Alnatura richiama i ceci secchi. Il prodotto in questione può contenere frammenti di vetro

Alnatura richiama i ceci secchi. Il prodotto in questione può contenere frammenti di vetro. Coinvolti anche i supermercati Migros e negozi on line come Amazon

 

Alnatura richiama i ceci secchi. Nello specifico si tratta del lotto di produzione con codice a barre: 4104420022683 venduto in confezioni da 500 grammi, da consumare preferibilmente entro il 14.1.2021 e 27.1.2021. Il motivo del richiamo è dovuto alla possibile presenza di frammenti di vetro. Coinvolti i punti vendita di tutte le filiali Migros, LeShop, Alnatura e negozi on line come Amazon. L’azienda prega tutti i clienti di non consumare il prodotto interessato. Non possono essere esclusi rischi per la salute, nel caso il prodotto dovesse venir consumato. Per chiunque si accorga di avere tale alimento in casa, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è naturalmente possibile provvedere ad un cambio oppure ad una sostituzione. Basterà recarsi al punto vendita dove è avvenuto precedentemente l’acquisto. Lì poi occorrerà scegliere se provvedere per una sostituzione con un altro prodotto oppure con un rimborso. In casi come questa l’esibizione dello scontrino di riferimento non è necessaria.

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Cronaca

RASFF: frammenti di vetro finiti nei capperi prodotti in Italia.

RASFF: frammenti di vetro finiti nei capperi prodotti in Italia. L’UE da poche ore ha attivato un avviso di sicurezza per frammenti di vetro in vasetti di vetro contenenti capperi provenienti dall’Italia. Prodotto ritirato dal mercato europeo ma non in Italia

Tra le esportazioni di prodotti alimentari dall’Italia, scatta di nuovo un’allerta alimentare con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di frammenti di vetro in vasetti contenenti capperi provenienti dall’Italia e commercializzati in Svezia, segnalando l’allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa. Nell’avviso 2020.1954 dell’ 08/05/2020 però, si parla solo di “vasetti di vetro contenenti capperi provenienti dall’Italia e venduti in Svezia” senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Tuttavia, la stessa azienda produttrice, la Di Luca & Di Luca tramite Helene Rehnberg, responsabile acquisti e qualità di Di Luca & Di Luca, ha comunicato che ha proceduto al richiamo del prodotto Zeta Capris Small, 100 g, con data di scadenza 2023-01-31 e numero di lotto LE 007. “Il motivo è che esiste un rischio di presenza di frammenti di vetro nel prodotto. Pertanto, l’intero lotto viene richiamato come misura precauzionale. Si tratta di casi isolati di pezzi di vetro che sono stati individuati e che stiamo raccogliendo per ulteriori analisi. Abbiamo anche avviato un’indagine insieme al nostro fornitore per scoprire cosa potrebbe essere successo. Ci dispiace per quello che è successo, conclude Helene Rehnberg.” I consumatori che hanno acquistato il prodotto oggetto di richiamo, sono invitati a contattare il Forum dei clienti tramite zeta.nu/kontakta-oss/reklamation o al numero telefonico 08-6437010. Per ulteriori informazioni contattare: Helene Rehnberg, responsabile acquisti e qualità., Di Luca & Di Luca AB 08-556 942 04. Elisabeth Askefalk, Responsabile PR e Informazione, 08-556 942 10. In Svezia la notizia di allerta è stata divulgata in rete da parte della stessa azienda e dai giornali on line. La società di famiglia Di Luca & Di Luca è stata fondata nel 1971 da Fernando Di Luca, l’italiano che ha portato l’olio d’oliva, la pasta e la conoscenza del cibo mediterraneo in Svezia. Di Luca & Di Luca sviluppano e vendono prodotti alimentari dall’Italia e dai paesi del Mediterraneo con il proprio marchio Zeta e numerosi marchi di agenzie. La società è di proprietà della famiglia Di Luca con i fratelli Gabriella, Christian e Paola ed è gestita insieme a una quarantina di dipendenti presso la Södermalm di Stoccolma con una fiorente attività di esportazione in Norvegia, Finlandia e Danimarca.. Di Luca e Di Luca fanno parte del gruppo Gruppo Di Luca insieme all’importatore di vini Enjoy Wine & Spirits. Maggiori informazioni su Di Luca e Di Luca su www.diluca.se.

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Consumatori

Frammenti di vetro nella salsa di pomodoro. Allerta del Ministero della Salute

Frammenti di vetro nella salsa di pomodoro. Allerta del Ministero della Salute

In data 20 aprile 2020 il Ministero della Salute ha pubblicato un provvedimento del 4 marzo di ritiro alimenti,. Il prodotto subito tolto dagli scaffali dei supermercati in cui viene venduto è il ‘Pomodoro Datterino – Salsa Pronta’. Il marchio dello stesso è Iper ed il nome del produttore è Bottega di Sicilia S.r.l. Lo stabilimento del produttore è situato a Vittoria, in provincia di Ragusa. Il Ministero della Salute rende note anche altre informazioni sensibili per il riconoscimento del prodotto sottoposto a ritiro alimenti. Nello specifico si tratta del lotto di produzione D304/19, con le date di scadenza o termine minimo di conservazione del 31/10/22 ed il 31/12/22. Il motivo del richiamo è dovuto dalla possibile presenza di vetro. Le bottiglie di salsa di pomodoro pronta sono esclusivamente dal contenuto di 330 grammi. Per chiunque si accorga di avere tale alimento in casa, è naturalmente possibile provvedere ad un cambio oppure ad una sostituzione. Basterà recarsi al punto vendita dove è avvenuto precedentemente l’acquisto. Lì poi occorrerà scegliere se provvedere per una sostituzione con un altro prodotto oppure con un rimborso. In casi come questa l’esibizione dello scontrino di riferimento non è necessaria. La nota dell’allerta si trova sull’apposito spazio web dello stesso Ministero. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai clienti di non consumare il prodotto oggetto del richiamo e di restituirlo al punto vendita d’acquisto. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.