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Saronno-Tradate

Tradate, scontro frontale tra due furgoni

14/05/20 ore 9:30 Tradate (Va), SP 19 incidente stradale. Per cause ancora in fase di accertamento due furgoni si sono scontrati frontalmente, nell’urto i conducenti sono rimasti incastrati nei rispettivi abitacoli. I vigili del fuoco del locale distaccamento, intervenuti con un’autopompa e un fuoristrada, hanno messo in sicurezza gli automezzi, liberato le persone mediante l’uso di cesoia/divaricatore e collaborato con il personale sanitario per soccorrere i feriti.

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Candiani: “Grave, gravissima la situazione verificata all’Istituto Barbara Melzi di Tradate”.

“Grave, gravissima la situazione verificata all’Istituto Barbara Melzi di Tradate”. Così il senatore Stefano Candiani commenta la notizia dei 24 tamponi positivi sui 38 migranti ospitati nel centro di accoglienza alla Barbara Melzi di Tradate. “Lascia sconcertati scoprire che la gestione dei migranti ospitati nel centro gestito da Croce Rossa è stata a tal punto approssimativa da portare a un focolaio di infezione COVID-19, con una preoccupante trasgressione di qualsiasi principio di precauzione e di quarantena al quale invece tutti cittadini di Tradate si sono sottoposti. Il Prefetto deve dare immediate spiegazioni e garanzie che la quarantena imposta dal sindaco sia rispettata senza rischio per i cittadini di Tradate. Questa però è la goccia che fa traboccare il vaso e non accetteremo oltre questa situazione e questa approssimazione che denunciamo da quando nel 2015 l’allora amministrazione di centrosinistra ha deciso di aprire quel centro, senza chiedere nulla ai cittadini. Ancora più allarmante è apprendere che nei giorni scorsi, come riportato dal sindaco, alcuni degli stranieri presenti nel centro giravano per la città, sembra anche senza mascherina, e con un oggettivo rischio di diffusione dell’epidemia nonostante sapessero che il coronavirus era entrato nella struttura. Il centro per richiedenti asilo di Tradate deve essere chiuso e revocata immediatamente a Croce Rossa Italiana l’autorizzazione a gestirlo data la Prefettura. Chi ha causato questo focolaio di infezione, deve risponderne. Chi non ha rispettato le prescrizioni di quarantena, non può passarla liscia”.

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Saronno

Saronno, volemose bene, consiglio comunale agitato

SINTESI DI UN CONSIGLIO COMUNALE MOVIMENTATO

Può esserci mai un Consiglio comunale dai toni concitati e aggressivi quando i singoli consiglieri sono comodamente seduti sul divano di casa e comunicano attraverso la piattaforma telematica? Può esserci:  per esempio a Saronno  nella notte fra il 30 aprile e il 1 maggio 2020.

Primo punto in discussione: l’ennesimo supermercato cittadino, ubicato questa volta nel cuore del quartiere Prealpi. Le immagini sullo schermo mostrano uno scatolone di cemento stile capannone industriale, ma l’Assessore di competenza si affretta  a dirci che serve solo a dare un’idea di forme e dimensioni, in quanto l’edificio sarà diverso. – Allora cosa votiamo, se non possiamo sapere come sarà? –  chiede qualche sconsiderato disfattista, qualche rematore contro, qualcuno che proprio non comprende i radiosi destini verso cui  questa Amministrazione ci sta conducendo. Per buona sorte, dalla Maggioranza viene spiegato che non ci dobbiamo interessare di quisquilie estetiche, occupandoci di questioni più solide e concrete. Detto fatto, chi scrive le presenti noterelle si permette di eccepire che per i piccoli commercianti della città il momento è particolarmente duro, e continuare a costruire supermercati significa sferrare loro il colpo di grazia. Sembrava in verità un’osservazione solida e concreta, ma non commuove la Maggioranza che vota compatta, e così anche questo supermercato è oggi in cantiere. Eventualmente ai commercianti in rovina potremo dare i pacchi alimentari rimasti, magari quelli senza cibi in scadenza.

A proposito di questi ultimi, salto il tediosissimo terzo punto in discussione e vengo alla mozione presentata dalla Lega, con la quale si chiede a Sindaco e Giunta di disporre quanto necessario in favore dei cittadini in difficoltà e ad effettuare tutte le conseguenti variazioni di bilancio. Il sommesso parere che oso esporre è che ciò assomiglia a una richiesta di assunzione di pieni poteri, considerato che a norma di legge le variazioni le fa il Consiglio e non la Giunta né il Sindaco. Mi viene controbattuto che tutto ciò nella mozione è sottinteso, sono io ottuso che non capisco. Sarà. Comunque sia, la minoranza aveva proposto un emendamento che prevedeva la costituzione di una  Commissione mista con compiti di indirizzo e sostegno alle scelte degli organi esecutivi, e questo ora diventa il principale motivo del contendere.

Un membro qualificato della Maggioranza attacca un accorato discorso tipo “volemose bene”, che uno che conosce i polli pensa subito:  –  dov’è la fregatura? –  Ed eccola qui: l’emendamento è tranquillamente cassato, e si confermano così, se non i paventati pieni poteri, comunque la volontà di fare da soli…

Ora, il sottoscritto non sarebbe pregiudizialmente contrario a maggiori prerogative dell’esecutivo cittadino in tempi di crisi. Il punto è però questi poteri chi li gestisce, e come. Perché a  giudicare dalla gestione sciagurata dei contributi governativi almeno in questa prima fase – al di là degli autoincensamenti dei responsabili – più che di un dittatore, a Saronno, c’è oggi bisogno di un amministratore di sostegno.

Alfonso Indelicato – Consigliere comunale eletto a Saronno