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 Anime&Core: Cortisonici 2020 dedica il suo focus all’animazione proveniente dall’estremo oriente.

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 Anime&Core: Cortisonici 2020 dedica il suo focus all’animazione proveniente dall’estremo oriente.

 

Martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile appuntamento al Teatro Santuccio di via Sacco con il Focus di Cortisonici 2020 “Anime&Core”, sul cinema d’animazione dall’estremo oriente. Il focus è anticipato domenica 29 marzo dall’incontro “Il giorno in cui arrivarono Heidi e Goldrake” in Biblioteca Civica.

Il Cinema di animazione ci è cresciuto tra le mani senza che ne rendessimo conto. Quando eravamo bambini, di film di animazione ne usciva uno all’anno, e a farlo erano sempre gli stessi: quelli lì di Topolino e compagnia. A volte ci portavano a vederlo e a volte no, e se era no eri giù dalla giostra per un anno.

Poi, un po’ alla volta, hanno cominciato ad essere sempre di più. Adesso, a contarli, sono quasi uno a settimana. A pensarci bene, è una cosa che ha dello stupefacente.

Tutti gli anni a Cortisonici facciamo un focus. Il focus è un momento in cui ci mettiamo lì e guardiamo da vicino un pezzo di quella cosa enorme che è il mondo del Cinema. Senza la pretesa di capire granché, che capire, insomma, è qualcosa che non sempre si riesce a fare. Però almeno farsi un’idea, ecco, quello sì. Come quando vai un weekend a Londra: non è che torni che conosci Londra, ci mancherebbe. Però hai quella faccia lì che ti viene quando hai visto qualcosa di bello.

Visto che a Cortisonici una delle cose che ci piacciono di più è proprio il Cinema, e visto che in questi anni qua una delle cose più grosse che sono successe, ci sembra, è l’evoluzione del cinema di animazione, allora abbiamo pensato che valeva la pena fermarsi a dare un’occhiata. Perché non è solo che ne fanno di più, non è solo quello. È che, finalmente, arrivano un po’ da tutto e, a volte, parlano di cose che in un cartone animato sembrava impossibile farci entrare. Ma soprattutto sono fatti in una maniera che una volta sembrava impensabile. Computer a parte, voglio dire, quella è un’altra cosa. È il modo in cui raccontano le cose che è diverso.

È cambiato il linguaggio, direbbero quelli che hanno studiato. Poi è difficile capire se hanno ragione davvero. Che il linguaggio, anche, però anche qualcos’altro, ci sembra. Qualcosa che forse viene un po’ lunga per farcela stare in un comunicato stampa.

Insomma: siamo cresciuti che pesavamo che l’animazione fosse un genere e poi ci siamo accorti che era un altro modo per fare cinema. Ce n’era abbastanza per fare un focus, almeno secondo noi.

C’era da solo scegliere da dove partire, e noi abbiamo scelto di partire dall’estremo oriente. Il perché è una cosa difficile da spiegare. Forse saranno state tutte quelle puntate di Goldrake e Heidi. Forse sarà che Walt Disney, magari un altro anno. Chi lo sa. Ma comunque è andata così.

Due lungometraggi: uno dal Giappone e uno da Taiwan. “The night is short, walk on girl”, di Masaaki Yuasa (Japan), “On happiness road” di Hsin Yin Sung (Taiwan). Nessuno dei due è mai stato distribuito in Italia, e il film di Yuasa è alla prima nazionale. Yuasa è il regista che ha rifatto la serie animata di Devilman di Go Nagai, per capirci. Anche se, in questo film, di mostri non ce n’è.

Quando abbiamo visto questi due film, ci è sembrato di avere sotto gli occhi molta di quella strada che l’animazione ha fatto in questi anni, soprattutto in quella parte del mondo. Due lavori che, poi dopo, ti viene quella faccia lì, di quando hai visto qualcosa di bello. Anche senza andare a Londra, mi verrebbe da dire.

Martedì e mercoledì sera. 31 marzo e 1 aprile. Al Santuccio. Il teatro in centro, di fronte al Comune. Mischiate insieme, altre cose belle come cortometraggi inediti, introduzioni di persone che sanno cosa dicono e che è bello ascoltare, musica e birrette. Quelle cose lì che se venite a Cortisonici è facile che le troviate, ecco.

Un’ultima cosa, già che siamo qua: domenica 29 marzo, due giorni prima, in Biblioteca Civica ci sarà un incontro, anche se forse incontro non è la parola giusta. Ma con una parola sola si fa un po’ fatica, mi sa. Comunque. È un qualcosa che ha sempre a che fare con l’animazione, ma quella che stava dentro la televisione, qualcosa come trent’anni fa. Quella lì che ci ricordiamo più o meno tutti. Abbiamo chiesto a due persone di venirci a raccontare quel momento lì, di quando i cartoni animati giapponesi sono arrivati per la prima volta in Italia.

Queste due persone che abbiamo chiamato erano anche loro bambini in quegli anni, ma poi dopo quando sono diventati grandi si sono messi a studiare quel momento lì, e cosa è successo durante e dopo. E non solo nel mondo dell’animazione, ma anche a tutti noi. Alla nostra società, per usare una parola un po’ grossa. E, assieme a loro che parlano, ci sarà una piccola esposizione di giocattoli di quegli anni lì. Anche se forse, oramai, giocattoli, non so se si possono ancora chiamare così. Sono più foto ricordo, in un certo senso.

Insomma, forse questa cosa qui dell’animazione dall’oriente ci ha un po’ preso la mano. Che anche il trailer del festival e le grafiche e i colori e tutto il resto, sono venute fuori che hanno a che fare con quel mondo lì. Ci abbiamo messo i samurai, per dire. Forse abbiamo esagerato. Ma cosa vuoi, ormai è fatta.

Manca un mese. Ci vediamo lì.

Ah, tutto a ingresso libero, naturalmente. Che se ci fai caso le cose belle, quelle belle davvero, non si pagano mica. A parte le birrette, voglio dire.

Il curatore del Focus Anime&Core: Matteo Angaroni 

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Cairate: sospesa la Via Crucis con l’Arcivescovo

Il rito previsto Venerdì 6 Marzo prossimo per la Zona Pastorale II non si terrà a causa dell’emergenza Coronavirus.

A causa dell’emergenza imposta dal Coronavirus e dalle conseguenti disposizioni prese dalle autorità, la Via crucis che l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, avrebbe dovuto guidare venerdì 6 marzo a Cairate (Varese) per la Zona pastorale II, è stata sospesa.   
 
Quella di Cairate era la prima Via crucis zonale presieduta dall’Arcivescovo dal titolo «Umiliò se stesso», citazione della Lettera ai Filippesi (2,8), per la Quaresima 2020. In allegato il programma completo, come era stato stilato prima di questa emergenza. A.L.

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Coronavirus:Intervista di Cristina Giudici Direttore di Nuove Radici con il Fondatore Amsi e Umem

Intervista di Cristina Giudici Direttore di Nuove Radici con il Fondatore Amsi e Umem su Richiesta di medici nell’emergenza Coronavirus 

Alcuni passaggi dell’intervista :

Davanti all’emergenza del coronavirus e al rischio del collasso del sistema sanitario, si sta valutando l’ipotesi di richiamare in servizio i medici in pensione. Foad Aodi, presidente di Amsi (Associazione dei Medici Stranieri in Italia), spiega che sono arrivate richieste anche per professionisti stranieri. E rilancia il suo appello per dare cittadinanza e diritti ai medici di origine straniera. 

«Siamo medici di origine straniera, non pupazzi: 90mila operatori sanitari, professionisti. Stufi di essere presi in giro da tutti, anche dai buonisti che fanno tanti annunci quando sono all’opposizione e poi, una volta arrivati al Governo, non mantengono mai le promesse su cittadinanza, maggiore rispetto per i diritti dei cittadini e dei medici stranieri. Siamo stanchi di questa ipocrisia». 

Le parole di Foad Aodi nell’audio che segue:

https://youtu.be/2A7mkUhep0s

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Il 1° di marzo si celebra la Giornata Mondiale della Protezione Civile

Il 1° di marzo si celebra la Giornata Mondiale della Protezione Civile e ciò che questa organizzazione rappresenta per l’intera comunità mondiale. La Chiesa di Scientology di Novara intende onorare e ringraziare tutti i volontari che ne fanno parte e si prodigano costantemente per aiutare. La Giornata Mondiale della Protezione Civile è stata creata dall’Organizzazione Internazionale della Difesa Civile (ICDO) nel 1990. È stato scelto il 1° di marzo perché coincide con il giorno in cui è entrata in vigore la Costituzione di questa organizzazione. Ai giorni nostri sono cinquanta i paesi che ne fanno parte, tra cui c’è anche l’Italia. Lo scopo della Protezione Civile è duplice. Da un lato c’è l’impegno a sensibilizzare le nazioni e i popoli all’autoprotezione, sull’uso di misure preventive da adottare in caso di calamità naturali e catastrofi e l’intervento in caso di necessità. Dall’altro rendere omaggio a tutti i volontari che nel corso del tempo si sono prodigati, anche a costo della propria vita, per portare aiuto in zone di disastri naturali o di altro genere. La Protezione Civile dei paesi colpiti interviene, sui luoghi dei disastri, il più celermente possibile per dare conforto, aiuto e soccorso alle persone. Quando però i disastri sono di grande portata, non tardano ad arrivare gli aiuti umanitari dall’Organizzazione internazionale della difesa civile (ICDO) e delle Nazioni Unite, ma non solo. Ci sono anche persone appartenenti ad altre organizzazioni laiche o religiose che corrono in soccorso raggiungendo le zone colpite dalle più svariate parti del mondo. L’aiuto che viene portato alle persone colpite da disastri è d’estremo valore. Si aiuta materialmente e moralmente, in tutti i modi possibili. Si cerca di sgomberare l’area da detriti e tutto ciò che può causare epidemie, si creano ripari, si presta soccorso medico. La Chiesa di Scientology ha organizzato un team di Ministri Volontari per intervenire in caso di disastri naturali e di altro genere. I Ministri Volontari radunano una delle più grandi forza indipendenti di soccorso sulla Terra portando aiuto ovunque sia necessario. L. Ron Hubbard scrisse che “La gente cerca un ambiente meno minaccioso o almeno un modo per sopportare meglio l’ambiente in cui vive. […] La salute di una persona, la sua sanità mentale, la sua attività dipendono tutte dal suo concetto del livello di pericolosità dell’ambiente. Nel mondo ci sono zone in cui il pericolo è reale, ma ci sono anche zone che vengono fatte sembrare più pericolose di quanto non siano realmente.” La Chiesa di Scientology di Novara celebra la Giornata Mondiale della Protezione Civile ricordando l’esistenza del corso gratuito online “Soluzioni per un Ambiente Pericoloso”.

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Coronavirus: ANNULLATI I GIOCHI NAZIONALI ESTIVI, VARESE 2020

Per tutti noi è stata una decisione sofferta, l’unica percorribile, l’unica che rispecchia la grande responsabilità che sentiamo nei confronti degli atleti e di tutti i partecipanti. L’evento di giugno si organizza nell’anno e nei mesi precedenti. Ora, causa Covid-19, a Scuole chiuse, Aziende, Associazioni e Comuni in agitazione, con 1200 Volontari da selezionare e preparare – e solo in questo periodo è possibile farlo -. Mancano le condizioni essenziali per portare avanti la macchina organizzativa. 

 

Riportiamo di seguito la comunicazione ufficiale di Special Olympics:

Carissimi,
vi scrivo a nome del Presidente Moratti e del Consiglio Direttivo. Come già ben noto a tutti voi, con il crescere dei timori legati all’emergenza sanitaria, sono tantissimi gli eventi e le manifestazioni che sono state annullate, dallo sport agli eventi di natura culturale, in Italia. Le misure d’emergenza hanno riguardato dapprima le regioni del Nord, poi l’evolversi del contagio del Covid-19, che oggi interessa 10 regioni italiane, ha portato, in questo senso, a numerose disposizioni estese a tutto il territorio nazionale.

Ognuno di voi, che a differente titolo fa parte della grande famiglia di Special Olympics, sa che la priorità della nostra Organizzazione è rivolta agli Atleti, che attraverso i nostri programmi hanno l’opportunità di maturare competenze all’interno del proprio Team di appartenenza; questo
grazie all’importante lavoro che viene svolto, quotidianamente, da figure altamente specializzate. Gli eventi, come i Giochi Nazionali, rappresentano poi uno dei momenti più importanti, dove gli Atleti hanno la possibilità di raccogliere i frutti del proprio lavoro e cogliere quei miglioramenti che infondono nuove consapevolezze e autostima. Ma soprattutto, i Giochi Nazionali rappresentano un momento di gioia collettiva che coinvolge oltre agli Atleti di tutte le regioni italiane ed i loro familiari anche le comunità, le scuole e le istituzioni. Il contesto di incertezza che ognuno di noi sta vivendo con grande apprensione in questo momento fa cadere i presupposti fondanti che sono alla base della realizzazione di ogni evento, ma ancor di più ci pone di fronte alla responsabilità di dover tutelare il diritto alla salute di ognuno di voi.

Vi comunico pertanto, con grande rammarico ma certa di incontrare la vostra comprensione ed il vostro sostegno in questa decisione, che in virtù dell’emergenza che affligge il nostro Paese, i Giochi Nazionali Estivi di Varese, previsti dal 13 al 18 giugno 2020, sono ufficialmente annullati.
Una decisione sofferta, cui siamo giunti in seguito all’incertezza di come l’epidemia possa evolversi così come in seguito ai provvedimenti già in atto, chiusura di scuole ed attività commerciali, e le priorità ora in capo agli Enti e Istituzioni locali che rappresentano un ostacolo
nel portare avanti i lavori come desidereremmo e come siamo soliti fare. Attendere ulteriori sviluppi, positivi o negativi, a così poca distanza dall’evento significherebbe non poter più avere i tempi tecnico-organizzativi per garantirne la riuscita come tutti siamo abituati a vivere e che gli
Atleti si attendono.
La nostra Organizzazione continuerà a perseguire una linea di massima precauzione con l’obiettivo prioritario di assicurare la tutela della salute di tutti, Atleti in primis. Chiediamo a tutti i Direttori Regionali, Provinciali ed ai nostri Team, relativamente al proseguimento dell’attività
sportiva a livello regionale e locale, di osservare il decreto legislativo in materia, il cui stralcio vi riporto di seguito:

“In tutti i comuni delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, richiamato in premessa”.
Vi anticipiamo che l’anno 2020 non verrà contemplato, nel percorso individuale di ogni Atleta, ai fini delle convocazioni per i Giochi Mondiali Estivi.

Infine, ringraziamo comunque tutti coloro che ci hanno affiancato in questo lungo percorso di costruzione dei Giochi Nazionali Estivi di Varese, a partire dalla Camera di Commercio di Varese, principale promotore dell’evento, ai nostri Partner economici, alle Autorità regionali e comunali,
alle Istituzioni scolastiche e locali fino alle Associazioni di Volontariato, ai Club di Servizio e a tutto il Team Regionale della Lombardia. Il rallentamento forzato di questo anno sportivo non ci precluderà di mantenere alta l’attenzione verso le tematiche care al nostro Movimento, che
continueremo, con sempre maggiore forza, a portare avanti insieme. In questo contesto tanto difficile i nostri Atleti, anche questa volta, potranno essere fonte di ispirazione e fiducia per tutti.

Con stima e riconoscenza,

Alessandra Palazzotti
Direttore Nazionale

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NONO TITOLO ACCADEMICO PER PAOLO FRANZATO

   

         Paolo Franzato, regista-pedagogo, direttore artistico e professore varesino, ha conseguito brillantemente il suo nono titolo accademico presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma, ovvero la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione. Alla commissione d’esame, a conclusione dell’intenso biennio di studi e di esami, Paolo ha presentato la sua tesi di laurea dal titolo “LA PSICHE IN SCENA. Un confronto fra Teatroterapia, Psicodramma, Drammaterapia e Psicopedagogia Teatrale”.

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Pioggia di medaglie per gli studenti arcieri ai campionati di Rimini

Ottimo posizionamento anche per Chiara Rebagliati alla Coppa del Mondo 2020 a Las Vegas.

foto   Chiara e Tanya: si tratta del podio ai Campionati Italiani – Chiara sul primo gradino del podio, al centro  –  Tanya sul  terzo gradino del podio in centro

foto Sara: si tratta del podio Italian Challenge – Sara sul primo gradino del podio

foto Alex: si tratta del podio ai Campionati Italiani  –  Alex è l’atleta a sinistra

 

 Sara

 

 

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Alfredo Binda è uno dei protagonisti de ” LE LEGGENDE DEL CICLISMO” di Beppe Conti

Alfredo Binda è uno dei protagonisti de ” LE LEGGENDE DEL CICLISMO” di Beppe Conti

Alfredo Binda  (Cittiglio11 agosto 1902 – Cittiglio19 luglio 1986) , un personaggio immortale della storia del grande ciclismo.

 

La vita, le sfide e le imprese dei campioni che, tra cadute e risalite, hanno segnato la storia del ciclismo, raccontate con il brivido dell’ultima volata.

Il ciclismo racchiude storie di vita, è mestiere, è una metafora della nostra esistenza.

Per questo i trenta campioni raccontati a tu per tu in questo libro sono capaci non solo di descrivere avventure, volate e traguardi sportivi che hanno segnato differenti epoche, ma di uscire dai confini delle due ruote per far parte della nostra storia in senso assoluto.

Trenta leggende che, senza mai smettere di pedalare, hanno fatto, a modo loro, la storia del ciclismo e del Novecento.

Beppe Conti, torinese con origini parmensi, è giornalista e scrittore. Esperto di ciclismo, nella sua carriera ha lavorato per «La Gazzetta dello Sport», «Tuttosport» e «Bicisport», occupandosi anche di calcio e di sci negli anni magici di Alberto Tomba. Ha scritto numerosi libri (quello su Pantani è stato tradotto in giapponese) aggiudicandosi fra gli altri il Premio Coni per la saggistica. Attualmente è opinionista di Rai Sport per il grande ciclismo.

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Sport Management in prima linea ad Atene con i partner europei

Inizia il progetto europeo “Disability and Watersports”: Sport Management in prima linea ad Atene con i partner europei Olympiacos Pireo, S.S. Lazio e Stella Rossa Belgrado

VERONA, 26 FEBBRAIO 2020 – Giornata importantissima per Sport Management (società leader in Italia nella gestione di impianti sportivi) quella di venerdì 21 febbraio. Il sodalizio veronese è stato, infatti, ospite al Pireo (l’area portuale della capitale greca Atene) presso l’esclusiva sede dello storico club ellenico dell’Olympiacos. Tra le società partecipanti anche la SS Lazio e la Stella Rossa Belgrado realtà che, come Sport Management, fanno parte di EMCA, l’associazione che riunisce le principali polisportive del continente.  Il tutto per il Kick Off Meeting del progetto finanziato dalla Commissione Europea Disability and WaterSports. Sport Management si occuperò di organizzare un’attività ad alto grado d’inclusione sociale: un torneo di pallanuoto. L’evento si svolgerà prossimamente in uno degli impianti dell’azienda (che in Italia gestisce più di 40 strutture essendo presente in Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Piemonte), con la pallanuoto che è stata scelta quale “sport di famiglia”, visto che la società vanta anche una squadra nel massimo campionato di serie A1 maschile: il Banco Bpm Sport Management Pallanuoto. Prevista una manifestazione su due giornate tra squadre composte da atleti disabili coadiuvati da normodotati. Il tutto all’insegna dei valori dello Sport, inclusione sociale, eguaglianza, accoglienza e integrazione europea.

All’evento erano presenti l’Avv. Federico Tosi, per Sport Management e il Dott. Alessandro Fattore amministratore della Fondazione Cristiano Tosi ovvero un ente non-profit che portati avanti progetti che hanno come unico scopo quello di promuovere opere in ambito sociale. Per ulteriori informazioni è possibile visitare: www.fondazionecristianotosi.org

EMCA (European Multisport Club Association) associazione europea no profit nata a Bruxelles, in Belgio, nel 2013. Un ente che raggruppa le più prestigiose realtà sportive multi disciplinari in Europa e che ha come obiettivo quello dello sviluppo e della diffusione dello sport, come mezzo d’integrità psico-fisica e morale e che promuove le attività delle società affiliate. Nel sistema sportivo europeo un ruolo significativo è ricoperto dai club multi sportivi e la volontà della European Multisport Club Association è quella di dare a queste realtà una direzione comune. Il network multisport di EMCA può vantare al suo interno più di 300 medaglie d’oro olimpiche, oltre 4000 titoli nazionali e 2000 titoli internazionali.

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50° titolo italiano per gli Arcieri Tre Torri

Nel weekend del 23-24 febbraio 2020 si sono tenuti, come di consueto, i Campionati italiani di tiro con l’arco, organizzati presso la fiera di Rimini. La compagnia cardanese ha ottenuto degli ottimi risultati, tra cui il 50° titolo italiano con Sara Polinelli, Alessandra Savio e Giada Pastore, che si sono laureate campionesse italiane nella classe Arco olimpico allieve femminili

Gli Arcieri Tre Torri lo attendevano da tempo e finalmente il 50° titolo italiano è arrivato, grazie a Sara Polinelli, Alessandra Savio e Giada Pastore, tre giovani atlete di grande valore, che da sabato scorso si possono fregiare anche del titolo di campionesse italiane nella classe “Arco olimpico allieve femminile” (e seste a livello assoluto), dopo il 3° posto alla Coppa Italia centri giovanili e il 2° posto ai Campionati italiani targa di Lignano Sabbiadoro (6-8 settembre 2019), oltre al titolo regionale vinto a Mantova lo scorso 16 giugno 2019. Le 3 giovani arciere cardanesi hanno fatto una gara encomiabile anche a livello individuale, con Sara Polinelli medaglia d’argento (e nona a livello assoluto) e Alessandra Savio quinta a 4 punti dal 3° posto.

Nelle altre classi della divisione arco olimpico troviamo anche il 4° posto della squadra “Ragazze femminili” con Sofia Buscetta, Caterina Gambaro e Marta Corini (7ma individuale), che per soli 2 punti non sono riuscite a salire sul podio. Sempre per gli Arcieri Tre Torri ha gareggiato anche Martino Calò, giunto 28° tra i master maschili. Tra gli arcieri del territorio spicca, tra gli allievi maschili, l’argento individuale e a squadre (con Valassina e Scolieri) di Matteo Borsani (Arcieri del Roccolo), oltre al 9° posto assoluto, mentre il compagno di squadra Riccardo Alfano è giunto 11° tra i ragazzi. Agli ottimi risultati degli atleti del nostro territorio si aggiunge l’argento della squadra junior femminile della CAM (Coerezza, Comunetti, Andreetta), oltre al buon 6° posto dei gallaratesi tra gli junior maschili (Falciani, Maggoni, Vaglietti). Tra i senior maschili, hanno gareggiato anche Michele Frangilli (Compagnia Arcieri Monica, 9° di classe e assoluto), Daniele Bertuzzi (Team Archery Venegono, 45°), Nicolò Rolandi e Giorgio Cazzaniga (Arcieri Varese), rispettivamente 33° e 48°. Tra le donne, buoni risultati nella classe senior per Carla Frangilli (CAM, 26ma, mentre la squadra si è classificata 9a), tra le master per Valentina Galli (Team Archery Venegono, 11ma) e tra le junior per Elisa Coerezza (CAM, 5ta).

Le altre due medaglie di classe degli Arcieri Tre Torri sono arrivate dall’immancabile Elena Crespi, che si è classificata terza sia a livello individuale (a 4 lunghezze dall’azzurra Monica Finessi) che di squadra (insieme a Laura Lavazza e Nadia Bonalli, rispettivamente 11a e 18a nell’individuale) nel Compound master femminile. Nella stessa classe ha gareggiato anche Laura Toaiari (Arcieri del Roccolo), che ha concluso un’ottima gara al 7° posto. Tra gli uomini, bene i cardanesi Pasquale Lombardi, giunto 6° a 9 punti dal primo posto, e Giovannino Rugiero (26°), che a livello di team (con Giuseppe Paccagnini) sono arrivati quinti, a 3 lunghezze da un bronzo tanto desiderato.

Titolo italiano compound senior maschili per Luigi Dragoni (Arcieri del Roccolo), sia a livello individuale che a squadre (con Lodetti e Borruso, poi giunti quinti assoluti), oltre al bronzo nel campionato assoluto, mentre il terzetto cardanese composto da Matteo Uggeri, Fernando Vicini e Stefano Montanari si è fermato solo al 7° posto di classe e all’8° assoluto (con Lombardi al posto di Montanari). Nella classifica individuale troviamo anche Matteo Uggeri 24°, Fernando Vicini 29°, Angelo Borruso 31°, Arcieri Antonio Pompeo (Arcieri Castiglione Olona) 33° e Luca Zago (Gruppo Arcieri Valceresio) 41°. Tra le donne figuravano anche Eleonora Grilli (CAM, 23a) e Francesca Vailati Facchini (Arcieri Tre Torri, 21a), che si è aggiudicata anche il 6° posto a squadre con Margherita Papa e Anna Puricelli, mentre è giunta 8a nella classifica dei team assoluti con Elena Crespi e Laura Lavazza. Nelle classi giovanili della divisione arco compond, troviamo il buon 5° posto di Fabio Randazzo (Arcieri del Roccolo) tra gli junior.

Chiudiamo con l’arco nudo, dove abbiamo registrato due buoni piazzamenti nell’individuale per Alessio Rudoni (CAM, 33°) tra i senior e Salvatore Marraro (Arcieri Tre Torri, 18°) tra i master.

Segreteria Arcieri Tre Torri

Foto by: Filippo Corsini (Fitarco Italia), Sonia Della Bella

http://ianseo.net/Details.php?toId=6286