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Trenord ha aperto le candidature per individuare 20 nuove figure professionali

TRENORD: 20 NUOVI POSTI PER OPERATORI DI BIGLIETTERIA E ASSISTENZA COMMERCIALE

 

Informazioni e candidature nella sezione “Lavora con noi” su trenord.it

 

Milano, 12 maggio 2020 – Trenord ha aperto le candidature per individuare 20 nuove figure professionali da inserire nella Direzione Commerciale con mansioni di vendita nelle biglietterie e di assistenza commerciale alla clientela.

Le persone interessate possono inviare la candidatura accedendo alla pagina “Lavora con noi” del sito trenord.it entro mercoledì 27 maggio.

La selezione aperta

Sono richiesti: diploma di scuola media superiore, ottima conoscenza della lingua italiana, buona conoscenza dell’inglese, disponibilità a lavorare su turni e nei giorni festivi su tutto il territorio lombardo. È inoltre essenziale una buona padronanza degli strumenti digitali. Completano il profilo ottime capacità comunicative e relazionali per rapportarsi al pubblico.

Attraverso un percorso valutativo, condotto insieme all’azienda da un partner specializzato, verranno selezionati i profili che, dopo un periodo di formazione, entreranno a far parte, entro la fine dell’anno, nell’organico di Trenord che conta oltre 4.000 dipendenti.

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Domiciliari a Battisti: sfregio a Milano, afferma De Corato

CORONAVIRUS, ISTANZA DOMICILIARI BATTISTI, DE CORATO: “SAREBBE UNO SFREGIO A MILANO, DOVE HA UCCISO IL GIOIELLIERE TORREGIANI E L’AGENTE DELLA DIGOS CAMPAGNA. SALA SI FACCIA SENTIRE”- segue una nostra vecchia intervista al figlio.

Milano (9 maggio 2020) – “La richiesta di trasferimento ai domiciliari del terrorista Cesare Battisti è un oltraggio alla memoria delle sue vittime, oltre che un affronto alla città di Milano: qui infatti uccise l’agente della Digos Andrea Campagna e il gioielliere Pierluigi Torregiani, oltre a ferirne gravemente il figlio Alberto, che rimase paralizzato. In loro memoria, il Comune intitolò all’agente un parco nel quartiere Barona e al gioielliere un giardino tra via Baldinucci e via Maffucci. Credo che anche il sindaco Sala sentirà il dovere di esprimersi fermamente contro la scarcerazione”.
È il commento dell’ex vicesindaco di Milano e assessore regionale alla sicurezza, all’immigrazione e alla polizia locale Riccardo De Corato alla notizia dell’istanza di trasferimento di Battisti dal carcere di Oristano all’abitazione di suoi parenti nel Lazio, per il rischio di contagio da Coronavirus.
“È incredibile che Battisti richieda i domiciliari – prosegue l’assessore De Corato – quando ha sulla coscienza l’omicidio di quattro persone e il ferimento di tre, crimini per i quali ha iniziato a pagare da pochissimo, dopo quasi 40 anni di latitanza internazionale dalla Francia al sud America!
“Mi auguro – conclude l’assessore – che non ci sia nessun magistrato di sorveglianza che prenda in considerazione la sua uscita dal carcere a poco più di un anno dal suo arresto”.

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Inveruno: 5 pazienti guariti da COVID-19

Inveruno 8 Maggio 2020

Comunicato Ufficiale del Primo Cittadino Sara Bettinelli

 

Buonasera a tutti!

Oggi 5 nostri concittadini hanno ricevuto l’esito del proprio tampone di verifica.
Per quattro di loro il risultato è negativo, quindi sono ufficialmente guariti.
Per un nostro concittadino invece purtroppo il risultato è ancora positivo, quindi dovrà proseguire la quarantena.

Ad oggi la situazione è come da grafici qui indicati https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8a/1/16/1f447_1f3fb.png”)”>??.

Cari concittadini, a 2 mesi dai primi casi di positività nella nostra Comunità vediamo la curva del contagio strutturalmente scendere.
Questo è il frutto di settimane di rigore, di sacrifici, di impegno da parte di tutti noi.

La pandemia non è sparita però.
Questo lo comprova il fatto che anche questa settimana abbiamo avuto un nuovo caso di positività.

Ora abbiamo maggiori libertà nelle nostre azioni quotidiane.
Ora è il momento delle scelte responsabili e dei comportamenti corretti e di buon senso.
Ora più che mai tocca a ciascuno di noi!

 

Alessio Luisetto

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Inveruno: un altro cittadino guarito dal COVID-19

Inveruno 27 Aprile 2020

Buone notizie dalla Città di Inveruno, un cittadino dopo aver effettuato il tampone risultato negativo, è ufficialmente dichiarato guarito.

A comunicarlo è il Primo Cittadino di Inveruno Sara Bettinelli.

Di seguito il Comunicato Ufficiale.

Buonasera a tutti,

Oggi l’unica notizia che ho da darvi è di tenore positivo.
Un altro nostro concittadino quest’oggi ha ricevuto l’esito del tampone di verifica che è risultato essere negativo; quindi è ufficialmente guarito.

È così che il numero di nostri concittadini positivi al Covid 19 scende a 32 ed aumenta il numero di concittadini guariti a 16.

Continuiamo a non abbassare la guardia!
#ResistiamoInsieme
#AiutiamociPerUscirneInsieme

 

Alessio Luisetto

 

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Inveruno: un caso di positività al COVID-19

Inveruno 26 Aprile 2020

Buonasera,

questa mattina purtroppo abbiamo avuto la notizia della positività di un nostro concittadino, domiciliato fuori Inveruno, e nel pomeriggio abbiamo avuto la notizia del suo decesso.
Ci stringiamo a tutti i familiari in questo momento di dolore.

Oggi abbiamo avuto la notizia di tre nostri concittadini il cui tampone di verifica è risultato essere negativo, quindi sono ufficialmente guariti.

Complessivamente quindi ad oggi 33 nostri concittadini sono ancora positivi al Covid 19,
15 le persone guarite e, purtroppo, 11 i decessi.

Teniamo sempre alta la guardia!!!
#ResistiamoInsieme
#AiutiamociPerRipartireInsieme

P.s. È notizia di poco fa che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte alle h 20.20 terrà una conferenza stampa sulla “Fase 2”

 

Alessio Luisetto

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Milano: alla don Gnocchi blitz della Guardia di Finanza

Milano 21 Aprile 2020

Nella giornata odierna,  21 Aprile 2020, la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni all’Istituto Palazzolo Fondazione don Carlo Gnocchj, nell’inchiesta della Procura sulla gestione delle Rsa per i decessi di centinaia di persone anziane nee stesse residenze, tra cui il Pio Albergo Trivulzio. Nelle indagini sulla Residebza don Gnocchi sono indagati per epidemia e per omicidio colposo il DG ANTONIO DENNIS TROISI, il Direttore Sanitario  FEDERICA TARTARONE e il direttore dei servizi medici socio-sanitari FABRIZIO GIUNCO. Nella stessa inchiesta risulta indagato anche Papa Wall Ndiaye , presidente della AMPAST, cooperativa di cui fanno parte i lavoratori della stessa struttura. Le attività sono proseguite per l’intera giornata con lo scopo di acquisire cartelle cliniche, documentazione e comunicazioni anche informatiche, come avvenuto al Pio Albergo Trivulzio e in altre Rsa nei giorni scorsi. Ha partecipato nelle perquisizioni di tali documenti anche la squadra di Polizia Giudiziaria, guidato dall’Aggiunto Tiziana Siciliano. Le indagini della Procura puntano anche ad accertare eventuali irregolarità nell’operato di Regione Lombardia e dell’Agenzia di tutela della salute, sia in relazione alla delibera dello scorso i Marzo 2020 sul trasferimento di pazienti positivi al COVID-19 nelle case di riposo che sulle indicazioni fornite alle strutture sui rischi dell’epidemia. 

Alessio Luisetto 

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Mozzate: dalle parrocchie le mascherine per la popolazione

Mozzate 20 aprile 2020

I volontari delle comunità di Sant’Alessandro e Santa Maria Solaro, in collaborazione con il Comune e la Protezione civile, hanno prodotto e sanificato oltre 5000 dispositivi protettivi, poi distribuiti alla popolazione.

«Con un atteggiamento ispirato alla bellissima preghiera recitata alla Madonnina, l’11 marzo scorso, dall’Arcivescovo di Milano in cima al duomo (“rendici protagonisti, tutti insieme, di una storia lieta, solidale, semplice, operosa, fiera”) – racconta il parroco di Mozzate don Vinicio Viola – è partita dalle parrocchie di Sant’Alessandro e Santa Maria Solaro un’iniziativa rivolta alla comunità cittadina».

L’epidemia di coronavirus fa diventare l’Italia un’enorme zona rossa, in maniera repentina cambiano gli stili di vita e il modo di vivere le giornate, e uno dei tanti problemi che si presentano è quello della mancanza di mascherine. Domenica 15 marzo parte l’idea: «Se non ci sono mascherine le produciamo artigianalmente per la popolazione». Immediatamente chi lancia l’iniziativa contatta il Gruppo comunale di Protezione civile di Mozzate, a cui sono associati anche i Comuni di Cirimido, Limido Comasco e Lurago Marinone. Serve il materiale (stoffa ed elastici), occorrono sarte che possano confezionare le mascherine, è necessario studiare come sanificare il prodotto. Nel giro di brevissimo tempo la Protezione civile reperisce il materiale, interamente omaggiato da imprese locali. Le sarte sono pronte (sono coloro che in buona parte realizzano gli addobbi per le feste parrocchiali), rimane da sciogliere il nodo della sanificazione, perché da subito si decide di consegnare alla popolazione le mascherine sterilizzate.

Il Coordinatore della Protezione civile vaglia vari metodi, anche contattando scienziati di primissimo livello, per verificare la possibilità di una sterilizzazione con raggi ultravioletti corti, ma non si riescono a trovare riscontri certi sul tempo di trattamento; nel corso di tale ricerca individua però un’azienda della zona specializzata in sterilizzazione a raggi gamma – in assoluto il metodo più sicuro, correntemente utilizzato per la sterilizzazione dei materiali sanitari – che si dichiara disponibile alla sterilizzazione gratuita delle mascherine. Tra l’altro questo metodo permette di sterilizzare le mascherine già imbustate, quindi senza alcun contatto diretto successivo.

Lunedì 30 marzo i volontari della Protezione civile consegnano in oratorio a Mozzate – che diventa, grazie alla generosa disponibilità del parroco, la base logistica dell’iniziativa – quattro enormi bobine di tessuto non tessuto, di cui una destinata al Comune di Cirimido, una destinata al Comune di Limido Comasco e due destinate alle Parrocchie di Mozzate. Su ciascuna di esse sono arrotolati poco più di quattro chilometri di tessuto che dovrà essere suddiviso tra le sarte, debitamente piegato e cucito insieme all’elastico per realizzare le mascherine. Il Sindaco fornisce i numeri dei nuclei familiari mozzatesi: sono 2.570 quelli composti da due o più persone ai quali saranno destinate le mascherine prodotte dalle sarte che fanno capo alle parrocchie mozzatesi (ai restanti nuclei, composti da una sola persona, sarà comunque garantita la consegna di altre mascherine). Si decide di destinare a ogni nucleo due mascherine lavabili e riutilizzabili.

Il 1° aprile parte la produzione: 18 sarte, ognuna a casa propria, così come prescritto dai decreti del governo, si mettono all’opera per produrre, una a una, ben 5.140 mascherine. Le macchine da cucire lavorano senza sosta, giorni festivi compresi. Una collaudata organizzazione tiene il conteggio di quanto viene prodotto, e successivamente sanificato da una ditta specializzata di Guanzate, e cura la distribuzione del materiale alle sarte e la raccolta del prodotto finito.

Grazie ai volontari della Protezione Civile e dell’SOS, giovedì 16 aprile inizia la consegna delle prime 1.912 mascherine e del dettagliato foglio illustrativo (che riporta anche le imprese che hanno omaggiato il materiale e la sanificazione) che viene stampato in parrocchia. L’operazione è preziosa, ma a costo zero. Il lavoro è tanto, ma l’entusiasmo e la voglia di fare sovrabbondano.

Don Vinicio spiega: «Forte è la motivazione che sta alla base: si tratta di un’idea che nasce in parrocchia, nella Chiesa, che lungo i secoli è venuta incontro, in maniera caritatevole, ai bisogni delle persone e per la quale, come recita il titolo della Proposta pastorale 2019 -2020, La situazione è occasione. In fondo, e molto semplicemente, le sarte che hanno lavorato e coloro che hanno donato il materiale non hanno fatto altro che concretizzare quanto venti secoli fa scrisse San Paolo: “La carità non verrà mai meno”>>

 

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Milano, degrado in Piazza Risorgimento e Via Ponzio

Iniziativa politica di Marco Cagnolati,Consigliere Municipio 3 – Comune di Milano, che si rivolge alla Giuunta per segnalare il degrado in piazza Risorgimento e via Ponzio.

Egr. Sindaco,

Egr. Vicesindaco,

Egr. Assessori,

Egr. Comandante della Polizia Locale,

Segnalo che numerosi residenti mi hanno portato all’attenzione una situazione che è sicuramente sfuggita di mano

In questo momento in Piazza Risorgimento coloro che erano soliti mangiare all’interno della mensa dell’opera San francesco consumano i loro pasti all’esterno

Frequenti purtroppo sono i litigi fra loro, spesso ubriachi lordano tutta la piazza gettando il cibo che non piace per terra e non nei cestini a disposizione

Mi viene riferito che una settimana fa un ragazzo che urlava e parlava arabo completamente fuori di testa ha rovinato a pugni e calci le auto da Corso Concordia fino a Piazzale Dateo.

Situazione analoga si verifica in Via Ponzio, presso l’Istituto / Mensa a gestione Suore Francescane (allego relative fotografie) spazio in cui l’area circostante l’edificio e le relative aiuole vengono utilizzate a questo scopo con la formazione di vere e proprie discariche a cielo aperto

Oltre al fatto che a causa dell’utilizzo improprio delle recinzioni di legno, utilizzate da queste persone per sedersi, molte sono state rotte, si riscontra inoltre l’aumento, come riferito dai residenti, della presenza di topi , a causa della brutta abitudine di gettare rifiuti di cibo all’interno delle aiuole o sul marciapiede

Chiedo quindi che si intervenga mediante presidi in modo tale da controllare l’area in collaborazione e coordinandosi con le altre forze di Pubblica Sicurezza – Questura – Carabinieri – Polizia di Stato – in particolare durante l’erogazione dei pasti nonché di esserne relazionato

Capisco il periodo emergenziale ma bisognerebbe che l’amministrazione vigili maggiormente su queste aree, questa situazione rischia di causare un problema di tipo igienico sanitario, ripeto, le foto sono eloquenti…

In attesa di un riscontro porgo cordiali saluti

Marco Cagnolati

Consigliere Municipio 3 – Comune di Milano

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Taiwan, aiuti e donazioni di mascherine e ventilatori a Brescia e Milano

La solidarietà verso l’Italia non ha limiti, stanno arrivando mascherine e ventilatori da tanti paesi tra cui da segnalare: donati trenta ventilatori polmonari agli Ospedali Civili di Brescia  e all’Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.

gruppo ambasciata

Le due  donazioni di quindici ventilatori ciascuna sono state consegnate ieri 16 aprile.

Sia gli Ospedali Civili di Brescia, tramite il Dott. Gianluca Viganò, che l’Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, con il Dott. Marco Ciboldi, hanno espresso la loro sincera gratitudine per questo gentile gesto da parte del governo e del popolo di Taiwan.

Il Rappresentante di Taiwan in Italia, Amb. Andrea Lee ha dichiarato: “sono particolarmente lieto di vedere che, dopo la donazione di cinquecentomila mascherine alla Protezione Civile del 15 aprile, il governo di Taiwan stia continuando a dimostrare la sua generosità con questa donazione di 30 ventilatori polmonari a questi due importanti ospedali del nord Italia tra i più impegnati nella lotta al Covid-19. Ricordo inoltre con piacere la donazione di 64 cartoni di materiale sanitario da parte della comunità cattolica taiwanese e i 4 milioni di Euro raccolti dal popolo di Taiwan a favore della lotta al Covid-19. Sono certo che questi gesti da parte del mio paese aiuteranno l’Italia nella sua lotta contro questa pandemia”.

L’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia  augura, a nome del governo e di tutto il popolo taiwanese che la situazione in Italia possa presto migliorare.

Anche dalla UE ci sono state dichiarazioni di apprezzamento:

Commissioner for Crisis Management Janez Lenarčič said: “In these difficult times, international cooperation is crucial. We highly appreciate Taiwan’s gesture of solidarity with its donation of medical masks to the European Union. The Commission’s Emergency Response Coordination Centre has facilitated the delivery of 1 million these masks to Spain and Italy, which were a direct donation to the European Union. The remaining 5.9 million masks are being provided through bilateral channels to other Member States.”

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Abbiate Grasso. casa di riposo 17 tamponi positivi su 20

Abbiate Grasso 17 aprile 2020

Nella casa di riposo sono risultati positivi al Coronavirus 17 tamponi su 20 effettuati, il Sindaco di Abbiate Grasso tranquillizza dicendo:”i contagiati non presentano gravi sintomi”.

Sono risultati quasi tutti positivi al Covid-19, ben 17 su 20, gli ospiti della casa di riposo sui quali nei giorni scorsi è stato effettuato il tampone, dopo il primo decesso la scorsa settimana. “Gli ospiti non presentano sintomi gravi, per cui la situazione al momento è sotto controllo. Si è provveduto a isolare i contagiati e informare le famiglie, e l’intenzione è quella di avere i tamponi anche per gli altri ospiti presenti” spiega il sindaco Cesare Nai. Ats ha infatti fornito i tamponi solo per alcuni degli 86 ospiti della struttura, ma la direzione sta insistendo per tamponare tutti gli ospiti e il personale. “E’ essenziale avere un quadro completo dei casi positivi, per questo verrà richiesto al sindaco di emettere un’ordinanza in merito” comunicano dal Cda.

Alessio Luisetto