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Eventi

Torino, il critico Fabrizio Dividi incontrerà il novarese Paolo Beldì

Domenica 15 marzo il 19° Glocal Film Festival ospita in programma l’evento speciale Cinema & Tv con PAOLO BELDì.

Nei nuovi spazi del Museo della Radio e della Televisione di Via Verdi a Torino, il critico Fabrizio Dividi incontrerà il novarese Paolo Beldì, uno dei registi più innovativi e prolifici della nostra televisione, per ripercorrerne insieme la lunga carriera, andando a ricercarne influenze e connessioni con gli elementi della regia cinematografica.

 

Il 19a Glocal Film Festivaldal 12 al 16 marzo a Torino, ha per protagonista la cinematografia piemontese. Negli anni il festival ha dato visibilità al cinema “di casa nostra”, contribuendo a dare il giusto spazio a quei film che nel loro percorso hanno incrociato il Piemonte, grazie ai molti professionisti che operano nel dinamico panorama regionale, alle case di produzione sempre più attive e alle numerose e variegate location capaci di soddisfare esigenze artistiche e pratiche.

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Cronaca

Novara. Due misure cautelari e oltre trenta denunciati

La Polizia di Stato di Novara interrompe un strano giro di pratiche irregolari per l’ottenimento del permesso di soggiorno

La Polizia di Stato di Novara, nel corso del 2018, ha riscontrato anomalie su alcune istanze di rinnovo del permesso di soggiorno depositate da cittadini stranieri. In particolare, gli approfonditi accertamenti amministrativi, esperiti dall’Ufficio Immigrazione, hanno consentito di ipotizzare l’esistenza di un vero e proprio meccanismo fraudolento finalizzato a trarre in inganno la pubblica amministrazione, e volto all’emissione o al rinnovo dei titoli di soggiorno.

La susseguente attività d’indagine, esperita con il coordinamento della Procura della Repubblica di Novara e gli investigatori della Squadra Mobile di Novara, ha fatto emergere l’esistenza di un vero e proprio collaudato “sistema” che permetteva di eludere le normative sull’immigrazione: i cittadini stranieri, seguendo le direttive del titolare di una nota e compiacente “agenzia di pratiche per stranieri” ubicata in città, registravano delle ditte individuali con lo scopo di dimostrare la presenza di un reddito e un volume di affari, che avrebbero consentito di ottenere il titolo di soggiorno od il rinnovo dello stesso, pur in assenza dei requisiti.

La minuziosa attività investigativa ha permesso di accertare che, oltre trenta pratiche, erano viziate da varie irregolarità: i richiedenti, in realtà, non prestavano alcuna attività lavorativa, a differenza di quanto veniva dichiarato e documentato con la presentazione delle domande di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno. In particolare, gli istanti, al fine di giustificare il loro volume d’affari, presentavano all’Ufficio Immigrazione delle fatture per delle operazioni inesistenti, e dei falsi bilanci predisposti, “ad hoc”, da un tributarista compiacente con l’agenzia di pratiche.

A seguito delle evidenze investigative, visto il numeroso materiale probatorio raccolto (sia documentale che informatico), la Procura della Repubblica di Novara richiedeva al Giudice per le Indagini di Preliminari l’emissione di una misura cautelare nei confronti dei due principali attori del meccanismo fraudolento.      L’Autorità Giudiziaria, in virtù della solidità, della pregnanza del quadro accusatorio, emetteva  nei confronti di B.M, cl.66, cittadino tunisino, titolare dell’agenzia di pratiche per stranieri, la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre nei confronti di R.M., cl.72, cittadino italiano, il tributarista connivente, e la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

Gli esiti positivi di questa attività d’indagine dimostrano che l’efficienza e la celerità che, nel corso degli anni, ha determinato una notevole diminuzione dei tempi di rilascio e di rinnovo dei permessi di soggiorno da parte della Questura di Novara, non ha ridotto la vigilanza ed il controllo su tutte le pratiche degli istanti.  Le singole posizioni vengono minuziosamente analizzate e vagliate, al fine di verificare la presenza dei presupposti di legge per il rilascio o per il rinnovo del soggiorno sul territorio nazionale, con lo scopo di far rispettare la legalità da parte di tutti i cittadini. 

 

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CULTURA

Diocesi di Novara, si aprono le celebrazioni di Quaresima dopo lo stop per il coronavirus

Nella Diocesi di Novara, da questa Domenica 1 Marzo 2020, sono riprese le celebrazioni di Quaresima con la presenza dei fedeli, seppur restando ad alcune regole per la prevenzione contro il coronavirus: non c’è il gesto dello scambio di pace, la Comunione si può ricevere solo sulle mani, e le acquasantiere vuote.

Questa sera ho partecipato alla Celebrazione Eucaristica nella Parrocchia di Sant’Antonio Abate di Castelletto Ticino (NO), la chiesa era colma di fedeli, molti provenienti dal confine Lombardo, infatti la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vicario parrocchiale don Alberto Brentegani è stata concelebrata da don Giorgio Longo vicario parrocchiale di Sesto Calende.

Nell’omelia don Alberto ha parlato di questi giorni recenti, avevamo la necessità di riavvicinarci a Dio in quanto il virus può essere debellato con la preghiera e con lo stare insieme, Dio unisce, la presenza significativa di molti fedeli è il risultato che l’ansia di questi giorni sta finendo. Troppo spesso siamo tentati da fatti che esistono, ma nello stesso tempo non sono così catatstrofici, la Parola di Dio di questa Domenica ci pone davanti a un Dio che viene tentato, anche noi Cristiani siamo stati tenti in questo periodo, tentati nel correre a spese folli ed inutili nei grandi centri commerciali. Tentazioni che devono essere superate nel saper stare insieme e lo stare insieme ci rafforza, rafforza lo Spirito di fraternità.

Sotto riporto il comunicato ufficiale di Sua Eccellenza Mons.Franco Giulio Brambilla, Vescovo della Diocesi di Novara. A.L.

 «Questo tempo sia il tempo per rimettere in ordine la nostra vita. Le nostre relazioni, le nostre priorità, il nostro rapporto con Dio. Vi invito a pensare a tre punti, tre cose che giudichiamo veramente importanti». Quasi un esercizio, un compito di introspezione e discernimento. E’ la proposta che ha fatto il vescovo Franco Giulio questa mattina nella messa della prima domenica di Quaresima, e prima celebrazione dopo la sospensione durata una settimana per i provvedimenti contro il diffondersi del Coronavirus.

Una ripresa del rito, del celebrare insieme e dell’incontrarsi attorno all’Eucaristia, che idealmente ha unito tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Novara, dalla Bassa Novarese all’Ossola, con il gesto dell’imposizione delle ceneri, che era stato sospeso lo scorso mercoledì. Per il vescovo, se sempre la Quaresima è  il tempo che la liturgia vuole destinato al ritorno all’essenziale della fede e della “vita buona”, questa Quaresima 2020 lo è ancora di più proprio perché i giorni che l’hanno vista avviarsi sono stati segnati dalla restrizione del vivere sociale, «mostrandoci – ha detto il vescovo – come spesso quello che diamo per scontato non lo sia».

Ecco, allora, l’invito di mons. Brambilla, che ha al centro proprio l’attenzione alla relazione, al rapporto con gli altri: «misuriamo le nostre parole. Ancora di più in questo tempo dove attraverso le parole si alimentano le paure, dove sui mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione possono correre spinte depressive».

«Mi sembra quasi che oggi abbiamo pregato meglio insieme»,  è stato il commento a celebrazione conclusa, sottolineando proprio come il periodo “forzato” di sospensione dei riti possa aver aiutato in questo cammino personale nel ritrovare l’essenziale e l’importante. Con un ulteriore invito conclusivo: «continuiamo a pregare, per i malati e gli anziani. E per il personale medico che tanto sta facendo in questi giorni».

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