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Salute e benessere

45 paesi sollecitano l’interferone contro il COVID-19.

45 paesi sollecitano l’interferone contro il COVID-19. Considerando le loro provate proprietà antivirali, le differenti varietà di interferoni sviluppati nel mondo continuano ad apparire nelle liste dei farmaci più utilizzati nei protocolli di molti paesi per affrontare la pandemia globale del Covid- 19. Nel caso particolare del Interferone Alfa 2b Umano Ricombinante, creato da scienziati del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) nella seconda metà degli anni ‘80 del secolo scorso, sino al 26 di marzo sono giunte a questa istituzione che appartiene al gruppo d’imprese Bio CubaFarma le richieste di 45 paesi di diverse zone geografiche del pianeta con il fine di incorporarlo ai loro arsenali terapeutici contro la pericolosa malattia, considerando i positivi risultati del suo uso osservati in Cina, Cuba e altre nazioni. Dalla sua introduzione, tre decenni fa, nel sistema nazionale di salute di Cuba, questo prodotto, , evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha mostrato la sua efficacia e sicurezza nella terapia delle malattie virali come l’Epatite B e C, l’Herpes Zoster e il VIH/Aids. La sua scelta, fatta dalle autorità mediche della Cina, d’usarlo contro il nuovo coronavirus, obbedisce al fatto che in maniera generale questi virus diminuiscono la produzione naturale d’interferone nell’organismo umano e il farmaco cubano è capace di supplire qualsiasi deficienza, rinforzando il sistema immunologico dei pazienti colpiti dalla malattia respiratoria. Grazie a un trasferimento tecnologico fatto dal CIGB al paese asiatico, nel 2003 fu creata l’impresa mista cinese – cubano Chang Heber, con sede nella città di Changchun. Dieci anni dopo è stato inaugurato un moderno impianto che attualmente fabbrica un ampio assortimento di prodotti biotecnologici, creati nell’Isola Grande delle Antille, includendo l’Interferone Alfa 2b Umano Ricombinante. Questo farmaco ha ricevuto nel 2012 il Premio Nazionale d’Innovazione Tecnologica assegnato dal Ministero di Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma), e il Premio Nazionale di Salute nel 2013.

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Cronaca

CUBA: Biocubafarma garantirà la produzione dei 22 medicinali per il trattamento del Covid-19.

CUBA: Biocubafarma garantirà la produzione dei 22 medicinali per il trattamento del Covid-19. Il Presidente di Biocubafarma, Dottor Eduardo Martínez Díaz, con altri funzionari dell’entità, hanno tenuto una conferenza stampa per precisare la strategia che garantisce la produzione dei 22 medicinali che formano parte del protocollo per il trattamento diretto della malattia. Il Presidente di Biocubafarma, Dottor Eduardo Martínez Díaz, con altri funzionari dell’entità, partendo dall’implementazione in Cuba del Piano per la Prevenzione e il Controllo del nuovo coronavirus SARS Covid-19, ha tenuto una conferenza stampa per precisare la strategia che garantisce la produzione dei 22 medicinali che formano parte de protocollo per il trattamento diretto della malattia. Martínez Díaz, ha informato che il gruppo di Biocubafarma sta considerando l’esperienza della Cina attraverso il lavoro pubblicato da un’associazione farmaceutica di questo paese, che ha diffuso una guida per la scoperta e il trattamento del coronavirus. «Il primo medicinale che si raccomanda nella guida è l’Interferone, un prodotto che si fabbrica qui a Cuba e in un’impresa cubano-cinese, ubicata nella provincia di Jilin, del quale abbiamo tutte le capacità per somministrarlo al sistema di salute nell’Isola e a livello internazionale», ha segnalato il dottore. Eulogio Pimentel Vázquez, direttore generale del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia, ha specificato che attualmente si conta su un totale d’Interferon pronto per i casi che, si stima, si potrebbero manifestare a Cuba in un periodo di tre – sei mesi. Poi ha segnalato che: «Abbiamo nell’inventario del prodotto in processo, una quantità che equivale a quella necessaria per trattare il totale dei casi contagiati in Cina». Pimentel ha assicurato che il Centro ha la capacità non solo di rispondere alla possibile crescita della domanda di Cuba, ma anche di soddisfare le 15 richieste ricevute da altri paesi, d’informazioni e d’acquisto. Marta Ayala Ávila, vicedirettrice del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia, ha spiegato che gli interferoni sono molecole che lo stesso organismo produce di fronte agli attacchi virali e sono la prima risposta organica del sistema immunitario per combattere i virus. Nei focolai precedenti di coronavirus, il SARS nel 2002 e il MERS nel 2012, si utilizzarono gli interferoni per l’assistenza e il trattamento delle persone contagiate. Studi pubblicati successivamente, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, dimostrarono che questi virus, invece d’indurre la creazione d’interferoni nell’organismo diminuiscono la produzione di queste molecole e per questo il medicinale è efficace nel trattamento del Covid-19, ha puntualizzato Ayala. La funzionaria ha segnalato che stando ai riferimenti ricevuti sull’esperienza in Cina, il prodotto è stato usato anche per le persone vulnerabili e per l’assistenza medica preventiva, così come nei malati in forma di nebulizzazione, perchè è una via rapida per giungere ai polmoni e agire nelle tappe precoci dell’infezione.