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Legnano, solidarietà firmata Grace

Solidarietà per l’ospedale di Legnano firmata Grace

Nella mattinata di lunedì 04 maggio, nella sede della Fondazione 4 H, presso l’ospedale di Legnano, il brand Grace ha donato al nosocomio cittadino, uno stock di mascherine per uso civile.

La donazione è avvenuta alla presenza del Dott. Piermarco Locati e della Sig.ra Mara Cozzi, rispettivamente consigliere e responsabile della segreteria della fondazione che hanno gradito l’azione di Grazia Di Miceli, titolare del brand Grace.

Nata dopo un decennio di esperienza nel campo della moda, Grace, ha sede a Milano, in via Monte Napoleone 21, presso lo showroom Shopping Diva’s, in uno dei fashion district più importanti del mondo.

Giovane star up con un anno di vita, Grace è stata fondata dalla fashion designer Grazia Di Miceli dopo un lungo percorso costellato da sacrifici, gioie e difficoltà; il brand si è specializzato nella creazione di esclusivi costumi da bagno e fuori acqua coi quali Grazia vuole trasmettere le sue emozioni.  Realizzate a mano con i migliori tessuti, le creazioni firmate Grace, sono in grado di far sentire ogni donna, e a breve anche ogni uomo, a proprio agio.

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Il Comitato Legnano Non Dimentica per ricordare Carlo Borsani

Nel rispetto delle norme in merito al contenimento del Coronavirus che da mesi sta tenendo in ginocchio la  Nazione quest’anno non si è potuta svolgere a Legnano la commemorazione che da anni vede protagonista il Comitato Legnano Non Dimentica per ricordare Carlo Borsani, medaglia d’oro al valor militare. Tuttavia questo, anche in un momento di profonda difficoltà, ha ritenuto necessario ravvivare la memoria storica legnanese e invitare ancora una volta a superare certi steccati per valutare con serenità una figura monumentale per la Città.

Se negli scorsi anni sono stati svolti cortei per le arterie cittadine diretti al piazzale a lui dedicato, quest’anno Legnano non Dimentica ha optato per la divulgazione di un video tramite la propria pagina facebook nel quale è ripercorsa l’esemplare ed eroica esistenza di un giornalista, poeta e militare legnanese che ha pagato con la vita la propria scelta di campo, tramutando la sua fede in martirio il 29 aprile 1945.

Per L. non D. ricordare Carlo Borsani ha rappresentato in anni migliori un intenso momento in cui ritrovarsi e ripensare ad una fase storica, quella della guerra civile, troppo spesso ignorata o raccontata solo parzialmente. Proprio Borsani, con la sua attività da giornalista, ribadiva in Repubblica Sociale l’assoluta urgenza di ritrovare un senso di unità che mettesse fine all’odio fratricida che invece, pur in altre forme, ancor oggi perdura: è con quello spirito che è stato sempre ricordato ed è con quello stesso spirito che il Comitato continua, nel suo nome e nel suo esempio, la propria attività.

Carlo Borsani, più di ogni altra cosa, è stato un italiano che ha saputo morire: senza ricercare facili scappatoie, senza ripudiare le battaglie della propria giovinezza e anzi ribadendole con maggior intensità di fronte alla morte imminente giunta per mano di chi in lui non riusciva a vedere quella figura di altissima levatura morale ed intellettuale e d’incalcolabile amor di Patria.

Nato a Legnano da una famiglia operaia, presto rimasto vedovo di padre, ferito, mutilato e reso cieco in battaglia e poi assassinato: Carlo Borsani ha incarnato il senso più alto del dovere e del sacrificio, fino all’estremo atto. Giornalista brillante, che in un’epoca complessa ha provato a tracciare una via del dialogo sbarrata costantemente da chi, in camicia rossa, l’avrebbe poi ucciso. Poeta sensibile, infine, principalmente d’amore: amore per i sogni, per la primavera, per la moglie Franca, per la sua e la nostra terra d’Italia.

Unn giovane degli anni 20, critico della gerarchia fascista, diceva l’avvocato Leccisi nel 2018

 

“Aprimi dunque: presso il focolare /

dove sempre una fiamma arde e consola /

troverò pace dopo tanta strada.”

Carlo Borsani: presente!

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Legnano

Legnano: è deceduto a soli 53 anni Marco Pigni

Legnano 29 Aprile 2020

La Città di legnano è in lutto per la morte di Marco Pigni, aveva solo 53 anni. Originiario di Legnano, Marco Pigni, è deceduto improvvisamente nella serata di Martedì 28 Aprile 2020.

Marco Pigni, ingegnere tra i più apprezzati nel settore delle energie rinnovabili, è stato per molti anni collaboratore di Confartigianato con il ruolo di responsabile nazionale del settore energia utilities. Lo stesso Marco Pigni, è stato anche autore di numerose pubblicazioni e ha svolto docenze in ambito docenze-ambientale. Confartigianato lo ricorda come prezioso collaboratore, collega generoso,  appassionato ed infaticabile, e, nell’esprimere vicinannza alla sua famiglia , si unisce al cordoglio della sua scomparsa.

Marco Pigni, nato a Legnano nel 1966, laureato in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, abitava a Como insieme alla moglie Laura e alla figlia Denise. Tra il Settembre 2007 e il Febbraio 2013 ricoprì la carica di direttore generale di Aper (Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili ora chiamati assoRinnovabili, principale associazione nazionale di settore).

Marco Pigni, è inoltre stato membro del Forum Energia & trasporti della Commissione Europea.

Dalla Redazione di Varesepress, giungano le più sentite Condoglianze ai famigliari del Sig.Marco Pigni.

 

Alessio Luisetto

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Legnano: incidente in autostrada, moto contro un cervo

Legnano 25 Aprile 2020

E’ successo più volte negli ultimi due mesi sulle strade del varesotto. La notizia ha dell’incredibile, da quando ci sono i divieti di spostamento dovuti all’emergenza da COVID-19, durante la notte si possono intravedere sulle strade animali: Cervi, Cinghiali,  e pure i tassi di animali più timidi nello sconfinare sull’asfalto. Quanto è avvenuto nella serata di ieri, 24 Aprile 2020 ha dell’incredibile o quanto meno dell’insolito, stiamo parlando di un Cervo sull’Autostrada. Lo stesso animale ha causato un incidente per fortuna senza gravi conseguenze. La ricostruzione dell’incdente: un motociclista di 48 anni stava viaggiando sull’Autostrada, da Milano in direzione Varese, quando all’improvviso è sbucato un cervo, nel tratto di Autostrada fra Origgio e Legnano. L’impatto è stato inevitabile, l’uomo è stato così sbalzato dalla moto ed è finito sull’asfalto rotolando per alcuni metri. Sul posto sono intervenuti i Sanitari del 118 che hanno soccorso l’uomo, lo stesso 48enne è stato trasportato all’Ospedale Niguarda di MIlano, fortunatamente il motociclista non ha riportato ferite gravi.

Alessio Luisetto

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Legnano.Caso del Mastro, vittima un uomo questa volta

CASO DEL MASTRO

Un altro episodio di violenza. In questo caso, però, la vittima non è una donna.

La circostanza che il Tribunale abbia rifiutato il “patteggiamento” di 5 anni, proposto da difesa e accusa, può rappresentare il segnale che possa essere irrogata una pena più alta, per cosi dire, quasi “esemplare”.

Esemplare, si.

Anche quando la vittima è un uomo, la notizia non deve rischiare di essere dimenticata o passare in secondo piano.

Il ragazzo, che ora dovrà fare in conti con una vita, certamente, compromessa ed in salita, ha compiuto una scelta legittima di porre fine ad una relazione.

Lei (che, sembrerebbe, essere già stata ritenuta capace d’intendere e di volere) dovrà, molto probabilmente, rispondere di tale gesto e mi auguro con una pena che rappresenti una ferma condanna di un grave gesto, questa volta, a danno di un uomo.

Un uomo che ha scelto di dire NO, basta, fermiamoci qui.

Avv. Stefano Gobbi

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Legnano

Le Iene a Legnano in ospedale:“Subito un sopralluogo della Commissione Sanità”

 SERVIZIO IENE EX OSPEDALE DI LEGNANO: SUBITO SOPRALLUOGO DELLA COMMISSIONE SANITÀ 
 
“Subito un sopralluogo della Commissione Sanità”, tuonano i pentastellati di Regione Lombardia. Le Iene questa sera manderanno in onda il servizio riguardo l’ex ospedale di Legnano, dove risulta chiaro che  una buona parte di ospedale, che è attualmente in condizioni per ospitare pazienti, manca solo il mobilio e qualche piccolo lavoro. “Come Movimento 5 Stelle -dichiara il consigliere regionale Gregorio Mammì– abbiamo provato a proporre all’assessore Gallera il riutilizzo di alcuni spazi già oggetto di ristrutturazioni ma ha bollato le proposte come fake news”. Anche il deputato Riccardo Olgiati ha più volte sollecitato l’assessore affinché valutasse di riutilizzare l’ospedale di Legnano. Ma senza avere risposta costruttiva, anzi, Fontana, di recente, ha dichiarato che non era a conoscenza di questi spazi.
“L’ex ospedale di Legnano poteva essere utile per portare gli ospiti positivi delle RSA e in Commissione Sanità abbiamo più volte chiesto che fosse in qualche modo utilizzabile ma Gallera non ha mai ascoltato la richiesta affermando che è un ospedale inutilizzabile, quando i fatti dimostrano che avremmo potuto avere un minimo 6 piani di ospedale, con più di 60 posti letto a piano, già attivi e in funzione. Chiederò che la Commissione Sanità faccia un sopralluogo ufficiale per verificare la situazione”.
A questo link l’anticipazione del video che trovate anche qui sotto. Stasera a Le Iene il servizio completo. https://bit.ly/2KoMmUE
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Cronaca

Raffaello, La Scuola di Atene 500 anni dopo

Nessun pittore fu tanto importante nella storia come lo fu Raffaello Sanzio. Maestro tra i maestri.
Genio che influenzò per sempre l’arte e la cultura occidentale.

Nell’anno dell’anniversario della sua morte, lo si vuole ricordare con un’opera che è tanto lontana nel tempo quanto attuale nello spirito.

Morì a Roma il 6 aprile di 500 anni fa, alla sola età di 37 anni. Ma fu a Perugia che si formò. Precisamente nella bottega di Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino. Già dai suoi primi lavori si manifestarono le caratteristiche pittoriche che lo portarono a essere considerato uno dei più grandi artisti della storia.
Se è vero che l’arte rispecchia l’anima, è vero che questo è valido per Raffaello Sanzio da Urbino.

Dalle sue opere traspare una grande naturalezza, una calma, un’armonia che lo contraddistinguono e lo distinguono dai suoi contemporanei. Non a caso Vasari descrisse l’artista come dotato dalla natura di modestia, bontà e di una graziata affabilità. Doti che si palesano agli occhi osservando le sue opere.

È in queste che risplendono “tutte le più rare virtù dell’animo, accompagnate da tanta grazia, studio, bellezza, modestia et ottimi costumi” (Vasari).

In questo periodo – nell’anno dell’anniversario della sua morte – cos’è più attuale di questo artista? Pittore la cui arte ha contribuito alla crescita della cultura e della pittura occidentale.
Nell’incertezza di oggi cos’è più rassicurante dell’eternità, della calma e della serenità delle sue opere? In queste settimane cos’è più lontano nel tempo, ma allo stesso tempo più vicino nello spirito, del più famoso affresco del Maestro?

La Scuola di Atene (1510, Città del Vaticano, Musei Vaticani, Stanza della Segnatura) è l’opera più celebre e rappresentativa di Raffaello. Commissionatagli dall’allora Papa Giulio II per la Stanza della Segnatura, l’affresco raccoglie tutte le caratteristiche dell’arte di Raffaello.

C’è – nella raffigurazione dell’edificio incompiuto – il richiamo alle opere tardo-antiche. C’è la vivacità cromatica. Ma soprattutto ci sono la tranquillità, la serenità e l’armonia che lo contraddistinguono.
Cosa rende quest’opera, seppur dipinta 500 anni prima, così contemporanea? Qual è il filo conduttore tra il Raffaello della Scuola di Atene e l’anno in cui ci troviamo?
La Scuola, con il suo Tempio che accoglie filosofi e saggi dell’antichità, rappresenta il tentativo dell’uomo di comprendere la realtà delle cose.

Attraverso la figura di scienziati e filosofi, Raffaello rappresenta l’umanità che possiede la conoscenza.
In un momento storico inedito in cui l’essere umano è spinto a pensare e a ricercare la verità delle cose, cos’è più attuale di un affresco che celebra la potenza di questa ricerca del sapere e l’eternità di essa?
Un dominio dell’universo che si ottiene attraverso la somma del pensiero di scienziati, filosofi, pensatori. Il tutto in una Scuola-Tempio visibile, tangibile anche se irreale. È questo il concetto trapiantabile ai giorni nostri. Giorni in cui l’umanità ha bisogno di una conoscenza del reale per dominarlo. In cui si ha la sensazione che l’invincibilità umana sfugga dalle mani.

Oggi si può immaginare un filo rosso tra quest’epoca e quella vissuta da Raffaello. Oggi si è palesata la necessità di comprensione della verità attraverso il pensiero scientifico e filosofico. Un pensiero di esperti, di scienziati e di studenti che viene elaborato e messo a disposizione in una scuola virtuale.

Questo è quello che rende l’opera di Raffaello, a distanza di 500 anni, così contemporanea. La voglia di conoscenza e dominio del reale è la stessa.

La differenza è nel Tempio. Non più fisico ma virtuale. Una Scuola immateriale nella quale le menti distanti si possono riunire per il bene del sapere.

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Cronaca

Bcc: nuove attrezzature agli ospedali del territorio in prima linea nella lotta al Covid-19

Roberto Scazzosi, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate: «E’ determinante mantenere il flusso di aiuti alle nostre strutture ospedaliere, perché la battaglia sarà ancora lunga». Aperto anche un conto corrente per convogliare le donazioni.

«Il protrarsi dell’emergenza sanitaria e la preoccupazione crescente per gli aspetti economici della vita di tutti noi rischia di anestetizzare le coscienze e di frenare la cordata di solidarietà che ha fin qui permesso di far arrivare gli indispensabile aiuti alle nostre strutture ospedaliere. Non ce lo possiamo permettere. Perché la battaglia contro il virus è ancora lunga e negli ospedali c’è un crescente bisogno sia di apparecchiature sia di strumentazioni e dotazioni monouso. Dobbiamo incrementare gli sforzi e combattere con vigore e spirito solidale sui due fronti: quello della tenuta economica e quello del sostegno alle strutture sanitarie».

Roberto Scazzosi, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, quattro giorni dopo aver stanziato un primo plafond di 10 milioni di euro per prestiti a tassi e condizioni agevolate per le aziende socie e clienti, richiama alla necessità di mantenere alto il flusso di aiuti verso gli ospedali del nostro territorio, «in particolare per quelli identificati come hub per il coronavirus -dice-. Così, in accordo con le direzioni ospedaliere di Busto Arsizio, Legnano e Varese, abbiamo messo a disposizione di ognuno di loro i fondi per acquistare un’attrezzatura ritenuta urgente e necessaria e, contestualmente, abbiamo aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni di soci, clienti e famiglie che vogliono contribuire, anche con una piccolissima somma, a questa necessaria cordata di solidarietà a sostegno degli ospedali. Abbiamo infatti visto che le aziende hanno più facilmente la possibilità di interloquire direttamente con gli enti ospedalieri, mentre per i privati è più difficile -continua Scazzosi-: per questo abbiamo deciso di metterci a disposizione per diventare i collettori anche delle più piccole gocce di generosità. Sono certo che ognuno di noi farà quello che potrà, così che tutti assieme si possa raggiungere l’impensabile, come è accaduto in Fiera a Milano dove, grazie al contributo di tanti e alla tenace determinazione del Governatore Fontana, è stato realizzato il punto di riferimento nazionale per la lotta al Covid-19».

Nel dettaglio, queste le attrezzature acquistate per i singoli ospedali.
Busto Arsizio: per i nuovi posti letto del reparto di Terapia intensiva è stato messo a disposizione un ecografo MyLab XPRO 30 completo, con sonda lineare vascolare e una sonda cardiologica. «Ogni donazione che va a migliorare la cura dei nostri malati e agevola il lavoro dei nostri clinici è preziosa. Soprattutto in questa emergenza Covid-19 –commenta il direttore generale dell’ASST Valle OlonaEugenio Porfido-. Per questo esprimiamo un grande grazie alla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate».

Legnano: anchequi la richiesta è stata quella di un ecografo, in questo caso un Vivid T8 carrellato, fornito di sonde lineare vascolare, cardiologica e convex per general imaging, completo di stampante e accessori, che è stato destinato all’unità operativa di Medicina d’urgenza. «C’è ancora bisogno di tanto ed è necessaria la rapidità negli interventi e nelle decisioni -spiega Norberto Albertalli, presidente della fondazione degli ospedali, la onlus creata a sostegno degli ospedali di Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano e Magenta-. Iniziative come questa della Bcc danno un concreto aiuto alla battaglia che stanno combattendo i nostri sanitari».

Varese: per il “Circolo” sono state messe a disposizione cinque stazioni di monitoraggio carrellate da triage e 300 kit di broncoscopi monouso da 10 con tablet. «Questa donazione rappresenta una conferma importante dell’affetto del nostro territorio verso la nostra Azienda -commenta il direttore generale della ASST Sette Laghi, Gianni Bonelli-. C’è un legame solido, storico, che rappresenta non solo una straordinaria risorsa strategica, ma anche una peculiarità specifica: non so se altrove esistono ospedali che possono vantare un rapporto così stretto e fertile con la comunità locale. A maggior ragione tengo a ringraziare la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate».

Come possono contribuire le persone: facendo una donazione sull’Iban IT 86 L 08404 32690 000000028790 del conto corrente aperto dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e intestato al Gruppo Volontari Protezione Civile Busto Garolfo onlus (indicando la causale “Emergenza ospedali”), così da rendere più semplici le certificazioni per gli incentivi fiscali sulle erogazioni liberali in denaro per l’emergenza da Covid-19 (detrazione dall’IRPEF di un importo pari al 30% del valore donato e per un massimo di € 30.000). «Raccoglieremo le somme e le metteremo a disposizione per finanziare gli acquisti secondo le necessità che ci saranno segnalate dai tre ospedali del nostro territorio», chiosa Roberto Scazzosi.

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Legnano: ultimo saluto a Mons.Franco Carnevali

Legnano 1 Aprile 2020

Intimo e commosso l’ultimo saluto, nella Città di Legnano, a Mons. Franco Carnevali, Sacerdote di origini Legnanesi, in passato Parroco e Decano nella Città di Gallarate, deceduto lo scorso 22 Marzo a Monza presso la struttura ospedaliera “San Gerardo” dove era ricoverato in quanto malato di Coronavirus. Questa mattina alle ore 10.00 il feretro di Mons. Franco Carnevali è giunto a Legnano per la sua sepoltura. La Benedizione Funebre,si è svolta davanti al Sagrato della Chiesa di San Domenico da Mons. Marco Lodovici Parroco di Legnano.

Commovente il ricordo del fratello di Mons.Franco Carnevali, postato alcuni giorni fà sulla sua pagina Facebook.

Caro Franco (don Franco), fratello mio,
In queste ore che trascorri qui a Busto Garolfo, prima del viaggio verso la tua eterna dimora, mi passano per la mente le immagini di tutta una vita.
I ricordi dell’infanzia, dei giochi (e tu a calcio vincevi sempre), delle liti e delle tante cose belle condivise in casa e all’oratorio.
Ricordo la tua entrata in seminario, che lasciò vuota la camera che condividevamo e poi il tuo cammino da prete che, con tutta la famiglia, abbiamo seguito, anche fisicamente, nelle varie tappe.
Ma quello che più ci mancherà è la tua presenza nelle occasioni belle e tristi della vita. E soprattutto le sere della domenica in cui cercavi di essere sempre a casa nostra, per un po’ di festa e per condividere le gioie e le ansie della nostra famiglia, spesso insieme ai tuoi nipoti che tanto amavi e che ricordavi in ogni occasione.
Troppo presto e improvvisamente te ne sei andato, lasciando un vuoto incolmabile.
Immagino il tuo passaggio all’al di là come lo vissi parzialmente io tanti anni fa (1994) durante un temporaneo arresto cardiaco.
Mi incamminai su una strada, accompagnato da una musica bellissima, umanamente non riproducibile, verso una moltitudine di persone che mi attendeva in fondo, immerse in un bagliore arancione. Andavo in pace e tranquillità, quando Fiorisa, seduta su un bellissimo prato verde, insieme ai nostri tre piccoli figli, mi rese la mano fermando il mio cammino. Mi svegliai tra le lacrime. Sono ancora qui.
Ecco, tu quella strada l’hai percorsa tutta e io immagino che da quel gruppo di persone, da quella luce là in fondo, ti siano venuti incontro mamma Milea e papà Achille per portarti con loro.
Ora sei di là, in un posto che io non ho ancora conosciuto, ma che penso bellissimo. Ed è da là, dove ora tu sei, che ti chiediamo di proteggere il cammino della tua famiglia, dei tuoi nipoti e di tutti quanti (e sono tantissimi) che ti hanno incontrato lungo le strade della vita.
Buona eternità, Franco!

 

Alessio Luisetto

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Igiene pubblica, patto di mutuo soccorso

Legnano, 18 marzo 2020 – Sono tutte a partecipazione pubblica e accomunate dall’operare nel settore dell’Igiene Urbana. Non solo: i loro ambiti d’azione, situati nell’area dell’Alto Milanese e del Varesotto, risultano territorialmente contigui. E’ partendo da questi presupposti che ACSM – AGAM Ambiente s.r.l., AEMME Linea Ambiente s.r.l, AGESP S.p.A., ASM Magenta s.r.l., SAP s.r.l e Sieco s.r.l hanno sottoscritto in questi giorni un Patto di mutuo soccorso, finalizzato a far fronte all’emergenza sanitaria, creatasi a causa della diffusione del Covid- 19.Legnano, 18 marzo 2020 – Sono tutte a partecipazione pubblica e accomunate dall’operare nel settore dell’Igiene Urbana. Non solo: i loro ambiti d’azione, situati nell’area dell’Alto Milanese e del Varesotto, risultano territorialmente contigui. E’ partendo da questi presupposti che ACSM – AGAM Ambiente s.r.l., AEMME Linea Ambiente s.r.l, AGESP S.p.A., ASM Magenta s.r.l., SAP s.r.l e Sieco s.r.l hanno sottoscritto in questi giorni un Patto di mutuo soccorso, finalizzato a far fronte all’emergenza sanitaria, creatasi a causa della diffusione del Covid- 19.La capacità di prevenire è fondamentale, in particolare quando la situazione è già critica: e così, ipotizzando che una della sei società possa trovarsi in seria difficoltà per l’emergenza in atto, le altre cinque interverrebbero in suo aiuto, a tutela della popolazione servita e della continuità dei servizi essenziali e indifferibili.Attraverso il Patto, ciascuna società s’impegna, insomma, a mettere a disposizione delle altre le proprie capacità e le proprie risorse tecnico-operative, ma anche a condividere riflessioni, soluzioni e best practices, relativamente alle nuove criticità che la situazione attuale sta facendo emergere.Il celebre filosofo tedesco, Immanuel Kant, diceva che “La solidarietà del genere umano non è solo un segno bello e nobile, ma anche una necessità pressante, un essere o non essere, una questione di vita o di morte”. Lo stiamo imparando tutti, in questo periodo di difficoltà e il Patto in questione ne è l’ulteriore prova.